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Le parole di Rafela Pimenta su Pogba: dalla questione del fratello alla scelta della terapia conservativa

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1 anno fa:

Oltre alla vittoria nel derby, un’altra buona notizia ha migliorato l’umore dei tifosi della Juventus nel weekend. Le condizioni di Paul Pogba migliorano giorno dopo giorno, ed il suo rientro in campo si avvicina sempre di più. Rafela Pimenta, agente del calciatore francese, ha commentato la situazione in un’intervista rilasciata a Tuttosport. La procuratrice ha anche analizzato situazioni riguardanti altri suoi assist, quali de Ligt e Kean:
“È stata un’estate intensa, l’ho vissuta bene. Quando i giocatori realizzano i loro desideri vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Haaland voleva andare al City, Pogba alla Juventus: tutto è andato bene. A modo mio mi sono divertita, anche se c’è un velo su tutto che è la mancanza di Mino. Era fantastico lavorare con lui. Ci siamo sempre divisi i compiti, ma siamo sempre andati nella stessa direzione. Sono stati anni bellissimi, in cui è cambiato il modo di fare il nostro lavoro e noi ci siamo adeguati.
Il mestiere dell’agente? Una volta c’era meno da fare, ora c’è la gestione del calciatore a 360 gradi. Bisogna curare i social media e media tradizionali, che una volta avevano meno esigenze. Poi c’è la tutela del calciatore. Pogba ad esempio ha vissuto una brutta avventura per questioni legati ad amici e parenti. I calciatori spesso vivono situazioni di tensione: vengono minacciati, sono molto esposti. I calciatori spesso hanno paura a denunciare queste cose perché temono il danno di immagine o si vergognano. Vivono situazioni di stress incredibili, compromettendo le prestazioni e rischiando di infortunarsi. Quando Pogba finalmente ha capito di farsi aiutare ha migliorato la situazione, scoprendo la soluzione. Attualmente la situazione è in mano agli avvocati.
Io e Paul abbiamo pensato ad un progetto: sviluppare una piattaforma di dialogo e appoggio per la salute mentale di un calciatore, anonimo, per dare consigli. Non sempre i calciatori sono in grado di superare determinati problemi. Al momento Pogba è entusiasta. Una settimana fa mi ha detto ‘Rafela basta. Non voglio pensare più a niente, mi concentro sul mio ginocchio e sul recupero. Voglio tornare a giocare!’. Così ha fatto. Lui è capace di escludere il mondo e concentrarsi solo su un obiettivo.
Il ritorno di Pogba alla Juve? È successo tutto ad aprile, quando Arrivabene e Nedved sono venuti a Montecarlo. Sono passati qui in ufficio, abbiamo chiacchierato un po’ e io ho detto loro: ‘Perché non fate Pogba?’. Loro hanno detto ‘Certo! Per noi si può fare domani, lui verrebbe?’ ed io ho risposto ‘Chiamiamolo!”. Paul alla chiamata era felice, lui ci tiene alla Juve. Aveva altre ipotesi in ballo, ma quando ha saputo della Juve le ha messe da parte. La Juventus in passato gli ha dato anni di grande felicità, ama questo club. Non ho mai sentito Paul parlare male della Juventus, tranne che per due cose. Quando c’era lui andavano in ritiro in un albergo e lui si lamentava molto per le dimensione del letto troppo corto. L’altra cosa era la pasta al pomodoro, scherzavamo molto su questa cosa.
Questa estate era diventato quasi ossessivo. Non vedeva l’ora di chiudere la trattativa. Era molto carico, poi arriva e si fa male, un dispiacere immenso. La decisione di non farsi operare? La Juventus è stata molto corretta a lasciargli la libertà di decidere, perché il ginocchio è suo. Abbiamo sentito molti specialisti, la maggioranza di loro suggeriva l’operazione, alcuni avevano ipotizzato una terapia conservativa. Ovvio che quando tu vorresti evitare l’operazione sei selettivo nell’ascolto e tendi a dare ascolto a coloro che suggeriscono la terapia conservativa: ha provato ed è andata male. Era convinto che con la terapia conservativa sarebbe rientrato prima. Per fortuna ora è finita, tornerà presto in campo con la sua Juventus.
