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Serie A Back To The Future: Giornata 21

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Serie A Back To The Future: Giornata 21

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Un altro weekend lungo in compagnia della nostra amata Serie A, che ha in programma il Derby della Madonnina, sempre scenograficamente splendido e alcune sfide interessanti nella parte medio-bassa della graduatoria.
In Back To The Future, invece, torneremo allo storico Scudetto dell’Hellas Verona, ad una sfida ricca di gol tra Roma ed Empoli e alla prima esperienza in Serie A del Sassuolo.

CREMONESE-LECCE 2-1 07/11/1993

Le classifiche musicali vedono saldamente in vetta le 4 Non Blondes, con la loro hit “What’s Up”, che segna un’epoca.
Il campionato di Serie A 1993/94, intanto, vede una super Cremonese ospitare allo Zini il Lecce, che si barcamena nelle zone basse della classifica.
I grigiorossi partono fortissimo e dominano, ma sono i salentini a passare in vantaggio con Russo, che alla mezz’ora mette dentro su cross di Baldieri.
Il Lecce, ancora a secco di punti in trasferta, regge appena dieci minuti, visto che Trentalange concede un rigore decisamente inesistente ai padroni di casa, che Dezotti si fa parare da Gatta, mettendo dentro la ribattuta.
La ripresa, più equilibrata, vede una Cremonese meno arrembante, che trova ugualmente il gol vittoria a dieci minuti dalla fine, con Tentoni rapace a sfruttare un errore della difesa salentina.

ROMA-EMPOLI 4-3 01/02/1998

Il 3 febbraio 1998 i Pearl Jam rilasciano il loro quinto album, “Yeld”, punto di svolta per la band di Seattle e contenente alcuni brani clamorosi (se non avete mai sentito “Wishlist” rimediate immediatamente).
Due giorni prima all’Olimpico di Roma è andata in scena una partita pazza, tra i giallorossi di Zeman e l’Empoli di Spalletti.
Dopo un primo tempo dominato dai padroni di casa, che chiudono sull’1-0 grazie al gol di Balbo, dopo sponda di Tommasi, la ripresa vede un Empoli completamente diverso in campo.
Nonostante l’espulsione di Fusco, gli azzurri pareggiano grazie a Bonomi, che mette dentro su assist di Esposito.
I fuochi d’artificio, però, iniziano dal 73’, quando Aldair sfrutta una mischia in area e trova il nuovo vantaggio per i suoi, che un minuto dopo sembrano chiudere i giochi ancora con Balbo, ispirato da Gautieri.
A cinque minuti dalla fine, però, l’Empoli torna in partita, a sorpresa, grazie ad un super gol di Cappellini al volo in corsa.
La tripletta di Balbo, che arriva su rigore all’87’, rimette sul +2 la Roma, ma è ancora Cappellini a mettere pepe sul finale, questa volta con una grande incornata.
Finisce 4-3, in pieno stile zemaniano, una delle partite più belle della stagione 1997/98.

SASSUOLO-ATALANTA 2-0 24/11/2013

Uno delle canzoni simbolo del periodo è “Royals”, di Lorde, che domina incontrastata nelle classifiche.
Intanto, in Serie A, il Sassuolo inizia a prendere confidenza con il torneo e batte l’Atalanta a domicilio.
In una sfida tutto sommato equilibrata, i neroverdi chiudono la pratica in 3 minuti, tra il 64’ e il 67’. Ad aprire le marcature è Zaza, che mette dentro dopo la respinta di Consigli su una punizione di Berardi, mentre il 2-0 è siglato dallo stesso numero 25, dopo una grande giocata di Marrone.

SPEZIA-NAPOLI 0-1 30/09/2006

Ad appena 10 giorni dall’uscita di “Welcome To The Black Parade”, brano simbolo dei My Chemical Romance, parte la Serie B 2006/07, quella che vede ai blocchi di partenza anche la Juventus dei Campioni del Mondo. Tra le inseguitrici, il Napoli parte con l’obiettivo di tornare in massima serie, magari intralciando i piani della Vecchia Signora.
Alla quinta giornata, nell’insidiosa trasferta di La Spezia, i partenopei non riescono a sfondare il muro eretto dagli aquilotti, almeno fino al 70’, quando Paolo Cannavaro mette dentro su corner il gol che regala tre punti pesanti ai suoi.

