Quarta giornata di Serie A, la prima dopo le coppe europee. Il piatto forte di giornata è il derby di Milano, che vede trionfare l’Inter di Conte, sempre più prima in classifica. Vincono Juve e Napoli, trionfa anche la Roma che conquista il quarto posto.
TORNA IL SORRISO ALLA SARDEGNA ARENA
Cagliari-Genoa apre questa giornata di Serie A. Dopo la prima vittoria in campionato di settimana scorsa, il Cagliari ottiene anche il primo successo casalingo. Vittoria interna che mancava da aprile scorso, 1-0 contro il Frosinone con rigore di Joao Pedro. Quest’anno alla Sardegna Arena sono arrivate due sconfitte, contro Inter e Brescia. Finalmente la squadra di Maran vince davanti ai propri tifosi, risollevando anche un avvio di campionato sottotono. La nota più lieta arriva dal cholito Simeone, ancora in gol e finalmente in fiducia. Molto bene anche Castro e João Pedro, così come Nández, un vero e proprio moto perpetuo. Tante risposte positive e un sorriso che torna alla Sardegna Arena.
Perde ancora invece ancora il Genoa, che non riesce ad abbinare risultati e prestazioni. I rossoblu giocano ad armi pari, così come successo settimana scorsa con l’Atalanta, ma alla fine escono dal campo ancora una volta a mani vuote. Andreazzoli non viene premiato dalla scelta di dare fiducia a Favilli, decisamente appannato. Kouamé lì davanti è il faro, ma sente l’assenza di Pinamonti. Per il resto una buona prestazione, ma devono iniziare ad arrivare i punti perché sennò la situazione potrebbe precipitare.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @simeonegiovanni
POLI OPPOSTI BIANCONERI
Sabato pomeriggio a tinte bianconere. Alle 15 scende in campo l’Udinese, che perde contro il Brescia. I friulani accusano la mancanza di De Paul, unita alla scelta di mandare in panchina Mandragora. Manca la qualità del palleggio in mezzo al campo e mancano i soliti strappi del duo Lasagna-Pussetto. il Brescia è più ordinato e trova un gol, con deviazione fortunosa, di Rômulo. Tre punti pesanti per il Brescia che arrivano dopo la rocambolesca sconfitta di settimana scorsa col Bologna. La squadra di Corini gioca bene, Tonali e Bisoli a centrocampo giganteggiano, dominando la porzione decisiva di campo. Per Tudor ci sarà da lavorare per ritrovare le vibrazioni positive di inizio campionato.
Alle 18:00 tocca alla Juventus. Tanti cambi nell’11 di Sarri che fatica decisamente più del dovuto in casa col Verona. Miguel Veloso apre le danze con un gol stupendo, un missile imparabile per Buffon. Poi il Verona si fa male da solo, prima il pareggio di Ramsey su un tiro deviato e poi il rigore di CR7, dopo il fallo inutile di Günter su Cuadrado. La Juventus conserva il risultato, rischiando anche parecchio. Ad eccezione del gol di Ramsey e di qualche giocata di Dybala, per la Juventus c’è poco da salvare da questa partita. Tranne, ovviamente, il risultato, che poi alla fine è quello che conta. Il Verona si tiene la prestazione, ma deve limare la troppa irruenza che ha causato 3 cartellini rossi in 4 match agli uomini di Jurić. Rimane il rimpianto gialloblu perché l’occasione di fare risultato allo stadium era davvero ghiotta.

Fonte: profilo ufficiale twitter @juventusfc
MILANO NERAZZURRA
Sabato sera è la volta del derby. Milan e Inter si sfidano nel derby numero 171. A trionfare è l’Inter, come da pronostico. I nerazzurri si dimostrano superiori, dominando il match per ampi tratti, ma sbloccando il risultato solo nel secondo tempo, grazie ad un tiro di Brozović deviato in maniera decisiva da Rafael Leão. La squadra di Conte tiene il campo, ma è il Milan nel primo tempo a trovare il gol, con Çalhanoglu, annullato per un tocco di mano di Kessie non chiarissimo. Una fiammata che avrebbe potuto indirizzare il derby in chiave rossonera, ma così non è stato. L’Inter dopo il gol di Brozović trova il raddoppio di Lukaku e si conquista la supremazia cittadina.
Molte note positive per Conte, dall’invulnerabilità della difesa alla voglia di Romelu Lukaku. Cresce anche Barella, finalmente positivo, in linea con i suoi compagni di reparto Sensi e Brozovic. Lautaro anche ci mette tantissima voglia, cercando di strafare ogni tanto, ma lottando su ogni pallone. Quattro su quattro per l’Inter che archivia la delusione in Champions e si gode la vittoria al derby.
