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Il presidente del Pescara Sebastiani: "Grande vittoria, ho sempre creduto in questa squadra"

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Il presidente del Pescara Sebastiani: “Grande vittoria, ho sempre creduto in questa squadra”

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SIENA TORRES RINVIATA

Il Pescara torna finalmente a vincere e soprattutto a convincere: il sonoro 5 a 0 rifilato al Potenza rimette in carreggiata gli uomini di Alberto Colombo, trascinati dal nuovo acquisto Davide Merola. Il classe 2000 scuola Inter si mette subito in proprio e all’esordio è già doppietta, migliorando già con una partita l’intera prima parte di stagione in maglia Cosenza.

Una formazione giovanissima quella messa in campo da mister Colombo che però dimostra grande lucidità e attenzione fin dai primi minuti di gioco: apre Vergani (altro prodotto delle giovanili Inter) al 17′, dando inizio a un vero e proprio assolo biancoazzurro in cui vengono coinvolti anche Delle Monache, Lescano e il già citato Merola.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE

Sulla partita, il presidente Sebastiani ha lasciato alcune dichiarazione a Rete8:

SULLA PARTITA – “È stata una partita molto molto bella. Abbiamo visto in campo tanti ragazzi, hanno fatto forse il miglior primo tempo dell’intera stagione. È un risultato giusto e meritato. Il Potenza ha fatto fin qui un buon campionato, va dato merito ai nostri ragazzi per l’ottima partita giocata”.

SUI GIOVANI – “Quando parlo con qualcuno che fa le regole in questa categoria dico sempre che non c’è un’età per far giocare questi ragazzi, soprattutto se sono così forti. Questa partita ne è stata la dimostrazione, se sono bravi devono giocare”.

SUL MERCATO – “Abbiamo fatto sul mercato quello che volevamo, sperando che i nuovi innesti diano una mano alla squadra soprattutto in vista dei playoff. Dovremmo fare il meglio possibile da qui alla fine e poi giocarcela con tutti nella fase finale”.

SU MEROLA – “È un giocatore che volevamo già in estate, purtroppo non era stato possibile. Quando chiama un club di Serie B attrae sicuramente di più. Devo dire però che il giocatore ha sempre apprezzato questa piazza e ha dimostrato il suo valore in questa partita. Avevamo bisogno di un mancino, lui era la prima scelta già da un po’ e per fortuna è arrivato”.

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La Rassegna Social del Diez – Addio a Gianni Minà

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La Rassegna Social

Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

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Calcio Internazionale

Nicolato dopo la vittoria dell’Italia U21: “Gara di spessore”

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Dove vedere Italia U21-Giappone U21

Paolo Nicolato, ct dell’Italia Under 21, ha parlato dopo il successo in amichevole contro l’Ucraina ai microfoni della FIGC. Di seguito, ecco le parole dell’allenatore azzurro:

SULLA GARA- Abbiamo fatto un’ottima partita, spero che i ragazzi possano arrivare a giugno nelle migliori condizioni possibili: 4-5 di loro che hanno giocato stasera non giocano quasi mai, sono stati bravi proprio per questo. Oggi abbiamo fatto una gara di spessore, di buona qualità, abbiamo fatto gol e ne abbiamo sfiorati altri. Dove si può arrivare? Difficile da dire, non siamo tra i favoriti, ma se arriviamo così, coi giocatori chiave che stanno bene, saremo una squadra che darà filo da torcere”.

 

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Calcio Internazionale

Deschamps elogia Maignan: “Mike è Mike”

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Maignan

La Francia ha da pochi minuti battuto l’Irlanda per 1-0 nel match valido per le qualificazioni ad Euro2024. I transalpini sono stati salvati nel recupero da una grandissima parata del portiere del Milan, Mike Maignan, diventato titolare dopo l’addio di Lloris. Con questa esclamazione, l’allenatore dei francesi: Didier Deschamps ha elogiato il miracolo del numero 16 rossonero:

L’ELOGIO- “Questo ci permette di tenere i tre punti. Mike è Mike. Non è facile prendere il posto di Lloris, ma è con noi da un po’. Ha molta forza, tanto meglio”.

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Gianni Minà, da Maradona a Fidel Castro: le tappe della sua carriera

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Gianni Minà ci ha lasciati all’età di 84 anni.

Lo storico giornalista, conduttore e scrittore è morto a seguito di una breve malattia cardiaca, come si legge dal comunicato pubblicato sul suo profilo Facebook. È doveroso rendere omaggio alla carriera di uno dei più illustri giornalisti italiani, ripercorrendone le tappe.

Gli esordi

Gianni Minà nasce a Torino il 17 maggio 1938. A soli 21 anni, comincia la sua carriera nell’ambito dell’informazione sportiva, entrando nella redazione di Tuttosport. Già un anno dopo, a testimonianza delle sue spiccate doti, collabora con la RAI alla realizzazione di alcuni servizi in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960. Successivamente, per l’esattezza nel 1965, approda a Sprint, contribuendo alla diffusione e all’evoluzione del rotocalco televisivo di genere sportivo.

Gianni tra sport e attualità: la squalifica dai Mondiali del 1978

Nello stesso anno, Gianni inizia ad occuparsi di documentari e reportage di attualità. Le sue realizzazioni vengono coinvolte in numerosi programmi, tra cui  Tv7AZ, un fatto come e perché, Tutto quanto fa spettacolo e Gulliver. Fu tra i fondatori de “L’altra domenica”, un varietà che alternava spettacoli musicali alle dirette sportive, a testimonianza del suo sconfinato interesse verso la musica. Gianni, come si può ben intendere, non era un giornalista come gli altri. A dimostrazione di ciò, la squalifica ricevuta ai Mondiali del 1978 in Argentina, per una domanda sui desaparecidos al capitano di vascello Carlos Alberto Lacoste.

Da Maradona a Fidel Castro: Gianni Minà diventa leggenda

Nel 1981, Sandro Pertini gli consegna il ‘Premio Saint Vincent‘ in qualità di miglior giornalista televisivo dell’anno. Sono questi gli anni d’oro della carriera di Gianni Minà che, prima fonda Blitz, accogliendo ospiti del calibro di Muhammad Ali e Diego Maradona, poi intervista per sedici ore Fidel Castro.  La “chiacchierata” con il leader cubano, ripetuta dopo la caduta del comunismo, fa il giro del mondo; le parole di Fidel, raccolte da Minà, ispirano un documentario e lo stesso giornalista le usa per il reportage “Fidel racconta il Che”.

Minà, da lì in poi, resterà per sempre legato alle vicende di oltreoceano: nel 1992 dedica un intero ciclo di opere al Sud America. Ad inizio anni 2000, invece, si adopera prima nella creazione di un reportage-confessione con Diego Armando Maradona, poi collabora alla realizzazione di ” I diari della motocicletta “, ispirato dai diari giovanili di Ernesto Che Guevara. Dopo svariate pubblicazioni e produzioni di carattere cinematografico, la sua ultima opera intitolata Storia di un boxeur latino”, pubblicata nel 2020.

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