TORINO-UDINESE 3-1 13/01/2002

Nel primo mese del 2002 resta saldamente in vetta alle classifiche musicali il duetto tra Robbie Williams e Nicole Kidman, “Something Stupid”.
Intanto, nella prima di ritorno della Serie A 2001/02, Udinese e Torino si sfidano, alla ricerca di punti salvezza.
Dopo meno di mezz’ora i padroni di casa passano in vantaggio grazie ad un rigore di Cristiano Lucarelli, ma vengono raggiunti nel recupero della prima frazione da Iaquinta, bravo a spedire in rete il passaggio di Martinez.
nella ripresa è il Toro a fare la voce grossa, prima con Maspero, in tuffo di testa su cross di Lucarelli, poi con lo stesso bomber toscano, che mette dentro dopo una giocatona di Scarchilli.

FIORENTINA-BOLOGNA 3-2 09/03/1997

Il 3 marzo 1997 esce il nono album degli U2, “Pop”, ricordato come uno dei rari passi falsi della band irlandese.
Sei giorni dopo la Fiorentina riceve il Bologna al Franchi, in un match che regala molte emozioni.
Dopo appena due minuti Andersson gela il pubblico viola, andando a contendere un pallone alto a Toldo e siglando l’1-0.
Il vantaggio ospite dura poco più di un quarto d’ora, quanto basta a Baiano per realizzare il calcio di rigore del pareggio, concesso per fallo di mano di Marchi.
Anche in questo caso, il punteggio cambia dopo pochi minuti, con Nervo che conclude dal limite, trovando la decisiva deviazione di Firicano, che spiazza Toldo.
All’intervallo l’atmosfera in casa Fiorentina è pesante, visto che la vittoria manca da più di due mesi.
A togliere le castagne dal fuoco ci pensa, come al solito, Gabriel Batistuta, che realizza con una punizione magistrale il gol del 2-2.
È un’altra punizione perfetta, questa volta di Robbiati, a regalare la vittoria alla Fiorentina e a far tornare a casa a mani vuote un buon Bologna.

INTER-MILAN 1-1 01/12/1991

Mentre Michael Jackson rilascia “Black Or White”, brano simbolo della lotta al razzismo del periodo, la Serie A propone il Derby della Madonnina.
L’Inter, dopo un avvio ad handicap sotto la guida di Orrico, è chiamata al colpo contro i cugini, lanciatissimi verso lo Scudetto.
Dopo 18 minuti di dominio rossonero, arriva il gol di Marco Van Basten, che chiude un’azione in contropiede splendida e rapida.
Il gol subito sveglia l’Inter, che tenta di reagire da subito, senza troppa fortuna.
Il pareggio arriva al 54’, con Klinsmann reattivo a girare in rete, in acrobazia, un pallone vagante in area.
Il punto finale accontenta più il Milan dell’Inter, che vede allontanarsi sempre più le zone alte della classifica.

HELLAS VERONA-LAZIO 1-0 28/04/1985

Nel marzo del 1985 i Tears For Fears rilasciano “Everybody Wants To Rule The World”, uno dei pezzi più significativi del gruppo inglese.
Il brano può essere benissimo associato alla Serie A 1984/85, che vede ai blocchi di partenza alcuni dei più forti calciatori dell’epoca, a partire da Diego Maradona, appena sbarcato al Napoli, passando per Rummenigge all’Inter e Socrates alla Fiorentina.
Tra tutte, però, a spuntarla è la sorpresa Hellas Verona, che si regala una stagione da favola, conclusa con lo storico Scudetto.
Il 28 aprile 1985, i gialloblu di Osvaldo Bagnoli sono davvero vicini al traguardo, quando mancano quattro turni alla fine delle ostilità.
La sfida casalinga contro la Lazio, però, rischia di essere una trappola, vista la voglia dei biancocelesti di racimolare punti salvezza.
La prestazione del Verona, però, è senza errori e con un cinismo da grande squadra. Dopo 23 minuti Galderisi fallisce un rigore, ben respinto da Orsi, ma la forza psicologica degli uomini di Bagnoli è tale da farlo sembrare un banale incidente di percorso.
Il gol vittoria arriva ad un quarto d’ora dalla fine, con un pregevole inserimento in area di Fanna, che avvicina sensibilmente l’Hellas allo Scudetto.

