Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa prima di Juventus-Napoli. Queste sono le sue parole:

L’OBIETTIVO DI JUVE-NAPOLI – “La partita di domani è un altro scontro diretto. Questo contro il Napoli è il primo dei due. L’altro è quello contro la Roma. Il nostro obiettivo è fare più punti rispetto a quelli fatti nel girone d’andata della scorsa stagione: bisogna superare i 38 punti nel medio breve termine. Alla fine dell’anno dobbiamo essere tra i primi quattro per tornare in Champions. Ciò ci permetterebbe di continuare nel nostro percorso di crescita“.

POGBA, LOCATELLI, ALEX SANDRO, DANILO, GATTI E VLAHOVIC – “Pogba? Non posso rispondere, fino a che la questione non è chiusa. Ci siamo sentiti via messaggi. Aspettiamo che finisca questa situazione e poi bisogna vedere il da farsi. Locatelli? Sta bene. A parte Weah, sono tutti recuperati. Danilo o Alex Sandro? Domani deciderò. Può essere che spezzerò la partita di entrambi. Danilo in difesa o a centrocampo? Se gioca, gioca solo in difesa. Gatti? Sta facendo bene. Tre anni fa era il Lega Pro, ma ora viene il difficile, perchè deve confermarsi. Cambiaso? Andrea è un giocatore intelligente e sa giocare a calcio sia a destra che a sinistra. Dusan? Sta bene come tutti. I rigori si possono sbagliare“.

COME SI AFFRONTA IL NAPOLI – “Come si affronta il Napoli? Contro il Napoli abbiamo una volta nella ultime sette partite. Ecco, questo è un altro obiettivo. Le annate cambiano, ma i giocatori sono gli stessi. Inoltre le loro prestazioni sono buone, come lo sono le loro prestazioni in trasferta. L’anno scorso abbiamo preso una brutta batosta a Napoli, ma gli azzurri viaggiavano a numeri importanti. Noi stiamo facendo un percorso: siamo un gruppo importanti a livello di valori. Vogliamo battere ogni avversario. Questo è quanto ci poniamo sempre come obiettivo. La voglia e il desiderio di vincere con tutti gli avversari importanti è molto importante per noi. Sono sicuro che domani sarà una grande partita“.

CHE PARTITA SARÀ DOMANI E COSA È STATO ASSIMILATO RISPETTO AL PASSSATO – “Non so come ha preparato la partita Mazzarri. Non tutto è precluso. Il 5-1 dello scorso anno mi ha dato nuovi segnali per ricostruire? Non è da quella partita che ho acquisito dei segnali. Nella stagione scorsa, che non è stata facile, abbiamo avuto diversi giocatori al primo anno di Juventus. Adesso siamo un gruppo forte e vogliamo fare bene per fare grandi risultati. Il “percepito” non è la realtà; l’unica cosa che noi dobbiamo fare è cercare di portare punti a casa, ecco perché migliorare la classifica dello scorso anno alla fine del girone di andata è un primo obiettivo importante“.

RISPOSTE ALLE PROVOCAZIONI – “Credo che rispondere non serve a niente. Bisogna solamente fare e lavorare. Commentare le parole altrui è inutile. Dobbiamo pensare solo al nostro lavoro: è l’unica cosa che conta per noi“.

CALCIOMERCATO – “Credo che ora di mercato sia meglio non parlarne. Poi dopo vedremo“.

Durante un’intervista per La Gazzetta dello Sport, l’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino, è tornato a parlare della stagione e degli obiettivi posti a inizio stagione. Un percorso fino ad ora sopra le aspettative per il grifone, nonostante l’uscita dalla Coppa Italia per mano della Lazio. Il tecnico piemontese è apparso molto sereno e fiero del suo operato, definendo però non semplice tutto il lavoro fatto per raggiungere una mentalità simile provenendo dalla Serie B.

