SAMPDORIA–HELLAS VERONA, LE PAGELLE – Stadio Luigi Ferraris, Marassi, in qualsiasi modo vogliate chiamarlo, è sempre un palcoscenico emozionante. I colori blucerchiati dominano l’atmosfera sugli spalti, per un match importantissimo per la salvezza. La Sampdoria, fanalino di coda del campionato a 12 punti, ospita l’Hellas Verona, che con 7 punti in più rispetto ai genovesi punta alla salvezza. Un match serrato e che vede la squadra di casa dominare completamente il primo tempo. 2-0 al 45esimo minuto, che resta invariato fino al gol di Faraoni nel finale, a cui risponde Zanoli in chiusura. Partita che termina 3-1 e restituisce speranza salvezza alla Sampdoria. Prestazione immensa portata a casa da Gabbiadini, insieme al centrale Nuytinck. Numero Diez torna a Marassi in tribuna stampa, di seguito le pagelle del match.
LE PAGELLE DELLA SAMPDORIA
Turk 6: attento sul tiro dalla distanza di Lazovic, non sembra soffrire troppo la pressione. Preciso nelle uscite e con i piedi, non fa vivere brividi al suo allenatore se non nel recupero. Fa una super parata, a cui segue il gol di Gaich poi annullato. Sostituisce degnamente Audero, anche se rischia terribilmente nel finale di gara.
Günter 6: non viene impegnato, dal suo lato, come Nuytinck e Amione. Non spreca palloni e gestisce insieme al reparto difensivo il giro palla dal basso. Quando la Sampdoria soffre e lotta, dà il suo pieno apporto.
Nuytinck 7: stoico. Guida la difesa della Sampdoria e, laddove non arrivano i compagni, mette sempre una pezza. Deciso, concreto e mai in ritardo. Ottimo lavoro anche in impostazione, partita da manuale del difensore. Unica sbavatura, l’ammonizione sul fallo ai danni di Gaich, che lo costringerà a saltare il prossimo match.
Amione 6,5: svetta più volte in testa a Djuric nei colpi di testa, e dimostra affidabilità nel posizionamento e nella coperture difensive. L’inesperienza comporta interventi delle volte abbastanza irruenti, che costano punizioni tranquillamente evitabili. Si nota una buona personalità nel gioco con la palla tra i piedi.
Zanoli 6: su quel lato di campo sembra esserci deserto, o quasi. Nè lui nè Doig si rendono pericolosi o quantomeno presenti. Tenta qualche scorribanda, perdendo però sempre il pallone. Non sufficiente sul punto di vista offensivo, e difensivamente perde di vista l’uomo, rischio evitato da un grande intervento di Nuytinck. Anche nel secondo tempo gioca pochi palloni, perdendone anche qualcuno di troppo. L’ammonizione presa sembrava un macigno sulla sua partita, ma il terzino salva la sua prestazione col gol nel recupero che chiude i giochi.
Winks 6: una partita da controsenso, dove il movimento risulta giusto e preciso, mentre le giocato spesso scadenti e superficiali. Nel primo tempo perde troppi palloni per il ruolo che ha nel gioco di Stankovic, e non riesce mai ad essere pienamente convincente. Nel secondo tempo cresce di livello la sua prestazione, e con la corsa ed i palloni recuperati guadagna una piena sufficienza.
Cuisance 6,5: tanta qualità nel centrocampo della Sampdoria, anche grazie alla prestazione di questo ragazzo del ’99. Primo tempo decorato da tante belle giocate, molta tecnica ed una costante creazione di superiorità numerica nella metà campo veronese. Sostituito al 62esimo minuto. (Dal 63′ Ilkhan 6: chiamato poco in causa, mostra sprazzi di qualità e visione di gioco)
Augello 6,5: ara la fascia sinistra con una prestazione che ricorda molto quelle della scorsa stagione. Preciso in chiusura ma soprattutto costante e veloce in fase offensiva. Arriva spesso al cross e impensierisce la retroguardia gialloblù. Cala nel secondo tempo, dove subisce le azioni offensive avversarie.
Leris 5: ininfluente nel gioco blucerchiato, nonostante l’impegno ed i tentativi di movimento smarcante. Troppi errori nello stop dei palloni che riceve, e finisce spesso per pestare i piedi ad Augello. Troppi 45 minuti per attendere la prima giocata positiva del suo match. Prestazione da dimenticare, che cresce solo lievemente nel secondo tempo. Sostituito al minuto 84. (Dall’85’ Murillo S.V.)
Djuricic 6: spende benissimo l’ammonizione, fallo su Duda che blocca un’azione che sembrava destinata al tiro in porta ravvicinato. Per il resto si muove in verticale sulla linea del centrocampo, e cerca di portare qualità al gioco. Peccato che si accenda e si renda visibile solo a tratti di gara. Sostituito al minuto 72. (Dal 73′ Murru 6: partita standard, da compito: gestisce bene la sua fascia, tenendo botta allo scontro con Depaoli).
Gabbiadini 7,5: segna il gol del vantaggio con la fascia da capitano al braccio, e trascina le speranze della Sampdoria. Tra i suoi è il più concreto e convinto, lotta su ogni pallone rendendoli quasi tutti giocabili. Raddoppia con uno splendido mancino da fuori area, imprendibile per Montipó. Sostituito al minuto 84 (Dall’85’ Jesè 6,5: non gli vengono concessi più di 12 minuti, eppure in quel poco tempo mette a referto un assist per il gol decisivo di Zanoli. Gran cavalcata in contropiede, e scintilla che forse gli avrà ricordato tempi migliori).
