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Sarri a DAZN: "La Juventus doveva finire la partita in 9 uomini"

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Sarri a DAZN: “La Juventus doveva finire la partita in 9 uomini”

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Lazio

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria della sua Lazio contro l’eterna rivale Juventus. Molto soddisfatto della buona prestazione dei suoi, che vengono da un ottimo momento di forma. Ma anche un po’ di polemica per una Juventus che, a detta sua, meritava qualche cartellino rosso in più

MOMENTO DI FORMA – “Sono orgoglioso dell’atteggiamento dei giocatori, di tutto il lavoro che abbiamo provato in allenamento e ora sappiamo anche mettere in partita. La squadra gioca con un piglio, un’aggressività e una consapevolezza diversa è sempre in partita e questo mi fa piacere”.

STRISCIONE DELLA NORD – “La frase dello striscione dei tifosi è stata una frase che ho detto io in in conferenza stampa la settimaa scorsa. Dall’esterno non è facile capire la lazialità, ma se ci sei dentro ti accorge che ti invade, ti coinvolge, ti dà senso di appartenenza forte come ho visto in pochissime sqiuadre“.

APPROCCIO DEI GIOCATORI – “Il colpo di tacco e la tecnica alcuni giocatori (Luis Alberto e Zaccagni) lo hanno nel DNA e lo avranno sempre. A me può far piacere piacere ciò che gli posso aver innescato io nelle loro testa e se loro mettono in campo questa disponibilità ne beneficiamo tutti“.

POLEMICHE SUL GOL DI MILINKOVIC-SAVIC – “La mia impressione è che poteva fischiare fallo su quel gol, ma ho avuto anche impressioni dievrse. Abbiamo finito la partita con un po’ di ospiti, perchè la Juve doveva finirla in 9. Il fallo di Locatelli a fine primo tempo è da rosso non da giallo e Cuadrado doveva ricevere il secondo giallo. Zaccagni invece no, è bene che ce lo lascino a noi (ride, ndr)”.

CILINDRATA MENTALE – “Quest’anno a livello di campionato siamo stati una squadra continua, i passi a vuoto li abbiamo avuti solo in Europa. Se abbiamo aumentato la cilindrata mentale lo sapremo quando giocheremo ogni tre giorni“.

AFFRONTARE LA JUVENTUS – “Il rischio di giocare contro la juventus è sempre quello di andare sotto ritmo. In alcune zone di campo hai l’impressione di giocare con troppa tranquillità e puoi rischiare di abbassare i ritmi, ma sulle palle che riconquistano sanno essere pericolosi. Noi abbiamo fatto quello che volevamo fare per 75′, lo abbiamo fatto un po’ meno nel finale“.

FINALE DI STAGIONE – “I punti sembrano tannti a volte pochi in realtà ci sono ancora 27 punti in palio e dobbiamo giocarcela. Non è facile ora e non era impossibile quando eravamo sotto“.

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Giornata decisiva per Koopmeiners: Atalanta fiduciosa per Napoli

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Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali

In casa Atalanta quella di oggi sarà la giornata decisiva per sapere se Teun Koopmeiners sarà a disposizione di Gasperini nella sfida di domani contro il Napoli. A Zingonia, infatti, è prevista la seduta di rifinitura dei nerazzurri prima della partenza per Napoli, dove domani affronteranno i partenopei alle 12.30. Il centrocampista olandese dovrà dimostrare di aver recuperato dal problema fisico accusato durante la gara amichevole della sua nazionale contro la Scozia. L’esito degli esami aveva evidenziato dei postumi traumatico-distrattivi al polpaccio sinistro e le condizioni di Koopmeiners sono state monitorate quotidianamente. Ieri il 26enne ha anche svolto parte dell’allenamento ma oggi sarà la giornata decisiva per capire se sarà disponibile per la trasferta campana. La sensazione al momento è quella che il giocatore possa recuperare per la gara di domani e in casa nerazzurra c’è fiducia a riguardo.

