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Scocca l'ora di Simic

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Scocca l’ora di Simic

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Era in odore d’esordio già questa domenica, poi Rino Gattuso ha deciso di puntare sull’esperienza dei giocatori che queste situazioni di emergenza le hanno già vissute. Oggi potrebbe essere il suo giorno: Stefan Simic, è pronto a conquistarsi il posto da titolare. E non ci poteva essere occasione migliore di quella odierna, davanti al proprio pubblico e contro un avversario non particolarmente irresistibile, per usare un enorme eufemismo.

È un momento cruciale per la stagione del Milan. Se il ceco dovesse rispondere positivamente, coprirebbe una lacuna importante al centro della difesa rossonera, già orfana di tre giocatori.

MANO DEL DESTINO?

Cresciuto calcisticamente nello Slavia Praga, Stefan Simic arriva in Italia nel 2012, acquistato dal Genoa di Preziosi. Dopo solo una stagione, il Grifone trova un accordo per il suo trasferimento in rossonero e il classe ’95 si aggrega alla Primavera. Dopo i primi prestiti al Varese e al Mouscron, torna nuovamente in Italia, dove l’anno scorso ha finalmente esordito in Serie A con la maglia del Crotone.

Per lui sono arrivate le prime 9 presenze, un discreto bottino che comunque gli ha permesso di conoscere meglio il nostro campionato. Quest’estate è tornato al Milan, la società era già pronta a mandarlo nuovamente in prestito ma Gattuso ha deciso di bloccare tutto. Con il senno di poi, questa si è rivelata una scelta davvero azzeccata, vista la tempesta di infortuni che si è abbattuta su Milanello e in particolare sulla difesa del Diavolo. Stasera avrà l’opportunità di prolungare la sua permanenza. Il suo destino sembra incrociato con quello del Milan: oggi potrebbe trovare la luce nella sua carriera, ancora abbastanza in ombra, e nella stagione della sua squadra.

 

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CENTRALE O TERZINO

La partita di questa sera con il Dudelange servirà a misurarne il suo vero valore. Simic nasce come difensore centrale e grazie ai suoi 189 cm di altezza sa farsi valere soprattutto nel gioco aereo.  Inoltre è dotato di una buona tecnica di base e soprattutto ha grande facilità nella corsa e questo lo rende particolarmente duttile. All’occorrenza infatti, Simic può giocare anche terzino destro, ruolo in cui si è cimentato per un anno intero nella Primavera del Genoa.

In quel ruolo il Milan è abbastanza coperto, da centrale invece è un’autentica manna dal cielo. La sua grande elevazione potrebbe risultare determinante soprattutto sui calci piazzati, grande punto debole della squadra di Gattuso, magari regalando anche qualche goal.

Chi lo ha avuto in squadra e l’ha visto giocare, parla molto bene di lui. In particolare, negli ultimi giorni ha rilasciato delle importanti dichiarazioni a proposito l’ex responsabile del settore giovanile rossonero, Filippo Galli:

Simic ha buone qualità. È rientrato al Milan dopo una serie di prestiti e, purtroppo, quest’anno non è ancora riuscito a trovare spazio in campo. Con la fiducia dei compagni e dello staff tecnico può fare bene”.

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SULLE ORME DI PIQUÉ

È importante non dimenticare però che questo giocatore ha solo 23 anni. Certamente ha l’età giusta per affermarsi a buoni livelli o almeno risultare un tassello importante per lo scacchiere milanista. L’esperienza calcistica vissuta fino ad ora però, non è cosi ampia da dare delle grandi certezze al tecnico rossonero. Ecco perchè a Roma non lo abbiamo visto scendere in campo: una gara importantissima che richiedeva attenzione dal primo all’ultimo minuto, una tranquillità che per ora il ceco non può garantire.

Intanto oggi si potrà godere il suo esordio, un piccolo passo che farà capire se ce ne potranno essere molti altri, magari dando il suo contributo al sogno Champions del Milan. Una competizione che conosce bene il suo idolo: Gerard Piqué. Il centrale spagnolo è una leggenda del calcio e seppur con abissali differenze, qualcosa in comune tra i due giocatori effettivamente si trova. Entrambi sanno far valere la loro forza fisica e non disdegnano il gioco palla a terra, grazie alle ottime qualità tecniche. Certo, i livelli del campione blaugrana sono quasi utopici da raggiungere ma probabilmente Simic si accontenterebbe anche solo di poterlo affrontare, magari proprio in quell’agognata Champions.

