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Road to Russia: girone B

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Road to Russia: girone B

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Cristiano Ronaldo

Il girone B del Mondiale di Russia sembra avere un esito già scritto. Spagna, Portogallo, Marocco e Iran si contenderanno la qualificazione agli ottavi mettendo in campo risorse nettamente differenti, il che farebbe pensare ad una classifica scontata. Quanto meno per l’approdo alla fase di eliminazione diretta, le due big europee non dovrebbero avere problemi. Il Mondiale però spesso esula dai pronostici, e regala sorprese difficilmente ipotizzabili ad un primo controllo delle rose.

Di sorprese sicuramente non ne avrà la Spagna, vera big del girone e tra le favorite per la vittoria finale. La squadra di Lopetegui si presenta al Mondiale di Russia con il chiaro obiettivo di riscattare la figuraccia di quattro anni fa. Molte sono state le esclusioni eccellenti (Fabregas, Morata e Pedro, oltre agli italiani Callejon, Suso e Luis Alberto), come inevitabile che sia di fronte ad una possibilità di scelta estremamente ampia, numerosi invece i nuovi innesti (ben 12 novità rispetto a Brasile 2014). Discorso diverso invece per il Portogallo campione d’Europa, che dovrebbe riuscire a centrare la qualificazione, ma che non può permettersi di snobbare il girone, perché non possiede la supremazia tecnica e soprattutto la caratura della rosa spagnola. Anche perchè il Marocco, che potrebbe rivelarsi la mina vagante del girone, andrà in Russia con molti giocatori che militano nei principali campionati europei, e potrà contare sulla stella Mehdi Benatia. A chiudere il gruppo c’è l’Iran, che arriva al Mondiale senza troppe pretese, ma che sotto la guida dell’esperto Carlos Queiroz è stata la prima squadra a qualificarsi nel girone asiatico.

IL CALENDARIO

15 GIUGNO, San Pietroburgo, Saint Petersburg Stadium: MAROCCO – IRAN;

15 GIUGNO, Sochi, Fisht Stadium: PORTOGALLO – SPAGNA;

20 GIUGNO, Mosca, Luzhniki Stadium: PORTOGALLO – MAROCCO;

20 GIUGNO, Kazan, Kazan Arena: IRAN – SPAGNA;

25 GIUGNO, Kaliningrad, Kaliningrad Stadium: SPAGNA – MAROCCO;

25 GIUGNO, Saransk, Mordovia Arena: IRAN – PORTOGALLO.

La Mordovia Arena, sede di Iran – Portogallo e di altre partite del Mondiale, ha una capienza di 45.000 posti ed è uno degli stadi di nuova costruzione.

LE SQUADRE

SPAGNA

Come noto, la Spagna è una delle favorite per la vittoria finale. Lo è per lo spessore internazionale dei suoi giocatori, per la qualità tecnica, per l’abitudine alla vittoria di molti dei suoi interpreti. Russia 2018 potrà rappresentare per le Furie Rosse un nuovo punto di partenza, dopo un ricambio generazionale consistente ma necessario. Il portiere, De Gea, è uno dei più forti al mondo, la coppia di centrali è quella da una vita: Ramos-Piqué, Real e Barça, le due colonne della Nazionale. Sarà l’ultimo di Iniesta e il primo di Saùl. Sarà il Mondiale in cui Isco e Diego Costa dovranno finalmente diventare protagonisti con La Roja. Il girone è un buon banco di prova per quella che sarà la fase eliminatoria, e la partita d’esordio contro il Portogallo potrà subito dare indicazioni su quale sia la reale forza di una squadra che – giusto per ricordarlo – ha strapazzato l’Argentina per 6-1 due mesi fa.

Portieri: Kepa Arrizabalaga (Athletic Club), David De Gea (Manchester United), Pepe Reina (Napoli).