In una stagione è finalmente tornato l’amore per una squadra che è mancata in Serie A, ma che rappresenta un pezzo di storia fondamentale del calcio italiano. Gilardino poi si è soffermato sulla crescita esponenziale di Gudmundsson, ma anche di tanti altri membri della rosa che stanno dimostrando di valere il massimo campionato ogni giornata di più. Queste le parole di Gilardino sul suo Genoa:

ESPLOSIONE GUDMUNDSSON – “Sono molto orgoglioso di lui. Prima che arrivassi io, Albert gioca pochissimo e non era ancora riuscito ad esprimere il potenziale immenso che possiede. Gli ho lasciato la libertà e lui è sbocciato definitivamente, come una rosa. Ma oltre a lui, penso anche alla crescita di tanti altri calciatori, come Bani, Sabelli, Dragusin, Vogliacco, De Winter e Vasquez. Cerco di far sentire tutti al centro del progetto”.

RETEGUI – “Sta crescendo molto, non dimentichiamoci che giocava ininterrottamente dal gennaio scorso provenendo dal campionato argentino. Ora deve riprendere il suo percorso, in questi ultimi due mesi ha potuto recuperare”.

GILARDINO E IL NUOVO DNA GENOA

STAGIONE – “Mi arrabbio molto quando perdiamo, soffro tantissimo e spesso non dormo la notte. Siamo però in linea con gli obiettivi di inizio stagione, ma è normale che si possa recriminare qualche punto perso durante il percorso. C’è voluto tanto tempo per creare un DNA così forte”.

L’infortunio di Leão continua a tenere sulle spine tutto il popolo rossonero, ma ci sono novità in vista della trasferta contro l’Atalanta. Dopo gli ultimi controlli infatti, il portoghese è tornato ad allenarsi parzialmente in gruppo già nella giornata di oggi. Come riportato da SportMediaset infatti, il numero 10 rossonero ha svolto una prima parte col resto del gruppo, per poi saltare la partitella e continuare ad allenarsi con un personalizzato. I miglioramenti al momento sembrano evidenti, ma prevale la prudenza anche in vista delle prossime sfide.

Difficilmente infatti vedremo Leão già in campo contro l’Atalanta, anche se potrebbe essere convocato da Pioli per rinfoltire una panchina già misera di elementi. Molto più probabile invece la sua presenza contro il Newcastle, per quella che potrebbe essere la partita più importante della stagione rossonera. La sua assenza contro il Borussia Dortmund si è fatta sentire e non poco, e con l’infortunio di Okafor la coperta del Milan in attacco si è fatta molto corta. Il poco apporto delle riserve infatti ha penalizzato i rossoneri in Europa, ma resta ancora qualche possibilità di strappare il pass per gli ottavi di Champions del prossimo febbraio. Vedremo dunque come evolverà la situazione, con tutti i tifosi rossoneri pronti a riabbracciare il proprio idolo.

Dopo la bruciante sconfitta casalinga contro la Roma, il Sassuolo vuole subito rifarsi per tornare a conquistare i tre punti. Magari già dalla sfida del prossimo lunedì, nella difficile trasferta contro il Cagliari. I neroverdi vantano un discreto bottino lontano dal Mapei. Questo è contrapposto al pessimo rendimento dei sardi tra le mura amiche. Tale elemento potrebbe risultare determinante per l’andamento della gara, nonostante le diverse defezioni degli ospiti. Per Dionisi, infatti, non sarà una gara affatto facile, dovendosi probabilmente affidare a Račić e Castillejo come sostituti di Boloca e Berardi. Per il primo si tratta appena della terza presenza da titolare: ciò fa strano se si pensa che questo giocatore aveva fatto vedere cose discrete con la maglia di Valencia e Braga.

Il Sassuolo è in emergenza, che dovrà essere gestita al meglio da parte del tecnico toscano, il quale sarà chiamato a ottenere il massimo anche da chi gioca meno, come appunto i già citati Račić e Castillejo. Sono loro due infatti i favoriti per una maglia da titolare, rispettivamente al fianco di Matheus Henrique. In avanti, nel tridente con Laurienté e Thorstvedt, alle spalle dell’unica punta Pinamonti. Si tratta di un banco di prova importante per i neroverdi, che dovranno dimostrare di non essere Berardi-dipendenti in una sfida comunque non così semplice come sembra. Vincere vorrebbe dire ridare slancio alla classifica, perdere potrebbe far sprofondare il Sassuolo in zone a cui non siamo più abituati vederlo.