SEMIFINALI MONDIALI RIGORI – Novanta minuti che possono diventare centoventi e rotti. Lacrime di gioia che possono diventare singhiozzi di dolore e delusione. Sono per antonomasia le partite che possono aprire le porte del Paradiso o riscoprire le calde viscere dell’inferno. Sono le partite che a volte vengono più facilmente dimenticate, ma anche spesso quelle più importanti nel cammino per la conquista al titolo. Tutto questo sono le semifinali e, dopo ventidue giorni di Mondiale, anche il Qatar si prepara a raccontare le sue.
Ci saranno necessariamente vinti e vincitori e, senza nessuna possibilità di pareggiare, solo due delle quattro squadre ancora in corsa avranno l’onore di accedere alla Finalissima del 18 dicembre. Potrebbe esserci anche l’eventualità, dunque, di finire a giocarsi l’accesso alla partita dei sogni con la lotteria dei calci di rigorE. Dal momento che le semifinali decise dagli undici metri non sono state poi così tante, vale la pena vedere quali sono le partite in questione.
VOLA LA GERMANIA – 1982
Per comodità prenderemo in esame le rassegne Mondali degli ultimi quarant’anni. La prima ad essere presa in esame, dunque, sarà l’edizione spagnola del 1982. È l’otto luglio quando, al Ramon Sanchez Pizjuan, Germania e Francia si giocano l’accesso alla finalissima di Madrid. Quella che va in scena è una partita pirotecnica, una delle più belle della storia dei Mondiali. I tempi regolamentari terminano con il risultato di 1-1, poi, nei trenta minuti supplementari, si scatena l’inferno. I transalpini di Platini portano la contesa sul 3-1, per poi essere rimontati dalle reti tedesche di Fischer e di Rumenigge che inchiodano il risultato sul 3-3. A prendersi la scena nella lotteria dei rigori sarà il portiere della Germania Toni Schumacher che neutralizzerà due rigori e porterà i suoi in Finale. Nel match di tre giorni più tardi, però, i tedeschi cadranno impotenti sotto i colpi dell’Italia di Bearzot che conquisterà il terzo titolo mondiale della sua storia.
MALEDETTI RIGORI! – 1990
Nel 1990 addirittura entrambe le semifinali si decisero solo ai calci di rigore. Sulle note di Un’estate italiana, gli Azzurri padroni di casa arrivano in Semifinale. Davanti ad un San Paolo (ora Stadio Diego Armando Maradona) con il cuore diviso a metà, l’Italia arriva a giocarsi l’accesso alla finale contro l‘Argentina di, appunto, Diego Maradona, già allora l’idolo di Napoli. Gli Azzurri partono bene e, grazie ad un gol del solito Schillaci (uomo in più di quel Mondiale), si portano in vantaggio. Il gol di Caniggia, però, riporterà le cose in parità nel secondo tempo. Nella lotteria dei calci di rigori si riveleranno decisivi gli errori di Aldo Serena e Roberto Donadoni che regaleranno ad un applaudissimo Maradona l’opportunità di conquistare il terzo Mondiale della sua carriera.
L’altra tiratissima semifinale della competizione fu Germania-Inghilterra. A Torino le due squadre si trascinarono sino alla lotteria dei calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Come otto anni prima, furono ancora una volta i tedeschi ad avere la meglio dal dischetto. Decisivo l’errore di Chris Waddle, attaccante allora in forze al Marsiglia, che sparerà altissimo l’ultimo rigore della serie.
In Finale alla Germania basterà un gol dell’interista Brehme che regalerà il secondo Mondiale tedesco alla storia del calcio.
OBRIGADO TAFFAREL – 1998
Nel bel mezzo della sua epoca d’oro, il Brasile accede nel 1998 alla seconda di tre finali Mondiali consecutive (1994, 1998 e 2002). Di fronte ai quasi 60mila del Velodrome, la Seleçao soffre e annaspa contro la forte e temibilissima Olanda. Al vantaggio iniziale di un Ronaldo Nazario raramente così devastante, risponde a tempo quasi scaduto Patrick Kluivert con il colpo di testa dell’1-1. È un risultato, questo, che reggerà fino al 120esimo minuto e che determinerà, come ovvia conseguenza, la lotteria finale dei tiri dal dischetto. A mettersi il mantello e a diventare eroe nazionale sarà Claudio Taffarel. Il portiere verdeoro, che in carriera ha vestito anche le maglie di Parma e Reggiana, neutralizzerà i rigori di Cocu e de Boer e porterà il Brasile nella Finale poi persa contro la Francia padrona di casa.
LA MALEDIZIONE ORANGE – 2014
Quella tra Olanda e Brasile sarà l’ultima semifinale dei Mondiali decisa ai rigori per molto tempo. Bisognerà aspettare infatti 16 anni prima di assistere ad un’altra semifinale che si protrarrà oltre i 120 minuti di gioco, e ancora una volta la protagonista sarà l’Olanda. Ancora una volta, inoltre, gli Orange dovranno vedersela con una compagnie sudamericana, stavolta l’Argentina di Leo Messi. Il c.t. Van Gaal costruirà un’autentica gabbia attorno al fuoriclasse dell’Albiceleste. Un’intuizione tecnica, questa, che, oltre a limitare le iniziative offensive avversarie, ridurrà a zero anche la mole di gioco offensiva prodotta dai suoi. Dopo uno scialbo 0-0, dunque, a decidere le sorti della partita saranno i rigori. A vestire i panni del salvatore della patria, stavolta, sarà il portiere sudamericano Romero che parerà i rigori di Vlaar e Wesley Sneijder.
Nella Finalissima del Maracanà, però, come nel 1990 l’Argentina si piegherà alla Germania che vincerà ancora una volta per 1-0 grazie al gol di Mario Goetze.