Di certezze, una sola. Poteva andare peggio. Ma non di molto.
Girone C, come Chelsea, la favorita. Poi l’Atletico Madrid, la Roma e infine il Qarabag, alla sua prima partecipazione in Champions League. Leggero come inizio…
Mai una gioia. Lo avranno certamente pensato i tifosi romanisti. Sì, proprio mai. Perché la Roma ancora una volta si ritrova davanti ad un sorteggio tutt’altro che facile. L’urna di Montecarlo ha deciso così. O meglio, la mano di Francesco Totti ha estratto la pallina con il nome, poi Andriy Shevchenko ha completato il tutto.
Ora conta solo esserci, per davvero.
SQUADRA FASCIA A: CHELSEA
Il Chelsea in cima alla Premier League non era un’opzione così scontata all’inizio dello scorso campionato. Sicuramente non era la migliore squadra in assoluto.
Nonostante il grande Europeo disputato dall’Italia, non va dimenticato che Conte era arrivato in Inghilterra senza tanti pronostici a favore.

C’era poco ottimismo intorno alla sua squadra. Perché alla fine era sempre lo stesso gruppo. Quello capace di vincere il campionato due stagioni prima, e di finire poi a metà classifica, in quella stagione straordinaria del Leicester delle favole.
Il Chelsea in cima alla Premier League non era un’opzione così scontata. Va bene. Eppure ha vinto. Perchè è stata la squadra che ha saputo nascondere, meglio delle altre, i propri difetti e rendere letali i propri pregi. Il Chelsea poi ha vinto grazie alla grande flessibilità e cura maniacale dei dettagli da parte del suo allenatore. Un lavoro impressionante.
Inoltre, non va dimenticato che rispetto agli altri, ha avuto anche più tempo, ha potuto infatti permettersi di raddoppiare le sedute perché non aveva impegni europei. Fino a qui tutto bene.
Quest’estate invece sono cominciati i primi dissidi tra l’allenatore e il presidente, Roman Abramovich. Problemi che sembravano essersi risolti con il rinnovo a 12 milioni a stagione. E invece negli ultimi giorni le cose sembrano essere tornate indietro. Alla base ci sono (anche) questioni di mercato, perché l’allenatore vorrebbe diversi rinforzi, mentre Abramovich non è d’accordo fino in fondo. Ma le cose non possono ridursi solo a questo, anche perché nel mercato estivo sono arrivati Morata dal Real Madrid (l’acquisto più costoso della storia dei Blues), Bakayoko dal Monaco e Rudiger dalla Roma.
Si aggiunge poi anche un inizio di stagione da dimenticare il prima possibile. Due sconfitte, quella nel Community Shield contro l’Arsenal e quella alla prima giornata in casa contro il Burnley. Nella trasferta di Wembley contro il Tottenham invece è arrivato il parziale riscatto con il successo per 2-1.
Tutto questo però non significa niente. O almeno non molto. Il club londinese resta la favorita nel girone e dopo un’annata lontana dalle competizioni europee, ha sicuramente una gran voglia di fare bene. E ha tutti i mezzi per poterlo fare.
SQUADRA FASCIA B: ATLETICO MADRID
Seconda squadra estratta: l’Atletico Madrid.
Per colpa di irregolarità nel trasferimento di minorenni, il club si è ritrovato a fare i conti con il blocco del mercato da parte della Uefa. Il tutto ha reso impossibile i trasferimenti in entrata in questa sessione. Simeone si è dovuto accontentare. Non poteva fare altro. Ha preso in mano la rosa a sua disposizione nella scorsa stagione, ed è ripartito da lì.

Al centro del mercato però è esploso il nome di Griezmann. Sembrava davvero destinato a partire, poi c’è stato il rinnovo con adeguamento del contratto che ha sancito il suo legame con la squadra di Madrid. C’è lui al centro di questo Atletico. Il francese infatti ha avuto una crescita esponenziale e continua da quando è arrivato, nella stagione 2014-2015 e ad oggi non si può farne a meno.
L’Atletico in Champions è ormai una realtà. Una certezza. Proprio come lo sono Simeone e la sua squadra. Due concetti correlati. Il Cholo con la sua filosofia si è preso completamente l’attenzione e la fiducia di giocatori e ambiente, contro ogni tendenza e ogni aspettativa, stagione dopo stagione, la squadra spagnola sta raggiungendo i vertici della Liga e del calcio mondiale. Al credo tattico, ovvero il 4-4-2, andrà ad aggiungersi la solita grinta, quella di un allenatore che nel modo più semplice possibile è riuscito a trasferirla a tutti i suoi uomini.