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“STIAMO PROVANDO A TRE E A QUATTRO”

Intanto ieri Gattuso ha parlato del ragazzo nella consueta conferenza stampa della vigilia:

“Una possibilità? Anche domani, non si sa mai. Abbiamo provato la difesa a tre ma anche quella a quattro. In queste nove partite lo abbiamo a disposizione, dobbiamo metterlo in condizione di farlo esprimere al massimo”

Naturalmente l’allenatore rossonero gioca a tener le sue carte nascoste il più a lungo ma l’esordio di Simic è quasi assicurato. Il passaggio chiave di queste dichiarazioni sta certamente nel dubbio tra la difesa a tre o a quattro. Dubbio che probabilmente riguarda più la fase offensiva, un’eventuale variazione della linea arretrata porterebbe a differenti scelte in avanti.

Essendo molto duttile infatti, Simic sa facilmente adattarsi a entrambi i moduli di gioco e al fianco di Zapata (in grande spolvero a Roma) potrebbe avere quella serenità per tentare anche qualche sortita in avanti. Attorno a lui c’è grande curiosità da parte di staff, compagni e tifosi. Il destino gli sta regalando una grossa chance, indispensabile coglierla.

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Cuni: “Di Francesco allenatore di livello, mi trovo molto bene al Frosinone”

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CUNI SI RACCONTA – Nella rosa molto giovane e talentuosa del Frosinone, spicca anche il nome di Marvin Cuni. L’attaccante albanese è cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco e, dopo tre prestiti in Germania, è arrivato in Italia a titolo definitivo. Il classe 2001 ha parlato dell’inizio di stagione dei ciociari e del suo impatto con la Serie A.

Queste le parole di Cuni riportate da Tuttofrosinone.com:

LE DICHIARAZIONI DI MARVIN CUNI

IL PRIMO GOL IN SERIE A – “Avevo già segnato un gol nel primo tempo (contro l’Empoli, ndr) che mi è stato annullato e per quel motivo mi ero innervosito parecchio. Successivamente, quando ho realizzato quel bel gol di tacco è stata per me una degna consolazione. Sono stato molto contento per la rete”.

LA DIFFEREBZA TRA IL CALCIO TEDESCO E QUELLO ITALIANO – “Dal punto di vista dell’intensità ci sono tante analogie tra il calcio tedesco e quello italiano. Forse in Germania si gioca un calcio più a tutto campo e ci sono più duelli uomo contro uomo. Qui in Italia, si preferisce invece costruire l’azione partendo più dal basso, per cercare di giocare in maniera più ragionata”.

L’AMBIENTAMENTO IN ITALIA – “Mi sono trovato fin da subito molto bene qui a Frosinone, che è una città piccola, dove tutto è a portata di mano. Anche con la squadra, l’impatto è stato subito positivo: qui si può lavorare bene, con calma e serietà. Giocare poi nel campionato di Serie A, rappresenta per me un grande passo per crescere personalmente”.

I MODELLI DI RIFERIMENTO – “I miei modelli di riferimento a livello calcistico sono giocatori come Cristiano Ronaldo, Haaland e Mbappè. Credo che un campionato competitivo ed avvincente come è quello di Serie A, mi può aiutare molto nel mio percorso di crescita”.

IL FANTACALCIO – “Devo dire che ogni giorno ricevo continuamente messaggi sul Fantacalcio, per chiedermi se in quella determinata partita da giocare sarò carico e farò gol. Questi sono tutti messaggi che poi mi motivano quando scendo in campo”.

L’INIZIO DI STAGIONE – “Sicuramente non era facile inizialmente fare così bene come noi. Però siamo un gruppo che lavora bene durante la settimana, capiamo quello che il mister ci chiede di proporre in campo ed abbiamo dei buoni concetti di gioco. Tutti i punti che abbiamo fatto fin qui, sono meritati e guadagnati attraverso il lavoro”.

GLI OBIETTIVI PERSONALI – “Non sono un tipo di calciatore che si pone obiettivi particolari a livello personale, ma penso sempre a giocare di partita in partita. A quello che accadrà a fine campionato adesso non voglio pensarci. Ragionerò su questo successivamente”.

IL BAYERN MONACO, SQUADRA IN CUI È CRESCIUTO – “Quella vissuta al Bayern Monaco è stata sicuramente una bellissima esperienza a livello personale. Thiago Alcantara è il giocatore più forte con cui ho avuto modo di stare, ed è con lui che andavo in allenamento. Confrontarsi con campioni di questo calibro, è stata per me un’esperienza fantastica”.

