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Reyes scompare: tragedia in casa Siviglia

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Reyes scompare: tragedia in casa Siviglia

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Una notizia sconvolge il mondo del calcio: José Antonio Reyes ha perso la vita, a soli 35 anni, questa notte in un incidente automobilistico, ad Utrera, il suo paese natale.

Cresciuto nella cantera del Siviglia, è diventato il più giovane calciatore della storia del club andaluso a debuttare in prima squadra. “La Perla”, questo era il soprannome affibbiatogli dai giornalisti iberici per celebrarne tecnica e dribbling, aveva poi vissuto i suoi anni d’oro da calciatore dividendosi tra Arsenal, Real Madrid, Atletico Madrid, Benfica, prima di far ritorno a Siviglia, dove ha conquistato da protagonista tre Europa League consecutive.

Quest’anno aveva vestito per nove volte la maglia dell’Estremadura, nella seconda divisione spagnola.

Molti dei suoi ex club, compreso l’Espanyol, hanno mostrato il proprio sgomento su Twitter alla terribile notizia della scomparsa di Reyes.

LA SFORTUNA DEL SIVIGLIA

Non è il primo lutto in casa Siviglia: anche Antonio Puerta, il canterano che sarebbe dovuto diventare un giocatore di altissimo livello (a cui Iniesta dedicò il gol nella finale del mondiale in Sudafrica), è morto quando militava proprio nel Siviglia.

Fonte immagine di copertina: profilo Instagram di Numero Diez 

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Incontro Pioli-Cardinale: rinnovata la fiducia all’allenatore

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Pioli

Ore calde in casa Milan, è appena andato in scena a Milanello un incontro tra Stefano Pioli e Gerry Cardinale. Come riporta Peppe di Stefano l’incontro era già stato programmato prima della partita con il Borussia Dortmund.

FIDUCIA, MA OCCHIO AI PASSI FALSI

La dirigenza rossonera ha analizzato il momento della squadra, pranzando con l’allenatore. Cardinale ha confermato la fiducia a Stefano Pioli, ma con l’esigenza di cambiare marcia e risolvere il problema infortuni.

La situazione non sembra essere in bilico, per ora, ma qualora la squadra dovesse fare un altro passo falso la posizione di Pioli non potrà non essere messa in discussione.

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Gelli del Frosinone: “Di Francesco persona umilissima, voglio dimostrare il mio valore”

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Frosinone

Francesco Gelli, centrocampista e trequartista del Frosinone, ha parlato ai microfoni di KickOff (una trasmissione di Extra TV) in merito all’inizio di stagione con i ciociari e non solo. Di seguito le dichiarazioni del 27enne livornese.

LE DICHIARAZIONI DI GELLI

GENOA “È stato un finale al cardiopalma. Quando abbiamo visto il pallone entrare è stata una delle gioie più grandi vissute quest’anno. Segnare all’ultimo minuto, in questa maniera, è stata un’emozione indescrivibile”.

SQUADRA – “Ci sono tanti ragazzi, come me e Monterisi, che la Serie A non l’hanno mai fatta e altri che hanno voglia, fame e si vogliono mettere in mostra. Il segreto di questo Frosinone è la voglia dei calciatori di farsi vedere e far conoscere il proprio valore”.

FROSINONE – “Il mio arrivo qui mi ha cambiato totalmente la vita. Arrivavo da diversi anni in Serie C e avevo perso un po’ la speranza di arrivare a certi livelli e avere una carriera più ambiziosa di quella che stavo avendo. Devo ringraziare il Frosinone, nella persona del Presidente e del Direttore, per l’opportunità che mi hanno concesso”.

DI FRANCESCO – “E’ una delle persone più umili che io abbia mai incontrato, nonostante abbia un grande passato sia da allenatore che da calciatore”.

TIFOSI – “E’ una tifoseria fantastica. Già dal primo giorno che sono arrivato ho capito che questo era uno stadio caldo e una piazza molto vicina alla squadra. Lo stadio si fa sentire sempre anche nei momenti difficili, sono il nostro dodicesimo uomo in campo”.

KAIO JORGE – “Ha grande tecnica, non ha espresso ancora tutto il suo potenziale e potrà darci una mano. Credo che potrà fare davvero bene perché è uno dei diamanti della squadra. Finora chi più mi ha impressionato è stato Soulé, fin dal primo allenamento ho visto subito che era di un’altra categoria”.

TURATI – “E’ sicuramente il più ‘pazzerello’ in campo, fuori dal campo invece è un ragazzo d’oro, molto tranquillo. Dentro il terreno di gioco è un trascinatore, che si fa sentire e vive le cose con molta passione”.

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Lotito protegge Sarri: “Non è mai stato in discussione”

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Lotito

LOTITO – Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato ai giornalisti presenti alla Camera. Tra le sue dichiarazioni troviamo un commento sulla partita di ieri sera e anche sulla situazione del tecnico, Maurizo Sarri.

LE DICHIARAZIONI DI LOTITO

PARTITA “Al di là del risultato, che certamente fa piacere, abbiamo visto una squadra viva, compatta, determinata, dotata di ferocia agonistica: è quello che volevo che accadesse. Anche il 2-0 non è altro che l’espressione dell’atteggiamento con il quale è scesa in campo l’intera squadra. Cito una parabola del Vangelo secondo la quale quando uno cade l’importante è che si rialzi. Spero che ieri sia stato il segnale per far capire all’intero club che ci sono le condizioni per far bene e che, se c’è la volontà, la determinazione, lo spirito coeso, umile e la ferocia agonistica, si possono ottenere risultati”.

