Connect with us
Alzo i tacchi e fuggo via. Chi mi segue?

Generico

Alzo i tacchi e fuggo via. Chi mi segue?

Pubblicato

:

Il Paris Saint Germain non viene perturbato, mai. Neanche in una trasferta calda (per tifo e temperature) come quella dell’Allianz Riviera di Nizza, che noi di Numero Diez abbiamo seguito dalla tribuna stampa dell’impianto nizzardo. Il numero 8 ricorre spesso, quasi a dimostrare lo strapotere al momento “infinito” della compagine capitolina sul resto dei terrestri. 8 partite vinte su 8 disputate in campionato, + 8 sulla seconda in classifica, 24 altrettanti punti. Usando una metafora spesso legata alla moda, visto che si esce dalla Paris Fashion Week di fine settembre, potremmo dire che Neymar e compagni hanno definitivamente alzato i tacchi per scappare via in classifica, quasi l’Allianz Riviera fosse il Trocadero e la sfilata Yves Saint Laurent. Il resto sembra già scritto. Neymar e compagni, e non Mbappé, come ultimamente andava in voga affermare. Per un motivo ben preciso, perché la vittoria di Nizza è questa volta frutto dell’estro e della tecnica di O Ney, che una volta per tutte dimostra come oltre gli atteggiamenti e le provocazioni ci sia un istinto da serial killer che decide le partite quando vuole.

https://dailymotion.com/video/x6ugc7d

Il brasiliano sblocca una partita frizzante al 22esimo, dopo un quarto d’ora di buona intensità del Nizza colmato con una conclusione pericolosa di Maolida. Dopodiché, a parte l’atteggiamento propositivo, le lacune rossonere e la qualità del PSG è venuta a galla grazie a due pali colpiti. Nel secondo tempo, sulla prima vera azione, Mbappé viene imbeccato perfettamente, salta il portiere ma viene murato, permettendo però a Nkunku di arrivare a rimorchio e chiudere la contesa. Interessante soprattutto il giovane 20enne, che ha dimostrato ancora una volta di essere duttile e di intendersi alla perfezione con Di Maria, il quale spesso, nel 3-4-3 montato da Tuchel, arretrava permettendo al compagno di partire nel corridoio. Idem con Neymar, con la quale il feeling sembra finalmente sbocciato: i due si alternavano spesso tra trequarti e centrocampo ed i palloni erano sempre allargati in maniera perfetta o serviti in profondità per la velocità di Mbappé, lezioso ma sempre aggraziato e decisivo. L’argentino è diventato un uomo chiave proprio quando sembrava essere scansato dalla MCN e Thomas Tuchel ci spiega il perché rispondendo in conferenza stampa ad una nostra domanda:
“Di Maria lo adoro, c’è poco da aggiungere. Per me è un regalo averlo in squadra, lo seguo costantemente e posso dirvi che è molto semplice allenare gente come lui che capisce al volo il gioco. Ricordatevi che giocatore era al Real, io già ai tempi stravedevo per lui” 
Il rosso a Cyprien, per gomitata su Neymar, ed il secondo gol del brasiliano su contropiede, fanno il resto. Lo schema è astratto ma sembra iniziare a prendere: Kehrer convinto e pulito degli interventi sembra fatto per la difesa a tre, Marquinhos in mediana, quantomeno in campionato, può assicurare solidità, Rabiot tranquillità e uscita palla, le ali spinta e quei tre davanti imprevedibilità a profusione. Aspettando Verratti.
Per il secondo posto la lotta è ferrata, ma più ci si gasa per il combattimento e più evidentemente chi sta davanti guadagna secondi, come in un gran premio. Il Lille la sta spuntando bene: finite le partite definite “comode” dalla critica, non ha tremato in casa contro un Marsiglia poco incisivo e con poche idee quando Payet parte dalla panchina. Un segno davvero pessimo per Rudi Garcia. I lillois hanno invece trovato una bella quadratura del cerchio grazie al mercato e all’allenatore e si godono lo splendore ritrovato: il centrocampo filtra in maniera ottimale grazie a Thiago Mendes e Xeka che sono bravi a far ripartire l’azione, la difesa non è più il colabrodo della scorsa stagione soprattutto grazie all’innesto del campione d’europa José Fonte ed i terzini assicurano spinta ed imprevedibilità come Galtier chiede. I trequartisti là davanti, il trio bip-bip di rapidità BambaIkonéPepé è in assoluto il più affiatato del campionato. Al momento la punta è isolata, ma verrà col tempo. Attendendo i giovani portoghesi Rui Fonte e Rafael Leao.

