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Quando Drogba e Falcao furono ad un passo dalla Juventus

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Quando Drogba e Falcao furono ad un passo dalla Juventus

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La Juventus, in passato, fu vicinissima a due straordinari attaccanti come Didier Drogba e Radamel Falcao. In questo articolo vi narriamo, nel dettaglio, i retroscena di quelle trattative. 

DROGBA-JUVENTUS NON S’HA DA FARE

“Cristiano Ronaldo alla Juventus? La trovo una scelta perfetta, eccitante, talmente giusta che stavo per farla io. Mancavano i dettagli poi tutto è evaporato e non state a chiedermi della squadra, è inutile riaprire il capitolo. Tornando a CR7, il Real Madrid è una squadra gigante, con ambizioni sempre da massimi livelli, ma lui è uno che si nutre di motivazioni e soprattutto a quell’età servono nuove sfide. Trova un campionato in crescita, ci è tornato anche il mio amico Ancelotti, va in un club serio e pronto a grandi traguardi. In Serie A mancano le stelle, l’idea di poter essere l’uomo che fa fare il salto di qualità toglie a Ronaldo altri due anni!”

Con queste dichiarazioni, Didier Drogba, qualche mese, fa ritornava sui suoi trascorsi quando, effettivamente, fu davvero vicino a Madama in più sessioni di mercato.

La più lontana in ordine di tempo? Estate 2012: per l’ivoriano alla Juventus è pronto un contratto biennale da 5 milioni a stagione più bonus, ma il ragazzo tentenna: ha appena chiuso il suo percorso a Londra con il trionfo in Europa ed il ricchissimo contratto cinese non può essere messo da parte così agevolmente. No, grazie.

La seconda chance di acquistare il campione d’Europa si ripresenta pochi mesi dopo: è gennaio 2013 e la Juventus necessita di un attaccante da inserire in rosa per aggiungere, magari, pepe alla propria avventura europea: l’identikit è sempre quello dell’ex-Chelsea ma a sbarcare a Torino è un altro giocatore; di ruolo fa l’attaccante, è di colore ed ha giocato per anni nel Chelsea, ma non è Didier Drogba. Si tratta di Nicolas Anelka che, a Torino, lascerà – in sei mesi – nient’altro che un ricordo sbiadito. Antonio Conte lo utilizzerà con il contagocce, tanto da far domandare ai propri tifosi se l’acquisto del ragazzo fosse stato condiviso o meno dall’allenatore.

L’ex tecnico della Juventus in merito alla possibilità di ingaggiare l’ivoriano affermerà:

“Drogba è un grande giocatore, un trascinatore vero. Ma di mercato dovere parlare con Marotta…”

E, interpellato, l’ex AD bianconero replicherà:

“Drogba? Si fanno sempre dei sondaggi e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo registrato la sua disponibilità, dopo va verificata la compatibilità economica e poi si va dall’allenatore”.

Nonostante molti dessero l’operazione come in dirittura di arrivo – con tanto di cifre nel dettaglio – la trattativa non decollò mai e la Juventus, forse non convinta dall’esborso economico o dalle motivazioni dell’attaccante decise di fare a meno di affondare il colpo. In quel periodo dell’anno, dopotutto, i bianconeri prenotavano Fernando Llorente, decisamente più giovane ed affamato e simile per caratteristiche fisiche al puntero della Costa d’Avorio.

Si vocifererà, poi, nell’estate 2014 di un ulteriore interessamento della Juventus per il ragazzo che, nel frattempo, aveva appena salutato ufficialmente il Galatasaray all’età di 36 anni; i bianconeri, però, questa volta sono meno convinti che mai e la trattativa, probabilmente, rimane solo sui giornali. Drogba-Juventus è un matrimonio che non s’ha da fare.

