Giunge al termine anche questa seconda giornata di Serie A, con la super sfida tra Juve e Napoli e il derby della Capitale. Tante emozioni anche nelle altre partite, con alcune sorprese e tanti gol.

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UNO SPETTACOLO INCREDIBILE
La seconda giornata di campionato propone subito il delicato match tra Juventus e Napoli. Entrambe vincitrici nella prima giornata, le due squadre mettono in scena uno spettacolo incredibile. Il risultato finale è 4-3, e nel match succede di tutto. Il primo tempo è tutto bianconero, col vantaggio di Danilo, appena entrato al posto dell’infortunato De Sciglio, e i gol a seguire di Higuain e Ronaldo. Un primo tempo che avrebbe dovuto distruggere i partenopei, ma così non è stato. All’intervallo Ancelotti cambia la squadra, dentro Lozano e Mario Rui, fuori Insigne e Ghoulam. Il Napoli entra in campo con tutto un altro piglio, Manolas la riapre, Lozano alimenta la speranza e Di Lorenzo rimette in equilibrio il match. Nei minuti di recupero però arriva il destino beffardo. Due anni fa Koulibaly la decise all’ultimo, regalando tre punti al Napoli. Questa volta la decide ancora, ma al contrario, con un autogol disastroso che regala la vittoria alla Juventus.
Risultato a parte, il match dà indicazioni controverse per entrambe le squadre. Meccanismi ancora da rodare per la Juventus, ma primi sprazzi del calcio di Sarri. Sul 3-0 in casa però è impensabile farsi recuperare, in nessun contesto. Ancora preoccupanti amnesie difensive per il Napoli, 7 gol subiti in due partite sono davvero troppi. La coppia Manolas-Koulibaly sbaglia tanto, troppo, e la Juventus gongola. Importante però la reazione, di cuore e orgoglio, e pesantissimo apporto di Lozano, subito decisivo. Questo primo round va alla Juventus, ma la sfida scudetto è apertissima.
DERBY FERMO AL PALO
L’altro grande appuntamento di giornata è il derby della Capitale. All’Olimpico va in scena un altro grande spettacolo, con il match terminato sul risultato di 1-1, ma con ben 6 legni colpiti dalle due squadre. La Lazio inizia meglio, prende il primo palo con Leiva, poi Zaniolo risponde all’argentino cogliendo anche lui un legno. Al minuto ’17 Milinkovic-Savic colpisce il pallone con la mano in area. Calcio di rigore, Kolarov realizza e Roma avanti. Il primo tempo finisce con altri tre legni, colpiti da Immobile, Correa e ancora Zaniolo. Nel secondo tempo la Lazio parte meglio, pareggia con Luis Alberto, prende la traversa con Parolo. La Roma si difende e conserva un preziosissimo pareggio.
Un punto per uno, più importante per la Roma che per la Lazio. I biancocelesti sono apparsi più avanti, e questo si sapeva. I giallorossi però hanno saputo compattarsi, soffrire e attaccarsi a un pareggio che, visto come sono arrivate al derby le due squadre, va più che bene. Ora ci sarà la sosta, Fonseca avrà tutto il tempo di lavorare al meglio, inserire i nuovi acquisti, e presentare finalmente la sua Roma al campionato. La Lazio dal canto suo ne esce bene, mantiene le sue certezze e può continuare a coltivare il sogno Champions.

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VOLANO LE MILANESI
Protagoniste di giornata sono le milanesi, entrambe vincenti. Nel primo anticipo del sabato il Milan di Giampaolo vince la sua prima partita in campionato, battendo il Brescia col minimo scarto. Decide un gol di Çalhanoglu, al termine di un match dominato. I rossoneri non convincono ancora pienamente, ma questi tre punti sono molto importanti soprattutto a livello mentale. Assoluto protagonista il turco, bene anche Paquetà e Bennacer. Da registrare ancora Suso, mentre la grande sorpresa è stata l’assenza di Piatek dal primo minuto. L’arrivo di Rebic e la presenza di Leão non rendono il polacco certo del proprio posto e Giampaolo ha già dimostrato che il numero nove dovrà lottare per una maglia da titolare. Aspettando la giusta quadratura, intanto arriva una prima vittoria che dà ossigeno.
L’Inter invece si conferma dopo il trionfo casalingo col Lecce. Vince una vera e propria battaglia col Cagliari, giocando meglio, ma rischiando in alcune occasioni. La apre Lautaro, la decide Lukaku su rigore. La coppia d’attacco nerazzurra gira, promette già spettacolo. Benissimo Sensi, il migliore dei suoi. Il centrocampista si è calato alla perfezione negli schemi di Conte e a oggi è probabilmente, insieme a Lukaku, il miglior innesto stagionale. Aspettando Barella.