Difensori: Jordi Alba (Barcellona), Nacho Monreal (Arsenal), Cesar Azpilicueta (Chelsea), Álvaro Odriozola (Real Sociedad), Daniel Carvajal (Real Madrid), Gerard Piqué (Barcellona), Sergio Ramos (Real Madrid), Nacho Fernández (Real Madrid).

Centrocampisti: Thiago Alcántara (Bayern Monaco), Sergio Busquets (Barcellona), Andrés Iniesta (Barcellona), Koke (Atlético Madrid), Saúl Ñíguez (Atlético Madrid), David Silva (Manchester City).

Attaccanti: Isco (Real Madrid), Marco Asensio (Real Madrid), Lucas Vázquez (Real Madrid), Diego Costa (Atlético Madrid), Rodrigo (Valencia), Iago Aspas (Celta Vigo).

Ct: Julen Lopetegui.

Capitano: Sergio Ramos.

Come scenderanno in campo

 

 

Chi tener d’occhio: Saúl Ñíguez.

Scegliere un nome tra così tanti talenti è difficile. Come detto è il primo appuntamento importante per molti. Isco, Asensio, Diego Costa, Thiago Alcantara: tutti ansiosi di lasciare il segno con la Nazionale e far ripartire un ciclo. Tra tutti però potrà essere il Mondiale di Saúl Ñíguez: il classe ’94 è stata la vera stella dell’Europeo Under 21 un anno fa, e rappresenta la base da cui la Spagna può ripartire. Titolare nell’Atletico Madrid, è il prototipo del centrocampista moderno: fisicità e tecnica, corsa e tiro da fuori. Potrebbe diventare determinante per le Furie Rosse durante la competizione ed essere la vera rivelazione dell’intero torneo.

 

PORTOGALLO

Il Portogallo, come sempre, è un’incognita. Per la prima volta nella storia si presentano al Mondiale da Campioni d’Europa, ma non possono di certo sentirsi favoriti per la vittoria del titolo. C’è Cristiano, è vero, ma molti dei suoi compagni vengono da stagioni non esaltanti (vedi André Silva, Bernardo Silva, Joao Mario). Sorprende l’esclusione di Joao Cancelo, giocatore che invece avrebbe potuto aiutare molto questa squadra, sia per il suo valore tecnico, sia per la condizione fisica, sia per la sua capacità a ricoprire più ruoli, qualità fondamentale in una competizione come il Mondiale. La partita decisiva per la qualificazione agli ottavi probabilmente sarà quella contro il Marocco, fare risultato contro la Spagna all’esordio spianerebbe invece la strada. Poi, durante la fase di eliminazione diretta tutto potrà succedere, perché nelle partite secche Ronaldo può davvero fare la differenza. O, allo stesso tempo, potrebbe naufragare con i suoi compagni: come sempre, il Portogallo, è un’incognita.

 

Portieri: Rui Patrício (Sporting), Beto (Göztepe), A.Lopes (Lione).

Difensori: Bruno Alves (Rangers), Pepe (Besiktas), José Fonte (Dalian Yifang), Cédric Soares (England Southampton), R.Guerreiro (Borussia Dortmund), R.Pereira (Porto), Mário Rui (Napoli), Rúben Dias (Benfica)

Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), William Carvalho (Sporting), João Mário (West Ham United/Inter), Bernardo Silva (Manchester City), Adrien Silva (Leicester City), Manuel Fernandes (Lokomotiv Mosca), Bruno Fernandes (Sporting)

Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Quaresma (Besiktas), André Silva (Milan), Gelson Martins (Sporting), Guedes (Valencia)

Ct: Fernando Santos

Capitano: Cristiano Ronaldo

 

Come scenderanno in campo

 

Chi tener d’occhio: Gonçalo Guedes.

La sua stagione al Valencia non è passata inosservata ai grandi club europei, che guarderanno con interesse le prestazioni del 21enne esterno portoghese. Non partirà tra i titolari, ma potrà guadagnare fiducia entrando dalla panchina. La sua rapidità e la sua tecnica nello stretto possono essere determinanti per spaccare la partita, potrà essere l’arma in più del ct Fernando Santos. Il Psg, proprietario del cartellino, ha comunicato al Valencia che vorrà 80 milioni per riscattare il cartellino di Gonçalo Guedes.

