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Verona-Bologna, le probabili formazioni: Orsolini in dubbio

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Le probabili formazioni di Verona-Bologna: dubbio Orsolini

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bologna

Domani sera andrà in scena il match tra Verona Bologna, che chiuderà la quarta giornata di Serie A. Tuttavia le formazioni non sono ancora ben chiare a entrambi gli allenatori, i quali hanno dei dubbi da sciogliere.

Baroni, allenatore del Verona, deve scegliere chi schierare sulle fasce e in attacco a completare il trio con Folorunsho e Ngonge. Per la fascia di destra il ballottaggio è tra Terracciano e Faraoni, mentre sulla sinistra Lazovic e Doig. Se Faraoni Doig sembrano essere in vantaggio sui loro compagni di rosa, in attacco è ancora tutto indeciso. Con ogni probabilità Baroni sceglierà nella giornata di domani chi posizionare nell’attacco gialloblù tra Bonazzoli, Mboula e Djuric.

Thiago Motta invece deve solo fare la sua scelta sull’attaccante. Se gli altri 10 giocatori sembrano ben chiari, per l’attaccante il discorso è diverso. Tuttavia, molto probabilmente, Zirkzee partirà titolare, lasciando in panchina Orsolini, fresco di convocazione in Nazionale

LE PROBABILI FORMAZIONI

Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Dawidowicz, Hien; Faraoni, Hongla, Duda, Doig; Ngonge, Folorunsho; Djuric. Allenatore: Marco Baroni.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Kristiansen; Aebischer, Moro; Ndoye, Ferguson, Karlsson; Zirkzee. Allenatore: Motta.

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Champions League

Le scelte di Pioli e Sarri: Immobile dal 1′, Leao guida l’attacco

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Pagelle Milan-Verona

Dopo la sconfitta del Napoli col Real Madrid e la vittoria dell’Inter sul Benfica, è già tempo di scendere in campo per le altre due squadre italiane in Champions League: Milan e Lazio. I rossoneri saranno di scena in Germania, precisamente a Dortmund. All’esordio i tedeschi hanno perso 2-0 sul campo del PSG, oggi impegnato in casa del Newcastle, che ha strappato lo 0-0 a San Siro. Situazione analoga per i biancocelesti che saranno impegnati col Celtic dopo il pari all’esordio con l’Atletico Madrid grazie al gol nel recupero di Provedel.

PROBABILE FORMAZIONE CELTIC-LAZIO

La Lazio vola a Glasgow per sfidare il Celtic e Sarri ha ancora qualche dubbio da sciogliere: ballottaggi in difesa e a centrocampo, ma solo certezze in attacco, dove si rivedrà Immobile dal 1′ dopo l’iniziale panchina con il Milan. L’obiettivo principale dei biancocelesti sarà di vincere e per centrare la prima vittoria del girone.

CELTIC (4-3-3): Hart; Johnston, Philips, Scales, Taylor; O’Riley, McGregor, Hatate; Palma, Furuhashi, Maeda. All. Rodgers.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Patric, Pellegrini; Kamada, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile. All. Sarri.

PROBABILE FORMAZIONE DORTMUND-MILAN

Dopo lo 0-0 di San Siro contro il Newcastle dell’ex Tonali, il Milan è alla ricerca della prima vittoria del girone. Senza Krunic e Loftus-Cheek, Pioli sceglie Pobega a centrocampo con Musah e Reijnders, invece Adli parte dalla panchina. Sponda tedesca dovrebbero andare in panca l’ex juventino Emre Can oltre agli attaccanti Adeyemi, Haller e Moukoko.

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Bensebaini; Ozcan, Nmecha; Malen, Reus, Brandt; Fullkrug. All. Terzic.

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Pobega, Musah, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. All. Pioli.

