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Emiliano Sala, il cuore del Nantes di Ranieri

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Emiliano Sala, l’anima del Nantes di Ranieri

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Definire miracoloso il quinto posto del Nantes in Ligue 1, conoscendo le imprese recenti di monsieur Claudio Ranieri, risulterebbe scontato nonché ripetitivo, anche se l’esperienza di Leicester e quella attuale di Nantes presentano caratteristiche comuni soprattutto dal punto di vista della ricerca dell’uomo di carisma, dell’atleta con più personalità capace di trascinare i suoi uomini. Se in Inghilterra era stato il caso di Jamie Vardy, personaggio da romanzo di Edgar Allan-Poe, nella Loira sembra essere l’annata di Emiliano Sala, un vero e proprio normal one rispetto al nativo di Sheffield che rappresenta la volontà canarina di ritornare in Europa dopo i magici inizi del 2000.

CHI E’ EMILIANO SALA

SCHEDA TENCNICA:

Nome: Emiliano;

Cognome: Sala;

Data di nascita: 31 Ottobre 1990

Luogo: Cululu las Colonias

Ruolo: Attaccante;

Squadre: Bordeaux, Niort, Caen, Nantes;

Punti forti: Senso della posizione e del gol, fisico, calci di rigore;

 

Nato a Cululu il 31 Ottobre del 1990, nella provincia di Santa Fe, Emiliano inizia come tanti bambini a giocare a calcio all’età di 5 anni. Passa poi, da adolescente, ad una scuola affiliata ai Girondini di Bordeaux, sbarcando in Francia a 20 anni. Sempre coi video di Batistuta davanti agli occhi e con la mancanza di casa e dell’asado, dirà di se stesso di essersi attaccato solo ed esclusivamente al suo sogno per sopravvivere i primi periodi di lontananza. Alto 187 centimetri, dal fisico gracile, il suo nome inizia a circolare in Ligue 2, quando a Niort, in prestito dal Bordeaux, marca 18 gol in una stagione e si guadagna il biglietto per la Ligue 1 proprio con i girondini. Ottimo attaccante, dotato di una buona progressione e di senso del gol, il ritorno sulle rive della Gironda non è quello sperato, perché Sala appare ancora prematuro ed acerbo soprattutto dal punto di vista fisico dove subisce notevolmente dalle difese rocciose della Ligue 1. Citando uno speciale di France 3, “lo stile spesso gli impedisce di essere lucido fino alla fine“: Sala infatti è spesso bravo a fare a sportellate per arrivare sotto porta ma non riesce a convertire questa sua voglia sfrenata in gol. Dal 2014 le cose iniziano ad andare meglio, a Caen, con un Sala capace di gol simili:

L’esperienza normanda, breve ma intensa, gli vale la chiamata del Nantes nel 2015/16 con un evidente crescita esponenziale durante gli anni: 6 gol il primo, 12 lo scorso anno (suo record personale) e già 6 quest’anno con la gestione Ranieri, che sembra aver leggermente spostato il centro d’azione dell’attaccante argentino per renderlo più utile alla squadra soprattutto in fase di non possesso e di recupero palla.

LA CURA RANIERI

Se dal punto di vista della lucidità e della freddezza sotto porta durante le fasi concitate dell’attacco Sala sembra aver studiato a fondo la Ligue 1 ed aver capito come far male alle difese, soprattutto lo scorso anno, è dal punto di vista difensivo che Claudio Ranieri ha totalmente plasmato l’argentino facendolo diventare il giocatore più importante per la squadra quando c’è bisogno di ripartire. Lo dimostra come i compagni lo cerchino (whoscored classifica la capacità di far sponda ai compagni come uno dei cavalli di battaglia dell’argentino) e come l’argentino sia capace di intendersi con chiunque faccia reparto con lui, dal burkinabe Préjuce Nakoulma, un ottimo mix di tecnica e fisico, al giovane Santy Ngom, che sta iniziando a prendere piede con il prosieguo della stagione e la molteplicità degli impegni. In particolare in un’azione, contro il Metz, è semplice capire come le idee di Ranieri si siano subito incontrate con la voglia di Sala di essere decisivo per la sua squadra.

Nel classico 4-4-2 del romano, in fase di possesso le ali (nella fattispecie El Ghanassy in alto a destra e Thomasson a sinistra) sono pronte a partire mentre Nakoulma scarica verso il centrocampista centrale Touré, mentre Sala è cerchiato in rosso:

Sala riceve palla da Touré e gli concede l’uno-due:

 

Scarico sulla destra, con El Ghanassy che punta l’avversario prima di andare al cross mentre Thomasson va sul primo palo, con Sala che si piazza poco più avanti del dischetto mentre Nakoulma battezza il secondo palo:

Il tiro di Thomasson è ribattuto:

Sala si fa trovare pronto:

A gol del genere, fortunosi ma frutto di un’azione corale che porta ad una susseguente realizzazione, Sala ha abbinato grandi zampate da vero numero 9, come il suo idolo Batistuta:

Abbinando grande caparbietà al suo fisico:

Ed essendo sempre decisivo per la squadra dagli undici metri, come nel caso di ieri contro l’Angers, quando dopo aver realizato un rigore l’argentino ha dovuto sacrificarsi in difesa prendendo spesso dei falli che hanno innervosito l’avversario nonostante la superiorità numerica ed hanno permesso ai canarini di trionfare.

Se Sergio Conceiçao lo ha scalfito a livello offensivo e lo ha reso il giocatore capace di realizzare gol del genere, Ranieri gli ha dato quel tocco in più per essere importante in ogni fase della partita. A 27 anni Emiliano Sala non è più un ragazzino e può definirsi un giocatore “formato”. Ha già raggiunto il suo record di realizzazioni nel 2015/2016 e vorrà sicuramente superarsi in questo 2018. Il Lokomotiv Mosca ci aveva provato in estate per una cifra intorno ai 7 milioni ma lui ha preferito restare in Francia. Per essere la sorpresa di Ligue 1 con i suoi compagni?

 

 

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Al termine del match con l’Inghilterra, in cui è arrivata una pesante sconfitta, l’Italia si proietta alla sfida di domenica sera contro il Malta con già due assenze certe. Oltre a quella pre-annunciata di Bonucci, che ha accompagnato i suoi compagni a Napoli per essere vicino alla squadra senza essere in condizione di giocare, c’è anche quella sorprendente di Barella.

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