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GLI ALTRI MATCH
Successo importantissimo del Torino contro l’Atalanta. Dopo la delusione per l’eliminazione dall’Europa League per mano del Wolverhampton, i granata si riprendono alla grande, battendo i nerazzurri nello stadio ospitante di Parma. Vantaggio Toro con Bonifazi, poi la capovolge Duván Zapata. Il secondo gol è un tripudio fisico del colombiano, che porta a spasso Djidji e batte Sirigu dopo una lunga cavalcata. Il Toro però non demorde, trova il pari con Berenguer e poi il vantaggio con Izzo. Due gol dalla difesa, su calcio piazzato, vero e proprio marchio di fabbrica della squadra di Mazzarri. Un match che ci lascia la certezza che queste due squadre saranno protagoniste di questo campionato.
Prima vittoria anche per il Bologna, che vince il derby con la Spal nell’anticipo di venerdì. Un dominio assoluto dei rossoblu, ma il risultato si sblocca solo nel finale, col gol di Soriano sull’ennesimo cross al bacio di Orsolini. I rossoblu ricominciano in casa da dove avevano smesso l’anno scorso, vincendo. Al Dall’Ara il Bologna sa solo vincere e questa stagione qualche soddisfazione la squadra di Miha potrà togliersela. Da registrare ancora la Spal, ferma a quota zero punti dopo però due partite complicate. La salvezza gli spallini dovranno costruirla su altri campi.

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Successo roboante del Sassuolo contro la grandissima delusione di questo inizio di mercato: la Samp. Mattatore della serata Domenico Berardi, che mette a segno una tripletta contro il suo padre calcistico Eusebio Di Francesco. Una prestazione che fa intravedere il Berardi che qualche anno fa prometteva di dominare la scena italiana. Soprattutto il terzo gol è un plauso al talento di Mimmo, troppo spesso rimasto inespresso. Tutto troppo facile per il Sassuolo, perché la Samp non oppone la minima resistenza. Dopo i tre gol subiti dalla Lazio arrivano i quattro di stasera. Situazione già preoccupante per i blucerchiati.
Trionfo esterno preziosissimo per il Parma. A Udine i ducali ribaltano l’iniziale gol di Lasagna e portano a casa i primi punti della stagione. Gervinho segna su un errore grossolano di Musso ed è cruciale nel 2-1 di Gagliolo, a segno con un’incornata micidiale, e nel 3-1 di Inglese, fornendo l’assist decisivo. Una prova sontuosa dell’ivoriano, che in campo aperto è un vero e proprio fattore. Il Parma conferma di essere una squadra da trasferta, micidiale nelle ripartenze. L’Udinese perde ma non demerita, confermando le buone impressioni di settimana scorsa.
Una nuova sconfitta per la Fiorentina, ferma ancora a quota zero. A Marassi finisce 2-1 per un Genoa che conferma la buona prestazione di una settimana fa all’Olimpico. Per i rossoblu a segno Zapata e Kouamé, per la Viola Pulgar su rigore. Primo squillo nel nostro campionato di Ribery, che conquista il rigore che riapre il match. Un passo indietro per la Viola rispetto al buon match di una settimana fa contro il Napoli, mentre i rossoblu rimangono imbattuti e si confermano come una delle possibili sorprese del campionato.
Finiamo col match tra le due neopromosse Verona e Lecce. Al Via del mare va in scena un match molto equilibrato, vinto dall’Hellas grazie al gol a dieci minuti dalla fine di Matteo Pessina, ex giallorosso. Una vittoria preziosissima per i gialloblu, di quelle che a fine anno possono fare la differenza in ottica salvezza. Rimane fermo sul fondo della classifica il Lecce di Liverani, che evidentemente deve ancora prendere le misure con la Serie A.

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