Obbligo di vincere per il Milan che arriva all’Estadio Dragao forte della rocambolesca vittoria in campionato contro l’Hellas Verona. La squadra di Pioli è a caccia dei primi agognati tre punti nel girone di Champions League: è una delle ultime occasioni per restare aggrappati al treno degli ottavi. Dall’altra parte il Porto con lo stesso identico obiettivo: vincere per non rendere la vita troppo facile a Liverpool e Atletico Madrid in chiave qualificazione.
I padroni di casa scendono in campo con un 4-4-2 (che in realtà lascia davvero pochi punti di riferimento) tutt’altro che difensivo. Gli uomini di Conceicao cercano sin dai primi minuti di dominare la partita e mantengono alto il livello d’intensità di gioco. Il Milan dal canto suo soffre incredibilmente il dinamismo e l’agonismo dei portoghesi per tutta la gara, senza mai riuscire ad emergere.
Il copione del secondo tempo è lo stesso del primo: il Porto crea continuamente occasioni da goal e dall’altra parte i rossoneri si difendono come possono. La qualità della manovra, la tecnica individuale che sovrasta gli uomini di Pioli negli uno contro uno e la grinta dei portoghesi firmano la condanna per il Diavolo. Il goal di Luis Diaz, episodio dubbio o meno, è una conseguenza inevitabile dell’andamento della gara. Di seguito le pagelle del match.
PORTO
Diego Costa 6: Praticamente mai chiamato in causa, un dato che la dice lunga sulla gara del Milan,
Joao Mario 6,5: Nel primo tempo è particolarmente propositivo: sulla fascia destra sfrutta le incertezze di Ballo Toure per rendersi pericoloso e ci riesce a più riprese. Instancabile, corre avanti e indietro per tutta la gara e alla fine la fatica lo premia: è suo il cross che al 64′ porta al goal di Diaz.
Mbamba 6: Preciso, attento, senza sbavature. Gli attaccanti del Milan non sono decisamente in serata e gli basta rimanere poco per neutralizzare le (poche) avanzate rossonere.
Pepe 6,5: Stesso identico discorso di Mbamba, con l’unica differenza che al 15esimo del primo tempo si immola su Krunic per salvare il risultato. Provvidenziale.
Wendell 6,5: Corre, si propone in fase offensiva e rompe le linee avversare con continue progressioni e scorribande in mezzo al campo. Non raramente agisce anche da vertice per la manovra del Porto. Una vera e propria spina nel fianco per il Milan, che tira un sospiro di sollievo quando esce nell’intervallo. (dal 45′ Sanusi 6) Dalla sua parte Saelemakers e Calabria si fanno vedere poco. Ordinato, si attiene al suo compito senza errori.
Otavio 6:Ufficialmente è schierato come esterno, ma spesso si ritrova a giocare sulla trequarti. Gestisce la manovra portoghese e in più occasioni cerca il tiro da fuori senza trovare la via del goal. Da uno come lui ci si aspetta di più. (dal 90′ Grujc sv)
Uriba 6: Gioca tutta la gara ad alti livelli di intensità, e difensivamente è quasi impeccabile. L’ammonizione lo frena un po’, ma la prestazione è sufficiente.
Oliveira 6,5: Come il compagno di reparto, è condizionato dall’ammonizione ricevuta nel primo tempo. Ad ogni modo in fase di interdizione è fondamentale: è il primo a recuperare i palloni (insieme ad Uriba). Di certo non una gara eccelsa, ma sicuramente sufficiente. (dal 66′ Vitinha 6) La carta d’identità parla chiaro: nato il 13 Febbraio del 2000. Eppure la freddezza è quella di un veterano. Entra in un momento delicato della gara e gestisce senza problemi il palleggio del Porto.
Luis Diaz 7: Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Colpisce un palo dopo pochi minuti e trova il goal vittoria nel secondo tempo. Dà l’impressione di poter davvero essere sempre pericolosissimo.
Evanilson 5,5: È parte della manovra offensiva portoghese, ma si fa vedere in troppe poche occasioni. (dal 66′ Corona 6) L’aggancio al volo al 79′ vale il prezzo del biglietto (e anche la sufficienza).