SQUADRA FASCIA C: QARABAG
Prima apparizione in Champions League per il Qarabag. Subito, così, Chelsea, Atletico e Roma. Un inizio morbido, un benvenuto come si deve, tra i grandi.
Il Qarabag è una squadra che ha sede presso Ağdam, una città de facto, perché oggi non esiste più. Ciò che ne rimane è un cumulo di macerie, una vera e propria città fantasma che, più o meno 25 anni fa, è stata letteralmente rasa al suolo nel corso della guerra del Nagorno Karabakh. Non esiste più, ma se ci fosse, sarebbe in mezzo ad Azerbaijan e Armenia, nel territorio della autoproclamata Repubblica Autonoma del Nagorno Karabakh.
Sembrerebbe quasi assurdo, anzi lo è. Una squadra senza città che porta in giro per il mondo l’onore calcistico azero senza far parte, territorialmente, dell’Azerbaijan.
In Italia abbiamo già sentito parlare di questa squadra in passato. Anzi, l’abbiamo vista scendere in campo. Nel 2014/15 quando in Europa League si ritrovò a sfidare l’Inter di Roberto Mancini. La scorsa stagione invece è stata la Fiorentina a incrociare i bianconeri, sempre nel gruppo di Europa League: i viola vinsero 2-1 in trasferta, per poi trionfare nel 5-1 al Franchi. Per Di Francesco e i suoi sarebbe un gravissimo errore considerare gli avversari come una passeggiata, il mister ha già avvisato.
Il Chelsea è una squadra fortissima e con un allenatore di alto livello. Può contare su giocatori importanti e si è ulteriormente rafforzato con l’arrivo di Morata. Noi dobbiamo rispettare tutti. Sull’Atletico Madrid ho poco da dire, basti pensare che ha conquistato due finali negli ultimi quattro anni. Forse, non esprimeranno un gran gioco ma il loro calcio è solido. Oltre alle grandi individualità, la loro forza è quella di lavorare da tanto con Simeone. Infine, poi, non dobbiamo assolutamente prendere sotto gamba il Qarabag.
Una squadra errante, una città fantasma, che per la prima volta si troverà a giocare sul tetto del mondo. Un orgoglio incredibile, difficile da spiegare. Un’occasione unica che non si può sprecare. La magia del calcio è anche questa.
LE POSSIBILITÀ DI PASSAGGIO
Alla Roma poteva andare peggio. Ma poteva andare anche molto meglio. Questo però adesso non conta più.
Le prime due gare che i giallorossi dovranno affrontare saranno subito fondamentali. Prima la sfida in casa, all’Olimpico, con l’Atletico, e poi la trasferta contro il Qarabag. Se la Roma si farà trovare pronta, al massimo della sua forma fisica e mentalmente preparata, potrebbe ritornare a Roma dall’Azerbaijan con già sei punti. La mentalità sarà come sempre determinante per fare la differenza. Basta cali di concentrazione, basta buttare partite che devono essere solo vinte. E la Roma di questo ne sa qualcosa…
Poi sarà il turno del Chelsea, che giocherà la sua seconda partita in casa dell’Atletico. Se dovesse riuscire a pareggiare porterebbe gli spagnoli ad un solo punto. Un vantaggio per la Roma che potrebbe trovare la spinta in più per andare avanti. Supposizioni. Niente di più. Ma non così lontane della realtà.
Il nuovo direttore sportivo Monchi si è detto consapevole delle difficoltà del girone ma determinato e fiducioso.
Ovviamente le squadre erano divise in più fasce e quindi si poteva immaginare di non avere un sorteggio favorevole. Il nostro girone è uno dei più difficili perché affronteremo la squadra campione in carica della Premier League, una squadra che ha disputato negli ultimi anni molte finali di Champions League. Poi c’è il Qarabag che ho visto nei preliminari della competizione ed è forte: la trasferta a Baku sarà stancante. Il nostro girone sarà molto difficile ma daremo il 100% per cercare di superarlo.
I campioni d’Inghilterra, nonostante il momento turbolento, e l’Atletico, sono due squadre estremamente preparate e abituate a competere ad alti livelli. Ecco perché in una scala da 1 a 5 un bel 4 e mezzo, questo girone C, se lo merita tutto.
Essere lì non è per niente rassicurante. Ma ormai i giochi sono fatti. Non resta che dimostrare di esserci, per davvero.
Roma… good luck!