MONZA-SAMPDORIA 0-4 14/01/2001

Gli Shivaree continuano a far emozionare il pubblico con la loro “Goodnight Moon” brano riproposto in diversi film e show televisivi.
Nella Serie B 2000/01, intanto, la Sampdoria di Gigi Cagni cerca l’allungo per rimanere agganciata alle prime posizioni.
Al Brianteo di Monza la partita è senza storia, segnano Vergassola, Vasari e Flachi, con una doppietta, che demoliscono una squadra già in stato confusionale e ormai proiettata verso la retrocessione in C1.

SALERNITANA-JUVENTUS 1-0 02/05/1999

Sulla cresta dell’onda ci sono le TLC, il trio americano che sfonda con “No Scrubs”, in vetta alle classifiche da febbraio.
La Salernitana, intanto, cerca una clamorosa rimonta salvezza e attende la Juventus all’Arechi.
Nonostante una Juventus in buona forma, i granata continuano la loro corsa e vincono, grazie ad un tap in di Marco Di Vaio, su gran giocata di David Di Michele, che salta Iuliano sulla linea di fondo e mette a rimorchio un pallone perfetto per il compagno.

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Chi è Pau Cubarsí, il difensore della Masia sulle orme di Puyol

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Pau Cubarsì e Raphinha, giocatori del Barcellona e Alvaro Morata, giocatore dell'Atletico Madrid, La Liga, Champions League, EURO2024

CHI É PAU CUBARSÍ – Il Barcellona, simbolo indiscusso nel mondo della controversa e folkloristica Catalogna, sta attraversando probabilmente il momento di maggior crisi della sua gloriosa storia. Il club blaugrana, il più titolato di Spagna dopo gli acerrimi rivali del Real Madrid, ha rischiato addirittura di scomparire per sempre, a causa della scellerata gestione dell’ex presidente Bartomeu. Egli è il principale responsabile delle difficoltà finanziarie che hanno messo in ginocchio il Barçadurante la sua permanenza, infatti, non si è badato a spese (molte delle quali inutili e senza senso), facendo arrivare il club alle soglie della bancarotta. Poi, quando la situazione si è fatta insostenibile, invece di prendersi le proprie responsabilità si è dileguato nella notte come il peggiore dei codardi, lasciando ad altri la patata bollente da gestire. Un po’ come fece re Vittorio Emanuele III durante la Seconda Guerra Mondiale, rifugiandosi vigliaccamente nella fortezza di Brindisi invece di difendere strenuamente Roma, ma soprattutto lasciando le truppe italiane senza ordini e in balia delle offensive tedesche.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA GESTIONE LAPORTA

CHI É PAU CUBARSÍ – A sobbarcarsi l’incarico più complesso degli ultimi vent’anni è Joan Laporta, che viene eletto presidente nel 2021. Davanti a lui un’impresa che, come portata, equivale più o meno a scalare l’Everest a mani nude. Risanare un debito che ha toccato picchi di 1 miliardo e mezzo di euro, mantenendo però al tempo stesso il Barcellona nell’élite del calcio europeo. In circostanze così critiche, bisogna trovare soluzioni fantasiose per risparmiare e guadagnare quanto più possibile. Come ad esempio, la vendita del 25% dei Barça Studios e del 25% dei diritti televisivi riguardanti il club blaugrana, necessaria  avere la liquidità minima semplicemente per compiere azioni di routine, come depositare i contratti dei giocatori in Lega. Una situazione paradossale e preoccupante, che rischia di far precipitare il Barça in un circolo vizioso di indebitamento perenne e irrisolvibile. Per risollevarsi, l’imperativo è uno solo: creare il talento in casa propria, forgiandolo e plasmandolo nella cantera catalana. E qui, fortunatamente, viene in soccorso il buon samaritano: la Masia.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA MASIA

CHI É PAU CUBARSÍ – La Masia. L’arma segreta del Barcellona sin dall’alba dei tempi. Una fucina inesauribile di giovani promesse, fondata sull’inconfondibile modello del tiki-taka e della pulizia tecnica. Qui si sono formati campioni del calibro di Xavi, Iniesta, Puyol, Busquets, Jordi Alba e via discorrendo. Senza tralasciare il prodotto meglio architettato di questa cantera, ovvero il sinistro di Leo Messi.