 

 

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Champions League

Emergenza in difesa per il Manchester United: i possibili rinforzi di gennaio per Ten Hag

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Polonia-Olanda

Ore complicate in casa Manchester United dopo la sconfitta di ieri sera in casa dal Galatasaray  (e siamo già alla sesta in stagione) che ha del tragicomico, e che oltre a lasciare i Red Devils a zero punti nel girone di Champions League acuisce ulteriormente una crisi tecnica profondissima.

Lo United ha infatti subito 18 gol nelle prime 10 uscite stagionali, una media agghiacciante che mette sotto la lente d’ingrandimento l’allenatore e il pacchetto arretrato. Degli errori di Onana siamo pressoché tutti a conoscenza, ma anche i difensori centrali si stanno rendendo protagonisti di una serie di prestazioni sconcertanti, che secondo Nicolò Schira potrebbero indurre la dirigenza del Manchester a correre ai ripari nel mercato di gennaio. I nomi che l’ex tecnico dell’Ajax gradirebbe di più sono il suo fido De Ligt, un po’ in difficoltà al Bayern MonacoAntonio Silva, tra i pezzi più cari della pregiata bottega del Benfica, e Jean-Claire Todibo, protagonista di un ottimo avvio di stagione nel sorprendente Nizza di Francesco Farioli.

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Champions League

Serginho sul “Muro Giallo” che minaccia il Milan: “Tifoseria calda, ma i rossoneri sono pronti”

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Nel Milan che ormai poco più di 20 anni fa alzò al cielo di Manchester la sua sesta Champions League c’era anche una vera e propria locomotiva come Serginho, terzino sinistro che tanto fece le fortune di ShevchenkoInzaghi e compagnia bella. Fu proprio Superpippo nel dicembre 2002 a firmare la vittoria in casa del Borussia Dortmund, uno dei tanti ostacoli lungo la strada per Old Trafford.

Anche quest’anno la finale si disputerà in Inghilterra, a Wembley, ma per poter anche solo sperare di arrivarci, il Diavolo dovrà tentare di fare punti stasera al Westfalenstadion, nel segno dei propri illustri predecessori. Tra di essi c’è appunto il già citato Serginho, che ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.

MURO GIALLO – “La tifoseria del Borussia è molto calda, e si fa sentire. Eppure credo che i giocatori del Milan siano al livello giusto per affrontare anche il Muro Giallo (la storica curva del BVB, ndr). Quando toccò a noi giocarci eravamo in tanti a cui esaltavano momenti come questo, in cui non affronti solo i tuoi avversari in campo, ma anche i loro tifosi. Se poi vinci fa ancora più piacere”.

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Zielinski è tornato: dal quasi addio a un ruolo da protagonista

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Napoli

Non erano in pochi quest’estate a caldeggiare l’avvicendamento tra Zielinski Gabri Veiga nel centrocampo del Napoli, e non soltanto per gli 8 anni di differenza che separano i due, ma anche per ragioni più profonde. Del resto il polacco, le cui doti puramente tecniche restano semplicemente indiscutibili, non ha mai avuto quella continuità e quella ferocia agonistica che separa il salotto dei grandi giocatori dall’attico dei top player veri e propri.

Eppure in questo inizio di stagione, anche nelle fasi più critiche dell’alba della gestione Garcia, il numero 20 ha sempre offerto prestazioni di alto livello, smentendo chi gli imputava la tendenza a evaporare quando il gioco si fa duro; a confermarlo la partita ieri sera, al cospetto dei dirimpettai di lusso del Real Madrid, in cui lo splendido rigore messo a segno è solo la ciliegina sulla torta di una grande prova individuale.

Come riporta anche il CdS, si può ipotizzare che il mancato trasferimento in Arabia Saudita, che ha invece accolto a suon di petrodollari il già citato collega spagnolo, abbia fatto scattare qualcosa nella testa di Zielinski, deciso più che mai a prendersi le chiavi della squadra, proprietà esclusiva di Lobotka nella scorsa stagione.

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