Mercoledì 12 aprile andrà in scena l’andata dei quarti di finale di Champions League. A Monaco si fronteggeranno Bayern e Real Madrid, ma oltre alla sfida sul campo, c’è grande interesse per il confronto tra due allenatori quanto mai diversi. Da una parte Carlo Ancelotti, la tradizione, dall’altra Zinedine Zidane, l’innovazione. Due tecnici che in fasi diverse della propria carriera si trovano alla guida dei due club più forti al mondo, insieme al Barcellona, ed entrambi possono dare un contributo decisivo ai fini del risultato finale.
SFIDA REGALE
Ancelotti è una sorta di figura istituzionale nel mondo del calcio. È uno degli allenatori più vincenti e convincenti di sempre, con ben 3 Champions in bacheca. Zizou è praticamente un esordiente, la sua prima partita risale appena al 9 gennaio 2016. Il tecnico francese ha però in bacheca già una Champions League e si appresta, salvo imprevisti, a mettere le mani anche sul suo primo titolo nazionale. Il re di coppa contro il principe, riuscirà Carlo a far rispettare le gerarchie o assisteremo allo spodestamento del trono da parte di Zizou?

IL PERCORSO
Il rettangolo verde sarà il territorio in cui si consumerà questa sfida regale. Con l’ausilio dei numeri cerchiamo di vedere come le due compagini arrivano alla sfida. Carletto ha alle spalle ben 147 partite in Champions, in cui ha raccolto ben 85 vittorie; Zidane ne ha appena 15 con ben 10 vittorie. In questa stagione il Bayern ha raccolto 6 vittorie e 2 sconfitte, il Real solo 5 vittorie, ma 3 pareggi e nessuna sconfitta. L’equilibrio regna sovrano quindi, soprattutto se si analizza la portata delle vittorie delle due squadre. Bayern e Real hanno eliminato agli ottavi rispettivamente Arsenal e Napoli, con due vittorie secche e convincenti, un doppio 5-1 per i tedeschi e un doppio 3-1 per gli spagnoli.
In campionato sia Ancelotti che Zidane si trovano in vetta alla classifica. Il Bayern ha raccolto sinora 65 punti, con 20 vittorie in 27 partite, e si avvia verso la conquista dell’ennesimo titolo. Il Real di punti invece ne ha 68 e ha un vantaggio sul Barcellona che potrebbe permettere a Zidane di vincere la sua prima Liga. Considerando ovviamente le differenze sostanziali tra i due campionati, i numeri di queste squadre fanno davvero paura. Un confronto più diretto ed efficace tra i due tecnici è possibile però cambiando velocemente contesto.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO BLANCO
Sulla panchina delle Merengues siede, e se continua così lo farà a lungo, Zinedine Zidane. In passato però, precisamente dal 2013 al 2015, quel posto era occupato proprio da Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano col Real ha conquistato una Champions, un Mondiale per Club, una Supercoppa Europea e una Coppa di Spagna. Con un anno in meno a disposizione Zidane ha vinto una Champions, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club. A dispetto dei successi europei, Ancelotti non è riuscito ad incidere in campionato, raccogliendo solo un terzo e un secondo posto. Zidane invece al suo primo campionato, visto che nello scorso è subentrato a metà, sta riuscendo a mantenere la prima posizione.
Col Real Ancelotti ha raccolto il 74,79% circa di vittorie, 89 su 119 giocate. La sua squadra ha realizzato 322 gol e ne ha subiti 103. Zidane ha invece ottenuto il 73,61% di vittorie, segnato 233 gol e ne ha subiti 93 in 91 partite. Ancora una volta i numeri sono molto simili, sia per le vittorie che per i gol fatti e subiti. Equilibrio assoluto per quanto riguarda il loro apporto alla causa blanca, anche se il francese ha la possibilità di allungare la lista dei trofei vinti.
CAMPO DI BATTAGLIA
Ancelotti è stato il teorico ufficiale del 4-3-2-1, il cosiddetto “albero di natale” che tante gioie ha regalato ai tifosi milanisti. Zidane invece è cresciuto nell’ambiente madridista e ha subito fatto suo il 4-3-3 che pressoché tutti gli allenatori che in questi anni si sono avvicendati sulla panchina del Real, Ancelotti compreso, hanno adottato. Carletto ha progressivamente abbandonato l’albero di natale e si è convertito al culto delle ali, ormai indispensabili in Europa. Zidane ha continuato a portare avanti la sua fede tattica perfezionando il suo 4-3-3.
Il Bayern di Ancelotti si schiera con un 4-2-3-1 stabilmente da gennaio. Dopo un iniziale 4-3-3 il tecnico emiliano ha varato un 4-2-3-1 con cui la squadra teutonica non conosce sconfitta. Col nuovo modulo il Bayern ha aumentato la sua efficacia difensiva, 9 i gol presi col 4-3-3, appena 4 col 4-2-3-1. L’unica sconfitta, quella patita con il Borussia Dortmund, è arrivata proprio quando i bavaresi si sono schierati con il 4-3-3.
Zidane ha, come detto, mantenuto sostanzialmente invariato il suo 4-3-3, tranne qualche modifica forzata in alcune partite. Quando il francese ha dovuto cambiare sistema di gioco il Real non ha avuto vita facile, come dimostra la sconfitta ottenuta contro il Siviglia schierandosi col 3-5-2. I madrileni hanno dimostrato di avere qualche difficoltà nei grandi match, mentre hanno un percorso sostanzialmente netto contro le cosiddette piccole, a parte qualche inciampo iniziale.

SI APRANO LE DANZE
I numeri esemplificano un equilibrio pressoché totale nella sfida tra questi due grandi allenatori. A questi livelli è sicuramente difficile scorgere grandi differenze e in partite come quelle che ci aspettano i numeri lasciano il tempo che trovano, ma sono comunque indicativi. Comunque vada questa sfida, l’incisività dei tecnici sarà un fattore fondamentale, che segnerà anche il futuro del panorama calcistico. Re e principe si sfidano, non ci resta che goderci questa splendida sfida.