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Sami Khedira, l'uomo chiave di Juve e Real: oggi spegne 35 candeline

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Sami Khedira, l’uomo chiave di Juve e Real: oggi spegne 35 candeline

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Sami Khedira, ex giocatore di Real Madrid e Juventus, nella giornata di oggi compie 35 anni. Il 4 aprile del 1987 nasceva a Stoccarda uno dei centrocampisti più vincenti e prolifici del ventunesimo secolo, dotato di intelligenza sopraffina e spiccato senso del gol. Sfortunatamente, però, il tedesco è stato costretto a mollare la presa ed appendere gli scarpini al chiodo appena un anno fa (19 maggio 2021). D’altro canto, i comuni mortali vissuti nell’ultimo ventennio hanno avuto il privilegio di assistere alle performance di Khedira.

Un profilo che spesso è rimasto nell’ombra dei suoi colleghi e quindi sottovalutato. In Spagna, ad esempio, il giocatore è cresciuto e si messo sotto i riflettori, ma le presenze dei vari CR7, Modric, Sergio Ramos hanno limitato i compagni alla notorietà. Beppe Marotta, invece, allora attento osservatore della Juventus, captava chiari segnali di fattibilità dell’operazione portando a Torino il centrocampista esperto mancante. Ma da dove è cominciato tutto?

L’INIZIO DEL SOGNO

I primi calci di Khedira risalgono ai tempi in cui viveva in Germania e divideva casa con i genitori. Proprio nella squadra allenata dal papà, la TV Öffingen, il futuro calciatore professionista apprendeva le prime nozioni tecnico-tattiche. A soli otto anni lo Stoccarda veniva stregato dalla sue prestazioni e decideva di inserirlo nel loro settore giovanile. Grazie alla trafila effettuata con il club biancorosso, il giocatore raggiungeva i primi trofei di una lunga serie: A-Jugend e B-Jugend. Successivamente ecco l’upgrade: il tedesco viene promosso in seconda squadra ma – sfortunatamente – l’avventura non comincia nel migliore dei modi. Un infortunio grave al ginocchio non gli permette di giocare regolarmente, viste anche le numerose ricadute, e in tre stagioni colleziona solamente ventuno presenze.

Ciononostante, l’anno successivo l’allenatore della prima squadra inseriva Khedira nella rosa della Bundesliga. Quattro stagioni per lui con i Die Roten, tra cui una vittoriosa (la prima) con la conquista del titolo nel 2007. Un primo traguardo raggiunto all’età di vent’anni e culminato con le 98 presenze e 14 reti prima del trasferimento al Real Madrid.

L’ESPERIENZA IN SPAGNA

Il lungo stop all’inizio della sua carriera l’avrebbe potuta rovinare, ma fortunatamente così non è stato. Nel 2010, infatti, Khedira sfruttava l’onda dell’entusiasmo nata in patria per spostarsi ad ovest, in terra iberica. Il Real Madrid ufficializzava il suo passaggio in Spagna che, da lì a poco, gli avrebbe permesso di scrivere un pezzetto di storia dei Blancos. Un’esperienza durata cinque anni, dove il ragazzino di Baden-Württemberg è divenuto uomo.

Con la camiseta madrilena il centrocampista tedesco ha praticamente raggiunto l’apice del suo percorso professionale. Grazie al club di Florentino Perez, sempre all’avanguardia e ricco di campioni, Khedira ha trionfato in diverse occasioni: 1 Liga, 2 Coppe del Re e 1 una Supercoppa di Spagna. Anche in campo internazionale non sono mancate le soddisfazioni, agguantando 1 Champions League, 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa del Mondo per Club. Inoltre, nel 2014 è arrivata anche la gratificazione che ogni calciatore vorrebbe ricevere: la vittoria del Mondiale.

Oltre all’incrementare del suo palmarès, il giocatore suscitava interesse in alcuni top club europei anche per via delle piacevolissime prestazioni messe in atto. La Juventus aveva bisogna di un centrocampista esperto in grado di garantire sicurezza difensiva e inserimenti in attacco e il nome dell’allora quasi trent’enne era in cima alla lista di Marotta. Sfruttando dunque il fattore parametro zero, causatosi per via del mancato rinnovo, nel 2015 Khedira si trasferiva in Serie A.

