La squadra di Gilardino ha l’occasione di riaffacciarsi in un palcoscenico importante come l’Olimpico, dopo il buon rendimento in Serie B. Il Grifone sogna in grande, viste anche le prove di Parma e Torino nei giorni precedenti. Il Genoa tenta l’impresa contro la Roma di Mourinho, che scende in campo con una formazione leggermente rivisitata ma con una solida ossatura.
LA CRONACA DELLA GARA
Nella prima frazione, i giallorossi riescono a mantenere per la maggior parte del tempo il pallino del gioco con svariati calci piazzati in zona offensiva. Padroni di casa che, però, non riescono a trovare il vantaggio e faticano nel contenere le uscite dal basso del Genoa. La squadra di Gilardino riesce a evitare che la Roma risulti veramente pericolosa, nonostante i giallorossi siano i migliori in Italia da palla inattiva.
Nella seconda metà, i giallorossi proseguono con un importante forcing. La squadra di Mourinho accumula diverse palle inattive, da cui però non riesce a rendersi pericolosa. La svolta arriva con l’ingresso di Paulo Dybala, che è in grado con una giocata di scompaginare la difesa avversaria. Al Genoa non basta il tutto per tutto finale per riacciuffare il pareggio.
LE PAGELLE DELLA ROMA
Rui Patricio 6: Praticamente inoperoso per tutta la gara. Tocca il pallone quasi solo per battere le rimesse dal fondo.
Mancini 6.5: Ordinaria amministrazione per il centrale ex Atalanta. Più lavoro in fase di impostazione che altro per lui.
Kumbulla 5.5: Leggermente più in difficoltà rispetto ai suoi compagni di reparto nel marcare i due attaccanti avversari. Gli capitano diverse occasioni da palla inattiva, ma non è bravo a sfruttarle.
Ibanez 7: Partita precisa sia in fase di recupero del possesso, sia nel far ripartire la sua squadra. Gioca spesso in verticale, trovando tracce interessanti e pericolose.
Zalewski 6: Non la sua miglior gara, ma da quando ha la possibilità di salire a battere i calci piazzati riesce a mettersi in mostra. Alcune buone accelerazioni, che però vengono contenute dalla difesa avversaria. (dal 75′ Celik 6: Poco lavoro in fase offensiva, bravo quando serve intervenire nel finale).
Matic 7: La sua prestazione è fondamentale per lo sviluppo del gioco dei suoi. Garantisce sicurezza al reparto difensivo e supporta molto i trequartisti, come dimostrato dall’ottimo passaggio per Pellegrini nel primo tempo, con il tiro che si stampa all’incrocio.
Bove 6.5: La sua posizione ibrida gli permette di liberarsi spesso dalla stretta marcatura avversaria. Riesce spesso a trovare interessanti trame verticali per i compagni e dimostra personalità con alcuni tiri da fuori. Bravo anche in fase di recupero palla. (Dal 62′ Cristante 6: Giocatore diverso rispetto al compagno che sostituisce, ma è altrettanto importante nel recuperare palloni).
El Shaarawy 5: Il peggiore dei suoi. Raramente riesce ad avere il pallone tra i piedi e ancor più di rado punta l’uomo nell’uno contro uno. Non esattamente la sua partita. (Dal 62′ Spinazzola 6: Poco coinvolto nelle manovre offensive. Deve ancora ritrovare la sua miglior forma, anche se ogni tanto dimostra importanti saggi di bravura tecnica).
Pellegrini 6.5: Il capitano è colui che crea il maggior numero di occasioni per i compagni. Ha sui piedi l’occasione più pericolosa del primo tempo, ma la sua conclusione è bloccata dai legni. (Dal 45′ Dybala 7.5: Il suo ingresso in campo incrementa ulteriormente la capacità tecnica e offensiva della Roma. Decisivo con il gol, che arriva dopo una giocata perfetta).
Zaniolo 5.5: Alterna buone accelerazioni potenzialmente pericolose a momenti in cui esce dalla partita. Non riesce a tramutare la potenza in atto, anche a causa della buona partita della retroguardia avversaria. (Dal 87′ Tahirovic sv).
Abraham 5.5: Lavora molto per i compagni, cercando tanti palloni interessanti. Non riesce, però, a proseguire la striscia positiva dopo il gol contro il Milan.
