Il Napoli ha pescato il Rasenball Lipsia, certamente una delle squadre da evitare per ottenere un passaggio del turno piuttosto agevole. Come i partenopei, anche i tedeschi retrocedono dalla Champions League e cercano riscatto nella seconda coppa europea. I Rotenbullen hanno una rosa particolarmente ostica con tanti giovani dalle belle speranze come il bomber Werner o il centrocampista Naby Keita. La particolarità della squadra di Hasenhuttl è l’equilibrio del suo 4-4-2, capace di gestire il gioco ma comunque di non subire troppo le manovre offensive avversarie.
SIMILI
C’era molta aspettativa sul cammino in Champions del Lipsia, come allo stesso modo ce n’era per il Napoli. Entrambe escono da un girone tutto sommato abbordabile. Werner e compagni hanno dovuto affrontare Monaco, Porto e la sorpresa Besiktas, uscendo proprio all’ultima giornata a causa di una sconfitta contro i turchi tra le mura amiche. Tutto si è deciso nello scontro diretto contro il Porto alla quarta giornata dove, al Do Dragao, i lusitani hanno vinto meritatamente per 3-1. L’insuccesso si può attenuare con la mancanza di esperienza dato l’esordio in Champions League del club tedesco. In Europa League, però, non va meglio perché per il riscatto bisognerà sorpassare una delle squadre più temibili: il Napoli.

MANTRA
Se Sarri ha il suo dogma nel 4-3-3, lo stesso si può dire per Hasenhuttl con il 4-4-2. A porta c’è Gulacsi con Orban e Upamecano centrali; ai lati Halstenberg e Klostermann a chiudere il quartetto difensivo. A centrocampo le uniche certezze sono Keita e Kampl, dove l’ex Leverkusen gioca come centrale o esterno di destra per sostituire Sabitzer. Sulla sinistra c’è lo svedese Forsberg noto a tutti gli italiani dopo lo sfortunato spareggio mondiale con gli scandinavi. Più di Werner, lo svedese è l’uomo da tenere d’occhio nella manovra offensiva dei tedeschi, una vera mina vagante capace di creare dal nulla occasioni da gol. Nella stagione scorsa ha eseguito 23 assist demolendo gli avversari in quella speciale classifica.
In assenza dello svedese c’è il portoghese Bruma che viene schierato all’occorrenza da Hasenhuttl per dare velocità alla manovra con i suoi scatti repentini. In attacco c’è la coppia consolidata Werner-Poulsen, opposti fra di loro ma estremamente efficaci. Il tedesco non è una punta atipica, fa molto movimento grazie alla sua agilità; mentre il danese è il classico numero 9: un metro e 93 tanto fisico e gol.

La manovra offensiva del Lipsia può partire in due modi: rinvio lungo o rinvio corto. Nel corto, uno dei due mediani scala in difesa per ricevere il pallone ed impostare così da far salire i due terzini mentre gli esterni provano ad accentrarsi, una mossa decisamente non semplice con il pressing dei partenopei. L’alternativa probabilmente più efficace contro i ragazzi di Sarri sarebbe il lancio lungo a cercare uno dei due attaccanti che proveranno a fare da torri. Occhio agli inserimenti dei due mediani che sono molto rapidi e bravi nell’aggredire lo spazio lasciato libero da una delle due punte. In fase difensiva: la squadra prova a portare gli avversari verso l’esterno cercando poi il raddoppio di marcatura sul portatore di palla avversario, con il triangolo terzino-mezz’ala-esterno d’attacco del Napoli non sarà semplicissimo riuscire ad arginare le azioni offensive azzurre.

GIOVANI STELLE
L’età media del Lipsia è di 24 anni, 2 anni e mezzo in meno della rosa del Napoli. I protagonisti di questa squadra sono astri nascenti in perenne crescita con un futuro da top player. Keita è già stato opzionato dal Liverpool per l’anno prossimo. Timo Werner è il futuro prossimo dell’attacco dell’attacco della nazionale tedesca, già in Confederations Cup ha segnato 3 reti e ha fornito l’assist decisivo in finale contro il Cile. Le sirene dei top club europei stanno già suonando, perciò non è da escludere un suo possibile trasferimento a Giugno.