Taremi 6: Sufficienza per l’impegno e lo spirito di sacrificio. Costruisce tanto, si rende pericoloso, ma sbaglia troppo sotto porta. Certi goal vanno fatti, perché possono pesare come macigni. Per sua fortuna alla fase realizzativa ci pensa Diaz. (dall’83’ Toni Martinez sv)
All. Conceicao 6,5: La trappola anti-Milan funziona alla perfezione. Pressing alto, densità a centrocampo e soprattutto supremazia sulle seconde palle: così il Porto ha sconfitto il Milan.
MILAN
Tatarusanu 6: A dire il vero non è molto impegnato, perché gli attaccanti del Porto sono abbastanza imprecisi. Sul goal forse potrebbe essere più reattivo, ma non è di certo sua la responsabilità.
Calabria 6: Un capitano è pur sempre un capitano. Nell’oblio della notte rossonera, prova a tenere a galla i suoi con immensa generosità e spirito di sacrificio. Non basta.
Kjaer 6,5: Il migliore dei suoi senza dubbio, senza di lui parleremmo di una gara ben diversa. In difesa è onnipresente e sopperisce anche alle carenze dei compagni di reparto. Monumentale.
Tomori 5: Dovrebbe ergere una statua a Kjaer, perché il danese in più di qualche occasione ha rimediato a suoi errori. Lento, poco concentrato e impreciso: decisamente non la sua serata migliore. (dal 57′ Romagnoli 6) Peggio di Tomori non poteva fare. Entra bene in partita e assolve egregiamente il suo compito.
Ballo Toure 5: Nel primo tempo soffre l’asse Joao Mario-Otavio e va spesso in difficoltà. Nella ripresa cresce almeno sotto l’aspetto caratteriale, ma non basta. (dal 57′ Kalulu 5,5) Si fa scappare Joao Mario in occasione del goal e in generale non brilla sulla fascia sinistra. Ha vissuto serate migliori.
Bennacer 5,5: Corre tanto, ma non basta. Al Milan manca il suo dinamismo, soprattutto in fase offensiva. Come tutti i compagni di reparto, si lascia sopraffare dal centrocampo del Porto.
Tonali 5: Vale all’incirca lo stesso discorso di Bennacer, con la differenza che corre anche meno dell’algerino. La qualità delle sue giocate manca terribilmente (e si vede), in più troppo spesso soffre l’agonismo e la grinta dei portoghesi. (dal 66′ Bakayoko 5,5) C’è molto poco da fare, non spetta di sicuro a lui il compito di recuperare lo svantaggio.
Krunic 5: Salvo qualche sprazzo, è praticamente impalpabile. Perde l’unico pallone in contropiede che avrebbe potuto portare un’occasione da goal. Serata nera. (dal 82′ Maldini sv)
Saelemakers 5,5: Nel primo tempo si vede giusto per qualche guizzo, ma tutto sommato non gioca malissimo. Nella ripresa cala terribilmente.
Leao 5: Parte bene: nel primo quarto d’ora riesce a mettere in difficoltà il Porto a più riprese. Poi scompare inspiegabilmente dal gioco, risucchiato dall’oblio dei compagni.
Giroud 5: Lasciato spesso solo a sé stesso nella metà campo avversaria, spreca un ottimo cross di Leao nel primo tempo. Da quel momento in poi è come se non ci fosse. (dal 57′ Ibrahimovic 5) Entra con tutti gli onori del caso, ma è tutta apparenza. Prova una velleitaria conclusione su punizione dai 35 metri (che spara altissima), poi nient’altro. Nel finale si fa anche ammonire.
All. Pioli 5: Se la gara è andata così, qualcosa di sbagliato di dev’essere. Al netto delle assenze (che sicuramente hanno pesato), il Milan è sceso in campo completamente scarico, in totale balia del gioco avversario. Poche idee e mal realizzate: nella gara più attesa i rossoneri falliscono il proprio obiettivo. Adesso la qualificazione è veramente complicata.