Stankovic 6,5: ottima gestione della gara di mister Stankovic, che schiera una formazione quasi perfetta. Bravo a cambiare in corso di gara e ad intuire il cambio Jesè, ci porta una Sampdoria dominante per tutto il primo tempo. Carica i suoi ad un secondo tempo di sacrificio, che viene gestito abbastanza bene. Qualche pecca, nel secondo tempo, nella gestione del gioco.
LE PAGELLE DELL’HELLAS VERONA
Montipó 6: incolpevole sul secondo e sul terzo gol, ma forse sul primo qualcosa di più poteva farlo. Chiude la porta del Verona in un paio di occasioni e mette una pezza su alcuni palloni che gli vengono giocati male dai difensori che ha davanti.
Dawidowicz 5,5: dal suo lato passano tutti i palloni che la Sampdoria porta in area, forse poco aiutato da Faroni nella gestione di Augello. E anche se Leris impensierisce poco, la sua prestazione non raggiunge la sufficienza, insieme a tutti i compagni di reparto.
Magnani 5,5: troppo impreciso in impostazione, dove pur di lanciare spreca palloni facilmente giocabili. Difensore più esperto, dovrebbe dare un apporto maggiore. Sostituito a fine primo tempo (Dal 45′ Veloso 6: l’Hellas ritrova il suo metronomo, che entra con la giusta voglia e concentrazione. Il pallone illuminante per Duda, che poi porta al primo gol annullato, è suo, e tutte le azioni pericolose del Verona passano dai suoi piedi. Cala soprattutto negli ultimi 15 minuti, segnale di una forma ancora non eccellente).
Coppola 5: poca personalità, e qualche pecca anche di qualità in fase di impostazione. La difesa del Verona nel primo tempo si abbassa troppo, anche e soprattutto a causa sua. Nel secondo tempo cresce insieme alla squadra, ma non arriva alla sufficienza. Ammonito nel recupero per un fallo ai danni di Jesè.
Faraoni 6,5: corre e lotta come ci ha abituati, ma non riesce ad essere particolarmente incisivo. Partita di costanza e sacrificio che vede, grazie al gol segnato nel finale, un’ampia sufficienza.
Tameze 5,5: porta la sua lotta a centrocampo e poco altro. Scarso impatto tecnico sulla partita, i palloni che gioca sono soprattutto passaggi semplici e corti, con errori evidenti sul lancio lungo. Poca visione e poca tecnica, a centrocampo non riesce a convincere contro i centrocampisti blucerchiati.
Duda 6: impreciso, quasi frenetico. Pur di giocare il pallone sceglie delle volte la giocata sbagliata. Cresce nel secondo tempo, soprattutto col gioco da terra, trovando precisione e qualità, oltre ad una palla perfetta per Gaich, che segna ma vede il gol annullato per fuorigioco. Fino alla fine gestisce, insieme a Veloso, tutti i palloni che riesce e prova a renderli pericolosi.
Doig 5: primo tempo da fantasma, tocca pochissimi palloni senza essere mai propositivo nè incisivo. Sostituito a fine primo tempo (Dal 45′ Lasagna 5,5: sembra entrare col piglio giusto per rimettere in piedi la sfida, ma cala col passare dei minuti. Lotta su ogni pallone, ma propone poche giocate di livello e non è praticamente mai incisivo).
Braaf 6: gioca con buoni spunti in rapidità che lo rendono il giocatore più pericoloso nell’Hellas nel primo tempo, nonostante la poca concretezza in fase realizzativa. Inizia il secondo tempo con un piglio ancora più audace, colpendo subito un palo. Si accende e spegne a tratti, complici anche i pochi palloni giocabili ricevuti. Sostituito al minuto 78 (Dal 79′ Kallon 5,5: entra per dare gamba ma non si accende praticamente mai, negando alla squadra un apporto che poteva essere più importante. Ogni tentativo di giocata viene spento da una difesa di casa attentissima).
Lazovic 5,5: prestazione non pienamente sufficiente del giocatore più rappresentativo del Verona. Due bei tiri su calci di punizione, uno fuori di poco e uno parato da Turk, per il resto si è visto poco. Sostituito al minuto 68 (Dal 68′ Depaoli 6: non propone nulla di diverso rispetto al compagno che sostituisce, porta a termine il suo compito e nient’altro di particolare. Si unisce alla spinta dell’Hellas fino alla fine, ma il cuore non lo porta oltre la sufficienza).
Djuric 5: nonostante sia abile nel gioco di sponda di Zaffaroni, non lo è decisamente per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Palla al piede è macchinoso e prevedibile, non crea grattacapi alla difesa blucerchiata. Fuori per infortunio al 37′ (Dal 38′ Gaich 6,5: appena entrato impensierisce subito la difesa della Sampdoria, costretta al fallo sul compagno Duda. Rivolta il volto dell’attacco dell’Hellas, che sembra ritrovare grinta e qualità. Si vede annullare due gol per fuorigioco, il primo su una palla stupenda di Duda. Migliore in campo dei suoi dal suo ingresso, l’unico che realmente impensierisce il portiere avversario, fino al gol del 2-1. Meritava miglior sorte).
Zaffaroni 5,5: se la gestione del primo tempo è scadente, e alcune scelte di formazione avranno fatto storcere il naso a molti, nel secondo coi cambi la squadra si riprende. In particolare Gaich e Veloso impattano bene il match. La spinta degli scaligeri nel secondo tempo è costante ma non sufficiente a ribaltare il match, e nel finale arriva anche la beffa col gol del 3-1. Risulta molto rivedibile la gestione della gara da parte dell’allenatore.