Connect with us
Ritrovarsi

Generico

Ritrovarsi

Pubblicato

:

“Se vinciamo col Napoli facciamo un grande salto, ma se perdiamo non iniziamo a parlare di crisi. Ci vuole equilibrio nei giudizi. Come sempre noi entriamo in campo per fare la nostra partita”.

Il Torino con la Lazio si è sbloccato. Parola di Sinica Mihajlovic. Questa sera alle 18 si gioca Torino-Napoli e i granata arrivano da una grande prova di forza contro la Lazio. Per il Napoli invece non sono state settimane facili. È passato in poco tempo dalla modalità on fire, ad un clima freddo, che ha messo in discussione quelle certezze che prima sembravano indistruttibili.

LA DURA LEGGE DEL BOMBER

Astinenza uguale crisi.

Andrea BelottiDries Mertens. Restano comunque due buoni motivi per non perdere Torino-Napoli, ma entrambi sono alle prese con un digiuno che dura da troppo tempo: quello con il gol. Pane quotidiano per ogni attaccante che si rispetti. L’ultima volta che il gallo ha alzato la cresta era il 20 settembre, nella vittoria in casa dell’Udinese. Mertens invece manca all’appuntamento con il gol in campionato dal 29 ottobre, nel 3-1 del Napoli contro il Sassuolo. Per l’attaccante granata fino a qui sono state 6 le reti stagionali: 3 in Serie A e altrettante in Coppa Italia. Per il belga invece 13, comprese le tre reti in Champions League.

CAUSA-EFFETTO?

Per la prima volta in questa stagione il Napoli sta attraversando un periodo di difficoltà, che coincide con un momento non felice del suo bomber, Dries Mertens. Non è ancora chiara la relazione di causa-effetto tra le due condizioni, ma è certo che il vice-capocannoniere dello scorso campionato, ha abbassato notevolmente la sua media gol. Ora, parlare di crisi, sarebbe esagerato anche perché la distribuzione dei gol di un attaccante nel corso della stagione è spesso casuale. Ma a preoccupare è piuttosto il digiuno di gol che dura ormai da quattro partite e il fatto che in questo stesso periodo il Napoli non è stato capace di raccogliere punti. Forse ad essere realmente allarmante non è tanto il non realizzare il gol, quanto la minor frequenza con cui è arrivato al tiro nelle ultime partite di campionato. La partita di questa sera può essere il rilancio di Mertens che porta con sé anche le vecchie speranze del sul Napoli.

QUANDO BELOTTI NON ALZA LA CRESTA

Ottantasette giorni di astinenza in Serie A. Per Belotti sono tanti. Troppi. È in grande ritardo, con una stagione finora complicata, anche a causa dell’eliminazione con l’Italia dai Mondiali in Russia. Tre gol segnati in tredici presenze. Numeri che sembrano non appartenere al Belotti dello scorso anno. E infatti siamo undici a tre: è questo l’impietoso confronto tra la prolificità della scorsa e l’attuale stagione. E pensare che un anno fa l’uomo da 100 milioni (la famosa clausola fissata da Cairo per l’estero), aveva saltato qualche partita a causa degli infortuni. Peccato, perché quando Belotti non alza la cresta anche il Torino rallenta. Proprio per questo, oggi più che mai, il Gallo è a caccia di quei gol che mancano da tanto, per far tornare sul suo viso il sorriso di chi vola (da sempre) sulle ali dell’autostima.

I granata potevano arrivare a questa sfida in un’altra posizione in campionato ma niente rimpianti:

“Nei pareggi di troppo, è successo che sono mancati i gol degli attaccanti. Ho sempre detto che quando Belotti, Ljajic e Niang svolteranno, metteremo la freccia. Domani affrontiamo il Napoli: è l’ultima big, poi il calendario è un po’ più in discesa e avremo l’occasione di fare punti. E in ogni caso, avremo poi molto tempo per rimediare”.

