Dal principio fu una frase sibillina di Gerard Piqué. Una foto con didascalia “se queda”, ossia “rimane“, di quelle che convincono un po’ tutti gli addetti ai lavori e tutti i tifosi, ma che poi finì per ingannare praticamente tutti i calciofili del mondo, dato che Neymar JR. non rimase – no se quedó – scegliendo di iniziare una nuova avventura al PSG.

Dopo il matrimonio col Barça, l’affinità impressionante mostrata con Suarez e Messi durante gli anni catalani con caterve di gol e assist, O’Ney aveva scelto di intraprendere una nuova strada, diventare il testimonial del PSG e magari il personaggio principale di un viaggio parigino che lo avrebbe dovuto portare a diventare il numero uno, colui che si sarebbe portato la coppa dalle grandi orecchie all’ombra del Louvre. Ad oggi tutto questo non è successo, e le voci, come sappiamo, corrono. Eccome.
LA VIE PARISIENNE
Arrivato a Parigi, Neymar ha sempre mostrato grande voglia di far bene e di essere protagonista fin da subito del Paris Saint Germain, ma la fortuna gli ha più di una volta voltato le spalle: prima le presunte voci riguardanti i litigi con Cavani, poi l’infortunio che lo ha tenuto fermo dall’inverno fino alla fine del campionato – scelta mirata pre mondiale o reale rientro graduale per evitare ricadute? – e che ha messo quasi a repentaglio la sua partecipazione al mondiale russo.

Rendimento ottimo, in Ligue 1 almeno. Forse non meritava il titolo di miglior giocatore della stagione (che invece ha vinto), ma in campo ha sempre dato l’impressione di essere nel suo habitat naturale. Diverso ciò che è accaduto fuori: molto spesso si è letto di un Neymar triste, che soffre la mancanza di un gruppo unito come quello del Barcelona, quei ragazzi che quando può va sempre a trovare e con i quali tutt’oggi ama trascorrere del tempo; in Spagna, come si sa, amano poi costruire castelli di carta, però questo non significa che Neymar non possa avere un mal di pancia.
La prensa deportiva di Spagna ha lanciato la bomba secondo la quale il brasiliano vorrebbe tornare in Spagna, luogo più adatto al suo carattere e al suo stile di vita, dove il campionato è sicuramente più competitivo e caldo, e dove probabilmente potrebbe trovare degli stimoli superiori rispetto a quelli che incontra girando per gli stadi di Francia.
Forse dopo un giro sugli Champs Elysées, uno scatto ai piedi della Tour Eiffel ed un’occhiata rapida a Notre-Dame, mettendoci in mezzo qualche dribbling o qualche gol, Parigi potrebbe già essergli diventata “stretta”.
MADRID O BARCELONA?
Tanto, alla fine, il dilemma è questo.
Da una parte le voci di un possibile ritorno al Camp Nou, dove tutti ancora adorano il ragazzo funambolo proveniente dal Brasile, dall’altra un possibile tradimento che avrebbe del clamoroso: da Luis Enrique a Ronaldo, passando per quel Figo al quale fu lanciato di tutto durante il Clasico a Barcelona post ritorno in Catalogna, Neymar diventerebbe un altro di quei casi mondiali di passaggio da Barça a Real.

Il Real Madrid ha più volte smentito, dice da mesi, anni, di non essere interessato a Neymar, perchè i talenti già li ha e non serve nessun altro gallo nel pollaio. Però Florentino Perez lo conosciamo tutti, mai rimane indifferente davanti ai giocatori di un certo talento, fa sempre un pensierino a quei giocatori che porterebbero gente allo stadio e soldi nelle casse societarie. Neymar potrebbe creare una nuova epica battaglia a suon di dribbling e gol contro quel Messi con il quale ha dato spettacolo per anni.
E diciamola tutta, a nessuno dispiacerebbe rivedere un altro duello in stile Pulga vs CR7. Farebbe bene alla Spagna, farebbe bene al calcio e agli occhi di tutti gli innamorati di questo splendido sport.
Più difficile il ritorno in blaugrana, dato che in casa Barcelona in questi anni sono stati fatti pesanti investimenti post partenza dell’ex numero 11: prima Coutinho, poi Dembelé, passando per Vidal, Lenglet e Arthur quest’estate. Per quanto i soldi non manchino, la UEFA non permette un getto così forte al rubinetto delle finanze del Barça.
Tante chiacchiere, tante parole, tante ipotesi.
Ipotesi sono, e al momento ipotesi rimangono. Dalle lacrime per la saudade della Spagna, dal basculare tra il dubbio esistenziale “blaugrana o blanco?”, alla convinzione di poter far diventare grande il PSG.
Neymar per adesso è un giocatore dei rossoblu di Parigi, volente o nolente. Per il resto staremo a vedere.
Anzi, vamos a ver.