Noi di Numero Diez abbiamo intrapreso da qualche giorno questo viaggio all’interno del mondiale russo, per farvi conoscere da più vicino tutto quelle compagini che ne prenderanno parte. Ed oggi analizzeremo il sesto girone, sulla carta il più scontato, o quasi.
La Germania pesca benino e trova la Svezia, la Corea del Sud e il Messico.
Un girone che la nazionale tedesca dovrebbe superare senza troppi problemi, ma che invece potrebbe nascondere delle insidie: gli svedesi per arrivare fin qui hanno eliminato grandi compagini, mentre il Messico è ormai una presenza fissa in questa competizione.
IL CALENDARIO
17 giugno, Mosca: GERMANIA-MESSICO
18 giugno, Niznij Novgored: SVEZIA-SUD COREA
23 giugno, Soci: GERMANIA-SVEZIA
23 giugno, Rostov: SUD COREA-MESSICO
27 giugno, Kazan: SUD COREA-GERMANIA
27 giugno, Ekaterinburg: MESSICO-SVEZIA
GERMANIA
I tedeschi sono una delle nazionali favorite per la vittoria finale: arrivati come unica ad aver vinto tutti gli incontri di qualificazione (10 su 10), ha chiuso con undici punti sopra la seconda, l’Irlanda del Nord.

Durante la corsa verso il Mondiale ha dimostrato di avere una fase difensiva impeccabile, prendendo appena quattro reti, circa due ogni nove gare. Una ogni quattro e mezzo.
CONVOCATI
Portieri: Leno (Bayer Leverkusen), Neuer (Bayern Monaco), ter Stegen (Barcellona), Trapp (PSG).
Difensori: J. Boateng (Bayern Monaco), Ginter (Borussia Monchengladbach), Hector (Colonia), Hummels (Bayern Monaco), Kimmich (Bayern Monaco), Plattenhardt (Hertha BSC), Rüdiger (Chelsea), Süle (Bayern Monaco), Tah (Bayer Leverkusen).

Centrocampisti: Brandt (Bayer Leverkusen), Draxler (PSG), Goretzka (Schalke 04), Gündogan (Manchester City), S.Khedira (Juventus), Kroos (Real Madrid), Özil (Arsenal), Rudy (Bayern Monaco), L.Sané (Manchester City).
Attaccanti: Mario Gómez (Stoccarda), T. Müller (Bayern Munich), Petersen (Friburgo), Reus (Borussia Dortmund), Werner (RB Lispia).
Commissario tecnico: Joachim Löw.
COME GIOCHERANNO
(4-2-3-1): Ter Stegen; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Özil, Müller, Draxler; Werner.
DA TENERE D’OCCHIO
Sarà senza alcun dubbio Toni Kroos il giocatore simbolo della Germania, La grande forza della Germania di questa stagione sarà il centravanti: dopo lungo tempo nel quale sono scesi in campo senza la punta di diamante, ma limitandosi a schierare Muller falso 9, finalmente Joaquim Low avrà una pedina di altissimo livello in quel ruolo, Timo Werner.

Il CT tedesco (in carica da dodici anni) arriva al mondiale dopo aver ottenuto due bronzi, un argento e un oro fra due Mondiali e due Europei disputati.
COREA DEL SUD
Dieci! Sono dieci le volte che la Corea ha partecipato al Mondiale. In realtà nove, ma con questa si raggiungerà la doppia cifra.
Un risultato storico se comparato ad una piccola realtà che anno dopo anno si fa sempre più avanti. Ad onor del vero non è andata benissimo per la squadra asiatica durante le qualificazioni: ha trionfato in 4 gare su 10, un po’ pochino.

Dopo aver distrutto tutte le altre pretendenti nel primo girone di qualificazione, vincendo otto incontri su otto senza subire alcuna rete, le prime preoccupazioni sono giunte con l’approdo al secondo turno: il CT Stielike è stato esonerato con due partite ancora da giocare, dopo due KO di fila contro compagini modeste quali Cina e Qatar.
L’arrivo di Shin Tae-Yong non ha cambiato troppo la situazione e, anzi, il mister cinese ha rischiato la frittata, appellandosi al suicidio siriano in Iran.
CONVOCATI
Portieri: Jo Hyeon-woo (Daegu), Kim Jin-hyeon (Cerezo Osaka), Kim Seung-gyu (Vissel Kobe)
Difensori: Oh Ban-seok (Jeju United), Hong Cheol (Sangju Sangmu), Jang Hyun-soo (FC Tokyo), Park Ju-ho (Ulsan Hyundai), Jung Seung-hyeon (Sagan Tosu), Yun Yeong-seon (Seongnam), Lee Yong (Jeonbuk Hyundai Motors), Kim Young-gwon (Guangzhou Evergrande)
Centrocampisti: Koo Ja-cheol (Augsburg), Lee Jae-seong (Jeonbuk Hyundai Motors), Kim Min-uh (Sanju Sangmu), Ju Se-jong (Asan Mugungwa), Moon Seon-Min (Incheon United), Ki Sung-yeung (Swansea), Jung Woo-young (Vissel Kobe), Go Yo-han (FC Seoul)
Attaccanti: Hwang Hee-chan (RB Salisburgo), Son Heung-min (Tottenham), Lee Seung-woo (Hellas Verona), Kim Shin-uk (Jeonbuk Hyundai Motors).
COME GIOCHERANNO
(4-4-2): Kim; Choi, Jang, Lee Yong, Kim; Kwon Chang-Hoo, Koo Ja-Cheol, Park Joo-Ho, Lee Chang-Min; Hwang Hee-Chan, Son Heung-Min.
DA TENERE D’OCCHIO
Nella rosa asiatica non c’è molta qualità: senz’altro, però, l’ala del Tottenham Son Heung-Min sarà colui che verrà chiamato in causa per trascinare i coreani. Il giocatore più rappresentativo, di certo, sarà Ki Sung-yeung: centrocampista dello Swansea che può occupare la mediana oppure può esser impiegato da mezzala. Questa stagione in Premier League ha disputato 25 gare, segnando due reti e due assist.