All. Mourinho 6.5: Il quantitativo industriale di corner procurato dalla sua squadra dimostra che la Roma ha giocato per gran parte della gara nella metà campo avversaria. La sua squadra vince meritatamente una gara praticamente dominata per tutti i 90′.
LE PAGELLE DEL GENOA
Martinez 6.5: Nel primo tempo viene chiamato poco in causa, ma è bravo a far partire i suoi dal basso. Nella seconda metà deve impegnarsi molto di più, ma è molto attento.
Vogliacco 6.5: Se la Roma fatica ad arrivare dalle parti di Martinez, gran parte del merito va a lui. Sempre preciso e ordinato negli interventi, senza mai rischiare errori anche in fase di impostazione.
Bani 6: Cerca di garantire ordine e disciplina in una gara molto complicata difensivamente. Riesce per tutti i 90′, tranne che nell’occasione del gol di Dybala, fondamentale per l’eliminazione del Genoa.
Dragusin 6.5: Gli attaccanti che si trovano dalle sue parti vanno in difficoltà. Contiene bene sia Zaniolo sia Dybala e non cede ai duelli fisici con gli avversari. Riesce anche a proporsi spesso in avanti, riproducendo specularmente la prestazione di Ibanez.
Sabelli 6.5: Sulla sua corsia riesce soprattutto a contenere bene El Shaarawy. Inoltre, è bravo a farsi trovare spesso in fase offensiva. Prova più che sufficiente per l’ex Brescia, in grado di portare qualche difficoltà alla retroguardia avversaria.
Sturaro 6: Partita molto intensa, ritmi elevati a cui non è molto abituato dato che è la prima da titolare quest’anno. Riesce a reggere il colpo, nonostante la prestazione di alto livello del centrocampo avversario. (Dal 64′ Frendrup 5.5: Sembra in difficoltà quando deve dare ordine e portare nuova linfa offensiva alla sua squadra).
Badelj 6: Alterna ottime giocate in uscita ad alcuni rischi evitabili. Nel complesso una prestazione sufficiente in una serata non semplicissima. Importante nelle partenze dal basso, per liberare lo spazio a Galdames. (Dal 64′ Strootman 6: In un campo che gli è particolarmente familiare, riesce a riprendere il testimone lasciato da Badelj. Nessun acuto particolare, ma neanche grandi errori).
Galdames 6.5: È l’uomo perfetto per il gioco proposto oggi dal Genoa. Si fa trovare dal portiere e dai difensori sempre smarcato e fa sempre partire le azioni dal basso dei suoi. Fondamentale anche in fase di recupero palla, sporcando diverse iniziative pericolose. (Dal 75′ Aramu 6: Entra bene in campo, riuscendo a creare nuove trame per gli assalti finali dei suoi).
Czyborra 5: Al contrario di Sabelli dall’altra parte, va parecchio in difficoltà quando gli avversari partono nella sua zona. Scarso anche il contributo in fase offensiva. (Dal 64′ Criscito 5.5: Entra pochi secondi prima del gol avversario per portare esperienza e capacità difensive. La rete subita dovrebbe cambiare la sua partita, ma non è così).
Coda 5.5: Partita di grande sacrificio. Fatica a rendersi pericoloso, perché ben arginato dai centrali avversari e poco supportato dai compagni. Da migliorare anche l’intesa con il compagno di reparto. (Dal 75′ Puscas 5.5: Entra per dare freschezza nel finale e provare a dare una difficile svolta alla gara. Non riesce nell’impresa, ricevendo pochi palloni giocabili).
Yalcin 5.5: Prova molto simile a quella di Coda, con la differenza che ha sui suoi piedi un’importante occasione nella prima metà. Non riesce comunque a creare occasioni importanti per segnare.
All. Gilardino 6.5: Prepara molto bene la gara, riuscendo a soffrire quando è necessario e a ripartire nel momento in cui c’è l’occasione per farlo. Il cambio modulo consente ai centrocampisti di liberarsi in fase di possesso nella zona bassa del campo. In questo modo, riesce a costruire azioni partendo dal portiere senza rischiare troppo. Il risultato rispecchia quanto visto in campo, ma non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi.