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Christensen: "A Firenze mi trovo molto bene, in passato ho faticato a gestire la rabbia"

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Christensen: “A Firenze mi trovo molto bene, in passato ho faticato a gestire la rabbia”

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Il portiere della Fiorentina Oliver Christensen ha rilasciato alcune dichiarazioni sui canali ufficiali della società viola. Il danese, arrivato in Italia in estate, si è soffermato sul presente, ma anche sul passato. Ecco le sue parole.

LE PAROLE DI CHRISTENSEN

SULLA FIORENTINA E FIRENZE – “L’impatto con Firenze sta andando bene, si sente l’affetto delle persone per la Fiorentina e tutti sono molto gentili. Anche la prima volta che ho preso il taxi non si è parlato d’altro per la Fiorentina. Anche per la mia ragazza Firenze è ideale, ci sono così tante cose da fare. Sul cibo posso dire che non mangio molta carne, ma la bistecca l’ho provata ed è deliziosa”.

SUL PASSATO – “Quando sei piccolo è tutto un gioco, lo fai sempre, pensi solo a quello prima e dopo la scuola. Ruotava tutto attorno al pallone, a parte quando era inverno e faceva troppo freddo perchè non c’erano ancora campi coperti. Ricordo quegli anni con piacere”.

SUL RUOLO E LA RABBIA – “Non ho sempre fatto il portiere, a 6 anni ne ho provate altre per tre, ma a 9 anni ho deciso per la porta. Ero il migliore tra i miei compagni, poi in posizioni di movimento ero un po’ pazzo, entravo sempre in modo pericoloso e stare in porta era meglio per tutti, davvero (ride, ndr). Poi col tempo ho un po’ messo la testa a posto, rischiavo davvero di compromettere la mia carriera per via della rabbia, litigavo con l’arbitro, con l’allenatore, me la prendevo col palo. Mi sono anche rotto un paio di dita negli anni dell’Odense. Poi su input dei miei genitori mi sono rivolto ad un mental coach intorno ai 15 anni e tutto si è evoluto per il meglio. Ho anche imparato a non farmi prendere troppo dagli errori, che possono capitare e non te lo spieghi, ma c’è tutta la partita e poi quelle dopo per redimersi.”

SULL’INTERPRETAZIONE DEL RUOLO – “Devi essere il giocatore più completo: mani, piedi, forza mentale, coraggio. Guardate i migliori al mondo, non c’è qualcosa che non sappiano fare. Ederson, Alisson, Neuer. Mi piace anche Donnarumma, di lui apprezzo la mentalità. A 17 anni non sarei mai stato in grado di sostenere la pressione che aveva addosso.”

SULL’ESTERO DA GIOVANE – “Certo, è stato difficile, non puoi vedere la tua famiglia quando vuoi. Ho un buon rapporto con la famiglia, per me è stata la difficoltà maggiore separarmi per tanto tempo dal mio mondo. Ma è l’unico lato negativo. Ora sono un esperto, conosco tutti gli scali e le tratte con treni e mezzi alternativi.”

SULLA NAZIONALE – “Non c’è niente di più responsabilizzante che rappresentare il tuo paese. Uno dei miei obiettivi è farlo con la prima squadra in futuro. Abbiamo avuto buoni risultati recentemente, anche una bella striscia di imbattibilità, per me sono esperienze inestimabili. Siamo una piccola nazione, un po’ come la Croazia, ma alcuni giocatori raggiungono e brillano nelle grandi leghe. I miei preferiti? Ho tanti amici, non vorrei deluderli, ma allenarmi con Kasper Schmeichel è stato fantastico, mi piace vederlo giocare. Poi Bruun Larsen, Bah. Ho dei grandi amici.”

SULLA DIFFERENZA TRA ITALIA E DANIMARCA – “Direi che la prima differenza è il caldo estivo, da noi non si toccano mai certe temperature. Però ci sono posti incredibili, adoro visitare il vostro paese. Le Cinque Terre, Lucca… Poi le persone sono differenti, brillanti, attive, socievoli. Non fraintendetemi, ci divertiamo anche in Danimarca, ma siamo più introversi, non attiriamo molto l’attenzione. Mi piace questo dell’Italia.”

