Un treno, lui, che non si è lasciato perdere quel treno che passa una volta sola, ovvero la chiamata dell’Inter. Ed ecco che è arrivato il quinto colpo di mercato della dirigenza nerazzurra. Dopo De Vrij, Lautaro Martinez, Nainggolan e Asamoah, approda alla corte di Spalletti Matteo Politano, che si lega alla società di Suning con un contratto di 5 anni (fino al 2023) con un ingaggio da 1,5 milioni di euro più bonus. Alla società neroverde, che l’ha visto tecnicamente crescere, vanno 20 milioni cash (tra il prestito oneroso da 5 milioni e il diritto di riscatto) più Jens Odgaard, valutato 5 milioni.
TATTICAMENTE PARLANDO

Politano, che a metà maggio ha rischiato di togliere la Champions all’Inter segnando a San Siro su punizione nella penultima giornata di campionato, arriva alla corte di Spalletti. L’allenatore toscano, che ha richiesto fortemente il classe 1993, vede in lui un’ala molto duttile, che può giocare sia a destra, rientrando e calciando in porta, sia a sinistra, garantendo cross per il centravanti.
Quello che giustifica l’esborso economico dei nerazzurri è la capacità di fare la differenza nell’uno contro uno, dove l’ex calciatore del Sassuolo sfoggia grande velocità e ottimo dribbling.

Per non parlare del costante pericolo, per gli avversari, che Politano crea sulle palle da fermo, sia dalla media che dalla lunga distanza.
LA CRESCITA

Matteo Politano con la maglia del Pescara, che ha vestito per due stagioni dal 2013 al 2015
Nato e cresciuto calcisticamente a Roma, Matteo Politano inizia a farsi le ossa andando in prestito prima al Perugia, dove segna 8 reti in 28 presenze in Lega Pro, e poi al Pescara, totalizzando 11 marcature in 72 presenze. In entrambe le avventure, Politano riesce a mettere in evidenza le sue qualità, trascorrendo stagioni ad alto livello. Nel luglio 2015, il Sassuolo, analizzando in modo molto positivo la sua crescita, decide di prenderlo in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro. Li incontra Di Francesco, che gli garantisce spazio e crescita per il definitivo salto di qualità: 28 presenze e 5 reti, con il diritto di riscatto esercitato senza il minimo dubbio.
DICONO DI LUI
Beppe Iachini, l’allenatore che a Sassuolo ha certificato il salto di qualità dell’esterno 24 enne, parla così sul suo pupillo, spaziando tra il Politano calciatore e il Politano umano:
Matteo è pronto per l’Inter, è un gran professionista e un ragazzo serio, rapido. Può adattarsi in diversi ruoli in attacco e ha la capacità di giocare a ridosso delle punte

Beppe Iachini, qui ritratto quando era allenatore del Sassuolo, dove poteva usufruire tecnicamente e tatticamente di Politano
Corrado Orrico, allenatore dell’inter nella stagione 1991-92, intervistato da Sky a proposito di questo acquisto si esprime così, analizzando anche gli esterni nerazzurri della passata stagione:
Matteo Politano? È uno dei pochi che non deve guardare la porta quando tira, perché tira e la porta ce l’ha nei piedi. Un giocatore che romperà gli equilibri, che porterà a Luciano Spalletti quel potenziale che gli è mancato l’anno scorso, nel senso che i due esterni a un certo punto sembravano due tram nel binario, andavano sempre in quella maniera, invece Politano è uno da sterzate, è uno che viene centralmente”.
Un talento precocissimo, spesso accantonato in favore di interpreti con una fisicità maggiore, che ha spesso vissuto ai margini dei grandi palcoscenici e che ora sembra pronto per l’Inter.