Futuro di Ibrahimovic? Non lo sa nemmeno lui, può fare di tutto. De Ligt? Non parla male della Juventus, sono convinto che faccia tanta autoanalisi e tanta autocritica. Pensa sempre al calcio e ripenso a ciò che fa. Credo che la sua sia un’analisi riguardo ciò che è andato storto. Spesso gli vengono poste domande un po’ maliziose, bisognerebbe capire perché. Donnarumma si trova magnificamente a Parigi. Gravenberch ha un grande talento. Nuovo Pogba? Hanno caratteristiche diverse ma mi auguro che abbiano lo stesso percorso. Dumfries è un professionista esemplare: si programma obiettivi e li raggiunge. Kean ha talento ed è bravo. Alla Juve tutti concordano sul fatto che sia un professionista, non gli rimproverano comportamenti sbagliati. Adesso ha bisogno solamente di giocare, a volte ci si dimentica che è un 2000 solo perché ha iniziato presto. I social? Mino li odiava, io non li amo, ma non possiamo prescindere dalla loro esistenza”.
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Juventus-Napoli, le formazioni ufficiali: Vlahovic contro Osimhen
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Juventus-Napoli 1-0, le pagelle: Gatti back to back, Kvara spreca un’occasione d’oro

Pubblicato
2 minuti fa:
Dicembre 8, 2023
PAGELLE JUVENTUS-NAPOLI – La Juventus vince contro il Napoli e si riporta momentaneamente in testa alla classifica. Primo tempo vivace che mostra entrambe le squadre in un buon momento di forma, capaci di far male all’avversario in qualsiasi momento della squadra al netto degli errori sotto porta, Kvara e Vlahovic su tutti: solo quelli fanno chiudere la prima frazione sullo 0-0, ma in apertura di primo tempo cambia subito la questione con l’ormai solito Gatti che porta avanti i suoi con un colpo di testa su cross di Cambiaso. Poi i bianconeri si chiudono e il Napoli fatica a creare con spazi intasati. La squadra di Allegri aspetta dunque il risultato dell’Inter, mentre i Napoli deve guardarsi da Fiorentina e Bologna.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
Szczesny 7: miracolo vero su Di Lorenzo nel primo tempo, che mantiene il risultato in parità. Per sua fortuna Osimhen è in fuorigioco sul rinvio sbagliato, altrimenti l’esito della partita poteva essere diverso.
Gatti 7: aggressivo come al solito, fa una sbavatura quando si dimentica di coprire Kvara sull’occasione che poi il georgiano butta alle ortiche. Sempre più uomo gol.
Bremer 5.5: rischia di combinarla grossa rinviando di testa su Gatti, apparecchiando la tavola per Di Lorenzo che calcia verso la porta indisturbato. Deve offrire al suo portiere una cena.
Danilo 6.5: è sempre lui l’uomo d’ordine della Juventus, che districa la matassa quando si fa troppo aggrovigliata.
Cambiaso 6.5: l’esterno dimostra ancora la sua crescita, giocando con la sicurezza di chi calca questi palcoscenici da anni. Stupendo il cross per Gatti per il vantaggio bianconero. (dal 92′ Rugani s.v.)
McKennie 6.5: dinamismo e proposta, il numero 16 si disimpegna bene in fase propositiva e di contenimento, risultando uno dei più coinvolti tra le fila di Allegri. (dal 92′ Iling Junior s.v.)
Locatelli 6: l’ex Milan gioca una partita di posizione più che di distribuzione, piazzandosi in chiusura sui tentativi di conduzione ora di Lobotka e ora di Anguissa, facendo lavoro sporco ma utile.