LA SCELTA ERRATA

Il caso Radamel Falcao-Juventus, invece, è una telenovela meno celebre ma pur sempre reale. Il colombiano – nonostante un faraonico stipendio – conviveva con un consueto mal di pancia di mercato nel principato di Monaco che, abbinato ad un pesante infortunio, lo rendeva triste e desideroso di una nuova avventura all’estero. La società bianconera fiuta il colpo e propone all’AS Monaco un prestito oneroso (8 milioni circa) ed un sostanzioso ingaggio di oltre 6 milioni di euro netti ad El Tigre.

La trattativa procede spedita e sembra poter giungere ad un lieto fine quando, come un fulmine a ciel sereno, il Manchester United si fionda sul tavolo delle trattative con la convinzione ed il portafoglio di chi ha la consapevolezza di poter condurre i negoziati ad un esito positivo. La proposta economica fatta al ragazzo, inoltre, supera di molto quella della Juventus e così, il colombiano, conteso da due club storici opta per i più ricchi Red Devils coi quali, però, l’avventura si rivelerà breve e tutt’altro che indimenticabile. Poco male per la Juventus che, in quella stagione, farà quasi en plein di titoli, anche senza l’aiuto del centravanti della Colombia. Chissà, però, se con un Falcao in più le cose non carebbero andate diversamente, quell’anno: magari ne avrebbe giovato anche la carriera del giocatore che, dopo la parentesi United non è più tornata ad essere brillante come una volta.

Rimarranno gli interrogativi. E i messaggi. Come quello che Radamel scrisse a Beppe Marotta dopo aver declinato la proposta bianconera per abbracciare quella inglese:

“Grazie di tutto. Sarebbe stato un onore per me giocare nella Juventus, magari potrà accadere in futuro”.

 

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Inter e Udinese guardano al dopo Samardzic: ecco di chi si tratta!

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Udinese, si cerca il sostituto di Samardzic: su di lui Inter e Lipsia

La sessione invernale di calciomercato deve ancora aprire i battenti, ma le squadre di Serie A fiutano già il colpo. In vista anche della possibile partenza di Samardzic, l’Udinese è a caccia di un rinforzo per il centrocampo e avrebbe messo gli occhi sul giovane gioiellino del Djurgarden, Lucas Bergvall. La concorrenza, però, è davvero folta: secondo quanto emerge sulle colonne di TUTTOmercatoWEB, il centrocampista svedese, classe 2006, è anche un obiettivo di mercato dell’Inter che, abbandonata la pista Samardzic, avrebbe dirottato l’attenzione proprio su Bergvall. Si tratta di un duello di mercato intenso, nel quale potrebbe anche inserirsi il Lipsia a partire da una base d’asta di 6 milioni.

Secondo tuttoudinese.it, i friulani erano andati alla ricerca del giocatore già in estate. Tuttavia, questa pista è stata scandagliata prima che la trattativa tra Samardzic e l’Inter non andasse in porto. Adesso, il rischio è che il Djurgarden alzi le proprie richieste economiche per via dell’interesse dei vari top club. Nel frattempo, Bergvall continua a stupire con la maglia del Djurgarden. Per lui si contano venticinque presenze e due gol a referto nell’annata appena conclusa, durante la quale ha siglato un gol in una delle due gare disputate con la Svezia Under 21. Dunque, si può dire che il mancato addio in estate di Samardzic rischia di costituire davvero una beffa per l‘Udinese che potrebbe veder sfumare uno dei suoi grandi obiettivi.

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Zielinski rinnova? Il DS del Napoli svela il futuro del polacco!

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Zielinski

Il direttore sportivo del NapoliMauro Meluso, si è espresso a Sky Sport nella serata di ieri per quanto riguarda il rinnovo di Piotr Zielinski, commentando non solo la possibilità del polacco di prolungare il suo contratto in azzurro, ma anche l’eventualità di un suo accordo con altri club di Serie A. L’ex Empoli e Udinese, quest’anno alla sua ottava stagione in Campania, andrà in scadenza al termine della stagione, il prossimo 30 giugno, e se non dovesse trovare un punto d’incontro con la società partenopea per quanto riguarda la sua permanenza, sarebbe dunque libero di accasarsi da qualche altra parte, con diversi club del nostro campionato che hanno già messo gli occhi su di lui.