Per il Napoli invece l’obiettivo principale rimane comunque il campionato, ma Sarri alle 18 rischia di giocare a Torino con un ritardo di 4 punti dal primo posto. La capolista infatti gioca qualche ora prima contro l’Udinese e potrebbe approfittare del turno casalingo per allungare il proprio vantaggio sulle inseguitrici. Un contesto difficile da immaginare per il Napoli di inizio campionato. Di certo non la prospettiva migliore per chi guardava tutti dall’alto in basso.

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calciomercato

Il Barcellona punta Savinho del Girona: la situazione

Pubblicato

:

Xavi

BARCELLONA SAVINHO – Il Girona è una delle sorprese più significative di questa prima metà di stagione. Il club catalano ha sorpreso tutti, soprattutto per quel che riguarda la continuità dei risultati ottenuti, che ha permesso loro di restare nelle posizioni élitarie della classifica de LaLiga.

Ovviamente, le ottime prestazioni dei giocatori cruciali della rosa di Michel hanno attirato l’interesse dei top club del calcio mondiale, come nei casi di Tsygankov, DobvykHerrera e Savinho. In particolare, su quest’ultimo è forte l’attenzione dei rivali conterranei del club, ossia il Barcellona. Infatti, secondo quanto riportato da Diario Sport, i blaugrana hanno già avuto un confronto con gli agenti del giocatore, cercando di comprendere la disponibilità dell’approdo del giocatore presso il Camp Nou.

Al momento non si parla di cifre, né di trattativa avviata tra il Barcellona e Savinho, sottolineando la mancanza di punti di vista del giocatore stesso e del club proprietario del cartellino, focalizzato sul proseguimento di un sogno fiabesco.

Continua a leggere

Flash News

La Fiorentina punta la Roma: in dubbio Nico Gonzalez, ma non è l’unico a rischio

Pubblicato

:

Fiorentina

Dopo la vittoria ai calci di rigore con il Parma ed essere riuscita ad accedere ai quarti di finale della Coppa Italia, la Fiorentina deve tornare a concentrarsi sul campionato e sull’imminente impegno con la Roma.

Vincenzo Italiano affronta Josè Mourinho nel match di domenica sera dell’Olimpico ed entrambe le squadre cercano un posto in zona Champions. I Viola, sesti, vogliono tentare il sorpasso sui giallorossi, al momento al quarto posto, sperando in un passo falso del Napoli in casa della Juventus. Il tecnico dei toscani deve però fare i conti con gli infortunati e con dei giocatori che in questo momento sono in dubbio, tra cui Nico Gonzalez.

LA SITUAZIONE INFORTUNI IN CASA FIORENTINA

Secondo quanto riportato dall’Ansa, le condizioni di Nico Gonzalez devono essere valutate nei prossimi giorni. L’attaccante argentino ha saltato Salernitana e Parma perché alle prese con un risentimento muscolare e la sua presenza con la Roma non è certa. L’obiettivo dei Viola è quello di recuperarlo per il delicato match dell’Olimpico e vogliono attendere fino a sabato per capire la situazione.

Non solo il Bicho, anche Ikonè e Kouamè sono a rischio per la partita con i giallorossi. Il primo ha un po’ di febbre, mentre l’ivoriano ha accusato un fastidio al ginocchio. Si appresta invece a tornare in campo Lucas Martinez Quarta, squalificato per il turno di coppa.

Continua a leggere

Generico

Angelozzi sul mercato al Frosinone: “Reinier è venuto grazie a Braida”

Pubblicato

:

Reinier

In questo avvio di Serie A, una delle sorprese del campionato è sicuramente il Frosinone. I Ciociari sono una delle 3 neopromosse e sono al momento al dodicesimo posto con 18 punti. A trascinare i gialloblù ben distanti dalla zona retrocessione è Eusebio Di Francesco, un allenatore in cerca di riscatto e bravo nel lavorare con una rosa giovane.