L’obiettivo di Koopmeiners è quello di scendere in campo nella sfida contro il Napoli che avrebbe potuto vederlo protagonista con la maglia azzurra. Infatti, la scorsa estate il club partenopeo ha provato a portare in Campania il centrocampista, offrendo 47 milioni di euro. L’Atalanta però ha rifiutato la proposta dei campioni d’Italia. Difficilmente, però, i nerazzurri potranno trattenere ancora Koopmeiners questa estate. Su di lui, oltre ad alcuni club di Premier League, c’è anche la Juventus, con il club bergamasco che punta ad ottenere almeno 60 milioni dalla vendita dell’olandese.

Intanto, però, in casa Atalanta si guarda all’importante sfida di domani e Gasperini si augura di poter contare su Koopmeiners, che in campionato ha messo a segno già 10 reti e fornito 3 assist ai compagni.

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Calciomercato

L’Inter ci prova per Hermoso: il difensore dell’Atletico è in scadenza

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Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Il difensore dell’Atletico Madrid Mario Hermoso è nel mirino dell’Inter. Lo spagnolo è infatti in scadenza a giugno 2024. Prosegue la ricerca di un difensore per i nerazzurri. La retroguardia della formazione allenata da Simone Inzaghi ha un’età media alta, con De Vrij che ha 32 anni, e Acerbi che ha toccato quota 36 anni.

Ecco perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in casa Inter si inizia a cercare un nuovo innesto in quella zona. Quest’ultimo, potrebbe essere nel nome di Mario Hermoso, difensore dell’Atletico Madrid, classe 1995, che si libererebbe a zero a fine stagione. Ciò perché il centrale mancino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e non ha ancora rinnovato con gli spagnoli.

INTER HERMOSO: CHI SOSTITUIREBBE LO SPAGNOLO

Come menzionato in precedenza, l‘Inter sta valutando seriamente di proseguire con questa difesa, soprattutto con il profilo di Francesco Acerbi. Quest’ultimo, oltre il caso Juan Jesus che lo ha coinvolto, ha anche avuto diversi problemini fisici, tra cui l’ultimo al polpaccio. La necessità è dunque di avere un giocatore più integro sia dal punto di vista fisico, a causa dei diversi acciacchi, ma anche dal punto di vista psicofisico, perché non si può prevedere come il caso razzismo possa aver influito sul giocatore.

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Martinez: “Genoa bell’ambiente, l’obiettivo è la salvezza”

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Josep Martinez, portiere del Genoa, Serie A, Coppa Italia

Josep Martinez, portiere del Genoa, ha parlato in un’intervista a Il Secolo XIX della sua avventura in rossoblù. Tra le sorprese di quest’annata c’è sicuramente il Genoa di Alberto Gilardino. Nonostante sia una neopromossa, dopo il 2° posto in Serie B nella passata stagione e il ritorno in A, i rossoblù hanno mostrato risultati e calcio di livello. Al momento, infatti, i liguri sono al 12° posto in classifica, a +10 sulla salvezza; Un risultato forse inaspettato alla vigilia, per una squadra che lotta per non retrocedere.

Questo merito di una squadra gestita bene dal mister, ma fatta di giocatori di livello, tra cui l’estremo difensore Josep Martinez, spagnolo ex Lipsia. Quest’ultimo ha parlato a Il Secolo XIX dei motivi per cui ha scelto il Grifone, e degli obiettivi di questa stagione, che sta per volgere al termine.

SCELTA DELLA SQUADRA“Fin da bambino ho sempre avuto come desiderio di giocare per una squadra che avesse intorno a sé una passione come quella che ha il Genoa“.

AMBIENTE“La gente è la parte più importante del calcio, qui ho trovato un ambiente che mi piace“.

OBIETTIVIPrima di tutto la salvezza, la partita con il Frosinone è un crocevia molto importante. E poi dobbiamo continuare a fare risultati”.

 

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Calciomercato

Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

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Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

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