ARIJON IBRAHIMOVIC – “Mi sarei aspettato qualche difficoltà da parte sua, visto che è un giocatore molto giovane, ma essendo Ibrahimovic un calciatore di assoluta qualità e molto forte, sapevo che sarebbe uscito alla distanza”.

LO SPOGLIATOIO – “Il nostro è un gruppo molto unito come si vede dall’esterno, in cui tutti siamo in buoni rapporti. Personalmente, mi trovo bene con ognuno dei miei compagni di squadra. Per il parlare la stessa lingua, i giocatori con cui ho legato maggiormente sono Arijon Ibrahimovic ed Abdou Harroui”.

FUORI DAL CAMPO – Quando non gioco, generalmente sono un tipo di calciatore a cui piace stare a casa, riposarmi e giocare alla PlayStation. Ogni tanto non disdegno ad uscire per andare a mangiare fuori”.

EUSEBIO DI FRANCESCO – “Fin dai primi allenamenti svolti quest’anno, ho notato che mister Di Francesco è un tipo di allenatore a cui piace proporre gioco. È un allenatore di livello, sicuramente il migliore che ho avuto fino adesso in carriera. A livello personale mi trovo molto bene con lui, sia dentro che fuori dal campo”.

LA TIFOSERIA – “Non ho messaggi da lanciare ai nostri supporters, se non quello di ringraziarli per il sostegno che quotidianamente danno alla squadra. Anche nelle trasferte sono sempre numerosi per incitare sia noi che lo staff. Non mi sarei potuto aspettare tifoseria migliore in questa esperienza che sto vivendo a Frosinone”.

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Calciomercato

La Juventus irrompe su Ferguson del Bologna: i dettagli

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Ferguson

Dopo le pesante scorsa stagione, la Juventus di Max Allegri si è rialzata. I bianconeri sono lì a giocarsela con l’Inter capolista per il primato in classifica. Nonostante ciò, l’inizio della corrente stagione ha portato dalle parti di Vinovo non pochi problemi di cui dover tenere conto. Uno di questi riguarda l’emergenza a centrocampo, in seguito alle squalifiche che i motivi ormai noti di Pogba e Fagioli.

Un reparto dimezzato, con a disposizione un numero di uomini forse non sufficiente a sostenere un campionato di primissimo livello. Motivo per cui, la dirigenza juventina da diverso tempo avrebbe deciso di intervenire il prima possibile sul mercato, portando già  gennaio un rinforzo su cui Max Allegri possa contare fin da subito.

Diversi i nomi e i profili individuati dai dirigenti bianconeri. Da De Paul a Hojbjerg, passando per Samardzic, Phillips e Thomas Partey. Come riporta Tuttosport a questa lista si sarebbe aggiunto un nome: Lewis Ferguson. Il centrocampista scozzese continua a sorprendere in positivo, così come il Bologna tutto. Prestazioni di alto livello, per un giocatore che potrebbe far molto comodo nelle gerarchie di Max Allegri.

La concorrenza non manca. Ferguson ha diversi estimatori già da tempo. Il classe ’99 piace a Fulham, Nottingham e sopratutto al Milan, ma la Juve avrebbe già fatto dei passi per intavolare una possibile trattativa con l’agente del ragazzo e i suoi partner italiani. Rimane certamente molto difficile che il Bologna decida di privarsi già a gennaio del calciatore, soprattutto in virtù del campionato che gli emiliani stanno conducendo, e l’importanza di Ferguson per Thiago Motta. La Vecchia Signora rimane vigile vigile alla finestra. Il campionato chiama, il tempo per il calciomercato arriverà.

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Champions League

Primato assoluto in Champions per Arnautovic dopo il ritorno al gol: la statistica

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Arnautovic

Alcuni giocatori sono nati per giocare competizioni come la Champions League. Passano un’intera carriera a macinare gol, assist e vittorie, per entrare di diritto nella storia del calcio. Poi ci sono giocatori che, nonostante le qualità innate, scelgono altre strade, senza mai lasciare il segno veramente nella competizione per club più importante. Uno di questi è Marko Arnautovic, esperto attaccante nerazzurro, che è tornato a segnare dopo la bellezza di tredici anni nella competizione.

L’ultimo gol, come riporta Opta, risale al 2010, quando Arnautovic giocava nel Werder Brema. Sono passati la bellezza di 4740 giorni tra il gol di ieri sera con il Benfica e il precedente: è lo scarto più ampio che un giocatore abbia mai registrato nella competizione. Una carriera di alti e bassi quella dell’attaccante austriaco, che è però tornato al gol in Champions Leaguecontro il Benfica.

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“Quasi Napoli” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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