Quasi un mese fa scoccava il gong che batteva la fine del calciomercato estivo; una sessione che si è insidiata nell’iter volto a riportare il calcio italiano tra le principali realtà europee. A confermare il trend positivo di investimenti in entrata è stata anzitutto la cifra record di acquisti verso la nostra Serie A, che ha superato ampiamente il miliardo di euro. A fare da regine del mercato, oltre alla Juventus che ha sborsato più di settanta milioni di euro per De Ligt, oltre ai vari Rabiot e Ramsey, convinti a vestire bianconero dopo aver assicurato loro fior di milioni, anche l’Inter; i nerazzurri usciti dall’ottica del Fair Play Finanziario, hanno potuto sfoggiare tutto il peso economico della proprietà cinese. Barella, giovane di prospettiva, è stato l’acquisto più caro di sempre; inoltre gli ingaggi di Sanchez e Lukaku, che hanno ridato appeal alla maglia nerazzurra, hanno influito parecchio sul monte ingaggi. Mercato più in chiaro scuro sull’altra sponda del naviglio con il Milan che , causa FFP ad influire sulle condotte societarie, ha mirato ad acquisti più di prospettiva che su nomi altisonanti. Il mercato muove comunque gli animi degli appassionati che durante tutta l’estate sognano il colpo ad effetto per poter immaginare grandi traguardi. Traguardi da raggiungere grazie al binomio: calciatori-allenatori, con i secondi che spesso hanno la possibilità di costituire veri Dream Team.
ALLENATORI SPENDACCIONI
Ai mister spendere piace, piace perchè è il presupposto per tentare di arrivare ad obiettivi sempre più ambiziosi. Il Ct che storicamente ha speso più di tutti è stato Josè Mourinho, il quale sul mercato in tutte le sue esperienze, ha ricevuto ben novantasette calciatori per un totale di un miliardo seicentosessantotto milioni di euro. Una cifra impressionante, che farebbe pensare a trionfi su trionfi. Realtà in parte vera, con lo special one che ha vinto in Italia, in Inghilterra ed in Europa, nonstante l’ultima esperienza sia terminata con un esonero. L’arrivo di Pogba, al Manchester United, è stato il più costoso : ben centocinque milioni di euro. Ma ancora Fred pagato sessanta milioni, Bailly trentotto dal Villareal e anche il neo interista Lukaku approdato a Old Trafford per la cifra monstre di ottantacinque milioni di euro. Curioso invece l’acquisto di Quaresma ai tempi dell’Inter, con il portoghese cercato fortemente, pagato trentamilioni ma che poi ha fortemente deluso.
CARLO ANCELOTTI INSEGUE
Carletto Ancelotti può altrettanto dirsi soddisfatto in quanto ad investimenti delle sue squadre sul mercato, che gli ha consegnato ottantacinque calciatori per un totale di un miliardo e duecento milioni di euro. Cifre ricompensate dalle vittorie al Milan, Real Madrid- suo il merito di riportare la Champions League al Bernabeu, la decima-, Bayern Monaco e Chelsea. Il colpo che più ha regalato gioie a Carletto, cresciuto e accudito come un figlio, è stato Ricardo Kaka; approdato a Milano per soli otto milioni e cinquecento mila euro. Scudetto, coppa dei campioni e la soddisfazione del pallone d’oro per il calciatore. Per raggiungere la tanto ambita decima, Florentino Perez – presidente del Real Madrid-, pensò di regalare ad Ancelotti per la cifra record di centouno milioni di euro Gareth Bale, oltre ad Isco giunto dal Malaga per trentamilioni di euro ed altrettanti sborsati per Illaramendi. In questa circostanza l’equazione spendere equivale a vincere sarà ampiamente rispettata con i blancos che vinceranno la Champions in finale a Lisbona contro i cugini dell’Atletico Madrid. Anche l’ultimo calciomercato per il mister italiano non è stato low cost, avendo il Napoli speso più di settanta milioni di euro per Manolas e Chucky Lozano.
GUARDIOLA IN SCIA
Nelle varie esperienze con Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City l’inventore del tiki-taka ha speso la stessa cifra di Carlo Ancelotti portando alla sua corte, rispetto ai primi due della lista, ” solo” cinquantadue calciatori. Guardiola, anche grazie alla forza economica dei Citizens si candida ad essere il primo di questa curiosa classifica. Basti pensare che solo in Inghilterra ha speso ben oltre gli ottocento milioni di euro: con una difesa costata più di duecento milioni : Laporte cinquantasette, Stones cinquanta, Walker sessanta e Ederson trentasette. Paradossalmente il sucesso europeo tarda ad arrivare, nonostante il dominio in Premier; probabilmente è una questione di mentalità e fortuna, di certo non di investimenti. Ciò che è certo è che gli investimenti non producono ex se trionfi ma questi ultimi vanno alimentati giorno dopo giorno sul rettangolo verde.