SULLA FIORENTINA – È un club molto conosciuto in Danimarca. Jorgensen, Kroldrup, ma non solo i grandi danesi del passato, la dimensione viola all’estero è notevole e non so se ve ne rendete conto del tutto. La città non è grandissima, ma tutti ti sostengono e ti seguono, è una bella sensazione. A Berlino è diverso, la città è così grande che anche giocando nell’Hertha rischi di passare inosservato.”

SUL VIOLA PARK – “Fantastico. Con i preparatori parlo italiano, quando non capisco chiedo di passare all’inglese. Invece con i difensori ci capiamo, ho imparato subito le parole più immediate ed importanti. Destra, sinistra, avanti, indietro… Bisogna indicare la posizione il più velocemente possibile. È più facile, ovviamente c’è da migliorare da parte mia. L’inglese lo posso parlare con Commisso e Barone, hanno fatto un gran lavoro con tutto quel che riguarda le infrastrutture. Ovviamente questo centro sportivo è il migliore che abbia mai visto, è completo.”

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L’AC Milan fa visita al reparto pediatrico dell’Ospedale Policlinico di Milano

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Il Milan si è sempre impegnato nella condivisione di valori positivi dello sport e per l’inclusività. La società ha deciso di dare vita anche ad un manifesto il RespAct, all’interno del quale si inserisce un’iniziativa promossa in questi ultimi giorni Si è svolta infatti la visita da parte di alcuni calciatori e calciatrici del club rossonero, presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Policlinico di Milan.

A inaugurare questo programma sono stati: Greta Adami, Yacine Adli, Ismael Bennacer e Matilde Copetti. All’interno dell’Ospedale hanno condiviso un momento speciale con i piccoli pazienti, a cui hanno anche distribuito regali e gadget rossoneri: un piccolo gesto che ha permesso ai bambini di vivere un momento di spensieratezza.

 

 

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Dove vedere Newcastle-Manchester United in tv e streaming

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DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING – Il fischio d’inizio di Newcastle-Manchester United è in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al St James’ Park. Entrambe le squadre sono reduci da una vittoria in campionato e da un pareggio nelle competizioni europee; le due  inglesi si sfideranno per raggiungere il Tottenham al quinto posto in classifica e avvicinare il blocco europeo.

COME ARRIVANO LE SQUADRE

Il Newcastle è reduce da una vittoria per 4-1 contro il Chelsea. I ragazzi guidati da Eddie Howe dunque vengono visti come favoriti per questo match, visti anche gli scontri precedenti contro la squadra di Erik ten Hag. Basti pensare alla sfida di League Cup di un mese fa, dove i Magpies hanno calato il tris a Old Trafford. Ma anche il Manchester United si difende in Premier: la vittoria nella tredicesima giornata contro l’Everton ha permesso alla squadra di avere un punto di vantaggio rispetto ai loro sfidanti. Dunque i Red Devils dovranno mettercela tutta per mantenere il distacco dai padroni di casa. Il reparto difensivo dovrà vedersela contro un Newcastle on fire, soprrattutto nel pacchetto avanzato.

DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING

La sfida tra Newcastle e Manchester United verrà trasmessa da Sky Sport Football sul canale 203. Per gli abbonati sarà disponibile anche su Sky Go, applicazione disponibile su tutti i dispositivi mobili e pc.

LE PROBABILI FORMAZIONI

NEWCASTLE (4-3-3) Pope, Trippier, Lascelles, Schar, Livramento, Miley, Guimaraes, Joelinton, Almiron, Isak, Gordon, All. Eddie Howe

MANCHESTER UNITED ( 4-2-3-1) Onana, Shaw, Lindelof, Maguire, Wan-Bissaka, Sofyan, Amrabat, McTominay, Ferreyra, Bruno Fernandes,Santos, Hojlund, All. Erik ten Hag

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Conference League

Kayode: “Felice della qualificazione, ora testa al campionato”

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Kayode

È un Kayode felicissimo quello di ieri sera dopo la vittoria della Fiorentina per 2-1 contro il Genk. Grazie a questi tre punti, i viola si sono assicurati il passaggio del turno in Conference League e ora sognano di tornare in finale come lo scorso maggio. Il giovane terzino ha parlato così ai microfoni dei canali ufficiali della Fiorentina:

SULLA PRESTAZIONE – “Mi metto a disposizione dei compagni, siamo un grande gruppo. Se continuiamo così possiamo fare grandi cose.

