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Riscattare Lukaku per l'Inter ha senso?

Calcio Internazionale

Per l’Inter ha senso riscattare Lukaku?

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riscattare lukaku

PER L’INTER HA SENSO RISCATTARE LUKAKU? – La questione legata al riscatto di Lukaku è complessa e farraginosa, richiede analisi costi-benefici ed è spesso preda di populismi e retoriche discutibili.

Prima di affrontarla nel dettaglio vi è però da porre una premessa.

IL PROBLEMA DI CONCRETEZZA DELL’INTER

L’Inter ha un grave problema: non segna. E non lo fa non perché non riesca a creare occasioni da goal, ma perché soffre di un grave problema realizzativo davanti alla porta.

Considerando il dato degli Expected Goals, ovvero la statistica che cerca di rappresentare il potenziale offensivo prodotto da una squadra in un determinato periodo storico, si nota come i nerazzurri siano la seconda squadra in Serie A per occasioni da gol create dopo il Napoli, con un dato pari a 53,12 a confronto del 57,12 degli azzurri, ma con una disparità incredibile nel numero di gol segnati: 48 per i nerazzurri e addirittura 66 per la squadra di Spalletti.

Ciò spinge a pensare che uno dei maggiori limiti dei nerazzurri (soprattutto in questa stagione) sia proprio il reparto delle punte, poco taglienti e spietate in fase di conclusione.

Con un Lautaro Martinez spesso altalenante e nebuloso, un Correa desaparecido e un Dzeko con la carta d’identità non proprio di una giovane promessa, l’unica giocata su cui l’Inter ha puntato tutte le proprie fiches per trovare concretezza davanti alla porta e valorizzare tutto il gioco espresso era proprio Romelu Lukaku.

I NUMERI DEL BELGA

Purtroppo fino ad adesso i risultati (a fronte di una spesa spropositata intorno ai 20 milioni di euro tra ingaggio e costo del prestito annuale) non hanno reso secondo le aspettative. Il gigante belga di proprietà del Chelsea appare spesso allentato e fuori dal gioco e ha racimolato fino ad ora solo 3 gol e 2 assist in campionato, insieme a varie giornate in infermeria. Numeri e prestazioni troppo poco impattanti per giustificare la spesa di una cifra così esorbitante per il suo prestito, ancor di più per il suo riscatto.

LA QUESTIONE ANAGRAFICA

C’è anche da considerare che Lukaku è un classe ’93. Sicuramente se ritrovato fisicamente può offrire ancora diversi anni ad alti livelli, ma dal punto di vista economico l’acquisto del belga non può considerarsi redditizio, dato che parliamo comunque di un giocatore in fase chiaramente calante, e per i bilanci dell’Inter (già non particolarmente floridi) questa operazione potrebbe rivelarsi un vero e proprio harakiri.

LA NECESSITÀ DI RINGIOVANIRE LA ROSA

Un altro fattore da considerare in relazione alla riconferma di Lukaku nella prossima stagione è l’estrema necessità da parte dei nerazzurri di ringiovanire la rosa in tutti i ruoli.

L’attacco non è da meno, dato che l’unico giocatore su cui è abbastanza sicura una permanenza e su cui quindi è possibile improntare un progetto a lungo termine è Lautaro Martinez, che tra l’altro è alle prese anche lui con un momento non brillantissimo dal punto di vista realizzativo e di prestazioni.

È quindi indispensabile affiancargli un giocatore giovane e con tanti gol nelle gambe, in modo da concretizzare di più le occasioni create. La prima idea potrebbe essere Mateo Retegui, classe ’99 del Tigre dotato di grande lucidità e tempismo in area di rigore, oltre che di buone capacità associative.

 

Si è mostrato particolarmente sferzante nella nazionale di Mancini siglando due gol in due presenze, fattore che ha accresciuto sensibilmente il suo valore di mercato, ma se l’Inter dovesse muoversi col giusto tempismo riuscirebbe a strappare l’attaccante alla concorrenza, con cifre sicuramente più economiche rispetto a quelle del riscatto di Lukaku.

Un’altra opzione, già citata in un precedente articolo, potrebbe essere quella di Marcus Thuram, attaccante completo ed esplosivo in scadenza di contratto col Borussia M’gladbach.