Tra le altre partite, da segnalare un caldissimo, forse troppo, derby costiero tra Montpellier e Nimes, città acerrime rivali che non si incrociavano da più di venti anni. Ne è uscita fuori una partita tutto sommato corretta sul campo, giocata a ritmi alti con una forte prevalenza per gli uomini di casa, rivelazione del campionato al terzo posto: Der Zakarian opta come sempre per il 3-4-3 marchio di fabbrica e i suoi laterali, Oyongo e Aguilar, due da tenere d’occhio, pur assicurando corse offensive, non si dimenticano mai di tenere a bada i coccodrilli, che iniziano a sentire il pesante fardello della Ligue 1 dopo l’estasi iniziale.
Risultati immagini per Montpellier Nimes virage
Purtroppo però, come si temeva, la curva prende il sopravvento sulla partita: in occasione del primo gol, firmato Oyongo, un cancello della curva nord si apre ed alcuni tifosi cadono giù facendo pensare al peggio. Fortunatamente nulla di grave rispetto a quanto successe ad Amiens nel Settembre 2017 ai tifosi del Lille, ma la partita viene sospesa una decina di minuti. Si riprende, il Montpellier domina su tutti i fondamentali e chiude la contesa sul 3-0 grazie a Gaetan Laborde, ma nei festeggiamenti si eccede e la cancellata si riapre ancora coi tifosi che accennano una mezza invasione di campo pur essendo in vantaggio. Altro quarto d’ora d’attesa prima di chiudere la contesa.
Risultati immagini per Montpellier Nimes

La polizia prova ad evitare invasioni di campo da parte del Virage Nord dei tifosi del Montpellier.

Piena crisi nel principato, il Monaco è 18esimo e rivede gli spettri della retrocessione 2011: gli uomini di Jardim stentano ad essere veloci in manovra, Falcao è sfortunato e prende un palo che poteva cambiare la partita. Poi la verve di Cabella e il killer istinct di Diony e Khazri permettono al Saint-Etienne di trionfare 2-0 e trovare il quarto posto.

Tra le altre, il Lione è quinto ma si ferma contro il Nantes (1-1), pareggi anche per Reims-Bordeaux (0-0) e Rennes-Toulouse (1-1). Trionfa di misura il Caen contro l’Amiens (1-0), mentre il fanalino Guingamp trova finalmente la prima vittoria ad Angers (0-1).

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio Internazionale

Italia-Inghilterra 1-2, le pagelle del match: Kane nella storia, Retegui cinico

Pubblicato

:

Italia Retegui

L’Italia inizia con molta foga e si porta in avanti con convinzione mettendo in apprensione l’Inghilterra. La squadra di Southgate però risponde subito andando in rete al 13′: Bellingham con una bordata impegna Donnarumma e sul conseguente calcio d’angolo, Rice in mischia insacca il gol del vantaggio. Gli azzurri perdono fiducia e l’Inghilterra va vicino al raddoppio prima con Bellingham che non arriva su un cross di Kane e poi con Phillips che calcia dal limite fuori di poco. Sul finire del primo tempo il secondo gol arriva: mano di Di Lorenzo e Kane dal dischetto non sbaglia.

L’Italia inizia il secondo tempo con un altro piglio. Pellegrini dopo pochi minuti ha una buona opportunità ma spara alto da ottima posizione. Dopo qualche minuto arriva pure il gol: assist del giocatore della Roma che trova Retegui solo in area che segna in diagonale. L’Italia continua a spingere trovando un’incredibile qualità nel palleggio che nel primo tempo era completamente assente. A dieci minuti dalla fine viene espulso Shaw ma l’Italia non trova la forza di pareggiare.

LE PAGELLE DELL’ITALIA

Donnarumma 6: subito chiamato a una gran parata su Bellingham non può nulla sul gol di Rice. Il rigore di Kane è imparabile e predica nel deserto con delle parate che limitano il passivo.

Di Lorenzo 5: oggi Grealish è in gran forma e non gli permette di spingere e giocare come fa col Napoli. Il suo fallo di mano regala il raddoppio all’Inghilterra.