Due invece le note positive per Giampaolo: l’impatto di Rafael Leão, migliore tra i suoi, e l’ingresso in campo di Theo Hernández, che ha creato apprensioni sulla fascia sinistra rossonera. Due innesti che possono dare molto al Milan, sul piano tecnico e dell’entusiasmo. Ancora male Piatek, che sbaglia un gol non da lui. Dietro si balla tanto, Musacchio e Romagnoli traballano, Conti e Rodriguez crollano a picco. C’è bisogno assolutamente di registrare la difesa.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @Inter
PRANZO UBRIACANTE
All’ora di pranzo va in scena il Sassuolo-show. Dopo la sonora sconfitta rimediata settimana scorsa all’Olimpico, stavolta è la squadra neroverde a divertirsi strapazzando l’avversario. La malcapitata di turno è la Spal, reduce dalla sorprendente vittoria interna con la Lazio. La prova del Sassuolo è ubriacante, proprio come la birra prodotta dal suo bomber Ciccio Caputo, autore di una doppietta strepitosa, che corona due azioni da urlo. Ancora sugli scudi Berardi, con un assist e mezzo e una prova da fuoriclasse. La squadra di De Zerbi diverte e si diverte, mentre quella di Semplici assiste inerme allo show degli avversari. Un capitolo da chiudere prestito per i biancocelesti, mai in partita e alle corde già dall’inizio.
EMOZIONI DOMENICALI
Dopo il trionfo europeo col Liverpool, il Napoli continua il suo percorso, battendo 1-4 il Lecce. Ancelotti, come suo solito, cambia tanto, lanciando l’attacco pesante e rivoluzionando la difesa. Il protagonista di giornata è ancora una volta Fernando Llorente, già idolo per il San Paolo. 3 gol e un assist in tre apparizioni con la maglia azzurra, nessuno ormai a Napoli rimpiange il mancato arrivo di Mauro Icardi. Lo spagnolo si prende la scena, oscurando anche quell’area Milik che lo scorso anno si era imposto come punta di diamante dell’attacco partenopeo. Tante conferme per gli altri, da Elmas a Fabián Ruiz e Zielinski. Il Napoli vince e si diverte, mentre il Lecce incassa la terza sconfitta in campionato, stavolta proprio senza appello. I giallorossi sicuramente non devono costruire la propria salvezza in match simili, la sconfitta ci sta e non c’è nulla di allarmante. Il match delicato arriverà mercoledì contro la Spal.
Continua la propria marcia anche la Roma di Fonseca, vincitrice a Bologna e quarta in campionato. La decide all’ultimo minuto Edin Dzeko, sempre più leader di questa squadra. Menzioni d’onore a Kolarov, che segna ancora su punizione, e per Jordan Veretout, che con una cavalcata incredibile allo scadere pone le basi per il gol vittoria dei giallorossi. La Roma batte un buon Bologna, imbattuto finora in campionato e con una striscia aperta di vittorie in casa di 8 partite. Una prova di sostanza dei giallorossi, che danno conferme dopo le vittorie in scioltezza contro Sassuolo e Istanbul Basaksehir. Una buona gara anche del Bologna, che la poteva vincere, da segnalare un miracolo di Pau López, ma che ha accusato maggiormente sul piano fisico rispetto ai giallorossi. Per la Roma ora si apre la possibilità di incasellare un filetto di partite agevoli, è ora della prova di maturità per la squadra di Fonseca.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @OfficialASRoma
Arriva finalmente la prima vittoria di Di Francesco sulla panchina della Samp. A farne le spese è il Torino, irriconoscibile dopo l’eliminazione in Europa League. Dopo quella con il Lecce di settimana scorsa arriva un’altra sconfitta per Mazzarri. I granata sembrano in confusione e lasciano campo alla Samp, che si risolleva da un momento difficile grazie alla firma di Manolo Gabbiadini. Tre punti che regalano ossigeno ai blucerchiati e certezze al mister Doriano, che ha confermato il 3-4-1-2 di Napoli, mantenendo le buone vibrazioni ottenute settimana scorsa. Finalmente nella Genova blucerchiata inizia a intravedersi un raggio di sole.
Tante emozioni anche nel match delle 18 tra Atalanta e Fiorentina. La viola ottiene un doppio vantaggio con Chiesa e la prima firma italiana di Ribéry, ma viene raggiunta da Ilicic e Castagne. Un crollo inatteso per i toscani, che stavano accarezzando l’idea della prima vittoria stagionale, ma dovranno ancora rimandare. L’Atalanta si risolleva dopo il tracollo in Champions, ottenendo un punto preziosissimo per il morale. per i nerazzurri era cruciale non perdere, anche perché mercoledì l’impegno in casa della Roma è di quelli veramente importanti. Montella invece avrà l’occasione di rifarsi, provando a battere l’amico Di Fra tra le mura amiche.
Chiude questa giornata il ritorno al successo della Lazio. Dopo le due sconfitte rovinose contro Spal e Cluj, la squadra di Inzaghi torna alla vittoria, battendo 2-0 il Parma. Immobile e Marusic firmano il successo biancoceleste, anche se la gioia per il ritorno alla vittoria viene frenato dalla lite tra il bomber Ciro e il mister laziale. Dopo non essere stato nemmeno convocato in Romania, Immobile si aspettava di giocare 90 minuti col Parma, ma Inzaghi l’ha cambiato e il bomber napoletano è sbottato. Nervi tesi che sicuramente certificano un feeling non eccezionale tra i due, dopo che l’anno scorso Immobile a un certo punto è rimasto fuori per alcune partite per scelta tecnica. Una vittoria che per ora riporta un po’ di quiete, ma che non scaccia definitivamente le nubi per la Lazio. Mercoledì ci sarà l’Inter, vera e propria prova del fuoco per i biancocelesti.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @SerieA

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Fonte immagine di copertina: profilo ufficiale Twitter @sscnapoli