E in tempi di profonda crisi, mister Xavi Hernandez si è ritrovato una vera e propria manna dal cielo: l’ascesa di Pedri e Gavi, la coppia di giovani terribili a centrocampo, è stata come la pioggia nel deserto: bellissima e inattesa. Anche se, per la verità, si sentiva la mancanza di qualcosa. Proprio come in una pasta povera di sale, al Barcellona serviva disperatamente un comandante della retroguardia, un Messia che indicasse la retta via da percorrere. Esattamente come lo era capitan Carles Puyol nei primi anni 2000. Ed ecco che torna in aiuto la Masia, che non delude mai quando si parla di fuoriclasse. Già, perché dalle parti del Camp Nou si sta avvicendando di soppiatto un fenomenale condottiero, pronto a prendersi il ruolo di leader indiscusso del nuovo Barça. Stiamo parlando di Pau Cubarsí.

CHI É PAU CUBARSÍ – GLI INIZI E L’ESORDIO IN PRIMA SQUADRA

CHI É PAU CUBARSÍ – A dirla tutta, il centrale classe 2007 non entra sin da subito nell’orbita blaugrana. Inizia il suo cammino nelle giovanili del Girona a 9 anni, salvo poi trasferirsi nella cantera a 11. Ha l’etichetta del predestinato sin da giovanissimo; infatti è il terzo più giovane esordiente in Youth League con il Barcellona, all’età di 15 anni, 9 mesi e 8 giorni. Il percorso prosegue con regolarità sino ad arrivare al Barcellona B di Rafa Marquez, dove totalizza 9 presenze. Xavi inizia a notare le sue potenzialità innate, e decide di aggregarlo alla Prima Squadra. Tutt’a un tratto, il ragazzino si ritrova catapultato nel calcio che conta, trovandosi a marcare un certo Robert Lewandowski in allenamento. Non esattamente l’ultimo arrivato. La cosa che stupisce è che Cubarsí si cala perfettamente e rapidamente nei meccanismi, tanto da convincere Xavi a farlo esordire in Copa del Rey contro l’Unionistas di Salamanca. Non si schioderà più dal centro della difesa, divenendone un perno. La definitiva consacrazione avviene nell’esordio in Champions League contro il Napoli, dove mister 150 milioni Victor Osimhen viene totalmente annullato dal niño di Estanyol.

CHI É PAU CUBARSÍ – CARATTERISTICHE TECNICHE

CHI É PAU CUBARSÍ – La sua famiglia possiede una falegnameria dalla storia centenaria, ma Cubarsí, sul terreno di gioco, del falegname vecchio stile ha un gran poco. Anzi, il suo cavallo di battaglia sono i contrasti puliti e puntuali, combinati a qualità tecniche non comuni ai difensori centrali. I suoi 183 centimetri di altezza lo agevolano sulle battaglie aeree, anche se predilige lo scontro palla a terra. Ma quello che fa impressione è il posizionamento in campo, che sembra quello di un veterano navigato alla trecentesima presenza. Per movenze e pulizia di intervento, lui e Carles Puyol si assomigliano come due gocce d’acqua. E vedendo l’incredibile carriera del pluridecorato centrale spagnolo, questo paragone può solo che rendere orgogliosi.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA NUOVA EPOCA DEL BARCELLONA

CHI É PAU CUBARSÍ – Mister Xavi farà queste dichiarazioni dopo l’esordio di Cubarsí: “Ha molto talento. È un ragazzo concentrato e responsabile. Credo che non abbia mai perso un pallone. Segnerà un’epoca, proprio come Lamine Yamal. Continuiamo a costruire la squadra con giocatori giovani. Con loro dobbiamo costruire il futuro di questo club”. 