 

MAROCCO

Il Marocco può essere la squadra rivelazione di un girone che, come detto, appare segnato. Il calendario aiuta quest’ipotesi: in caso di vittoria alla prima gara contro l’Iran e la contemporanea sconfitta del Portogallo contro la Spagna, i Leoni dell’Atlante si giocherebbero tutto contro Ronaldo e compagni. Si tratterebbe di una sorta di spareggio-qualificazione alla seconda giornata, con stati d’animo ben differenti tra le due squadre. Supposizioni. La realtà è che se il Marocco riuscirà a raggiungere gli ottavi si tratterà di un miracolo. La forza di questa squadra è che molti dei suoi interpreti militano nei principali campionati europei, tra Germania, Olanda, Francia, Turchia e Spagna. Poi la vera stella di questa squadra, l’unico calciatore marocchino convocato al Mondiale che gioca in Serie A: il centrale della Juventus Mehdi Benatia. Dal centrocampo in su invece molto talento, ma qualche difficoltà nella fase difensiva: il Marocco potrebbe essere la mina vagante di questo girone, quella squadra che fa impazzire gli schemi e che in un Mondiale può sempre manifestarsi.

 

Portieri: Munir (Numancia), Bounou (Girona), Reda Tagnaouti (Ittihad Tanger)

Difensori: Benatia (Juventus), Saiss (Wolverhampton), Da Costa (Basaksehir), Benoun (Raja Casablanca), Dirar (Fenerbahce), Hakimi (Real Madrid), Mendyl (Lille)

Centrocampisti: Boussoufa (Al Jazira), El Ahmadi (Feyenoord), Ait Bennasser (Caen), Amrabat (Feyenoord), Belhanda (Galatasaray), Fajr (Getafe), Harit (Schalke 04)

Attaccanti: Boutaib (Malatyaspor), Bouhaddouz (St. Pauli), El Kaabi (Renaissance Berkane), Amrabat (Leganes), Carcela (Standard Ligi), Ziyech (Ajax)

Ct: Herve Renard

Capitano: Mehdi Benatia

 

Come scenderanno in campo

 

Chi tener d’occhio: Hakim Ziyech

Nove gol e addirittura diciotto assist nell’ultima stagione per il talentuoso trequartista dell’Ajax Hakim Ziyech. Sarà colui che dovrà illuminare l’attacco del Marocco, dopo il suo ritorno in Nazionale dopo l’esclusione dalla Coppa d’Africa 2017, che ha coinciso con una ripresa generale della squadra dopo un periodo difficile. L’esterno  25enne è quello che potrà permettere alla sua squadra di fare un salto di qualità; per lui il Mondiale sarà importante per mettersi in mostra, sembra che la Roma lo abbia puntato.

 

IRAN

La presentazione del gruppo B si chiude con l’Iran, squadra con l’organico probabilmente più debole del girone, che proverà ad infastidire le avversarie con agonismo e fisicità. L’esperienza di un tecnico come Carlos Queiroz, sulla panchina della Nazionale persiana dal 2011 e già allenatore di Portogallo e Real Madrid, sarà importante per l’organizzazione tattica della squadra e per i movimenti in campo. L’agonismo e la fisicità saranno invece parte integrante dei giocatori, tra cui svettano l’attaccante del Rubin Kazan Azmoun e il “Pogba persiano” Saeid Ezatolhai, 21enne che milita in Russia nell’Amkar Perm.

