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Sanabria, parla il fratello: "Nessun motivo per vederlo via dal Toro"

Flash News

Il fratello di Sanabria: “Non c’è motivo per partire dal Torino”

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Sanabria

Antonio Sanabria è sbocciato. Ivan Juric aveva chiesto un attaccante nel mercato di gennaio e se l’è ritrovato in casa. La punta paraguayana ha messo a segno dodici reti in questa Serie A: numeri che costituiscono un primato personale per lui. Ciò che veramente stupisce è che dieci gol sono arrivati nel 2023. In seguito alla disputa del Mondiale, solo Osimhen e Lautaro hanno fatto meglio di Sanabria, che adesso è ambito da diversi club di Serie A.

A spegnere le voci di mercato ci ha pensato il fratello di Antonio, Joel Sanabria, che ha parlato a Tuttosport: “A gennaio ci sono state squadre che si sono fatte avanti per lui ma ha preferito rimanere perché non voleva andarsene dopo un’astinenza di gol, sarebbe stata una sconfitta. Voleva dimostrare di poter essere determinante ed anche perché a Torino sta molto bene. Ora sta ripagando la fiducia di tutti. Ha ancora due anni di contratto e vuole restare in granata, non ci sono motivi per immaginarlo lontano dal Torino“. 

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Calcio Internazionale

Roma, parla Bove: “Sono molto emozionato, Mourinho è una persona vera”

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Dove vedere Bayer Leverkusen-Roma

Edoardo Bove, centrocampista della Roma, è uno dei calciatori-sorpresa del club giallorosso durante questa stagione. Il classe 2002 ha parlato in un’intervista in vista della gara della finale di Europa League contro il Siviglia, che i giallorossi giocheranno a Budapest.

BOVE: “STO VIVENDO GRANDI EMOZIONI”

Di seguito le parole riportate da Gianluca Di Marzio durante l’intervista di Bove:

LA STRADA GIUSTA – “Da quando sono piccolo sono sempre stato appassionato di sport e sono sempre stato bravo a calcio e a tennis. Sono stato costretto a scegliere e devo ammettere che ho preso la decisione giusta”.

EMOZIONI – “Sto vivendo tante emozioni, inspiegabili. Per me ciò che contava era giocare allo sport che amo da quando son piccolo, poi ho capito l’importanza dell’essere in un club di livello come la Roma. Ringrazio la società e anche Josè Mourinho”.

OBIETTIVI – “Il prossimo obiettivo è quello di conquistare la maglia da titolare nella Roma. Devo esser grato per la fiducia che la squadra mi sta dando ultimamente e questa è la cosa più importante”.

MOURINHO – “È una persona speciale, ma soprattutto vera. Se ha qualcosa da dire te lo dice in faccia e io preferisco le persone così”.

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Calcio e dintorni

Heysel, Infantino ricorda le vittime: “Mai più tragedie simili”

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Nella giornata del ricordo della Strage dell’Heysel, avvenuta 38 anni fa, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha espresso il suo cordoglio su Instagram.
Nella storia postata qualche ora fa, Infantino scrive:

“Oggi vorrei ricordare la strage dell’Heysel, avvenuta il 29 maggio 1985….con la speranza che tragedie come quella non accadano più in futuro”.

Un messaggio di speranza che raggiunge tutti gli appassionati di calcio, in un giorno triste che nessuno deve dimenticare.

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Europa League

Mourinho imbattuto nelle finali europee: le 5 vittorie dello Special One

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Mercoledì andrà in scena, alla Puskas Arena di Budapest, la finale di Europa League tra Siviglia e Roma. Un match che oltre ad essere quello che determinerà la stagione delle due squadre, rappresenta anche un vero e proprio scontro tra invincibili. Da un lato c’è proprio il Siviglia con 6 finali giocate e vinte, tutte in Europa League. Dall’altro invece a guidare la Roma verso la sua seconda finale europea consecutiva c’è Josè Mourinho. Lo Special One è l’unico allenatore ad aver vinto tutte e tre le competizioni europee (Champions League, Europa League e Conference League) ed è uno dei pochi ad essere imbattuto nelle finali, con 5 successi su 5. Mercoledì dunque, l’obiettivo sarà quello di scrivere la storia ancora una volta, ma intanto andiamo a ripercorrere tutte le finali vinte dal portoghese.

ROMA-FEYENOORD 1-0, 2022

Si parte dalla più recente, che risale ad appena un anno fa. Una partita che i tifosi giallorossi hanno ancora negli occhi e che ha riportato in Italia un trofeo europeo dopo ben 13 anni. A Tirana, la Roma dopo la batosta per 6-1 incassata ai gironi dal Bodo Glimt e il percorso fantastico, soprattutto in casa, arriva a giocarsi la finale di Conference League contro il Feyenoord di Arne Slot.

Gli olandesi invece arrivano dopo un percorso netto e dopo aver eliminato il Marsiglia in semifinale. Il match si gioca sul filo della tensione, come normale che sia in una finale. Dopo un avvio fatto di poche emozioni, poco dopo la mezz’ora arriva il gol che sblocca e alla fine decide il match: Mancini lancia da centrocampo e pesca Zaniolo in area, che mette giù di petto e con un pallonetto scavalca Bijlow con un pallonetto per l’1-0 della Roma.

