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Roma, Karsdorp ancora out : ecco i motivi dell'esclusione

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Roma, Karsdorp ancora out : ecco i motivi dell’esclusione

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Rimbomba la notizia dell’ennesima tribuna per il terzino olandese. Già fuori dalla lista dei convocati nella trasferta al Bernabeu, valida per i gironi di Champions, Kardorp non rientra nei piani del tecnico nemmeno per l’agevole match in programma alle 15 contro il Bologna. Disponibile dopo il lungo infortunio della passata stagione già a inizio preparazione, risulta incomprensibile come, ad oggi, non sia ancora riusito a ritagliarsi il giusto spazio in squadra.

Inizialmente si pensava ad un possibile problema fisico per il laterale, viste le dichiarazioni dello stesso di qualche giorno fa in cui si credeva fiducioso di un maggior impiego nel corso del futuro prossimo. Dato il rumore mediatico della notizia, da Trigoria hanno sentito il bisogno di mettere i puntini sulle “i”, spiegando come l’estromissione di Karsdorp non sia dovuto ad altro se non ad una scelta puramente tecnica.

Stando a quanto rivelato dal direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, il motivo reale alla base di tale scelta è completamente diverso. Prima della spedizione in Spagna, durante un allenamento di routine, Karsdorp avrebbe mal digerito delle critiche da parte di Di Francesco, replicando in modo sgarbato e poco educato al tecnico. L’acceso diverbio concepitosi successivamente ha partorito la doppia scelta a parte del mister di lasciare l’olandese in tribuna, sia a Madrid che a Bologna.

Una scelta forte dunque quella presa da Di Francesco che, in un momento delicato della stagione, come quello attuale, ha applicato la disciplina del “punirne uno per educarne cento”. L’ex tecnico del Sassuolo non vuol perdere le briglie della squadra proprio ora che c’è bisogno di compattezza e unione di intenti nel gruppo, e se per fare ciò ha dovuto usare il pugno di ferro con il giovane Karsdorp, allora la scelta è condivisibile. Solo il tempo ci dirà se l’allenatore giallorosso avrà avuto ragione.

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Sousa sul momento della Salernitana: “Meritiamo di più per quanto fatto finora, sono sereno e consapevole”

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Paulo Sousa

Al termine di Salernitana-Inter, partita vinta dai nerazzurri per 0-4, Paulo Sousa ha analizzato il match e quello che è il momento attuale della sua squadra. Le parole del tecnico granata in conferenza stampa:

MENTALITÀ – “Stiamo lavorando tantissimo sul mantenersi emozionalmente in partita. Soprattutto in qualsiasi momento che può portare difficoltà. Ho sentito diversi giocatori abbassare l’intensità dopo il gol che ci è stato annullato. Abbiamo cercato di tirare la corda al massimo a giocatori che poi hanno ceduto anche fisicamente. Lavoriamo sul mantenerci sempre in partita”.

LA PARTITA – “La squadra ha percepito quello che doveva fare ed è cresciuta durante la partita fino al primo tiro dell’Inter nel secondo tempo, in cui hanno fatto gol. Bisogna lavorare sulla crescita della squadra anche con i cambi.Oggi siamo riusciti ad essere organizzati. Abbiamo mantenuto più o meno le stesse idee. Abbiamo modificato la struttura rispetto alle ultime partite. I nostri avversari comportano dinamiche diverse”.

OPZIONI – “Normalmente sulla trequarti giocano candreva o kastanos quindi numericamente ci siamo. Abbiamo preso la decisione di portare avanti i nostri quinti per creare spazi sull’esterno. La squadra deve continuare a crederci. Una delle cose migliori che abbiamo è la pressione alta. Abbiamo un numero di giocatori che ci credono e che sanno cosa fare, questo ci permette di creare opportunità. Martegani è sicuramente più incontrista ma ha dato qualità al nostro gioco”.

CLASSIFICA – “La squadra sta crescendo, stanno per rientrare giocatori fondamentali. Credo che in tutte le partite l’efficacia abbia fatto la differenza. Sicuramente quando arriverà i risultati saranno diversi. Credo che per tutto quello che abbiamo fatto meritavamo più punti, ma dobbiamo guardare avanti”.

PANCHINA – “Se mi sento in discussione? Tutti gli allenatori in questo gioco si sentono in discussione. I risultati possono darti più conforto, ma si è sempre in discussione. Sono sempre super sereno e consapevole di quello che faccio.

 

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Miretti si racconta: “Che emozione giocare per la Juventus, mi ispiro a Marchisio”

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In un intervista rilasciata sui canali ufficiali della Lega Serie A, il giovane centrocampista della Juventus Fabio Miretti si è espresso su alcuni temi.

Dopo circa un anno e mezzo di Prima Squadra i tifosi della Vecchia Signora si aspettano quel salto di qualità che permetterebbe al ragazzo di essere un titolare inamovibile. Massimiliano Allegri ha dimostrato di puntare tanto su di lui, schierandolo soprattutto a supporto degli attaccanti.

Nell’intervista il classe 2003 si è detto molto emozionato di vestire la maglia bianconera e ha parlato delle sue caratteristiche tecniche e preferenze in campo.

Ecco le sue parole.