L’Inter ha urgente bisogno di ripartire da una prima punta pungente ed efficace, qualsiasi possa essere il finale di stagione e l’allenatore che siederà sulla panchina il prossimo anno. E questa non può essere Romelu Lukaku.

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Calcio Internazionale

Clamoroso in Brasile: il Santos retrocede per la prima volta nella storia

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SANTOS RETROCESSIONE – Questa notte si è giocata l’ultima giornata del campionato brasiliano, il Brasileirao. Se al vertice della classifica si è confermato il Palmeiras di Endrick, già vincitore nella scorsa stagione, sul fondo è arrivato un verdetto storico. A causa della sconfitta interna per 1-2 con il Fortaleza, e delle contemporanee vittorie di Bahia e Vasco de Gama, rispettivamente su Atletico Mineiro e Red Bull Bragantino, il Santos è clamorosamente retrocesso nella seconda divisione brasiliana.

I bianconeri si trovavano al 15esimo posto e sarebbe bastato eguagliare lo stesso risultato di una tra Bahia e Vasco de Gama per ottenere la salvezza, ma la squadra del tecnico Marcelo Fernandes non è riuscita a portare a casa i tre punti. Si tratta di una retrocessione storica, perché il Santos è la prima volta in 111 anni di storia del club. La squadra che ha visto campioni del calibro di ‘O ReiPelé e Neymar Jr aveva sempre militato in massima serie, ma la disastrosa stagione giocata ha portato a questo terribile epilogo.

SCONTRI AL TERMINE DEL MATCH

Come prevedibile, questa retrocessione ha causato il caos: già nel finire del match i tifosi locali, scatenati, hanno lanciato bombe carta, petardi e hanno spinto l’arbitro a fermare il gioco in anticipo, con la squadra avversaria che è rientrata subito, di corsa, negli spogliatoi, mentre quella di casa è rimasta in campo, inconsolabile. Sono dovuti intervenire anche i militari per evitare invasioni di campo che poteva portare anche a rischi per l’incolumità dei calciatori. Poi, fuori dall’impianto, i tifosi hanno dato fuoco a diversi oggetti, tra cui anche autovetture e pullman. La polizia è stata costretta a ricorrere allo spray al peperoncino per sedare questa rivolta.

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Bundesliga

Altra impresa del Saarbrucken: dopo il Bayern eliminato anche l’Eintracht in Coppa di Germania

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Eintracht Francoforte

Continua la favola del Saarbrucken, club della terza divisione tedesca, che, dopo il Bayern Monaco, ha eliminato anche l’Eintracht Francoforte in Coppa di Germania.

Le reti di Brunker e Kerber hanno permesso alla formazione di Rudiger Ziehl di battere l’Eintracht, che ha anche chiuso la gara in inferiorità numerica per l’espulsione di Futkeu.

Un mese fa il Saarbrucken aveva eliminato a sorpresa il Bayern Monaco. In quella occasione i ragazzi di Tuchel non erano riusciti a gestire il vantaggio di Muller e avevano subìto la rimonta firmata Sontheimer e Gaus.

Ai quarti di finale il Saarbrucken sarà atteso da un’altra impresa contro la vincente di Stoccarda-Borussia Dortmund.

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Calcio Internazionale

Quante sorprese in Premier stasera! Cade ancora il City, vittoria di cuore dello United sul Chelsea

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Palmer

Sono terminate le gare delle 20:30 del mercoledì del turno infrasettimanale, valevole per la quindicesima giornata di Premier League. In attesa dei posticipi di giovedì 7 dicembre Everton-Newcastle e Tottenham-West Ham, il Liverpool vince 2-0 sul campo dello Sheffield United grazie alle reti di Van Dijk e Szoboszlai e si tiene in scia all’Arsenal, vincente ieri sera in casa del Luton. Vince anche il Brighton di Roberto De Zerbi, che si impone 2-1 contro il Brentford.

Terminati anche i big match di giornata  (inizio ore 21:15) e non mancano le sorprese. L’Aston Villa stende il Manchester City con una rete di Bailey, mentre il Manchester United si impone 2-1 sul Chelsea grazie alla doppietta di Scott McTominay.