Dopo il gol subito il Feyenoord fa di tutto per il pareggio, con il palo colpito da Trauner e la traversa di Malacia, dopo un grande intervento di Rui Patricio. Alla fine fine però a spuntarla sarà la squadra di Mourinho.

AJAX-MANCHESTER UNITED 0-2, 2017

Nella stagione 2016/17, Mourinho ha la possibilità di regalare al Manchester United l’unico trofeo che mancava nella sua gloriosa bacheca: l’Europa League. Per farlo, nella finale di Stoccolma deve battere un Ajax che vanta in rosa giovani talenti, come Onana e De Ligt e diversi giocatori di qualità come Ziyech e Klaassen.

La gara per i Red Devils si mette subito su binari favorevoli. Pogba infatti sblocca il risultato dopo 18 minuti, grazie ad un sinistro da fuori deviato in modo decisivo da Davinson Sanchez. Lo United la fa da padrone e così a inizio ripresa trova anche il raddoppio con la girata da sotto misura di Mkhitaryan.

Gara che poi si concluderà proprio con il risultato di 0-2 e con il Manchester United che vince la sua prima storica Europa League. Per lo Special One invece, come vedremo più avanti, si tratterà del secondo successo nella manifestazione.

BAYERN MONACO-INTER 0-2, 2010

Il 2010 resterà un anno indimenticabile per l’Inter, con il famoso triplete arrivato proprio sotto la guida di Mourinho. Quella col Bayern è la partita per eccellenza di quella stagione. Un match diventato indelebile nella memoria dei tifosi nerazzurri ed importantissimo per il calcio italiano, essendo l’ultima Champions vinta da una squadra di Serie A.

Tornando alla cavalcata dei nerazzurri, gli uomini di Mourinho furono capaci di eliminare lo straordinario Barcellona di Guardiola e Messi in semifinale. A quel punto restava da compiere solo l’ultimo step, quello più importante: la finale con il Bayern Monaco. La notte del Bernabeu porta la finale di Diego Milito.

El Principe si prese i riflettori con una splendida doppietta, con un gol per tempo. Nel primo, si presenta davanti a Butt battendolo col destro, in occasione del raddoppio invece aggira Van Buyten e deposita in rete. Due gol che valgono la storia e che consegnano allo Special One il triplete e la sua seconda Champions, prima dell’addio.

MONACO-PORTO 0-3, 2004

La finale del 2004 è quella che lancia definitivamente Mourinho nell’olimpo del calcio europeo. Il portoghese, allora 41enne e non ancora Special One, guida il Porto verso un’impresa unica. Il punto chiave del percorso però risale agli ottavi, con il passaggio del turno ai danni del Manchester United.

Un percorso netto e senza intoppi, concluso nel miglior modo possibile alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. Per la finale, l’avversaria era un’altra underdog: il Monaco di Giuly e Morientes. Il confronto sarà però ampiamente dominato dai lusitani, capaci di imporsi con un netto 3-0.

A decidere l’incontro sono le reti di Carlos Alberto, nel finale di primo tempo, e quelle di Deco e Alenicev nella ripresa. Ancora oggi il Porto resta l’ultima squadra non militante nei migliori 5 campionati europei a vincere la Champions, a testimonianza di un’impresa davvero speciale.

PORTO-CELTIC 3-2, 2003

Il primo trofeo europeo di Josè Mourinho, capace col suo Porto di compiere un favoloso back to back con Coppa UEFA e Champions League nel giro di due anni. Questa del 2003, oltre ad essere la prima per il tecnico, resta anche l’unica in cui la sua squadra subisce gol.

Con il Celtic finisce con uno spettacolare 2-3. Dopo una partenza a rilento il match si sblocca in favore dei Lusitani, nel recupero del primo tempo, con il tap in vincente di Derlei. Ripresa che parte col botto, con gli scozzesi che non ci stanno e tornano in partita con il colpo di testa di Larsson.

Partita che si stappa definitivamente e gol che arrivano in successione. Prima Alenicev firma il sorpasso del Porto e poi è ancora Larsson a pareggiare e a fissare sul 2-2 un risultato che durerà fino al 115′ dei supplementari. Minuto in cui Derlei firma la sua doppietta personale e consente a Mourinho di sollevare, proprio al cielo di Siviglia, la sua prima Coppa UEFA.

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Calcio e dintorni

Inter, parla la moglie di Inzaghi: “Simone conosce bene il City”

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Inzaghi

Intervenuta sulle pagine di “Diva e Donna”, Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, ha parlato dell’imminente finale di Champions League tra Inter e Manchester City. In particolare, la signora Inzaghi ha dichiarato quanto segue:

“Simone sa benissimo quanto sarà dura per l’Inter, perché conosce molto bene il City. Prima della semifinale mi aveva addirittura detto che avrebbero vinto 4-0 con il Real Madrid e così è stato. Questo fa capire quanto loro siano degli alieni, ma lui è pronto e sa come fermarli”.

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