Toloi 5: si perde Rice nell’azione del gol arrivando in contrasto troppo tardi. Risulta troppo timido in generale e anche i suoi passaggi non trasmettono sicurezza alla squadra.

Acerbi 5,5: l’Inghilterra non lo pressa lasciandolo impostare e palleggiare ma lui spesso è impreciso e prevedibile. Il centrale dell’Inter prova a limitare i danni ma anche nella fase difensiva è in difficoltà.

Spinazzola 6,5: è in buona forma e in generale riesce a raggiungere spesso la trequarti avversaria proponendosi bene anche in fase offensiva. Dialoga bene con Gnonto dopo l’ingresso del giocatore del Leeds United.

Barella 6: combatte su tutti i duelli e non si dà mai per vinto. Col passare dei minuti perde fiducia anche lui e abbassa il suo raggio d’azione mentre nella ripresa torna sui suoi livelli. (dal 62′ Cristante 6: viene messo in mediana con compiti di regia e interdizione, si fa rispettare e partecipa all’assalto finale).

Jorginho 5: schermato dai centrali inglesi non ha modo di gestire il gioco come lui sa fare. Viene servito poco e male tanto che perde alcuni palloni in zone pericolose. (dal 69′ Tonali 6: piazzato a centrocampo prova a farsi vedere in zona offensiva costringendo i centrocampisti inglesi a retrocedere).

Verratti 6,5: prova a mettere ordine a centrocampo dove c’è molta confusione e soprattutto nel secondo tempo trova le giuste geometrie per dirigere bene l’azione italiana. (dal’88 Scamacca s.v.)

Berardi 5: non ha modo di mettersi in mostra e rimane stretto nella morsa tra Shaw e i centrocampisti. Si fa vedere poco e non trova mai il tiro. (dal 62′ Politano 6: entra bene in partita scaldando il pubblico del Maradona con delle belle accelerazioni).

Retegui 6,5: mostra qualche buon movimento ma viene sovrastato fisicamente dai centrali inglesi. Non molla nonostante sembrasse una serata difficile e segna un bel gol al debutto.

Pellegrini 6,5: da esterno sinistro incide e prova ad accentrarsi per aiutare il centrocampo senza grande successo. Nella ripresa cambia atteggiamento ed è una spina nel fianco costante. Serve un bell’assist a Retegui. (dal 69′ Gnonto 6: ha un buon impatto sul match creando apprensione sulla sinistra e mettendo dei palloni interessanti in area).

All. Mancini 6: l’Italia ritrova la sua identità solo nel secondo tempo. La mancata qualificazione al Mondiale segna ancora le sicurezze azzurre ma lui sta provando in tutti i modi a migliorare le cose.

 

LE PAGELLE DELL’INGHILTERRA

Pickford 6: gioca bene con i piedi e non può nulla sul gol di Retegui. Per il resto fa qualche buon’uscita e amministra bene la difesa.

Walker 6: elemento tattico della difesa inglese ha il compito non facile di contenere le avanzate di Spinazzola ma limita bene i danni.

Stones 6: ferma il tiro di Retegui e poi si limita a far iniziare l’azione offensiva. Non viene sollecitato particolarmente dall’Italia e compie una prova sicura.

Maguire 5,5: in marcatura su Retegui è infallibile nel primo tempo ma poi nella ripresa sbaglia l’uscita da cui nasce il gol azzurro.

Shaw 5: spinge con costanza a sinistra e lascia in ombra Berardi. Trova buone combinazioni con i centrocampisti e Grealish ma nel secondo tempo rovina tutti venendo espulso in pochi minuti.

Phillips 5,5: non si vede molto a centrocampo e svolge per lo più una partita tattica in mezzo al campo. Ha avuto anche un’importante occasione ma non ha trovato lo specchio della porta.

Rice 7: trova il gol in maniera furba in mezzo a tante gambe. Per il resto in fase di interdizione è un guerriero quasi insuperabile davanti alla difesa.

Bellingham 7: le sue progressioni sono impressionanti ed è lui con le sue falcate ad accelerare l’offensiva inglese. Un suo tiro viene respinto ottimamente da Donnarumma ma in generale la sua posizione è dominante sul campo. (dal 85′ Gallagher s.v.)

