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Salernitana-Roma: Il commento della partita | Numero Diez

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Salernitana-Roma: Il commento della partita

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Roma

Mourinho e la sua Roma si presentano a Salerno con entusiasmo e voglia di vincere, forti di un inizio di stagione decisamente positivo in termini di risultati e tenuta mentale. L’avversario non è certamente fra i più ostici che si possano incontrare, ma guai ad abbassare la guardia, specie durante il rodaggio d’inizio stagione. La Salernitana è reduce dallo sfortunato ko esterno rimediato contro il Bologna, una partita che mostrato tutta la voglia degli amaranto di giocarsi le loro chances nella massima serie.

 

LA PARTITA

I giallorossi dominano il match dal primo all’ultimo minuto, mettendo sin da subito il piede sull’acceleratore. I capitolini sfruttano molto gli esterni, attraverso un gioco verticale e qualitativamente pregevole, in cui vengono esaltati l’estro dei trequartisti ed i movimenti sguscianti di Tammy Abraham. Nel primo tempo sono Vina e Mancini a rendersi realmente pericolosi dalle parti di Belec, senza però riuscire a trovare la rete. La Salernitana alza le saracinesche e prova a limitare la qualità della lupa stringendo le linee, riuscendo a tamponarne le trame di gioco per tutto il primo tempo.

Nella ripresa la musica cambia, ed infatti bastano pochissimi minuti per vedere la Roma portarsi in vantaggio. Lorenzo Pellegrini si inserisce efficacemente in area avversaria e realizza la rete dell’1-0, complice un intervento poco felice di Belec. Il gol galvanizza i ragazzi di Mourinho, che riprendono a spingere con estro e grande qualità. La giocata che porta alla rete di Veretout è di grandissima bellezza: la definizione di Abraham, seguita dal tocco di Mkhitaryan, sono un piacere per gli occhi, ed il perfetto inserimento del mediano francese impreziosisce l’azione, portando al raddoppio la squadra ospite. Si sblocca anche Tammy Abraham, che al minuto 69′ piazza un bellissimo destro da fuori alle spalle del portiere amaranto: è 3-0 per la Roma. Non è però finita, perchè Pellegrini decide di mettersi in proprio e realizzare una vera e propria opera d’arte: parte dal lato sinistro dell’area avversaria, piazza la palla sul destro e lascia partire un tiro a giro sotto l’incrocio dei pali… la serata ha la sua degna infiorettatura.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

La Roma continua il suo soddisfacente cammino in Serie A, con due vittorie su due ed un gioco dagli sprazzi qualitativi notevoli. I meccanismi sono sempre più rodati e Abraham si è finalmente sbloccato, tutti motivi che possono far sorridere lo Special One.

 

Immagine in evidenza da: Licenze Google Creative Commons

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Kovacevic sicuro: “Tudor è perfetto per la Lazio. Zidane? Allenerà la Juve”

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Igor Tudor, allenatore della Lazio - Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League, Conference League

KOVACEVIC – A pochi giorni dalla sfida di cartello tra Lazio e Juventus, Darko Kovacevic ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport. L’ex attaccante serbo è un doppio ex della partita, in programma sabato, alle ore 18, all’Olimpico. Il classe ’73, infatti, nella sua carriera ha indossato sia la maglia biancoceleste che quella bianconera.

Kovacevic, si è soffermato, nella fattispecie, sul nuovo allenatore dei capitolini, nonché suo ex compagno di squadra, Igor Tudor. Non sono mancate, inoltre, alcune parole circa la sua esperienza a Torino e sul futuro da tecnico di Zinedine Zidane. Di seguito le sue dichiarazioni.

KOVACEVIC, LAZIO-JUVENTUS: “TUDOR? PERFETTO PER LA LAZIO. E SU ZIDANE…”

TUDOR – “Igor è perfetto per la Lazio. Il suo arrivo può dare la scossa e complicherà molto la vita alla Juve. Tudor è bravissimo e l’ha dimostrato a Verona e Marsiglia: gioca un bel calcio, solido e aggressivo com’era lui in campo che era pure molto intelligente tatticamente”.

SUA JUVENTUS FUCINA DI ALLENATORI – “Era una squadra piena di gente di grande personalità. Non mi ha sorpreso vedere Conte, Montero, Inzaghi e Tudor intraprendere la carriera in panchina”.

 KOVACEVIC SU ZIDANE“Ha preso da Ancelotti la tranquillità del saper gestire uno spogliatoio di grandi campioni. Zizou prova amore per la Juventus e non l’ha mai nascosto. Un giorno diventerà l’allenatore della Juve: ne sono sicuro. Quando però non si sa”.