Rabiot 5.5: fin troppa calma nella gestione di alcune situazioni bollenti, che fanno spaventare i tifosi sugli spalti. Avrebbe potuto forse incidere di più sulla partita, che ha offerto tanto campo da percorrere, situazione ideale per il francese, il quale oggi non si iscrive all’elenco dei protagonisti.
Kostic 6: Politano preoccupa non poco Allegri, che chiede all’esterno un lavoro extra in copertura, limitandone la spinta offensiva per garantire più protezione alla difesa. Compito eseguito a metà, perché Politano ha più di un’occasione per fare male. (dall’82’ Alex Sandro s.v.)
Vlahovic 5: spreca dal centro dell’area dopo una palla fantastica di Chiesa, un tocco di troppo permette a Natan di opporsi salvando un gol che sembrava già fatto. Si vede che ha voglia, ma non riesce a trasformarla in efficacia, ma non è nemmeno fortunato quando colpisce il palo con il mancino di prima ad inizio secondo tempo. (dal 70′ Milik 5.5: non riesce ad alzare il baricentro dei suoi quando la pressione del Napoli è massima)
Chiesa 7: se si accende lui, la Juventus cambia marcia e va ad un altro ritmo. I difensori del Napoli non lo tengono se parte in velocità, è il vero top player dei bianconeri. (dall’82’ Kean s.v.)
All. Allegri 6: copione classico e già visto millemila volte, ovvero: una volta portatasi in vantaggio, la Juventus si arrocca in difesa e la partita finisce. Con il passare delle giornate però, la coralità e la manovra sembrano crescere in fluidità ed esecuzione, ma se non ha dovuto imbastire una rimonta è perché il Napoli si è divorato l’impossibile.
LE PAGELLE DEL NAPOLI
Meret 6: coraggioso ad uscire sulla tentata rovesciata di McKennie, evitando che l’americano potesse concludere verso la porta. Subisce gol nell’unico tiro pericoloso della Juventus dopo quello di Vlahovic, ma è incolpevole.
Di Lorenzo 6: non riesce a credere a come non abbia segnato nel primo tempo, quando Szczesny gli nega la gioia personale con un riflesso senza senso. Per il resto partita di grande applicazione e diligenza, come da marchio di fabbrica.
Rrahmani 5: buona gestione di Vlahovic, ma si perde completamente Gatti sul vantaggio della Juventus: una soglia di attenzione più alta avrebbe potuto evitare la sconfitta a lui e ai suoi.
Juan Jesus 6: Assieme a Rrahmani tiene a bada Vlahovic, che non porta chissà quali preoccupazioni dalle parti di Meret ad esclusione del tiro salvato da Natan.
Natan 6: ha il merito di salvare su Vlahovic una conclusione che sembrava a botta sicura, e solo questo gli merita la sufficienza, ma deve crescere sul proprio livello generale per consolidarsi in una big di Serie A. (dal 72′ Zanoli 5: poco incisivo, i palloni che tocca si contano sulle dita di una mano)
Anguissa 4.5: fisicità ma a sprazzi, anche lui entra nella partita a fasi alterne. Nel secondo tempo si fa fatica a capire se sia rientrato in campo o se sia rimasto chiuso negli spogliatoi.
Lobotka 6: molto meno coinvolto rispetto al recente passato, per una squadra che va molto più in verticale di quanto non facesse lo scorso anno. Quando ha palla si disimpegna bene, ma non è più il principale architetto dei partenopei. (dall’86’ Cajuste s.v.)
