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Serie A: TOP 10 tifoserie più presenti

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Serie A: TOP 10 tifoserie più presenti

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Come ogni anno si gioca per due competizioni in Serie A: il primo è lo Scudetto sul campo e il secondo è quello sugli spalti. Spesso e volentieri non coincidono le due classifiche, indice che non sempre le vittorie sono sinonimo di lealtà dei propri tifosi. Gli spettatori più caldi e più presenti non sono solo delle squadre di vertice che lottano per fare incetta di trofei, ma anche di formazioni storiche del nostro calcio che non ambiscono a zone alte in classifica. Juventus campione d’Italia, Napoli, Roma e Inter in zona Champions: sarà così anche per la devozionie dei propri tifosi?

10 – SAMPDORIA

La squadra blucerchiata, così come in campionato, si conferma al decimo posto. La media di 20.156 sui 36.599 disegna una percentuale decisamente buona per una squdra modesta come la Doria. Basti pensare che nella gara con minor numero di spettatori, contro il Bologna, sono stati più di 17 mila i tifosi sampdoriani. Questo fa capire quanto ci sia un gruppo consolidato e vasto di supporter che seguono incessantemente la propria squadra del cuore, dimostrato anche dai 16.635 abbonati. Ovviamente la gara con più spettatori è stata il “Derby della Lanterna”, con i suoi 30 mila e passa tifosi sugli spalti.

9 – BOLOGNA

Nonostante una stagione altalentante dei Felsinei i tifosi hanno seguito la squadra come negli anni migliori. Quasi 21 mila spettatori di media, un numero impressionante per chi ha lottato e sofferto per non retrocedere. Il Renato Dall’Ara ospita 36 mila e poco più persone sugli spalti, quasi rimepito dai 29 mila nella gara contro la Juventus, la gara con più spettatori. Se consideriamo che il minimo stagionale di 16 mila con il Sassuolo, ci rendiamo conto che la tifoseria è un po’ meno leale e più altalenate di quelli Doriani. Il numero di abbonati rafforza tale idea, solo 13.620 per il Bologna.

8 – GENOA

Posizionatosi più in basso in classifica rispetto ai cugini blucerchiati, i tifosi del Grifone hanno però vinto il Derby sugli spalti. Sfiorati i 21 mila spettatori di media nella passata stagione, indice che i genovesi ci tengono, e parecchio, alle proprie squadre. Nel Derby “in casa” quasi 33 mila spettatori, con un minimo di 18 mila contro l’Atalanta. Come i cugini il numero di abbonati è elevatissimo, 17.577, cioè l0 84% dello share medio. Tifosi genoani pianamente promossi come supporter più presenti fra le squadre a metà classifica.

7 – FIORENTINA

Lo Stadio Artemio Franchi può ospitare la bellezza di 46 mila spettatori, piazzandosi come 5° stadio più capiente in Italia. I tifosi viola lo hanno riempito mediamente con 26 mila persone a partita. Una media non esaltante, soprattutto considerando il blasone dei Gigliati. Sicuramente ha influito la contestazione alla proprietà per le cessioni illustri e gli investimenti non all’altezza. A dimostrazione di ciò il numero di abbonati, solamente 17.235, meno dei tifosi del Genoa, nonostante uno stadio decisamente più capiente. La gara con più spettatori, a sorpresa è stata l’interna con il Cagliari, quasi 35 mila fiorentini! I 21 mila spettatori contro il Genoa rappresentano invece il minimo stagionale.

6 – LAZIO

Nonostante i 70 mila posti dello Stadio Olimpico, la Lazio ha mantenuto una media abbastanza bassa, con soli 31 mila tifosi biancocelesti a partita. Se ci aggiuniamo il numero esiguo di 11 mila abbonati, è chiaro che gli Aquilotti siano in contrasto con il presidente Lotito, contestato da tempo immemore. La gara con meno tifosi sugli spalti è quella contro il Torino, soltanto 17 mila. I pochi spettatori non hanno condizionato il campionato della Lazio, che ha mancato l’accesso alla Champions League per gli scontri diretti con l’Inter. Coincidenza del caso, la gara con più spettatori, ben 68.236, è proprio l’ultima in casa contro i nerazzurri.

5 – ROMA

Terzo posto in classifica, ma fuori dalla zona Champions nel campionato degli spalti. Rispetto ai cugini biancocelesti i Lupacchiotti hanno una media decisamente superiore, con ben 37.450 spettatori per ognuno dei 19 match casalinghi. I risultati degli ultimi anni hanno fatto tornare allo stadio i supporter giallorossi, come dimostra il numero di abbonati: 21 mila, quasi il doppio della Lazio. Picchi non esaltanti però, il Derby della Capitale ha ottenuto “solo” 55 mila sedili occupati, e la partita con minor numero di spettatori è quella con il Verona, che ne ha collezionati 29 mila.

4 – JUVENTUS

La squadra campione d’Italia non riesce nemmeno a piazzarsi sul podio in questa speciale classifica. Il fattore principe di questo mancato successo è la relativa poca capienza della stadio, infatti l‘Allianz Stadium è il 6° per seggiolini in Italia. I dati sono però incredibili: la media spettatori rispecchia il 95% dei posti sugli spalti. Vincere invita sicuramente ad andare allo stadio, come dimostrato dai 29.300 abbonati, il massimo dispensabile. Nella gara contro il Genoa si registra il minimo stagionale di 29.412 di tifosi. Il Derby d’Italia rappresenta invece il picco massimo, con il tutto esaurito. Anche se la struttura fosse più grande, non ci stupiremmo se i numeri rimanessero tali. Tifosi bianconeri semplicemente onnipresenti.