SU KAYEMBE – “È stato un grande avversario. Dalla panchina l’ho un po’ osservato e sono riuscito a fermarlo.”

SULLA SALERNITANTA – “Pensiamo subito a domenica e speriamo di fare una grande partita“.

Parole di un giovane terzino che però parla già da grande. Alla Fiorentina può davvero esplodere e dare soddisfazioni a tutti anche in Nazionale.

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Palermo, Corini: “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta”

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Corini

Eugenio Corini allenatore del Palermo, il quale oggi ospiterà al Renzo Barbera il Catanzaro, ieri pomeriggio in conferenza stampa ha parlato del momento negativo, che i rosaneri stanno attraversando, ma soprattutto, della volontà della squadra di ritornare a vincere, per riconquistare i propri tifosi.

DARE CONTINUITA’ – “Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni dove abbiamo giocato un buon primo tempo e un secondo tempo normale. Ciò non basta. Nei primi 45 minuti ho visto le giuste energie nervose, purtroppo abbiamo pagato nel secondo tempo”

QUESTIONE INFORTUNI – “Mancano cinque giocatori importanti, ci sono meno soluzioni, avere una panchina di un certo tipo aiuta. I cali nel secondo tempo dipendono anche al fatto di non esserci allenati tutti insieme. Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Infortuni? La situazione sta migliorando, è stato un momento delicato. Mi dà fastidio non poter disporre di tutta l’organico a disposizione, siamo stati la squadra che negli ultimi 15 minuti faceva più gol e così abbiamo vinto tante partite. Ora dobbiamo recuperare tutti. Non c’è tecnico che abbia piacere di perdere pedine importanti, l’unica novità oggi è che da cinque infortunati oggi ne ho quattro, perché Di Francesco ci sarà col Catanzaro e ci può dare una grossa mano in una porzione di partita”.

PER I TIFOSI – “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta. Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in una certa maniera.  So che c’è il tempo per rimediare e tornare quelli di inizio stagione, in Italia ed a Palermo in particolare c’era l’abitudine di cambiare tecnico, il City Group ragiona diversamente e questa è anche una rivoluzione culturale a cui magari la gente non era abituata. Sento la fiducia della società e dei miei calciatori e questo mi dà forza e stimoli per fare sempre il massimo. Il tifoso vuole vedere vincere la squadra, la delusione può diventare gioia, penso allo stadio straordinario con lo Spezia”.

PERIODO BUIO PER I ROSANERI – “In questo momento non va bene niente, devi accettare che da gran parte della tifoseria c’è un sentimento di delusione. Per me la reazione a Terni c’è stata ma non è stata portata avanti nella lunghezza della partita. È stato fatto un lavoro importante nella pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti. Noi ci prepariamo a fare prestazione e risultato col Catanzaro. Manca fantasia? Sono mancati Di Francesco e Insigne, che possono darti qualcosa in più. Mateju a Terni ha sbagliato un retropassaggio ma fa parte del calcio, ci sono tante partite nella partita. La squadra ha reagito facendo un primo tempo importante con la Ternana. Bisogna perseverare e gestire le situazioni”.

LA QUALITÀ DEL CATANZARO – “L’atteggiamento della squadra può trascinare il pubblico. Noi dobbiamo essere consapevoli che possono arrivare dei fischi. Col Cittadella abbiamo imparato cosa non fare quando i tifosi non sono contenti. Il percorso del Catanzaro parte da lontano, la scorsa stagione hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo in Serie B. La squadra gioca con leggerezza ed entusiasmo, hanno qualità”.

CAMBIO CAMPO“Problemi a Torretta? Siamo pronti a tutto, allenarsi al Barbera non cambia niente. La cosa fondamentale è che non si sia fatto male nessuno. In questo momento vale tutto: i terreni di Torretta saranno belli quando saranno assestati. È normale che ci sia un adattamento al campo. Saremmo stati felici di continuare a Torretta, al Barbera il prato è buono e abbiamo tutte le strutture. Capitano queste oscillazioni di prestazione. Da allenatore ho sempre messo un “tappo” alle sconfitte, non sono mai state tante”.

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