Connect with us
Guardiola sull'Inter: "Sono rimasto impressionato per quello che fanno"

Champions League

Guardiola sull’Inter: “Sono rimasto impressionato per quello che fanno”

Pubblicato

:

Guardiola

Pep Guardiola, nonostante il match di questa sera contro il Brighton di De Zerbi, pensa già alla finale di Champions League contro l’Inter, spendendo ottime parole anche per il calcio italiano. Queste le dichiarazioni complete, riportate da La Gazzetta dello Sport, del tecnico del Manchester City, in conferenza stampa.

INTER – “Ho cominciato a guardare qualche minuto di Inter, qualche situazione, e sono davvero impressionato. Mi hanno impressionato per quello che fanno, per il loro linguaggio del corpo. Dopo aver cominciato a guardarli, ho chiamato degli amici che vivono in Italia per chiedere loro un parere sull’Inter: mi hanno detto tutti di stare all’erta perché fanno sul serio. Non c’era bisogno che me lo dicessero: l’avevo già capito guardando quei pochi minuti, quelle situazioni. Certo che l’Inter può batterci. Hanno vinto questo trofeo tre volte e noi nessuna, ma noi vogliamo giocare al meglio perché non succeda“.

CALCIO ITALIANO – “Non è un caso che ci siano 3 squadre nelle finali delle tre coppe e che altre abbiano giocato le semifinali. Ho giocato in Italia, conosco la mentalità che le squadre italiane hanno nelle finali. Non dimentichiamo che vent’anni fa la Serie A era il miglior campionato del mondo e tutti, giocatori e allenatori, volevano giocare lì. E che l’Italia ha vinto il Mondiale quattro volte. Hanno ancora quella mentalità, e per questo penso che una finale contro un’italiana sarà complicata“.

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio Internazionale

Vieri crede nell’Inter: “Squadra forte, deve giocarsela alla pari col City”

Pubblicato

:

Vieri Inter

Manca sempre meno al 10 giugno, giorno in cui si disputerà la finale di Champions League Manchester City-Inter. L’Inter guidata da Inzaghi tenterà l’impresa contro i Citizens di Guardiola, ma il match è tutt’altro che scontato. Difatti l’Inter viene da un momento di forma strepitoso, dove tutti sembrano nelle condizioni fisiche e mentali ottimali in vista di questo impegno. Sulla finale contro il City ha dato una sua visione l’ex attaccante dell’Inter Christian Vieri.

LE DICHIARAZIONI DI VIERI VERSO MANCHESTER CITY-INTER

Di seguito le dichiarazioni di Vieri in un intervento alla Bobo TV organizzata a Firenze:

INTER SUPERIORE AL CITY – “Il centrocampo dell’Inter è straforte, l’attacco dell’Inter è straforte, secondo me più forte del City. L’Inter ha tre giocatori che possono fare gol, il City ne ha uno che Haaland”.

IMPOSTAZIONE DELLA FINALE – “Se sono l’Inter io me la vado a giocare, non faccio una partita in cui aspetto solo che mi facciano gol. La squadra è forte, non vado a giocarmela basso, se vado in finale io me la vado a giocare alla pari”.

Continua a leggere

Champions League

Bergomi sulla finale contro il City: “Credo che Lukaku possa partire dal 1′. Percentuali? Dico 65%-35% per il City”

Pubblicato

:

Bergomi

Beppe Bergomi, storico difensore dell‘Inter e opinionista a Sky Sport ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica sulla finale di Champions League tra i nerazzurri e il Manchester City, parlando anche delle altre due finaliste italiane in Europa, Roma e Fiorentina. Queste le dichiarazioni complete.

LE ITALIANE FINALISTE IN EUROPA – “Roma e Fiorentina se la giocano ampiamente, e l’Inter può realizzare la sorpresa clamorosa solo se la giocherà fino in fondo. Nel senso che non dovrà limitarsi ad aspettare le mosse dell’uomo che ha cambiato il calcio, il più bravo di tutti“.

SULLA ROMA – “Quando c’è di mezzo Mourinho, ogni finale è possibile: lui le vince sempre. Ma anche il Siviglia lo fa, in Europa League. Con l’ultimo allenatore gioca più semplice, in profondità, e sa farlo benissimo. La Roma dovrà sfruttare le palle inattive, immagino che inizierà sulla difensiva. I loro centrali non sono impeccabili. Molto dipenderà dall’eventuale presenza di Dybala. Pronostico: 51 per cento Siviglia, 49 Roma“.