SARRI – “Sarri non è mai stato in discussione, l’ho detto anche in tempi non sospetti. Per raggiungere gli obiettivi si deve lavorare all’unisono: la struttura tecnica, la società, fino ai magazzinieri e ai medici, chiunque è fondamentale per creare quel clima di sinergia e un ambiente sereno e determinato a raggiungere di comune accordo gli obiettivi previsti”.

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Conference League

Italiano prima del Genk: “In Conference abbiamo numeri e spirito diverso”

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Napoli

ITALIANO – Per la Fiorentina di Vincenzo Italiano si presenta l’irripetibile occasione di potersi qualificare alla fase successiva della Conference League con un turno d’anticipo. Grazie ad una potenziale vittoria domani sera contro il Genk, infatti, i tifosi viola potranno festeggiare il traguardo europeo raggiunto. Nel frattempo l’allenatore ex Spezia ha presentato in conferenza stampa la gara del Franchi, in programma alle 21:00.

LE DICHIARAZIONI DI ITALIANO

CAMBIAMENTI EUROPA E SERIE A“È vero, in Conference abbiamo numeri e spirito diverso. Concentriamoci su questa partita che è fondamentale e decisiva. Con una vittoria possiamo ipotecare il passaggio del turno e dunque dovremo scendere in campo con la massima concentrazione. Dobbiamo riscattare un periodo non bello in campionato. Dobbiamo essere più concreti sotto porta: la posta in palio è importante e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo”.

SCONFITTA MILAN “La rabbia è non aver sfruttato le occasioni nitide e aver visto dopo qualche giorno che la classifica poteva essere più bella e soddisfacente. Avevamo cominciato bene in campionato, ora abbiamo rallentato un po’. Dobbiamo migliorare alcuni aspetti, più feroci e cattivi: questo ci manca”.

NZOLA E BELTRAN“Ok, non stanno segnando molto ma il trequartista ha 5 gol, Gonzalez sei. E all’inizio le punte lavoravano molto bene per la squadra. Se iniziamo a discutere sul fatto che un singolo debba sbloccarsi, senza che ne abbia vantaggio la squadra, non va bene. Devono migliorare in zona gol ma fino a poco fa segnavamo con tanti uomini, ora aspettiamo Nzola e Beltran: anche senza i loro gol la squadra viaggiava a mille. Pensiamo a fare punti, collettivamente”.

ANDATA “Avevamo avuto il match ball in ripartenza, Nzola non è riuscito a fare il terzo gol. Vincendo lì, questo match poteva pesare diversamente. Il Genk è organizzato, gioca e ti salta addosso. Devi togliere loro spazio e tempo. Certo, potevamo anche perderla, ma domani è un’altra storia e può essere decisiva sia per noi che per loro”.

KAYODE E CHRISTENSEN“Kayo sta molto meglio, negli ultimi allenamenti sembra che il dolore alla caviglia sia sparito. È a disposizione. Domani gioca Christensen, anche lui lo vedo molto diverso ma è una questione di adattamento”.

LE DICHIARAZIONI DI ITALIANO

GOL DEGLI ESTERNI “Ancora prima dell’allenatore o dell’ambiente, sono i ragazzi a non esserne felici. Anche perché di situazioni da gol ne abbiamo: lo sanno anche loro, potevano incidere di più. Vedo che anche loro hanno voglia di mostrare che sono diversi, ma non dobbiamo perdere fiducia ed entusiasmo: le soddisfazioni arrivano attraverso il lavoro settimanale, non rimane che continuare a battere. Possiamo dare verticalità e togliere ampiezza, ma quando arriva la palla gol ognuno di loro deve mettersi in testa di essere il calciatore decisivo. Quando arriverà questa convinzione, segneranno di più”.

BONAVENTURA “Domani non avremo Jack, Mandragora e Comuzzo. Mandragora ha la febbre, gli altri due fastidi muscolari”.

LOPEZ “A lui e ai centrocampisti chiedo cose che conoscono benissimo. È arrivato in un gruppo nuovo ma ultimamente lo trovo molto diverso, più coinvolto e libero di testa. Mi è piaciuto tantissimo come è subentrato col Milan. Gli ho detto che i minuti vanno guadagnati in settimana, lì in mezzo abbiamo tanti giocatori di qualità e che possono determinare”.

DODO “Forse deve abbassare la voglia di rientrare, deve stare calmo e molto attento. Viene da un’operazione delicata, vorrebbe già essere in campo. Sicuramente l’entusiasmo ridurrà il tempo per rivederlo in campo, ma stiamo sereni e pazienti: non vediamo l’ora di riaverlo ma deve stare bene, al 100%”.

SALTO – “Quando dico che siamo forti lo dico dopo aver visto il Milan chiuso nella sua metà campo per tutto il secondo tempo. Se non sei forte non vai a San Siro a fare quello che ha fatto la Fiorentina. Per essere fortissimo, dovevi vincere la partita rimontandola, entrando in campo con il carattere per cambiare le sorti. Spesso siamo bravi a prendere in pugno le gare e la loro inerzia, siamo cresciuti in tantissimi aspetti come quando lavoriamo nella metà campo avversaria e non concedere ripartenze. Per diventare fortissimi dobbiamo alzare le percentuali sotto porta, essere diversi rispetto a quanto visto fino ad oggi. Nelle ultime di coppa abbiamo segnato su palle verticali: sappiamo farlo, ma ci sono anche gli avversari. Ci mancano più uomini con un numero maggiore di gol, mi auguro di trovare presto questa chiave, che sta nella testa dei ragazzi”.

 

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