Infatti, nella sessione di mercato estiva Guido Angelozzi ha costruito una squadra di giocatori di talento e che vogliono crescere senza troppe pressioni per lanciarsi nella propria carriera. Fino ad ora l’operato del Direttore Sportivo ha portato i frutti sperati e il dirigente del Frosinone si è raccontato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole riportate da gianlucadimarzio.com.

LE DICHIARAZIONI DI ANGELOZZI

LA SUA SQUADRA – “Per me il Frosinone è il Real Madrid”

LA CARRIERA – “Sono stato sempre in società povere e mi sono sempre inventato diversi tipi di operazione. Qundo devi scegliere un giocatore guardo sempre come si allena, come si comporta e se ci posso parlare provo a capire le sue ambizioni. È importante il contatto diretto con la persona per capire tanti aspetti”

MATIAS SOULE’ – “Lo abbiamo corteggiato come si fa con una bella donna, con telefonate e inviti a cena del procuratore. Quest’anno abbiamo fatto un altro tipo di filosofia: prendiamo dei ragazzi in prestito, così se va bene ci salviamo ma se va male non ci inguaiamo economicamente”.

ARIEDO BRAIDA – “Un procuratore mi manda il profilo di Reinier e pensavo fosse impossibile prenderlo al Frosinone. Un giorno in un pranzo c’era anche Ariedo Braida e gli chiedo, visto il suo rapporto con Ancelotti di contattarlo lui. Allora viene fuori che lo potevano mandare a giocare ma dovevano decidere dove. Quindi due giorni dopo Ancelotti ha chiamato Ariedo dicendogli che aveva parlato bene di noi. Reinier aveva parlato con Kaio Jorge perché non sapeva cosa fosse il Frosinone, gli ha spiegato che è una società piccola ma bella, una famiglia, quindi è venuto e ci sta dando delle soddisfazioni”.

Continua a leggere

Flash News

Jankto si racconta: “Coming out? Volevo mandare un messaggio, è andata molto bene”

Pubblicato

:

sampdoria, Jankto è in partenza

JANKTO – Dopo le esperienze al Getafe e allo Sparta Praga, Jakub Jankto ha scelto di tornare a giocare in Italia, dove aveva vestito le maglie di Udinese e Sampdoria, e iniziare un’avventura con il Cagliari. Il centrocampista ceco è stato intervistato da ESPN e ha parlato della sua nuova squadra, dei tifosi e del suo coming out annunciato qualche mese fa. Di seguito le sue parole riportate da TuttoCagliari.

LE DICHIARAZIONI DI JANKTO

IL COMING OUT – “La gente vuole che io sia il capitano di una certa comunità. Io dico sempre: guardate, io rispetto tutti, tutta la comunità, tutte le persone. Ma io voglio solo concentrarmi su me stesso, sulla mia squadra, sul Cagliari, forse anche sulla Nazionale. Non posso decidere per gli altri. Se vogliono parlare, bene, parlino. Volevo solo dare un messaggio a tutti. Penso che sia andata molto, molto bene. È finita lì. Volevo solo dare un messaggio e, sì, ora andiamo avanti”.

LO SPOGLIATOIO – “Di calcio. C’è differenza tra lo spogliatoio e il campo di allenamento. Dipende anche dalle persone: con i ragazzi di 18, 19, 20 anni forse non si può parlare di politica. Quando si è giovani, c’è un po’ di paura, troppo rispetto. Ora sono più rilassato, ho più esperienza. Ho una responsabilità maggiore. Ma non mi sento un capitano. Leonardo Pavoletti, Viola, Gianluca Lapadula: questi sono i leader. Un’ora prima della partita siamo qui a pensare a quello che può succedere”.

I TIFOSI –“I tifosi sono vicini: intensi, rumorosi, un 12° giocatore. Quando ci siamo trovati in una brutta situazione, non hanno fischiato, non hanno detto nulla. Invece ci sostengono. Qualche settimana fa, eravamo sotto per 3-0 e abbiamo sentito questa energia. Abbiamo vinto 4-3”.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969