Zielinski 5.5: il principe ammirato ad Empoli e nei primi anni sotto il Vesuvio non si fa vedere da un po’. Ha qualità indiscutibili, ma per alcuni tratti della partita sparisce completamente. (dal 64′ Elmas 5.5: come Zanoli non porta nulla ai suoi compagni dal suo ingresso in campo)
Politano 6: il più attivo in avvio di match, bacia l’esterno del palo con la classica giocata a convergere verso il centro del campo, poi soffre un po’ la marcatura di Kostic ma prova sempre a rendersi pericoloso quando ha campo da percorrere palla al piede. (dal 72′ Raspadori 5.5: forse non la scelta giusta, perché con la Juventus così compatta dietro farebbe fatica chiunque, specie l’ex Sassuolo che non è proprio un gigante e fatica nel farsi spazio fisicamente)
Osimhen 7: la sua sola presenza inquieta la retroguardia juventina; nasce da una marcatura addirittura triplicata su Osi la palla gol clamorosamente sbagliata da Kvara. Fa sponda, si propone e costruisce con la sapienza e l’efficacia di un veterano. Solo il fuorigioco gli nega la gioia del gol, bellissimo tra l’altro.
Kvaratskhelia 5.5: si divora in maniera incredibile il possibile 1-0 sparando alto a tu per tu con Szczesny, quando tutti i suoi compagni pensavano già a come esultare. Nervoso, non riesce ad entrare in partita come vorrebbe se non per qualche guizzo nel secondo tempo. (dall’86’ Simeone s.v.)
All. Mazzarri 6: i suoi la partita la fanno, ma se la divorano nel primo tempo per i gol sbagliati in modo incredibile. Una volta passata in vantaggio, la Juventus diventa ingiocabile per chiunque, ma la prestazione nel complesso è positiva.
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La Juventus vince di misura contro il Napoli e torna al comando: decisivo il gol di Gatti

Pubblicato
8 minuti fa:
Dicembre 8, 2023
La Juventus vince e torna al comando della classifica. Ancora Gatti, che dopo il gol contro il Monza è nuovamente decisivo per i tre punti. Partita colma di intensità, agonismo e occasioni ambo le parti, soprattutto nel primo tempo. Poi nel secondo, dopo il vantaggio di Gatti, si abbassano i ritmi, seppur le occasioni non manchino. La Juventus vince ancora e va nuovamente al comando, Napoli che perde e rischia di cedere anche il quinto posto.
LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO
Juventus con l’11 titolare al completo, Napoli con qualche defezione in difesa. Subito pericoloso il Napoli, sulla punizione di Politano. Flipper in area, con la deviazione che va verso la porta protetta da Szczesny, che accompagna con lo sguardo fuori. Partita iniziata subito con grande intensità, come ci si aspettava da un big match tra la Juventus e il Napoli. Inizio favorevole ai partenopei, che si avvicinano più volte alla trequarti avversaria, battendo anche due corner e una punizione dal limite, disinnescate dalla difesa bianconera. Al 6′ primo squillo della Juventus, con un contropiede fatto partire da Vlahovic e concluso da Cambiaso, che col sinistro mette poco fuori.
Poi torna all’attacco il Napoli, in una partita che offre diversi capovolgimenti di fronte già nei primi minuti. In una delle solite cavalcate di Di Lorenzo, il capitano degli azzurri crossa in mezzo, facendo partire un tiro-cross pericoloso verso la porta di Szczesny, che riesce a bloccare non senza rischi. Ritmi che non si placano, con al quarto d’ora prima occasione Juventus con Vlahovic e, nell’azione successiva, ancora pericoloso il Napoli con le iniziative di Politano. Al 20′ clamorosa occasione per la Juventus, prima con Vlahovic, servito perfettamente da Chiesa in mezzo all’area sbaglia da solo perdendo l’occasione per tirare liberamente. Poi, nella stessa azione, McKennie prova una rovesciata capolavoro, fermata da Meret.
Momento favorevole alla Juventus, con ancora uno scatenato Chiesa che supera in dribbling due difensori partenopei, non riuscendo a servire in mezzo i compagni, ma riuscendo a far scatenare la bolgia dei tifosi bianconeri allo stadio. Alla mezz’ora clamorosa chance sprecata da Kvaratskhelia, che servito da Osimhen e libero da ogni pressione, col solo Szczesny davanti a sè, di destro conclude alto sopra la traversa. Al 40′ ancora una grandissima occasione, stavolta per il Napoli, con il portiere della Juventus che compie una parata da 10 in pagella su Di Lorenzo. Il polacco si distende con il capitano partenopeo quasi sicuro di segnare, salvando un gol quasi fatto.