 

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Abodi incalza Acerbi: “Ecco cosa mi auguro per lui”

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abodi roma lazio

ABODI ACERBI – Andrea Abodi, ministro per lo sport e per le politiche giovanili, ha commentato la sentenza di assoluzione per Francesco Acerbi. Il difensore dell’Inter, nelle scorse giornate, era finito al centro delle polemiche, a causa di una presunta espressione razzista nei confronti del calciatore del Napoli, Juan Jesus.

A placare gli animi, però, martedì è arrivata la decisione del Giudice Sportivo. Il centrale ex Lazio e Sassuolo è stato dichiarato assolto in virtù di mancanze di prove. In merito a ciò (e a varie tematiche), ne ha parlato anche il ministro Abodi. Di seguito le sue parole, riprese anche da alfredopedullà.com.

ABODI SU ACERBI: “MI AUGURO CHE SIA IN PACE CON LA COSCIENZA”

ASSOLUZIONE ACERBI – “Sul tema del razzismo io non voglio aggiungere altro perché quello che conterà saranno i fatti. Non vorrei solo rincorrere la cronaca, ma vorrei anticiparla. E dire che siamo contro il razzismo lo ritengo a questo punto non scontato. Mi auguro che chi ha espresso un giudizio in merito abbia avuto tutte le informazioni utili per farlo e che Acerbi sia in pace con la sua coscienza”.

DECISIONE NAPOLI – “Capisco l’amarezza: partendo dal rispetto nei confronti di Juan Jesus, tuttavia credo che bisogna fare uno sforzo per rimanere compatti nel contrastare un fenomeno che non si può contrastare disarticolati”.

 

 

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Lo sfogo di Messias: “Anche noi calciatori siamo umani, il razzismo può uccidere”

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Genoa

In merito alle vicende di razzismo di cui si sta molto parlando in questo periodo, ha voluto dire la sua anche Junior Messias. Ai microfoni di Sky Sport, l’esterno in forza al Genoa, ha ribadito quanto un insulto di questo tipo possa ferire i calciatori, che sono prima di tutto persone.

LE PAROLE DI MESSIAS

RAZZISMO – “Purtroppo sono cose che stanno capitando spesso. È capitato in Serie A, è capitato in Spagna. A volte la gente colpisce senza sapere cosa sente un’altra persona. Noi siamo calciatori ma prima di tutto siamo esseri umani: abbiamo una vita come tutti. Le persone, prima di fare un insulto razzista devono pensarci bene. Il razzismo può portare anche alla morte”.

Oltre al caso Acerbi-Juan Jesus di cui si è molto discusso in Italia, è di questi giorni la conferenza stampa che ha coinvolto Vinicius Junior che è scoppiato in lacrime parlando del tema razzismo. Pochi mesi fa invece, restando in Italia, in occasione di Udinese-Milan, fu Maignan il bersaglio di insulti sul suo colore di pelle. Questi sono solo alcuni esempi recenti di un problema che continua ad esistere.

Nel mondo del calcio e non solo, gli insulti razzisti continuano ad essere all’ordine del giorno,  ma ancora una soluzione non sembra essere alle porte.

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Esordio per Carboni con l’Argentina: l’Inter vara le opzioni per il futuro

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carboni inter

Valentin Carboni ha già avuto modo di stregare la Serie A a suon di giocate. Martedì notte è arrivato anche il debutto con la maglia dell’Argentina a soli 19 anni. In 8′ minuti appena è riuscito anche a stupire i giornalisti connazionali. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l‘Inter, che detiene il cartellino del giocatore, sta già pensando al futuro del talento argentino.

I POSSIBILI SCENARI SUL FUTURO DI CARBONI

Per questa stagione l’Inter ha preferito mandare Carboni in prestito al Monza per “farsi le ossa”: operazione che sembra essere particolarmente riuscita. In vista della prossima stagione è probabile che il classe ’05 cominci il ritiro in nerazzurro ma non è esclusa un’altra esperienza in prestito, in un club di fascia più alta rispetto al Monza. Un’altra opzione potrebbe essere la cessione, ma in quel caso ci sarebbe sicuramente un diritto di ricompra, così come successo con Fabbian, ora al Bologna. Carboni potrebbe essere anche utilizzato come merce di scambio, per esempio nell’affare Gudmundsson. Ci sono dunque tante possibilità che riguardano il futuro di Carboni; una cosa è certa, l’Inter ha una grande considerazione del giocatore e a gennaio ha già rifiutato un’offerta ricevuta dalla Fiorentina di circa 20 milioni. Il club nerazzurro valuta Carboni circa una quarantina di milioni di euro.

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