L’APPRODO ALLA JUVENTUS E IL RITIRO DAL CALCIO GIOCATO

Colpo inaspettato dall’ambiente bianconero, ma comunque apprezzato considerato appunto il suo palmarès. Khedira è riuscito ad incastrarsi fin da subito nel centrocampo di Massimiliano Allegri nonostante i continui problemi fisici. Tuttavia, il giocatore è rimasto spesso fuori dal terreno di gioco durante la prima stagione, ma sempre schierato tra i titolari quando a disposizione. Un periodo altalenante quello trascorso a Torino quanto vittorioso. Nel corso della sua permanenza, infatti, il tedesco è riuscito a vincere 5 Serie A, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane. Nel 2017 la Vecchia Signora raggiunge anche una finale di Champions League con Khedira in campo, anche se ad avere la meglio è proprio la sua ex squadra (4-1).

Una seconda giovinezza, dunque, quella trascorsa all’Allianz Stadium prima del passaggio all’Hertha Berlino nel 2021. Un ritorno in Germania decisamente amaro: per lui solo quattro mesi e nove partite prima della decisione definitiva dell’addio al calcio giocato. I molteplici e asfissianti acciacchi costringevano Khedira a lasciare il suo lavoro all’età di 34 anni. Una scelta forzata per l’ex madrileno, quando davanti avrebbe potuto avere ancora qualche anno di minutaggio.

Al di là dell’epilogo niente può essere cancellato. Nel giorno del suo compleanno tutti lo ricorderanno per il suo dinamismo, la sua visione di gioco e la sua tecnica spiazzante. Khedira è catalogato come uno dei centrocampisti più forti della sua generazione e pertanto questo gli permetterà di essere ricordato ancora a lungo. L’uomo giusto al momento giusto!

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Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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Scaloni avvisa: “Nessuno è certo della convocazione, tranne due calciatori”

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Scaloni

Dopo il Mondiale l’Argentina del commissario tecnico Lionel Scaloni punta a difendere il titolo della Copa America. La competizione si disputerà negli Stati Uniti tra giugno e luglio 2024.

Per preparare la competizione l’Albiceleste è scesa in campo in questa pausa per le Nazionali. Due vittorie per i ragazzi di Scaloni che si sono imposti 3-0 contro El Salvador, grazie alle reti di Romero, Enzo Fernandez e Lo Celso e 3-1 contro la Costa Rica.  A segno Di Maria, Mac Allister e Lautaro Martinez.

Nella conferenza stampa dopo la sfida contro la Costa Rica, Scaloni ha voluto tenere in guardia tutti i calciatori, sottolineando che nessuno dei convocati, a parte due fuoriclasse (Messi e Di Maria), siano certi della partecipazione alla Copa America. Dunque sull’attenti anche tutti gli “italiani” che puntano la convocazione. Resta comunque quasi impossibile che il commissario tecnico rinunci ad alcuni tasselli importanti, su tutti il capitano dell’Inter Lautaro Martinez, protagonista di una stagione strepitosa fin qui.

Nella fase a gironi, l’Argentina è stata inserita nel Gruppo A con Perù, Cile e Canada.

LE PAROLE DI SCALONI

“Non posso garantire a nessuno che era qui che sarà convocato per la Copa America . Solo Messi e Di Maria sono certi del posto“.

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“CI METTO la FIRMA” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CORRIERE DELLO SPORT

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TUTTOSPORT

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L’EQUIPE

MARCA

 

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Thiago Almada nel mirino dell’Europa: il prezzo è accessibile

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Almada

Thiago Almada è pronto ad approdare in Europa. Non si sa ancora per chi, ma sembra che il tempo in USA del classe 2001 argentino sia giunto ai titoli di coda. Era arrivato all’Atlanta United nel febbraio 2022 per quindici milioni di euro, e ora è pronto a lasciare per un prezzo quasi raddoppiato.

Già, perché secondo quanto riportato da Diario Sport, nel contratto di Almada con gli statunitensi ci sarebbe una clausola già prefissata che gli permette di andare via per circa 27 milioni di euro; un prezzo sì alto, ma vista l’età e la direzione intrapresa ultimamente dal mercato, è tutto sommato una cifra abbordabile, soprattutto per le big europee.

Le due squadre più interessate sembrano essere il Chelsea, che ormai ci ha abituato ad avere un occhio di riguardo per i giovani di talento, e l’Atletico Madrid, che lo vorrebbe per sostituire il partente Angel Correa, suo connazionale.

I NUMERI DI THIAGO ALMADA IN MLS

Almada è un trequartista di bassa statura (1,71m) che può giocare anche più defilato, sia a destra che a sinistra. L’argentino è un giocatore creativo e con un forte fiuto del gol, visto che nella stagione 2023 ha fornito in totale 11 gol e 16 assist in Major League Soccer. Nella stagione attuale, ha già trovato il gol dopo solo tre partite, e sembra già pronto per fare il grande passo nel Vecchio Continente.

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