C’era una volta il campionato più avvincente ed equilibrato del mondo. Poi è arrivata una una squadra che non ne vuole saperne di suspence o finali al cardiopalma. Si sta chiaramente parlando di Premier e la squadra in questione, come avrete intuito, è il Liverpool. Unica nei massimi campionati europei ad essere imbattuta, 46 punti totalizzati sui 48 disponibili, 40 reti segnate, solo 14 subite, le cifre parlano da sè. Questa volta l’agnello sacrificale è il Bournemouth. La pratica delle Cherries viene archiviata con un secco 0-3 firmato Oxlade-Chamberlaine, Keita e Salah. Nonostante la stagione spaziale il Leicester deve continuare ad inseguire a -8. Il poker rifilato fuori casa (doppietta di Vardy, gol di Ihenacho ed Evans) all’ Aston Villa mette un ulteriore punto esclamativo sulla superlativa stagione delle Foxes, per ora l’inseguitrice più accreditata. Perde altro terreno una delle più valide contendenti per la vittoria finale: il City di Guardiola è in lapalissiana difficoltà. La sconfitta nel derby di Manchester è sempre un boccone amarissimo da mandare giù, poi vedere la classifica che già a dicembre recita un infausto -12 dalla vetta rende il tutto ancora più difficile. I Red Devils indovinano la più importante delle partite per uscire dal loro momento buio: Rashford e Martial portano avanti lo United nel primo tempo, la reazione del City nel secondo è rabbiosa, ma gli uomini di Solskjaer non cedono. Il gol che accorcia le distanze di Otamendi arriva troppo tardi e il derby va ai Devils. Importantissima vittoria casalinga dell’Everton guidato da Ferguson che stende 3-1 un Chelsea in preoccupante involuzione, ossigeno puro per i Toffees in piena lotta salvezza. Vittoria fondamentale anche per l’Arsenal, reduce dalla buciante sconfitta casalinga con il Brighton, che stende per 1-3 il West Ham. Prosegue la trionfale risalita del Tottenham targato Mourinho, i londinesi umiliano per ben 5-0 il malcapitato Burnley. Finiscono in parità Watford-Crystal Palace e Brighton- Wolverhampton, mentre prosegue il sorprendente campionato dello Sheffield Utd., i Blades si impongono 1-2 sul campo del Norwich e collezionano il loro quinto successo in stagione.

Fonte: Instagram Premier League
POTERE ROSSO
Non c’è nulla da fare, lo strapotere dei Reds non conosce argini quest’anno. Non che ci si aspettasse un risultato diverso contro il modesto Bournemoth, ma la sensazione è che la corazzata di Klopp proprio non abbia punti deboli, o meglio, che sappia vincere in qualsiasi situazione. Al Vitaity Stadium il Liverpool passeggia: due gol nel primo tempo e poi Salah, autore di una prova eccellente, la chiude nel secondo. Primo gol di pregevole fattura con capitan Henderson che innesca con un lancio dalla propria tre quarti Oxlade-Chamberlain che, al volo, trafigge Ramsdale. Anche la seconda rete è stupenda: scambio Keita-Salah, l’egiziano col tacco serve un pallone di ritorno delizioso al compagno che segna. Sempre Salah si mette in proprio al 54′ per segnare il gol che chiude definitivamente la partita. Liverpool semplicemente troppo superiore, non c’è storia. Gli uomini di Klopp sembrano fare un campionato a parte, ad oggi in Premier c’è solo un padrone. Anche il derby di Manchester si tinge di rosso. Si tratta della 178esima sfida della storia tra le due compagini cittadine e la 73esima vittoria dello United. All’Ethiad la squadra di Solskjaer comincia benissimo, trascinata da uno straripante Rashford (13 gol in campionato, 9 nelle ultime 9 partite). L’inizio della gara vede gli ospiti costantemente in proiezione offensiva. Bernardo Silva stende proprio Rashford, Taylor lascia correre ma il VAR corregge la sua decisione, inducendolo a fischiare il rigore. Se ne incarica lo stesso Rashford che spiazza Ederson, United in vantaggio. Continua il dominio degli ospiti che colpiscono anche una traversa con il loro incontenibile numero dieci. Pochi minuti più tardi Martial siglerà il vantaggio con un tiro rasoterra a fil di palo. Nel secondo la reazione del City è furiosa, De Gea e tutta la difesa dei Red Devils devono fare gli stroardinari, ma resistono. Al 47′ il City chiede un rigore che però l’arbitro e il VAR non concedono. Arriva solo al minuto 85 il gol di Otamendi di testa su corner di Mahrez. Nel finale vibrante tutto il City è in avanti. Ci prova Mahrez con un sinistro secco ma De Gea salva coi piedi. I Red Devils soffrono ma portano a casa i tre punti che, oltre ad una grossa mano in una classifica non certo rosea, danno tanta fiducia alla squadra.