Grealish 5,5: è in forma e mette in grande difficoltà la fascia destra dell’Italia. Sbaglia clamorosamente il 3-0 e da quel momento il suo rendimento cala fino a scemare. (dal 69′ Foden s.v.) (dal 81′ Trippier s.v.)

Kane 7: propizia il primo gol con un tiro respinto e poi guadagna un rigore che lui stesso trasforma. Segna il gol storico che lo rende il più grande cannoniere del nazionale inglese.

Saka 6: interagisce bene con i compagni senza provare troppo l’uno contro uno ma preferendo partecipare alla manovra con movimenti che non danno riferimento agli italiani. (dal 85′ James s.v.)

All. Southgate 6,5: ha trovato il sistema giusto per l’Inghilterra e ora dovrà solo preparare al meglio l’ultimo assalto a un tanto agognato trofeo, ovvero l’Europeo del 2024. Rimane clamoroso però il calo nel secondo tempo ed inspiegabile il cambio di Foden.

Continua a leggere

Generico

Il report dell’allenamento odierno del Lecce: ai box Pongracic, differenziato per Dermaku

Pubblicato

:

Lecce

Al rientro dalla sosta per le nazionali, il Lecce affronterà l’Empoli in campionato. La squadra di Baroni si è ritrovata questo pomeriggio sul campo dell’Acaya per riprendere gli allenamenti e per preparare al meglio la gara. Questo il comunicato pubblicato sul sito del club salentino.

DIECI ASSENTI“Nel pomeriggio i giallorossi hanno ripreso la preparazione sul campo dell’Acaya nella settimana in cui si osserva la sosta di campionato. Assenti per gli impegni con le rispettive Nazionali i calciatori Banda, Ceesay, Colombo, Falcone, Gallo, Gendrey, Hjulmand, Helgason e Voelkerling. Assente anche Pongracic, impegnato in fase fisioterapica e ricondizionamento mentre Dermaku ha proseguito nel lavoro personalizzato di ricondizionamento. Domani allenamento al mattino sul campo dell’Acaya”.

 

Continua a leggere

Flash News

La conferenza di Mancini: “Con l’Inghilterra una classica, Retegui mi ricorda il primo Batistuta”

Pubblicato

:

Italia

In vista della partita d’esordio delle qualificazioni ad Euro 2024 contro l’Inghilterra, in programma domani alle ore 20:45, ha parlato il CT dell’Italia Roberto Mancini in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.

FORMAZIONE “Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League. Si potrebbe anche cambiare, ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima”.

L’INGHILTERRA“Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari, anche domani sarà una gara molto difficile. Noi cercheremo di fare la nostra partita, ma non sarà semplice per entrambe“.

RETEGUI“Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. È un centravanti bravo e giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo. È un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda. Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Credo non ci metterà molto ad ambientarsi”.

IL NAPOLI E IL MARADONA“La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico. Per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli. Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio“.

IL RICORDO DI VIALLI“È una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna. È un grande dispiacere, le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali”. 

PROBLEMI TRA I TIFOSI“Io non sono della polizia. Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. La partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti e se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi“. 

Continua a leggere

Flash News

Tacconi lascia l’ospedale, i medici: “Percorso sorprendente”

Pubblicato

:

Italia

Finalmente buone notizie sulle condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere azzurro, colpito da un’emorragia cerebrale lo scorso 22 aprile 2022, ha lasciato l’ospedale dove era ricoverato da quasi un anno e proseguirà la riabilitazione in una struttura vicino casa. A dichiararlo è stato il dottor Luca Perrero, direttore di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Alessandria. Queste le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

LE CONDIZIONI -“Il percorso di Stefano Tacconi è stato sorprendente, con un progressivo miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo, grazie alla collaborazione di tutto il team infermieristico e della sua Coordinatrice, fisioterapico, logopedico, psicologico e degli oss. Sicuramente la tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero, che in questi mesi ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando sia le palestre sia i laboratori occupazionali della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina, che erano presenti nella sua vita quotidiana precedente all’episodio traumatico”.

Anche la famiglia Tacconi ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale a tutto lo staff medico dell’ospedale.

LA LETTERA DELLA FAMIGLIA“Il Borsalino ci è entrato nel cuore e nell’anima. Un grazie di cuore a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, a quello del Borsalino e, specialmente, a Laura, la fisioterapista che ci ha seguito dal primo all’ultimo giorno”.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969