Dopo ormai 24 ore Porto-Inter è ancora nell’occhio del ciclone. A far discutere però non è la partita sul campo, ma il pessimo trattamento riservato ai tifosi nerazzurri da parte del Porto e dalla polizia portoghese. Ne abbiamo parlato con Biapri, influencer e tifoso interista presente ieri sera all’Estadio do Dragão, che ci ha fornito la sua testimonianza diretta sull’accaduto.
BIGLIETTI VENDUTI E SITUAZIONE IL GIORNO DELLA PARTITA
BIGLIETTI VENDUTI – “Il settore ospiti era pieno, con tremila biglietti venduti. La richiesta, però, era alta e molti tifosi interisti erano riusciti ad acquistare biglietti in altri settori, tramite VPN o amici che vivono all’estero. Quasi tutti vicini al settore ospiti, soltanto alcuni erano lontani o dalla parte dei tifosi del Porto”.
LA SITUAZIONE DURANTE LA GIORNATA – “In mattinata è uscito un comunicato del Porto che vietava ai tifosi interisti di entrare allo stadio, se non nel settore ospiti. Io ho parlato con l’Inter e ho saputo che il coordinamento stava parlando con le autorità locali per trovare una soluzione. Questa sembrava essere stata trovata, l’accesso sarebbe stato consentito ma in modo neutrale: senza bandiere, sciarpe o magliette nerazzurre”.
COSA É SUCCESSO FUORI DAL DO DRAGÃO?
IL CAOS PRIMA DELLA PARTITA – “Tutte queste promesse non sono state mantenute: quando tutti gli interisti, con biglietto in settori neutrali, si sono presentati ai loro varchi non sono stati fatti entrare. Le indicazioni della polizia hanno portato tutti questi tifosi verso il settore ospiti, dove c’era già una grande calca creata dalle tremila persone con biglietto regolare. C’era una grossa scalinata, ma arrivati in cima chi aveva un biglietto per un altro settore veniva mandato indietro. A questo punto, tra chi doveva tornare indietro e chi voleva andare avanti, si è bloccato tutto. La polizia spingeva da entrambi i lati, con la gente nel mezzo. Ad un certo punto hanno creato un varco laterale per permettere la discesa a chi era costretto ad indietreggiare, c’era una confusione incredibile. Chi non poteva entrare nel settore ospiti è stato portato in una sorta di recinto”.
“Io, personalmente, una volta avuto il biglietto dal mio Inter Club mi sono buttato in questa scalinata. Un mio amico, con il certificato di invalidità, non è stato aiutato dalla polizia e si stava sentendo male. Alla fine, verso il decimo del primo tempo, siamo arrivati sopra e ci hanno fatto passare perché avevamo il biglietto nel settore ospiti. Questo era già completamente pieno, ho dovuto lottare per trovare un varco ed intravedere la partita. Ci sono anche dei casi particolati: ho incontrato due italiani con un biglietto vicino agli ultras del Porto, ma sono riusciti a cammuffarsi e non avere problemi. Un gran numero di tifosi è rimasto fuori, anche del mio Inter Club, io sono stato fortunato”.
TENSIONE CON LA POLIZIA – “La polizia era molto rude e dava informazioni sbagliate, perché erano loro stessi a mandare la gente verso il settore ospiti. Premevano molto, non ci sono stati scontri ma c’era tanta tensione. Il popolo interista, nonostante tutto, si è comportato benissimo”.
BIGLIETTI NON VALIDI – “Molti hanno avuto il sospetto che il Porto abbia annullato e rivenduto il proprio biglietto, perché una volta arrivato al tornello era considerato come non valido“.
Immagine di copertina: Gianlucadimarzio.com