 

Portieri: Beiranvand (Persepolis), Mazaheri (Zob Ahan Esfahan), Abedzadeh (Maritimo)

Difensori: Rezaeian (Oostende), Khanzadeh (Padideh), Mohammadi (Akhmat), Montazeri (Esteghlal), Pouraliganji (Al-Sadd), M.Hosseini (Esteghlal), Cheshmi (Esteghlal)

Centrocampisti: Shojaei (AEK Atene), Ezatolahi (Amkar Perm), Ghoddos (Östersund), Dejagah (Nottingham Forest), Ebrahimi (Esteghlal), Torabi (Iran Saipa), Hajsafi (Olympiacos), Gholizadeh (Saipa), Amiri (Persepolis)

Attaccanti: Ansarifard (Olympiacos), Azmoun (Rubin Kazan), Ghoochannejhad (Heerenveen), Jahanbakhsh (AZ), Taremi (Al-Gharafa)

Ct: Carlos Queiroz

Capitano: Masoud Shojaei

 

Come scenderanno in campo

 

Chi tener d’occhio: Sardar Azmoun

Nel campionato russo con il Rubin Kazan 26 presenze, condite da 5 gol e 5 assist per il 23enne Sardar Azmoun, considerato da molti attualmente uno dei migliori attaccanti dell’intero continente asiatico. Per lui anche un gol in Champions League con il Rostov nel 2016. Il suo lavoro e soprattutto i suoi gol saranno fondamentali per una squadra che dovrà adeguarsi ai ritmi degli avversari e che difficilmente riuscirà ad imporre il proprio gioco. Finalizzare al meglio le poche occasioni che arriveranno potrebbe dare qualche speranza all’Iran, e allo stesso tempo dare visibilità al giovane attaccante.

 

 

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All’Inter riesce una particolare impresa dopo 11 anni: la curiosità

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All'Inter riesce una particolare impresa

ALL’INTER RIESCE UNA PARTICOLARE IMPRESA – Prova di forza al Maradona dell’Inter, che ottiene un successo molto pesante per la lotta Scudetto compiendo il controsorpasso alla Juventus, che venerdì aveva vinto a Monza al 94′.

ALL’INTER RIESCE UNA PARTICOLARE IMPRESA DOPO 11 ANNI

Si tratta anche di una vittoria simbolica perchè arrivata sul campo della squadra campione in carica, per l’appunto il Napoli. Un’impresa che ai nerazzurri mancava addirittura da 11 anni. Dal 2012 ad oggi, infatti, la Beneamata non era mai riuscita a battere, in trasferta, la squadra detentrice del titolo.

L’anno scorso, pur essendo memorabile sulla sponda nerazzurra per quanto riguarda i derby della Madonnina, era arrivata una sconfitta nella stracittadina giocata in campionato in casa del Milan campione in carica (3-2 per i rossoneri alla 5ª giornata). Prima ancora, non si era riusciti a sbancare l’Allianz Stadium, casa della Juventus, vincitrice dei precedenti Scudetti.

L’ultima volta prima di oggi era capitata dunque nel 2012, il primo dei nove anni di fila in cui i bianconeri hanno giocato con lo scudetto sul petto. Era il 3 novembre 2012 e l’Inter passò allo Juventus Stadium rimontando l’iniziale gol di Vidal con la doppietta di Milito e la rete di Palacio.

Esattamente 11 anni e un mese dopo sono arrivate altre tre reti in casa dei Campioni in carica. Così la formazione di Inzaghi si è tolta la soddisfazione di sfatare anche questo particolare tabù, a dimostrazione di quanto questa squadra non voglia lasciare proprio nulla al caso.

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Di Lorenzo: “Mazzarri ha cercato di ricompattare l’ambiente, c’è molta delusione”

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Di Lorenzo

Giovanni Di Lorenzo ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-partita della sfida persa dal suo Napoli in casa contro l’Inter per 3-0. Di seguito le sue parole dopo la sconfitta del Maradona.

RISULTATO DI STASERA“Il risultato non ci lascia felici, c’era molta delusione nello spogliatoio. Abbiamo fatto una buona prestazione, siamo tornati a esprimere un buon calcio e abbiamo avuto diverse occasioni. In casa non riusciamo a raccogliere punti, ma è un’altra sconfitta che ci penalizza”.