Oxlade-Chamberlain esulta dopo il primo gol al Bournemouth
(Fonte: Instagram Oxlade-Chamberlain)
MOU E LE FOXES NON SI FERMANO
Continua il momento positivo del Tottenham, dopo lo stop della scorsa giornata. In Italia sappiamo quanto la doti di motivatore di Mourinho possano influenzare le prestazioni dei suoi giocatori, l’impatto che l’allenatore ha avuto sulla panchina degli Spurs però è davvero oltre ogni più rosea aspettativa. Cinque a zero senza appelli al Burnley. In avvio di partita apre Kane con un gioiello da lontanissimo dopo appena 4 minuti. Al 9′ raddoppia Moura. Terzo gol da cineteca per Son, che parte da solo palla al piede scartando tutta la squadra e battendo il portiere avversario. A fine partita Mou ironizza: “io lo chiamo Sonaldo Nazario da Lima”, per la somiglianza tra il gol dell’esterno coreano e quelli che faceva Ronaldo il fenomeno. Chiudono la pratica un sontuoso Kane (nono gol in campionato) e Sissoko. Manita servita e morale alle stelle. Anche la classifica torna a sorridere: la zona Champions è a sole 6 lunghezze. Qualche settimana fa sembrava utopia, ma la cura Mou, ancora una volta, ha funzionato. Vittoria agrodolce per le Foxes che mantengono un passo da prima della classe, ma vedono ancora intatti gli 8 punti di distacco dall’infallibile Liverpool. Inizio col brivido per la traversa di El Ghazi, poi Vardy porta in vantaggio i suoi in contropiede. Raddoppio di Ihenacho su assist di Madison, dopo Graelish accorcia le distanze con un tiro in mischia. A chiudere la pratica nel secondo tempo ci pensano Evans di testa e ancora Vardy in contropiede. Continua l’impressionante stagione del Leicester che vince e convince, mantenendo un rullino di marcia migliore dell’annata del titolo. Al tempo, però, le grandi balbettavano, oggi davanti c’è un monumentale Liverpool. Nonostante tutto il campionato fin qui delle Foxes è da 30 e lode, avanti cosi.

Son premiato come Asian Player of the Year
(Fonte: Instagram Tottenham fc)
CHI SCENDE CHI SALE
Nella turbolenta pancia della classifica gli scossoni sono frequenti. Finalmente arriva una vittoria dell’Arsenal, il rullino di marcia nelle ultime dieci partite dei gunners è da film horror: 5 sconfitte, 4 pareggi e, questa giornata, la prima vittoria. Ljungberg tira un sospiro di sollievo, la sua panchina stava tremando per i risultati non certo adatti al club londinese, era dal 24 ottorbre che l’Arsenal non vinceva. Gunners subito sotto nel punteggio dopo il gol di testa del nostro Ogbonna. Ad aprire le danze per gli ospiti ci pensa il giovanissimo brasiliano (con passaporto italiano) Martinelli. Classe 2001, talento naturale, Klopp parlò benissimo di lui ad inizio stagione dicendo che “nasce uno così ogni cento anni”. Era già andato a segno in coppa col Nottingham Forest, ora sigla la sua prima rete in campionato. Sicuramente si tratta di una dolce nota nel difficile inizio dell’Arsenal. Secondo gol firmato dall’esterno ivoriano Pèpè, autore di un’ottima prova. L’ex Lille è costato 65 milioni in estate e finora era stato decisamente deludente. Chiude le danze il solito Aubamenyang, su assist di Pèpè. Punti importantissimi anche per l’Everton. Dopo la batosta rimediata contro la schiacciasassi Liverpool, costata la panchina a Marco Silva, i Toffees si rialzano. Con l’allenatore ad interim Duncan Ferguson l’Everton ritrova smalto e punti contro il deludente Chelsea di Lampard. Apre le marcature Richarlison di testa. In seguito viene fuori il Chelsea che però non riesce a segnare complice uno strepitoso Pickford tra i pali. Secondo tempo che vede la doppietta di Calvert-Lewin, intervallata dal gol che accorcia le distanze di Kovacic. Il Chelsea non sfigura affatto in fase di creazione, dominando per lunghissimi tratti la partita, ma pecca in concretezza e, soprattutto, in fase difensiva dove si vedono ancora troppi svarioni. Punti fondamentali per l’Everton che fugge dalle zone pericolose della classifica.

Aubameyang, trascinatore dell’Arsenal
(Fonte: Instagram Arsenal)
LE ALTRE
Sale anche la scoppiettante matricola Sheffield United. i Blades proseguono imperterriti la loro marcia in Premier. Grazie alla vittoria corsara sul campo dell’inguaiato Norwich con i gol di Stevens e Baldock, ora occupano l’ottava posizione in classifica. In quelle zone si può sperare in qualcosa di più di una semplice salvezza (?). Bene anche il Newcastle che rimonta in casa il Southampton in una sfida difficile. Nel finale Shelvey agguanta il pareggio e Fernandez, all’87’, ribalta l’iniziale vantaggio di Ings. I Magpies cementano la loro posizione in mezzo alla classifica, terz’ultimo invece il Southampton. Pareggio 2-2 tra Brighton e Wolverhampton che si restituiscono i colpi uno a uno nel finale del primo tempo. Vantaggio Wolves, ribaltato in due minuti dai padroni di casa, nel finale di tempo Jota trova il suo secondo gol personale ed il pareggio. Impattano anche Watford e Crystal Palace, a reti inviolate. Il punticino va bene alla squadra di Hodgson che galleggia in mezzo alla classifica, meno agli Hornets che rimangono fanalino di coda a soli 9 punti.
Immagine in copertina: Rashford, asso dello United (Fonte: Instagram Premier League)