LE PAROLE DI MIRETTI

GIOCARE NELLA JUVENTUS – E’ un’emozione perché uno quando entra qua dentro non si aspetta di arrivare in fondo. In tutto il percorso che fai incontrarai sempre qualcuno che ti dirà che solo uno su tanti ce la fa. Quando sei tu quell’uno su tanti che ce la fa ti guardi indietro. E’ motivo d’orgoglio“.

SU MARCHISIO – Il modello per tutti noi ragazzini che crescevamo era lui. Era stato uno di quelli che aveva fatto tutto il percorso alla Juve. Tutto il mondo Juve te lo prendeva come punto di riferimento. Per me, che facevo il centrocampista, è stato ancora di più un modello da seguire“.

SULLE CARATTERISTICHE – Ho buona tecnica e una buona visione di gioco. Mi piace molto quando in campo teniamo la palla e costruiamo azioni da gol. E’ il momento in cui mi diverto di più”.

PREFERISCI L’ASSIST O IL GOL? – Fare assist è sempre bello. Per me forse è più bello che fare gol. L’emozione che provi nel fare assist con un bel gol li mette allo stesso livello. Su un tabellino rimane il gol, ma chi guarda la partita si accorge dell’assist. Di conseguenza, anche tu ti senti gratificato come con il gol”.

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Inzaghi dopo Salernitana-Inter: “Lautaro in crescita continua. Infortuni? Spero di recuperare qualcuno”

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Inter

È un Simone Inzaghi decisamente soddisfatto quello al termine di Salernitana-Inter, match vinto 0-4 dai nerazzurri. Il tecnico in conferenza stampa ha poi toccato diversi temi, a partire da uno scatenato Lautaro, autore di tutti e quattro i gol della serata, alla situazione infortunati. Le sue parole:

LAUTARO – “È stato bravissimo, deve continuare così insieme ai suoi compagni. È in crescita continua. Deve continuare così, poi capiterà che partirà fuori come stasera ma deve entrare con questo spirito”.

SITUAZIONE INFORTUNI – “Non penso di recuperare qualcuno per il Benfica ma c’è speranza. Abbiamo fuori giocatori che potrebbero farci comodo. Giocando con il calendario ravvicinato non è semplice. Quando non le sblocchi queste partite possono diventare insidiose. A fine primo tempo abbiamo parlato e abbiamo sistemato qualcosina”.

ENERGIE – “È la prima tornata di partite così ravvicinate. A guardare i dati fisici, la partita in cui abbiamo corso di più è stata col Sassuolo. Ogni partita richiede il suo dispendio energetico. Ho bisogno di tutti i giocatori. Stasera bene quelli che hanno giocato, Asllani ha giocato molto bene”.

SALERNITANA – “Non è semplice giocare all’arechi. I tanti tifosi che avevamo al seguito con il loro sostegno ci hanno aiutato a sbloccarla”.

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Lautaro MVP di serata: le sue parole appena dopo il triplice fischio

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lautaro inter

Protagonista assoluto Lautaro Martinez con il primo poker in carriera con il quale l’Inter ha steso la Salernitana nell’anticipo della settima giornata di Serie A. Al termine della gara l’argentino ha parlato ai microfoni di Sky e Dazn. Ecco le sue parole.

LE PAROLE DI LAUTARO MARTINEZ

SULLA PARTITA – “Oggi era fondamentale per noi, abbiamo perso una partita a San Siro in maniera immeritata, prendendo due gol per errori nostri. Oggi dovevamo vincere, nel primo tempo abbiamo creato delle situazioni e sbagliato sotto porta: sono entrato con la cattiveria che serve sempre, ho avuto la fortuna di fare 4 gol ma l’importante è che l’Inter abbia vinto”.

SULLA SALERNITANA – “La Salernitana è un’ottima avversaria, era in difficoltà e sapevamo che qui l’ambiente sarebbe stato caldo, con la gente che si fa sentire. Noi dovevamo venire qui a fare l’Inter e l’abbiamo fatto”.

SULLE CRITICHE – “Le critiche fanno parte del nostro lavoro, dobbiamo andare in campo e dimostrare tutto quello che facciamo in serata. La squadra è quella che conta, sempre. Quando arriva il gol uno è felice perché dà una mano alla squadra, l’importante è aver vinto e che siamo ancora lassù”.

CATTIVERIA GIUSTA? – “L’abbiamo già dimostrato nelle prime partite, poi magari c’è stato un calo fisico: si sente, perché noi siamo una squadra che pressa alto, che cerca di recuperare subito palla. Oggi abbiamo recuperato, il mister fa le sue scelte ed è importante che tutti stiamo bene quando il mister ci chiama”.

CRESCITA DA CAPITANO – “Sicuramente, uno cerca di crescere sia fuori che dentro il campo. Sto crescendo fuori, con la mia famiglia, e questo mi porta a farlo sul campo”.

OBIETTIVO CLASSIFICA MARCATORI? –“Importante per un giocatore, ma io penso sempre alla squadra, a dare una mano ai compagni. Poi se lo vinco vorrà dire che avrò dato una grande mano alla squadra”.

SU THURAM – “Un ragazzo forte, che si spende tanto per la squadra. Viene da un altro calcio, sta imparando tantissimo il calcio italiano e il nostro gruppo”.

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