ARRIVO DI MAZZARRI“Mazzarri ha cercato di ricompattare l’ambiente, perché era una situazione difficile. La prima cosa che ha fatto è dare fiducia a noi. La squadra è forte, ma con tante partite ravvicinate il tempo è poco. Avremo un’altra sfida difficile contro la Juventus, ma il mister conosce l’ambiente e si è presentato bene“.

OBIETTIVI“Gli obiettivi ci sono ancora, ovviamente la distanza con le prime due è importante ma nel calcio può succedere di tutto,. Dobbiamo compattarci, nelle ultime due si è visto qualcosa di positivo, non meritavamo di perdere e dobbiamo continuare a lavorare per uscire da questa situazione. Non dobbiamo parlare di Scudetto, ma vedremo dove saremo nell’anno nuovo. Contro la Juventus sarà una partita importante, sentita dai tifosi e ce la metteremo tutta“. 

TERZINO SINISTRONatan ha fatto una buona partita, ma mi metto a disposizione del mister. Se ci sarà occasione posso giocare anche a sinistra, ma è un ruolo che anche Natan ha fatto in passato”.

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Inter da sogno in trasferta: i numeri sono da primato in Europa

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Inter da sogno in trasferta

INTER DA SOGNO IN TRASFERTA – L’Inter ha battuto il Napoli per 3-0 al Maradona, tornando così al primo posto della classifica di Serie A, con due punti di vantaggio sulla Juventus.

INTER DA SOGNO IN TRASFERTA

I nerazzurri hanno dunque ottenuto un altro successo in trasferta, diventando la squadra con più vittorie fuori casa in Europa. Sono ben sei i successi dell’Inter lontano da San Siro, e nessuno in Europa è riuscito a raggiungere questo traguardo.

Come riportato da OptaPaolo, c’è un altro dato che dimostra l’inizio incredibile dell’Inter, soprattutto in trasferta, e riguarda i gol subiti. Sono appena due le reti subite dai nerazzurri lontano dal proprio stadio (Atalanta e Juventus), e anche in questo caso nessuno in Europa ha fatto meglio della squadra di Inzaghi.

Due statistiche che dimostrano come l’inizio di stagione dell’Inter sia stato al di sopra di ogni possibile aspettativa, soprattutto dopo le varie cessioni fatte in estate.

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Il DS del Napoli Meluso polemico per due episodi: “Giornataccia per arbitro e VAR”

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Il DS del Napoli Meluso polemico

IL DS DEL NAPOLI MELUSO POLEMICO – Il Napoli, dopo la dura sconfitta interna per 3-0 rimediata contro l’Inter, non ci sta e protesta per due episodi arbitrali. Ai microfoni di DAZN non si presenta Walter Mazzarri, che non parlerà alla stampa, ma il DS Meluso, che polemizza per le scelte di arbitro e VAR. Queste le sue dichiarazioni.

IL DS DEL NAPOLI MELUSO POLEMICO: LE DICHIARAZIONI

MAZZARRI –Mazzarri ha preferito non venire per evitare dichiarazioni che potevano creare qualche problema“.

EPISODI –Crediamo che l’arbitro e il VAR siano incappati in una giornataccia. Il primo gol era fortemente, per non dire sicuramente, viziato da un fallo su Lobotka. Il secondo episodio è il rigore su Osimhen. Quando ti prendono il tendine d’Achille vai giù, era un fallo da sanzionare“.

FALLO DI LAUTARO SU LOBOTKA –Era talmente evidente che non c’era neanche bisogno che il VAR intervenisse.

FALLO SU OSIMHEN –Ho visto un contatto netto. C’è apposta il VAR, perchè non è intervenuto?“.

ANCORA SUL POSSIBILE RIGORE –Ne ho visti dare tanti di rigore così. Ci vuole uniformità di giudizio. Stasera ci sentiamo penalizzati“.

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