Quando un commento televisivo può costare un posto di lavoro. È quanto successo nelle ultime ore ad Alvaro Benito, ex allenatore della Juvenil B del Real Madrid, rimosso dal proprio incarico per colpa di una frase troppo critica nei confronti del club.
Dopo aver indossato la camiseta blanca da giocatore, vincendo anche una Liga nella stagione 1996/97, l’ex centrocampista spagnolo aveva iniziato la sua nuova carriera da allenatore nelle giovanili del Real Madrid nel 2015.
Contemporaneamente al lavoro da tecnico, Benito ha però continuato sempre a svolgere parallelamente un ruolo da opinionista radiotelevisivo. E proprio una frase pronunciata in questa seconda veste gli è costata l’esonero dal suo ruolo di allenatore.
IL CASO
Nel corso della trasmissione ‘Carrusel Deportivo’ dell’emittente spagnola ‘Cadena SER’, Benito ha infatti commentato duramente l’eliminazione del Real Madrid dalla Copa del Rey per mano del Barcellona. Troppo umiliante il risultato di 3-0 con il quale i Blaugrana si sono imposti al Bernabeu nella gara di ritorno di mercoledì sera, con lo spagnolo che ha deciso di puntare il dito in particolare contro due centrocampisti della rosa di Santiago Solari:
“I primi due gol sono assolutamente evitabili. Nel primo Sergio Ramos, forse ancora indolenzito per un colpo ricevuto nel primo tempo, è entrato molle nel contrasto con Suarez. La palla era sua. Nel secondo, invece, c’è stata una disattenzione tremenda. Il Barcellona non ha dovuto fare nemmeno una gran giocata. Ci sono giocatori molto molto lontani dal proprio livello abituale. Penso a Casemiro, che in questo momento per me non è in condizione di giocare nemmeno un minuto, o a Kroos. Quando abbiamo il vento a favore navighiamo alla grande, ma quando è contrario non mettiamo nemmeno la barca in acqua. Ma non sono gli unici ad essere fuori forma”.
Un attacco diretto che non è per nulla piaciuto alla dirigenza del Real Madrid, la quale ha deciso di punire immediatamente Benito con l’esonero. Oltre alle frasi su Casemiro e Kroos, a mandare su tutte le furie i vertici societari del Madrid è stata soprattutto questa dichiarazione:
“Il problema del Real è che al giorno d’oggi ha molti calciatori che non sono al suo livello”.
I SALUTI
Amareggiato per essere stato allontanato dal club, il quale ha preferito prendere subito una decisione radicale piuttosto che limitarsi a un richiamo ufficiale, Alvaro Benito ha affidato ai social una lettera di saluti, spiegando la propria posizione.
“Lascio il club del mio cuore con la coscienza pulita. L’ho difeso in ogni momento e il mio amore per il Real rimarrà intatto per sempre. Sono molto grato per l’opportunità che mi ha dato la dirigenza nel tornare nella casa in cui sono cresciuto e che mi ha formato come giocatore, in cui ho imparato i valori me che mi hanno accompagnato in tutta la mia carriera. È un orgoglio averli trasmessi negli ultimi anni nella Cantera e aver lasciato il mio contributo nella formazione di giovani giocatori che presto saranno protagonisti nel Real Madrid. Rispetto la decisione adottata dalla società, che ho sempre difeso nei media. Me ne vado senza rancore e sarò sempre grato ai Blancos per tutto quello che mi hanno dato come calciatore e ora nei miei primi passi da allenatore. Spero che non sia un addio e che presto le nostre strade si incroceranno di nuovo “.
Una decisione lampo che ha finito per far discutere, con il Real Madrid che ha deciso di sostituire Benito con una leggenda del club come Raúl González Blanco.
All’ex capitano dei Blancos, dunque, il compito ora di portare la Juvenil B alla vittoria del campionato, con l’Under 18 del Real Madrid che al momento si trova al secondo posto a -1 dall’Atletico primo in classifica ma con una gara da recuperare.