La forza del gioco del calcio sta nella sua capacità di andar contro qualunque forma di pre determinismo. Un dogma imprescindibile spesso e volentieri ribadito nel gioco sta nel fatto che “il pallone è rotondo” e “si gioca in undici contro undici“. Partendo da questo assunto quindi, che rappresenta la base democratica dello sport, tutto diventa possibile. Anche quanto all’apparenza possa sembrare irrealizzabile.
Fonte: profilo instagram @equipedefrance
Nel fenomeno sportivo mediatico che sta rendendo unici i Mondiali Femminili in Francia la festa del calcio ha condotto, fra i vari risultati, a un incontro che su tutti dominerà l’attenzione della République. Francia-Stati Uniti rappresenta infatti la massima espressione di quanto la qualità del calcio femminile possa offrire. Un match che sulla carta potrebbe far pensare a una vittoria di misura delle americane. Ma la forza dello sport sta nella sua capacità di premiare chi davvero sa crederci di più e lo dimostra sul rettangolo di gioco.
Andiamo ad analizzare perchè la Francia possa battere le campionesse statunitensi nell’imminente quarto di finale.
I PUNTI DI FORZA DELLE BLUES
La strada che ha condotto le francesi a un incontro del genere non è frutto del caso e dell’improvvisazione fine a se stessa, ma figlia di un ventaglio di fattori che stanno rendendo sempre più realizzabile un sogno.
In primis il loro percorso. Il cammino della Nazionale francese è stato nel suo divenire costante e in continua crescita. Dalla netta vittoria all’esordio contro la Corea del Sud ai risultati positivi con Norvegia e Nigeria. Il risultato? 9 punti e testa del girone conquistata, elementi che hanno conferito morale e sempre maggior fiducia alle padrone di casa.
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Il fattore campo, poi, si sta rivelando più che mai fondamentale. Nel Mondiale dei record di ascolti (in occasione di Francia-Corea del Sud gli spettatori nella sola Francia sono stati oltre 10,6 milioni col 48% di share) e affluenza (migliaia i tifosi allo stadio a testimonianza della crescita del movimento in generale) il pubblico fa del proprio calore quel quid trascinante in più per il morale delle Blues.
La Francia incarna alla perfezione un concetto cardine nel gioco del calcio: il fattore squadra. L’Équipe si è infatti dimostrato un organico coeso nelle sue dinamiche di gioco, capace di fare del gruppo più che del singolo la propria forza. Un dato su tutti sorprende sul discorso offensivo: le francesi hanno portato infatti al gol ben 6 marcatrici, facendo della sinergia fra i reparti un marchio di fabbrica in quest’avventura Mondiale.
Un autentico trionfo nel girone figlio non soltanto del fattore gol (7 le reti segnate a fronte di 1 sola subita in 3 partite, sottolineando il fatto che si è trattato di un autogol) ma anche della solidità difensiva. Basti pensare infatti che nel giro di oltre 270 minuti le Blues hanno concesso solamente 5 tiri in porta.
Sono 2 i gol realizati finora da Wendie Renard in questo Mondiale, che insieme a Eugenénie le Sommer e a Amandine Henry la rendono la migliore realizzatrice (finora) della Francia. Un ulteriore dato a sostegno del fattore squadra. Fonte: profilo instagram @wendie_renard
Il merito va all’intesa dimostrata dalla coppia difensiva Mbock-Renard. Un tandem che ha fatto dell’intelligenza tattica nel posizionamento e nei movimenti e dell’intensità agonistica messa in campo la loro forza. Tanto da convincere Corinne Diacre a schierarle sempre dal primo minuto. Fattori imprescindibili decisivi nell’economia del risultato. La vittoria si consegue col cuore delle proprie certezze, dopotutto.
IL TRIONFO CONTRO LA SELEÇÃO
Il percorso delle francesi nella fase a gironi è stato pressochè perfetto. Un cammino appassionante che ha creato le condizioni ideali per il big match contro le altre favorite alla vittoria finale: quel Brasile della campionessa Marta che coi suoi 17 gol in Coppa del Mondo avrebbe fatto tremare chiunque.
Ma non la Francia, che nonostante abbia subito lo strapotere offensivo della Seleção ha saputo impostare l’incontro sull’equilibrio del palleggio (52-48% il dato sul possesso di palla) e delle occasioni (17 i tiri in porta delle francesi a fronte dei 14 delle sudamericane). Fattori che hanno permesso alle padrone di casa di prendere le misure e di segnare il gol vittoria nei tempi supplementari.
Dal primo gol…
In occasione del primo gol della Francia: Diani (evidenziata in azzurro) dalla destra fa partire un cross teso al centro dell’area a premiare il movimento di Gauvin (evidenziata in azzurro). L’attaccante è abile nello smarcarsi e battere Barbara in uscita. Fonte: profilo youtube FIFATV
…al salvataggio miracoloso di Mbock…
Il salvataggio miracoloso di Griedge Mbock Bathy ha del miracoloso e tiene a galla la Francia mantenendo il pareggio. Fonte: profilo youtube FIFATV
…fino alla rete del decisivo 2-1. La Francia ha fatto del cuore, della determinazione e del gioco di squadra la sua vera forza.
Il calcio di punizione dalla trequarti destra a servire il movimento in area di Amandine Henry (evidenziata in rosso) è perfetto e permette all’attaccante di battere Barbara con un destro di prima intenzione. Fonte: profilo youtube FIFATV
LE CAMPIONESSE SI POSSONO BATTERE
La Francia col suo percorso in questi sta dimostrando di come le premesse in apertura di Coppa si siano rivelate discorsi fini a se stessi.
Il quarto di finale contro gli Stati Uniti rappresenta con ogni probabilità l’ostacolo più difficile da sormontare in quest’avventura Mondiale. Ma l’eccessiva fiducia nei propri mezzi dimostrata dalle campionesse in carica in questo cammino in Francia potrebbe rivelarsi controproducente (si vedano i 13 gol segnati contro la Thailandia). Contro questa Francia, del resto, la spavalderia è un fattore che va lasciato a bordo campo. Specie nel palcoscenico dei quarti di finale nella vetrina più importante.
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Il fattore campo e la sempre più crescente fiducia nei propri mezzi sono armi fondamentali che fanno dell’Èquipe la nazionale da temere. Perchè la forza del cuore spesso e volentieri è in grado di battere il favore di una carta che nel rettangolo di gioco perde il suo valore. Nel segno di 11 giocatrici che di fronte al proprio pubblico non vogliono e non hanno intenzione di fallire.
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