COME SI IMMAGINA LA FIORENTINA – “Con il primato del gioco, sempre. Bello e a volte pericoloso. Il West Ham ha fisicità e rapidità, la Fiorentina punterà sull’uomo contro uomo, badando però a non esasperarlo. Io dico 50 e 50“.

GUARDIOLA E PERCHÈ È IL PIÙ FORTE – “Un giorno mi spiegò: tutti parlano del nostro possesso palla, ma il segreto è il recupero. Il grande lavoro è concentrato lì“.

PERCENTUALI FINALE CITY-INTER – “Per loro 65, per noi 35. Ma non si parte battuti. Gli inglesi hanno tutto da perdere, e Guardiola stesso insegue il trofeo dai tempi del Barcellona, ha picchiato il naso molte volte. L’Inter va a Istanbul con la testa più leggera del Manchester City“.

MOSSE TATTICHE – “L’Inter dovrà occupare benissimo il campo, accettando il possesso del City, lavorando con le punte e palleggiando quando occorre. La catena di sinistra, da Bastoni a Dimarco, è formidabile, e dovrà essere bravo Onana a capire quando palleggiare e quando servire lungo. Haaland? Si può fermare solo di squadra“.

CHI AL FIANCO DI LAUTARO – “Le ultime indicazioni di Inzaghi farebbero pensare a Dzeko, ma stavolta credo possa cominciare Lukaku per dare più profondità. Non dobbiamo pensare a che partita sarà al 60’, ma come crearla dal primo minuto“.

L’INTER A DUE FACCE: CAMPIONATO E COPPE – “All’inizio ha pesato il trauma dello scudetto appena perduto, poi il pensiero delle occasioni che sarebbero tornate, ma non funziona così. In Europa la vera impresa è stata passare il primo turno. Poi, tanta bravura e un pizzico di fortuna nei sorteggi“.

UN SEGRETO PER LE FINALI – “Contano il gruppo e la meraviglia, saper tirar fuori quel Dna che ogni squadra possiede“.

PARAGONI INTER 2010 E 2023 – “Non credo. Quella del triplete era una squadra costruita per vincere, e in semifinale eliminò proprio Guardiola“.

SULLA CHIUSURA DELL’ANNATA GENERALE – “Il Mondiale ha spezzato la stagione. Il Napoli ha vinto con merito assoluto, però di questo campionato non ricordo sfide memorabili. Inter e Milan hanno troppi punti in meno rispetto a un anno fa, e la Juve ha vissuto quello che ha vissuto: Allegri è stato bravissimo a tenere insieme la baracca dopo quel meno 15, altri sarebbero precipitati. Anche se, va ricordato, i bianconeri erano già tagliati fuori a gennaio dopo la batosta di Napoli e prima della penalizzazione“.

I SUOI 60 ANNI – “Li vivo bene, mi sento in forma, pure io ho scoperto il padel ma senza ossessioni. Mi sembra di avere ancora 40 anni. Diciamo che i 60 sono i nuovi 40…

Continua a leggere

Champions League

Sergio Busquets: “Luis Enrique leader, tra Inter e City può succedere di tutto”

Pubblicato

:

Busquets

Sergio Busquets, prossimo a lasciare il Barcellona dopo 15 anni, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, commentando sia le voci di Luis Enrique come prossimo allenatore del Napoli sia la finale di Champions League tra City e Inter. Chiosa finale sul suo futuro.

GLI INIZI NEL 2008 – “La fine dell’anno nel quale più mi sono divertito nella mia carriera di calciatore. Giocavo con gli amici, avevo un allenatore incredibile, non c’era pressione. L’addio all’adolescenza, prima di entrare nell’età adulta“.

CAMBIO RADICALE: 2010 MONDIALE, 2011 CHAMPIONS, 2012 EUROPEO – “Si, il cambio è stato bestiale. Ho avuto la fortuna, e la capacità, di adattarmi subito bene. Ricordo che nella prima partita di Liga del Barça di Pep, con il Numancia, io sono ancora con il filial. Sconfitta. E alla seconda, col Racing Santander, sono titolare. Le cose vanno bene, anche se ci pareggiano nel finale. Penso di poter avere un posto in questa squadra, in mezzo ai campioni che avevo ammirato per anni. È una delle partite che ricordo con maggior piacere“.