Se a coprirti di questi elogi e responsabilità è il centrocampista spagnolo probabilmente più forte della storia, allora significa che possiedi qualcosa di speciale, che gli altri non hanno. Così come Lamine Yamal, Pedri e Gavi; sono questi i capisaldi della nuova epoca del Barcellona. I frutti della Masia sono pronti a far risorgere il Barça dal periodo più cupo della sua storia, con l’obiettivo di riportarlo lassù in alto, dove gli spetta di diritto: sul tetto d’Europa.

Nella situazione in cui si ritrova, la stragrande maggioranza delle società sarebbe collassata su se stessa. Ma si sa, la Catalogna è differente da tutto il resto, così come il Barcellona. Ecco perché è “Mes que un club”.

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I convocati della Serie A per la sosta nazionali di marzo 2024

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Serie A TIM - pallone

I CONVOCATI DELLA SERIE A PER LA SOSTA NAZIONALI – Archiviata l’ultima giornata di Serie A, è tempo di pensare alle Nazionali. Chi prepara la Copa America, chi EURO2024 e chi all’Europeo deve ancora qualificarsi. Giovedì andranno infatti in scena le semifinali dei tre gruppi delle squadre rimaste in corsa per andare in Germania: Polonia-Estonia e Galles-Finlandia (Gruppo A), Bosnia-Ucraina e Israele-Islanda (Gruppo B), Georgia-Lussembrugo e Grecia-Kazakistan (Gruppo C).

Due amichevoli, invece, per l’Italia, entrambe negli Stati Uniti: Italia-Venezuela, giovedì 21 marzo alle ore 22.00, ed Ecuador-Italia, domenica 24 marzo alle ore 21.00. La Serie A, nel frattempo, tornerà in campo il 30 marzo. Nel mentre, il punto sui convocati della Serie A per la sosta nazionali, squadra per squadra.

I CONVOCATI DELLA SERIE A PER LA SOSTA NAZIONALI

ATALANTA – Ademola Lookman (Nigeria), Charles De Ketelaere (Belgio), Isak Hien (Svezia), Emil Holm (Svezia), Teun Koopmeiners (Olanda), Marten de Roon (Olanda), Giorgio Scalvini (Italia), Marco Carnesecchi (Italia), Matteo Ruggeri (Italia Under 21), Mario Pasalic (Atalanta), Berat Djimsiti (Albania), Aleksey Miranchuk (Russia), El Bilal Touré (Mali), Sead Kolasinac (Bosnia)

BOLOGNA – Victor Kristiansen (Danimarca), Stefan Posch (Austria), Jhon Lucumì (Colombia), Michel Aebischer (Svizzera), Remo Freuler (Svizzera), Dan Ndoye (Svizzera), Oussama El Azzouzi (Marocco), Lewis Ferguson (Scozia), Riccardo Calafiori (Italia Under 21), Giovanni Fabbian (Italia Under 21), Riccardo Orsolini (Italia), Lukasz Skorupski (Polonia), Mihajlo Ilic (Serbia Under 21), Kacper Urbanski (Polonia Under 21), Santiago Castro (Argentina Under 23)

CAGLIARI – Yerry Mina (Colombia), Adam Obert (Slovacchia), Gaetano Oristanio (Italia Under 21), Matteo Prati (Italia Under 21), Eldor Shomurodov (Uzbekistan), Gianluca Lapadula (Perù), Pantelis Hatzidiakos (Grecia)

EMPOLI – Etrit Berisha (Albania), Sebastian Walukiewicz (Polonia), Bartosz Bereszynski (Polonia), Razvan Marin (Romania), Jacopo Fazzini (Italia Under 21), Stiven Shpendi (Albania Under 21), Saba Goglichidze (Georgia Under 21)

I CONVOCATI DELLA SERIE A PER LA SOSTA NAZIONALI

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Gli impegni dell’Italia durante la sosta nazionali

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i 5 migliori marcatori della Nazionale

ITALIA SOSTA – L’Europeo si avvicina ed è tempo dell’ultima sosta per le nazionali prima dell’importantissima competizione di quest’estate. L’Italia di Spalletti diventerà il titolo conquistato a Euro 2020 (giocato nel 2021) e l’obiettivo è quello di arrivarci al meglio. La sosta comincerà domani, 18 marzo e terminerà nel weekend di Pasqua, quando Napoli e Atalanta apriranno la trentesima giornata di campionato. Andiamo però a vedere quali saranno gli impegni dell’Italia nel corso di queste settimane.

