Continua a volare il super Napoli di Luciano Spalletti. All’Arechi, gli azzurri superano per 2-0 la Salernitana senza correre rischi e, soprattutto, dominando il gioco per lunghi tratti del match. A decidere la sfida i gol di Di Lorenzo, che ha aperto le danze al tramonto del primo tempo, e del solito Osimhen, sempre più capocannoniere a quota 13 gol. Queste condizioni permettono al Napoli di chiudere il girone d’andata con la spaventosa quota di 50 punti, e vola ad un momentaneo +12 sul Milan secondo in classifica. Per i granata, invece, arriva l’ennesima sconfitta, al termine di una settimana particolare, caratterizzata dall’esonero e poi dal ritorno di Nicola.
LE PAGELLE DELLA SALERNITANA
Ochoa 6: Altra giornata di grande lavoro per il portierone messicano, che compie anche dei buoni interventi. Incolpevole sui gol.
Daniliuc 5: È quello più in difficoltà nella retroguardia granata. In occasione del vantaggio del Napoli capisce ben poco, sbagliando l’uscita, che spalanca le porte dell’area ad Anguissa. Nella ripresa non riesce a contenere le iniziative della fascia sinistra avversaria. (Dall’86’ Sambia s.v.).
Gyomber 6: Dopo un paio di buoni interventi in avvio, è costretto a terminare in largo anticipo la sua partita. (Dal 16′ Lovato 6: Fa il massimo contro un cliente non semplicissimo come Osimhen, ma, alla fine, deve arrendersi inevitabilmente.).
Pirola 5.5: Anche lui non brillantissimo: riesce inizialmente a reggere le offensive degli uomini di Spalletti, ma, poi, è costretto ad arrendersi al tramonto del primo tempo.
Candreva 5.5: Partita sottotono. Prova in qualche modo a creare pericoli, ma non riesce a incidere.
Coulibaly 5.5: Il suo intento è quello di dare fastidio senza successo al palleggio del Napoli. Ciò che riesce a fare, però, è emergere solo grazie a qualche buon contrasto. Troppo poco per fermare l’armata azzurra, che non viene impensierita nemmeno in fase difensiva per via della sua scarsa verve in fase di impostazione.
Nicolussi Caviglia 6: Tra i migliori dei suoi. Gioca con enorme personalità, nonostante sia solamente alla sua terza presenza in Serie A.
Vilhena 5.5: Si dà da fare a centrocampo, provando a creare e verticalizzare. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, però: quello che produce non è abbastanza però per raggiungere la sufficienza. (Dal 73′ Valencia s.v.).
Bradaric 5: Anche lui male sugli esterni. Non riesce a marcare Lozano e resta inchiodato a centrocampo, senza mai avanzare per mettere in difficoltà Di Lorenzo.
Dia 5: Partita troppo anonima per un attaccante come lui. Non riesce ad impensierire in alcun modo la retroguardia del Napoli, risultando spesso insicuro. (Dall’86’ Bonazzoli s.v.).
Piatek 6: In attacco è l’unico che riesce a creare pericoli. Va vicino al gol nell’unica occasione granata del primo tempo. Nel finale, invece, non ci crede abbastanza su un pallone vagante, che avrebbe potuto portare al gol dell’1-2.
Nicola 5.5: Sicuramente una settimana particolare per lui che, però, non giustifica l’ennesima prestazione negativa della sua squadra. L’avversario era il peggiore che potesse capitare. Tuttavia, con la spinta e il calore dell’Arechi si ci aspettava uno spirito diverso da parte della sua Salernitana.
LE PAGELLE DEL NAPOLI
Meret 6.5: In un Napoli che incanta col suo gioco c’è anche la sua firma. Nella prima frazione Piatek testa in modo significativo i suoi riflessi: lui risponde presente. Nel finale, invece, compie un autentico miracolo spedendo sul pallo il pallone che avrebbe riaperto il match.
Di Lorenzo 7.5: Partita fantastica per il capitano azzurro. Attento quando si tratta di difendere, eccezionale quando si sgancia per dare maggior apporto alla fase offensiva. Il gol è la ciliegina sulla torta dell’ennesima grande prestazione della sua stagione. (Dall’89’ Raspadori s.v.).
Rrahmani 6: Partita di ordinaria amministrazione; contiene le iniziative degli attaccanti avversari senza grossi problemi.
Kim 6: Anche per lui la partita si rivela tutto sommato tranquilla, malgrado venga macchiata da una leggerezza, che gli costa l’ammonizione nel primo tempo.
M. Rui 7: Spalletti può contare su un vero e proprio regista schierato come terzino. Dal suo sinistro partono spesso cross insidiosi e giocate chiave; un esempio consiste nell’azione primo gol, mediante l’imbucata per Anguissa.
Anguissa 7: Solito dominio a centrocampo, dove riesce a imporsi con la sua fisicità e riesce a gestire il possesso con estrema lucidità. A sugellare la sua grande partita, in più, va considerato anche il grande assist, fornito sui piedi di Di Lorenzo.
Lobotka 6: Il suo lavoro è sempre fondamentale anche se, per l’occasione, si limita a dirigere il traffico senza andare mai in affanno.
Zielinski 6: La solita qualità messa al servizio di una squadra sempre in controllo del gioco. Gli manca solo un ultimo sprint in zona gol. (Dall’86’ Ndombele s.v.).
Lozano 6: Crea scompiglio l’out di destra risultando, soprattutto nel primo tempo, imprendibile per Bradaric. Nella ripresa il suo ritmo cala d’intensità, ma la sua resta comunque una partita di buon livello. (Dall’86’ Politano s.v.).
Osimhen 7: è il solito straripante Osimhen. Incontenibile a più riprese per la difesa avversaria, sfrutta al meglio la sua fisicità ed attacca sempre la profondità, svariando su tutti i fronti del reparto offensivo. Il gol ormai quasi non fa più notizia. (Dall’89’ Simeone s.v.).
Elmas 6.5: Non avrà lo stesso strappo di Kvaratskhelia, ma riesce a non far sentire la mancanza del georgiano. Le sue “galoppate” sulla fascia destra sono pimpanti: una di queste propiziano anche il raddoppio partenopeo, la rete di Osimhen nasce dalla sua conclusione, stampatasi sul palo.
Spalletti 7.5: Come spesso accade da inizio stagione a questa parte, mette in campo una squadra che, oltre ad essere estremamente matura, è capace di dominare dal primo all’ultimo minuto. La delusione per la clamorosa eliminazione in Coppa Italia è già alle spalle.