Possiamo parlare di crisi City? Per la prima volta dal 2017, la squadra di Guardiola non ha vinto per quattro partite consecutive. “Solo gioie”, invece, per l’Aston Villa, ora terzo in classifica scalvando proprio i Citizens.

I RISULTATI DELLA 15′ GIORNATA DI PREMIER LEAGUE

Martedì 5 dicembre
Wolverhampton – Burnley 1-0
Luton – Arsenal 3-4

Mercoledì 6 dicembre
Brighton – Brentford 2-1
Crystal Palace – Bournemouth 0-2
Fulham – Nottingham Forest 5-0
Sheffield United – Liverpool 0-2
Aston Villa – Manchester City 1-0
Manchester United – Chelsea 2-1

Giovedì 7 dicembre
Everton – Newcastle ore 20:30
Tottenham – West Ham ore 21:15

Classifica
Arsenal 36
Liverpool 34
Aston Villa 32
Manchester City 30
Tottenham 27*
Manchester United 27
Newcastle 26*
Brighton 25
West Ham 21*
Chelsea 19
Brentford 19
Wolverhampton 18
Fulham 18
Bournemouth 16
Crystal Palace 16
Nottingham Forest 13
Luton 9
Everton 7* (-10 punti)
Burnley 7
Sheffield United 5

* una partita in meno

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Pronostico Tottenham-West Ham, statistiche e consigli per la partita

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Dove vedere Tottenham-Chelsea

PRONOSTICO TOTTENHAM-WEST HAM, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Il posticipo della quindicesima giornata di Premier League vede un altro derby londinese, Tottenham-West Ham. La gara è prevista per giovedì 7 dicembre alle ore 21:15.

Gli Spurs vogliono confermare l’ottima prova offensiva e di carattere messa in campo all’Etihad. Tanti gol, 3-3 il finale. La squadra di Ange Postecoglou è riuscita a rimontare per ben due volte i campioni d’Europa del Manchester City. Ci ha pensato l’ex Juventus Dejan Kulusevski a regalare il punto ai londinesi al 90′. Sicuramente i padroni di casa arrivano alla sfida con grande entusiasmo per mettersi definitivamente alle spalle il periodo negativo e trovare una vittoria che manca dal 27 ottobre.

Di contro il West Ham, dopo il mezzo passo falso in casa contro il Crystal Palace, vuole riprendere la marcia per restare aggrappato alla zona Europa. Gli Hammers non hanno mai vinto negli ultimi 5 match disputati in casa degli Spurs (un pareggio e 4 sconfitte) e vorranno invertire il trend negativo.

IL PRONOSTICO DI TOTTENHAM-WEST HAM

Il Tottenham è sicuramente favorito in questa gara, che potrebbe regalare gol e spettacolo. Per chi intenda scommettere sulla sfida, il pronostico più corretto potrebbe essere la combo segno 1 più over 2,5, con quota superiore a 2.00 in tutte le compagnie di scommesse. Il segno 1 si aggira intorno all’1.75, il pareggio tocca quota 4.00, mentre la vittoria ospite è data sopra il 3.70.

LE STATISTICHE DI TOTTENHAM-WEST HAM

A dispetto del pronostico, il Tottenham arriva alla sfida dopo un periodo negativo a livello di risultati, mentre il West Ham sta provando a risalire la corrente.

I numeri sono tutti dalla parte dei padroni di casa, vista anche la presenza di Heung-Min-Son, vero asso degli Spurs. L’esterno coreano è terzo nella classifica marcatori di Premier League. Nella sua carriera sono 8 le reti segnate contro il West Ham.

Entrambe le squadre non fanno della difesa il loro punto di forza. Solo 4 volte in 14 gare il Tottenham è riuscito a mantenere la porta inviolata, mentre in 12 occasioni il West Ham ha sia fatto gol che subìto.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI TOTTENHAM-WEST HAM

TOTTENHAM (4-2-3-1): Vicario; Porro, Romero, Davies, Udogie; Bissouma, Lo Celso; Kulusevski, Johnson, Gil; Son. All. Postecoglou.

WEST HAM (4-2-3-1): Areola; Coufal, Mavropanos, Aguerd, Emerson Palmieri; Alvarez, Ward-Prowse; Kudus, Soucek, Paquetà; Bowen. All. Moyes.

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