ITALIA-VENEZUELA

ITALIA SOSTA – Ad aprire quella che può essere definita come una breve tournée americana sarà la sfida contro il Venezuela. La Nazionale giocherà al Chase Stadium di Fort Lauderdale, in Florida. L’impianto è lo stadio di casa dell’Inter Miami di Lionel Messi e Luis Suarez e gli Azzurri giocheranno proprio lì la loro prima amichevole. Un impegno importante per cominciare a giudicare il livello dei giocatori in vista dell’Europeo e per fare qualche esperimento di formazione. Diverse le novità tra i convocati, su tutti Lucca, che sta disputando un’ottima stagione con la maglia dell’Udinese. Il calcio d’inizio contro il Venezuela è in programma alle 22:00 italiane di giovedì 21 marzo.

ECUADOR-ITALIA

ITALIA SOSTA – La seconda e ultima amichevole dell’Italia nel corso di questa sosta per le nazionali sarà contro l’Ecuador, altra compagine sudamericana. La sfida della Red Bull Arena di Harrison, stadio di casa del New York Red Bulls, è in programma domenica 24 marzo alle ore 21:00 italiane. Orari accettabili dunque per tutti i tifosi italiani che vorranno seguire la propria Nazionale anche dalla distanza. L’ultima sosta delle nazionali prima dell’Europeo sta per cominciare e Spalletti spera di prepararsi al meglio per provare a difendere il titolo vinto da Roberto Mancini a Wembley contro l’Inghilterra. Ricordiamo per altro che quelle contro Venezuela ed Ecuador non saranno le ultime amichevole prima dell’inizio di Euro 2024. A giugno, infatti, l’Italia giocherà contro Turchia e Bosnia Erzegovina per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione.

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Flash News

Dove vedere Atalanta-Fiorentina in tv e streaming

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Atalanta le probabili formazioni

DOVE VEDERE ATALANTA-FIORENTINA – In attesa di Inter-Napoli, la Serie A si prepara al big match tra Atalanta e Fiorentina, di scena domani sera alle ore 18:00. Gara dal sapore di Europa, con i toscani che in caso di vittoria raggiungerebbero a quota 47 i bergamaschi. In ogni caso, per entrambe l’obiettivo sarà lo stesso: vincere per sperare nella Champions.

L’Atalanta ospita i viola reduce dall’importante rimonta sullo Sporting Lisbona. Rimonta targata dalla coppia Lookman-Scamacca, non convocato da Spalletti per gli impegni della Nazionale. Il sorteggio di venerdì ha poi sancito l’avversario per i quarti di Europa League: il Liverpool di Klopp. L’andata l’11 aprile ad Anfield, il 18 il ritorno al Gewiss Stadium. In caso di passaggio del turno, la squadra di Gasperini sfiderà la vincente tra Benfica e Marsiglia.

Fiorentina che invece si è potuta accontentare di un pareggio contro il Maccabi Haifa, forte della vittoria per 3-4 in Israele. Ancora in gol Barak, dopo la rete dell’andata, che manda un segnale forte a mister Italiano in vista della trasferta di Bergamo. Alla squadra gigliata invece l’urna ha sancito l’accoppiamento con il Viktoria Plzen. Prima la trasferta in Repubblica Ceca, poi il ritorno all’Artemio Franchi.

DOVE VEDERE ATALANTA-FIORENTINA IN TV E STREAMING

Atalanta-Fiorentina si giocherà domenica 17 marzo alle ore 18:00. Il match si potrà seguire in streaming grazie all’app di DAZN, mentre in televisione sarà possibile guardare la partita tramite Smart TV (sull’applicazione di DAZN) oppure su Zona DAZN 1 (canale 214) e Zona DAZN 2 (canale 215) di Sky, previa attivazione.

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Holm, De Roon, Pasalic, Ruggeri; Koopmeiners, Lookman; De Ketelaere. All. Gasperini

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Arthur, Duncan; Gonzalez N., Beltran, Sottil; Belotti. All. Italiano

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