Dopo il 1′ di recupero l’arbitro manda negli spogliatoi le squadre, dopo un primo tempo di grande intensità.
LA CRONACA DEL SECONDO TEMPO
Secondo tempo che inizia sulla falsariga del primo, col Napoli pericoloso con Zielinski, che da fuori area però spedisce alto. Poi esce anche la Juventus, che va vicino al gol con Vlahovic che prende il palo, azione poi fermata dal fuorigioco di McKennie. Occasione bianconera che è preludio al vantaggio. Su un altro attacco dei padroni di casa si getta sul cross Gatti, che di testa batte Meret e firma il vantaggio juventino. Gatti ancora decisivo: dopo il gol contro il Monza, ancora in gol. Il Napoli risponde allo svantaggio attaccando con maggior intensità, con Politano che prende palla e fa partire il sinistro a giro, facile preda di Szczesny. Poi ancora Napoli, che con Anguissa di testa non inquadra la porta.
Ritmi che si abbassano parzialmente, con la Juventus che prova a placare le trame offensive avversarie, tentando di portare a casa il risultato. Torna in avanti la Vecchia Signora, che prova a raddoppiare ancora con Chiesa, in forma stasera, ma il suo destro a giro vola sopra la traversa. L’episodio che potrebbe cambiare l’inerzia della partita arriva al 70′, con Vlahovic che si ferma per un apparente problema muscolare ed è costretto a uscire, al suo posto Milik. Poco dopo il Napoli sembra aver agguantato il pareggio con Osimhen, che però si trovava in posizione di offside dopo un chiaro errore di Szczesny in fase di impostazione.
Ritmi più blandi, con la Juventus che prova a difendere il risultato e il Napoli che tenta l’assedio. Occasione partenopea con Juan Jesus che, in una delle azione offensive degli azzurri, gira di testa ma non centra la porta. Poi ancora Napoli, stavolta in una lunga azione manovrata, terminata con il tiro del capitano Di Lorenzo, fuori di poco a lato.
Resiste all’assalto finale del Napoli la Juventus, che può esultare per la vittoria numero 11 in campionato e il ritorno, almeno fino a domani sera, in testa alla classifica. Cade ancora il Napoli, che rischia di subire il sorpasso da Roma o Fiorentina, e Bologna.
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Fulvio Pea, DT dell’Albania: “Asllani troverà spazio nel calcio che conta”

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18 minuti fa:
Dicembre 8, 2023
ASLLANI ALBANIA – Fulvio Pea, direttore del dipartimento tecnico della Federazione albanese, nazionale che sarà avversaria dell’Italia nella fase a gironi di Euro2024, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportitalia:
LE PAROLE DI FULVIO PEA SU ALBANIA, ITALIA, SERIE A E ASSLANI
Di seguito, le dichiarazioni di Fulvio Pea:
L’ALBANIA AGLI EUROPEI – “Sono tanti anni che faccio calcio e so che l’importante è esserci, intanto. Poi ci prepareremo per quelli che saranno gli avversari. Abbiamo una prima grande forza che è l’allenatore. Una seconda grande forza che è lo staff. Ed una terza grande forza che è la squadra. Non un gruppo di calciatori, ma proprio una squadra, che sarà pronta ad affrontare team molto più esperti. Siamo certi di poter fare bella figura“.
SARÀ EMOZIONANTE AFFRONTARE L’ITALIA? – “Non volevo pensarci (ride n.d.r.). E’ ovvio però che si fa il tifo per la squadra per la quale si lavora. Sarà sicuramente particolare, speciale, perché parliamo del Paese in cui sono nato“.