Per ultimo, ma non in quanto ad importanza, Hwang Hee-chan, attaccante del Lipsia, adattabile a qualunque palcoscenico. In questa stagione ha segnato cinque reti in Bundesliga, due in Europa League, due in Champions League, tre in coppa nazionale e un altro ai preliminari europei.
MESSICO
L’obiettivo massimo nella storia del Tricolor è stato il quarto di finale (ottenuto due volte). Quest’anno Juan Carlos Osorio avrà l’arduo compito di replicare (sebbene migliorarsi sarebbe fantastico).

Allenata da un CT con poca esperienza mondiale, la squadra scenderà in campo con un solido 4-3-3. Il gioco sulla fasce, in modo rapido, sarà fondamentale per le gerarchie del Messico.
Arrivata qua passeggiando, hanno regolato il proprio girone, perdendo solol a risultato già ottenuto (contro l’Honduras).
CONVOCATI
Portieri: Guillermo Ochoa (Standard Liegi), Alfredo Talavera (Toluca), Jesús Corona (Cruz Azul).
Difensori: Carlos Salcedo (Eintracht Francoforte), Néstor Araujo (Santos Laguna), Diego Reyes (Porto), Héctor Moreno (Real Sociedad), Hugo Ayala (Tigres), Oswaldo Alanís (Chivas), Edson Álvarez (América), Jesús Gallardo (Pumas UNAM), Miguel Layún (Siviglia).

Centrocampisti: Jesús Molina (Monterrey), Rafael Márquez (senza squadra), Héctor Herrera (Porto), Jonathan dos Santos (LA Galaxy), Andrés Guardado (Betis), Erick Gutiérrez (Pachuca), Marco Fabián (Eintracht Francoforte), Giovani dos Santos (LA Galaxy).
Attaccanti: Javier Hernández (West Ham), Raúl Jiménez (Benfica), Oribe Peralta (América), Jesús Manuel Corona (Porto), Carlos Vela (Los Angeles FC), Javier Aquino (Tigres), Hirving Lozano (Psv), Jürgen Damm (Tigres).
COME GIOCHERANNO
(4-3-3): Corona; Reyes, Salcedo, Moreno, Layun; Fabian, Guardado, Herrera; Vela, Hernandez, Corona.
DA TENERE D’OCCHIO
Il nome è sempre il solito: il Chicharito Hernandez non può esser messo da parte. Si tratta del miglior bomber della storia messicana, statistica che ogni anno gli vale la convocazione aldilà dello scarso stato di forma.

Occhi puntati, ovviamente, sul portiere Ochoa: ci siamo imparati a conoscerlo grazie alla sua folta capigliatura e ai miracoli che hanno spesso salvato il tricolòr. La fascia sarà sul braccio di Guardado, il capitano.
SVEZIA
Se ne potrebbe parlare per ore: parlare di miracolo sarebbe addirittura riduttivo. Inseriti in un girone di ferro con Francia e Olanda, hanno messo in seria difficoltà la squadra testa di serie per lungo tempo, chiudendo secondi solo ai galletti ed eliminando di fatto gli Orange. Qualificatisi ai playoff, hanno eliminato i quattro volte campioni del mondo dell’Italia senza subire nemmeno una rete.

Non ci sarà Ibra e, senza Zlatan, sono riusciti nell’impresa della qualificazione. Andersson, testa bassa e pedalare, col catenaccio si è tolto non poche soddisfazioni: senza dover concentrare il gioco tutto sullo “zingaro” – come definitivo dai compagni di squadra – i gialloblu sembrano aver trovato una nuova primavera.
CONVOCATI
PORTIERI: Robin Olsen (Copenaghen), Karl-Johan Johnsson (Guingamp), Kristoffer Nordfeldt (Swansea).
DIFENSORI: Mikael Lustig (Celtic), Victor Nilsson Lindelöf (Manchester United), Andreas Granqvist (Krasnodar – Helsingborg), Martin Olsson (Swansea), Ludwig Augustinsson (Werder Bremen), Filip Helander (Bologna), Emil Krafth (Bologna), Pontus Jansson (Leeds).

CENTROCAMPISTI: Sebastien Larsson (Hull City), Albin Ekdal (Amburgo), Emil Forsberg (Lipsia), Gustav Svensson (Seattle), Oscar Hiljemark (Genoa), Viktor Claesson (Krasnodar), Markus Rohdén (Crotone), Jimmy Durmaz (Tolosa).
ATTACCANTI: Marcus Berg (Al-Alhi), John Guidetti (Alavés), Isaac Kiese Thelin (Waasland-Beveren – Anderlecht), Ola Toivonen (Tolosa).
COME GIOCANO:
(4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson, Ekdal, Forsberg; Toivonen, Berg.
DA TENERE D’OCCHIO
È pronto ad esplodere: Emil Forsberg di problemi non se ne fa e, stagione dopo stagione, sta sempre più scalando le graduatorie. Se ancora non vi siete accorti di lui, senz’altro lo farete in questo mondiale. Il Lipsia ha costruito le proprie fortune su questo giocatore.

Prestate attenzione anche su Samuel Armenteros, sei mesi al Benevento. Potrebbe esplodere da un momento ad un altro, il Mondiale potrebbe prendere una piega particolare.