Queste le dichiarazioni di Meluso: «Noi stiamo parlando da tempo del rinnovo con Zielinski, ed il giocatore ha anche manifestato più volte la volontà di rimanere con noi, se ovviamente si riuscisse a trovare un accordo dal punto di vista economico. Se Piotr è in contatto con altri club? Una situazione del genere sarebbe paradossale, poichè è noto a tutti che le regole vietano anche solo un colloquio con un giocatore sotto contratto. Un accordo oggi con un giocatore in scadenza nel 2024 è di una gravità assoluta, per queste ragioni sono sicuro e mi auguro vivamente che si tratti di una notizia non vera. Chi deve controllare controlli».

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Il gol contro il Napoli vale due record storici per Nico Paz: i dettagli

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nico paz

Serata indimenticabile quella di ieri sera per Nico Paz. Il giovane talento del Real Madrid ha messo la propria firma sulla vittoria interna dei Blancos contro il Napoli. Il prodotto del settore giovanile del club spagnolo ha infatti segnato il gol del 3-2, il primo centro in carriera.

Qualche indubbia colpa da parte del portiere del Napoli Meret sull’azione che ha portato al gol di Paz che ha dello storico per ben due motivi. Il primo, come riporta Opta, è che grazie al gol segnato ieri contro il Napoli, il giovane talento del Real Madrid, a 19 anni e 82 giorni diventa il secondo argentino più giovane a segnare in Champions League, alle spalle di un certo Leo Messi. Il primo gol della Pulga in Champions è infatti arrivato nel 2005 in un match tra Barcellona e Panathinaikos, all’età di 18 anni e 131 giorni. 

L’altro record registrato da Paz grazie al gol segnato al Bernabeu riguarda la storia del Real Madrid. L’argentino è infatti diventato il terzo marcatore più giovane nella storia dei Blancos in Champions League. Solo Rodrygo (18 anni e 301 giorni) e Raul (18 anni e 113 giorni) hanno fatto meglio di lui. L’inizio di carriera del ragazzo promette più che bene.

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La Fiorentina punta Lauriente: il punto

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La Fiorentina è stata una delle protagoniste della scorsa sessione di mercato, in cui ha fatto arrivare rinforzi significativi per il tecnico Vincenzo Italiano. In attacco sono arrivati due nuovi giocatori quali Beltran e Nzola.

L’attacco, dunque, non cambierà di certo, ma si sta riflettendo se acquistare un rinforzo in più sugli esterni. Come riportato da Il Corriere dello Sport, a finire nella lista dei preferiti in casa Fiorentina è Lauriente. Con il Sassuolo ha dimostrato una crescita importante anche sotto il punto di vista dell’apporto alla manovra offensiva, in cui è sempre più presente. Qualora i toscani decidessero di provare il colpo, si dovrebbe sacrificare uno tra Sottil e Brekalo. Sul primo, è interessato proprio il Sassuolo e, per gli ottimi rapporti tra i due club, non è scontato poter vedere in futuro uno scambio dei due calciatori con conguaglio in  favore dei neroverdi. Si parla di una cifra di 25 milioni di euro, questa la valutazione del club allenato da Dionisi.

Lauriente ha cominciato in Francia il suo percorso calcistico, finendo al Lorient per 3 milioni di euro nel 2020. Poi, nell’agosto dello scorso anno è passato al Sassuolo per 10 milioni. Il club ha mantenuto il 20% sulla futura rivendita e gli emiliani, forti di un contratto fino al 2027 con Lauriente, non faranno di certo sconti per lasciare andare l’esterno. Fiorentina avvisata.

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