GUARDIOLA – “Mi prende per mano e mi fa attraversare questa strada enorme che separa la Tercera dalla Champions. Mi dà fiducia, io lo ascolto e lo seguo. Mi ha cambiato la vita. Già nel Barça B avevo fatto un master con lui. Era già il migliore del mondo, ma non lo sapeva ancora nessuno. Poi se ne sono accorti tutti. E continua ad esserlo“.

PERCHÈ È IL MIGLIORE – “Perché migliora tutto quello che tocca. Le squadre, e i giocatori. Ha vinto in Spagna, in Germania, in Inghilterra. E sempre lasciando un segno. Ok, sono squadre forti, ma con lui sono progredite, hanno acquisito qualcosa in più, e un’identità precisa. E i giocatori sono cresciuti. Tutti giocano come vuole lui. In questi 15 anni ha provato tante cose nuove, la sua è un’evoluzione continua, si è adattato ad altre culture, ad altre idee. Quest’anno si è inventato il cambio posizionale di Stones. Prima aveva lavorato sul concetto del laterale. Ha preso il ‘9’, dopo aver provato senza successo qui con Ibrahimovic e in Haaland ha trovato soluzioni alternative: in partite importante con lui ha la possibilità di giocare uno contro uno. Gli rinfacciano la Champions lontano dal Camp Nou? Assurdo“.

SULLA FINALE DI CHAMPIONS – “Tutti pensano che vincerà il City, ma occhio. Primo perché in una finale può succedere qualsiasi cosa, e non è una frase fatta. E secondo, e questo è ancora più importante, quando giochi contro una squadra come l’Inter che ha un sistema così preciso, identificato e rodato, con 5 difensori, 3 centrocampisti e due attaccanti, tutto diventa molto difficile. L’Inter si chiude benissimo, in mezzo è molto raccolta e ha l’aiuto degli attaccanti. Lo dico per esperienza, perché quest’anno ci abbiamo giocato due volte e abbiamo sofferto. L’Inter magari non crea tantissime occasioni, ma gioca con due attaccanti contro due centrali, e li, in questa situazione, io vedo l’Inter capace di far danno al City. Può succedere di tutto“.

PARALLELO INTER-BARCELLONA 2010 – “Si, è la testimonianza che in una partita secca, penso al ritorno al Camp Nou, anche quella che tutti in quel momento consideravano come la squadra migliore d’Europa può essere fermata ed eliminata. Con giocatori esperti, di qualità, altamente motivati. Avevano il loro modo di giocare, che non era né migliore né peggiore del nostro. Era la loro idea e l’hanno applicata al meglio. Io preferisco fare altre cose, gestire la palla e attaccare, ma loro ciò che dovevano fare l’hanno fatto al meglio“.

MOURINHO – “Esatto. È sempre li. Col Leverkusen hanno sofferto ma ripeto, c’è un’idea. Di più: ok, per me difendere è più facile che attaccare, ma la cosa comporta la difficoltà di dover convincere i giocatori a un sacrificio enorme. Ripiegare per 90 minuti è complicato, tutti devono lavorare, collaborare, restare uniti, soffrire. Persuadere Eto’o a fare il terzino non è così scontato. Devi avere idee chiare e personalità“.

LUIS ENRIQUE E L’ULTIMO MATCH IN NAZIONALE – “Contro squadre molto chiuse hai due opzioni: cross in area per due attaccanti forti o ali che saltano gli avversari, come Vinicius o Dembélé. Se non hai questi giocatori diventa difficile. Li ci siamo ingolfati. Ma io Luis Enrique lo vedo benissimo: è un allenatore che ha le idee molto molto chiare, un leader che spiega e illustra bene le cose“.

FUTURO AL NAPOLI PER LUIS ENRIQUE? – “Si, ho letto. Però il Napoli con Spalletti ha piazzato l’asticella molto in alto. Ha vinto la Serie A, è arrivato ai quarti di Champions League. Non è facile superare o anche soltanto mantenere questo livello“.

DIFFERENZE TRA I DUE TRIPLETE COL BARÇA – “Quello di Pep era un Barça più corale, un gruppo ispiratissimo. Quello di Luis Enrique si basava sulla forza del tridente Messi-Suarez-Neymar: erano loro a fare la differenza, noi eravamo li per compensare, tanto in attacco, dando una mano, come in difesa“.

IL GIOCATORE CHE L’HA IMPRESSIONATA DI PIÙ – “Haaland. Non avevo mai visto uno con una falcata tanto ampia e potente. Impressionante“.