SUI CALCIATORI DI SERIE A NELL’ALBANIA – “L’attuale Albania ha tanti giocatori provenienti dalla Serie A e da tanti buoni giocatori. E’ stato bravo lo staff a monitorare e selezionare giocatori bravi. Marvin (Cuni, attaccante del Frosinone, ndr) sta facendo molto bene e sono convinto che lui come altri stia lavorando, in cuor suo, anche per farsi trovare pronto al momento in cui dovranno essere fatte le convocazioni per gli Europei. Parliamo di giocatori che hanno valori tecnici molto importanti. Giocano in un campionato difficile riuscendo ad essere costanti nel rendimento e continuando anche a migliorare. Sono aspetti positivi sia per loro come calciatori che per i loro club e per l’Albania“.
AVETE SENTITO KUMBULLA? – “Sicuramente. Il nostro Presidente è speciale, molto sensibile, è sempre molto vicino a chi è in difficoltà come ora Kumbulla. Il nostro staff sta lavorando tanto e bene sotto questi aspetti e si è visto in come è arrivata la qualificazione, grazie al lavoro di tutti ed al gruppo“.
SU ASLLANI – “Credo che stia raggiungendo una maturità tale che lo aiuterà ad imporsi nel calcio importante, come quello italiano. Ha qualità importanti, visione di gioco, personalità, determinazione. Si ritaglierà uno spazio importante nel calcio che conta“.
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Grande intensità e tante occasioni ma al 45′ è ancora 0-0 tra Juventus e Napoli

Pubblicato
1 ora fa:
Dicembre 8, 2023
Tante occasioni e grande intensità, ma al fischio della fine dei primi 45′ il risultato tra Juventus e Napoli resta sullo 0-0.
LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO
Juventus con l’11 titolare al completo, Napoli con qualche defezione in difesa. Subito pericoloso il Napoli, sulla punizione di Politano. Flipper in area, con la deviazione che va verso la porta protetta da Szczesny, che accompagna con lo sguardo fuori. Partita iniziata subito con grande intensità, come ci si aspettava da un big match tra la Juventus e il Napoli. Inizio favorevole ai partenopei, che si avvicinano più volte alla trequarti avversaria, battendo anche due corner e una punizione dal limite, disinnescate dalla difesa bianconera. Al 6′ primo squillo della Juventus, con un contropiede fatto partire da Vlahovic e concluso da Cambiaso, che col sinistro mette poco fuori.
Poi torna all’attacco il Napoli, in una partita che offre diversi capovolgimenti di fronte già nei primi minuti. In una delle solite cavalcate di Di Lorenzo, il capitano degli azzurri crossa in mezzo, facendo partire un tiro-cross pericoloso verso la porta di Szczesny, che riesce a bloccare non senza rischi. Ritmi che non si placano, con al quarto d’ora prima occasione Juventus con Vlahovic e, nell’azione successiva, ancora pericoloso il Napoli con le iniziative di Politano. Al 20′ clamorosa occasione per la Juventus, prima con Vlahovic, servito perfettamente da Chiesa in mezzo all’area sbaglia da solo perdendo l’occasione per tirare liberamente. Poi, nella stessa azione, McKennie prova una rovesciata capolavoro, fermata da Meret.
Momento favorevole alla Juventus, con ancora uno scatenato Chiesa che supera in dribbling due difensori partenopei, non riuscendo a servire in mezzo i compagni, ma riuscendo a far scatenare la bolgia dei tifosi bianconeri allo stadio. Alla mezz’ora clamorosa chance sprecata da Kvaratskhelia, che servito da Osimhen e libero da ogni pressione, col solo Szczesny davanti a sè, di destro conclude alto sopra la traversa. Al 40′ ancora una grandissima occasione, stavolta per il Napoli, con il portiere della Juventus che compie una parata da 10 in pagella su Di Lorenzo. Il polacco si distende con il capitano partenopeo quasi sicuro di segnare, salvando un gol quasi fatto.
Dopo il 1′ di recupero l’arbitro manda negli spogliatoi le squadre, dopo un primo tempo di grande intensità.
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