FUTURO – “Andrò a giocare fuori dall’Europa, non so ancora dove. Non posso pensare di dover affrontare il Barça da avversario per obiettivi importanti. Sarebbe difficilissimo e non voglio“.

Continua a leggere

Champions League

Le squadre già qualificate alla prossima Champions League

Pubblicato

:

Champions League

La Champions League 2023/2024 inizia a prendere forma. Sono già 60 le squadre che sono certe di partecipare alla prossima edizione del torneo europeo più importante a livello continentale, che inizierà il 27 giugno con il turno preliminare di qualificazione e si concluderà il 1° giugno 2024 con la finale a Wembley. Ora che la stagione calcistica è quasi giunta al termine, e con alcuni campionati già terminati, si stanno delineando anche le classifiche delle varie competizioni, e con esse anche i posizionamenti delle squadre che si possono ritenere già qualificate alla prossima edizione della Champions League.

Alla Champions League 2023/2024 prenderanno parte 32 squadre: 24 di esse vi accederanno in base alla propria posizione della classifica dei campionati più importanti, e verranno poi suddivise nelle varie fasce a seconda del proprio Ranking UEFA, le restanti 6 verranno aggiunte in base ai risultati di Champions Path e League Path in seguito. Ogni fascia include 8 squadre.

Vediamo insieme le squadre già qualificate alla prossima edizione della competizione.

PRIMA FASCIA

Per quanto riguarda la Serie A, al momento in prima fascia troviamo sicuramente il Napoli in quanto vincitore del campionato. Potrebbe poi aggiungersi la Roma o il Siviglia come potenziale vincitrice dell’Europa League, e l’Inter se dovesse vincere la Champions League contro il Manchester City.

Le squadre già qualificate in prima fascia:

  • NAPOLI (ITA)
  • MANCHESTER CITY (ENG)
  • BAYERN MONACO (GER)
  • PSG (FRA)
  • BARCELLONA (ESP)
  • BENFICA (POR)
  • INTER* (ITA)/FEYENOORD (OLA)
  • SIVIGLIA * (ESP)/ROMA* (ITA)

SECONDA FASCIA

Nella seconda fascia sono incluse le squadre con i migliori Ranking UEFA non vincitrici dei maggiori campionati europei ma qualificate in Champions. Per la Serie A al momento non ci sono squadre, ma se l’Inter, al terzo posto in campionato, non dovesse vincere la finale di Champions League, verrebbe inserita in questa fascia.

Le squadre già in seconda fascia:

  • REAL MADRID (ESP)
  • MANCHESTER UTD (ENG)
  • BORUSSIA DORTMUND (GER)
  • ATLETICO MADRID (ESP)
  • LIPSIA (GER)
  • PORTO (POR)
  • ARSENAL (ENG)
  • INTER* (ITA) [Se non vince l’edizione attuale]

TERZA FASCIA

Seguendo la classifica in base al Ranking UEFA per le squadre qualificate alla Champions troviamo le squadre in terza fascia. Qui si trovano le altre due squadre italiane ovvero Milan e Lazio, oltre al neo campione d’Olanda Feyenoord. I restanti posti verranno assegnati alle squadre che si qualificheranno grazie alla Champions Path e alla League Path.

Le squadre già qualificate in terza fascia:

  • MILAN (ITA)
  • LAZIO (ITA)
  • SALISBURGO (AUS)
  • STELLA ROSSA (SER)
  • DINAMO ZAGABRIA (CRO)
  • FEYENOORD (OLA) [In prima fascia se l’Inter non vince la Champions]
  • REAL SOCIEDAD (SPA) [O in quarta fascia: dipende dai preliminari]
  • CELTIC (SCO) [O in quarta fascia: dipende dai preliminari]

QUARTA FASCIA

Infine c’è quarta fascia, dove non si trovano squadre della Serie A, bensì le squadre qualificate alla fase a gironi con il Ranking UEFA più basso o con poche esperienze nelle competizioni europee. Anche in questo caso restano da assegnare dei posti in seguito ai risultati di Champions Path e League Path.

Le squadre già qualificate in quarta fascia:

  • LENS (FRA)
  • UNION BERLINO (GER)
  • NEWCASTLE (ENG)
  • CELTIC (SCO) [O in terza fascia: dipende dai preliminari]
  • REAL SOCIEDAD (ESP) [O in terza fascia: dipende dai preliminari]

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969