3 – NAPOLI

Almeno per quanto riguarda il “campionato tifosi” i Partenopei hanno surclassato e non poco la Vecchia Signora. La media spettatori è di ben 43 mila, anche se, rispetto ai 60 mila del San Paolo non sono un gran che. Se paragonati al resto della Serie A rimane lo stesso una percentuale di riempimento (72%) di assoluto livello. Il match Scudetto con la Juventus rappresenta il picco massimo, con 55 mila tifosi azzurri a supportare i propri giocatori. La gara contro il Genoa è invece quella che ha stuzzicato meno l’attenzione dei supporter, con solo 30 mila seggiolini occupati.

2 – MILAN

A un passo dalla vetta ritroviamo il Milan. Nonostante la stagione al di sotto delle aspettative, i tifosi non hanno mancato di far sentire la propria presenza alla squadra, con una media di 52 mila spettatori. Il mercato faraonico della passata estate ha inoltre ingolosito i rossoneri che hanno invaso i botteghini: gli abbonati risultano 32 mila. Ovviamente è il Derby della Madoninna che ha attirato più persone allo stadio, con il tutto esaurito. I supporter del Diavolo hanno disdegnato il modesto Bologna, riempiendo i sedili “solo” 39 mila volte. Per quanto riguarda il rapporto posizione in classifica/numero di tifosi il Milan vince la medaglia d’oro, piazzandosi infatti soltanto al 6° posto in campionato.

1 – INTER

Svetta su tutti l’armata di Luciano Spalletti. Riempire con così costanza uno stadio monumentale come il Giuseppe Meazza, che vanta ben 80 mila posti, è un’impresa non da poco. La media di 57 mila spettatori fa davvero effetto, se consideriamo che l’Inter non alza un trofeo dal 2011. Il match più assistito è ovviamente il Derby D’Italia, con il tutto esaurito. La gara interna contro il Crotone è quella che ha attirato meno persone allo stadio, poco meno di 47 mila.

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Bonaventura sblocca Inter-Fiorentina: 0-1 per la Viola al 55′

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Bonaventura Fiorentina

Al minuto 53 di Inter-Fiorentina i Viola hanno trovato il gol del vantaggio con Bonaventura. Il centrocampista, sugli sviluppi di un corner, si è posizionato sul secondo palo: Onana ha smanacciato un colpo di testa di Cabral proprio verso Bonaventura, che ha appoggiato in rete a porta vuota. Recrimina l’Inter, che pochi minuti prima aveva sfiorato il gol con Lukaku: il centravanti belga si è letteralmente divorato la rete dell’1-0 appoggiando fuori, con tutto lo specchio a disposizione, un cross rasoterra di Bastoni. Adesso i nerazzurri sono costretti a rimontare per tenere viva la corsa verso la Champions League.

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I convocati della Turris per la trasferta contro la Fidelis Andria: assente Frascatore

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Turris

Dopo la splendida vittoria ottenuta in casa contro il Messina, la Turris ritornerà in campo nella giornata di domani. I Corallini saranno ospiti della Fidelis Andria, che attualmente si ritrova nell’ultima posizione del Girone C della Serie C. Mister Fontana ha selezionato i convocati della sua Turris per questo delicato match valido per la trentacinquesima giornata.

I CONVOCATI DELLA TURRIS

Di seguito i convocati per la trasferta contro la Fidelis Andria:

Portieri: Antolini, Fasolino, Perina.

Difensori: Di Nunzio, Miceli, Boccia, Vitiello, Contessa, Rizzo.

Centrocampisti: Acquadro, Franco, Haoudi, Ruffo Luci, Ercolano, Finardi, Maldonado, Schirò, Zampa, Taugorudeau.

Attaccanti: D’Alessandro, Maniero, Longo, Guida, Giannone.

Immagine di copertina: Profilo Instagram della Turris

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Gabriel Jesus rompe un digiuno di 5 mesi: doppietta contro il Leeds

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Dopo un digiuno durato più di 5 mesi, Gabriel Jesus torna al gol. L’attaccante dell’Arsenal ha trovato il gol contro il Leeds: i Gunners hanno risposto al City (che ha stritolato 4-1 il Liverpool) superando con il medesimo risultato la squadra di Javi Gracia. Gabriel Jesus ha aperto le danze, segnando il gol dell’1-0 su rigore; dopo il raddoppio targato White, l’ex attaccante del City ha trovato anche la doppietta al 55′. Il Leeds ha cercato di rientrare in partita con Nissen, ma nei minuti finali Xhaka ha calato il poker e decretato il 4-1 finale. Gabriel Jesus non segnava dal 30 ottobre, quando l’Arsenal rifilò un secco 5-0 al Nottingham Forest: grazie al suo gol, per l’Arsenal il match è stato in discesa fin dai primissimi minuti. I Gunners si confermano così al primo posto in solitaria in Premier League.

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Atalanta, Gasperini spera: “Speriamo di guadagnare punti importanti sulle rivali”

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Dopo la bella vittoria della sua Atalanta sul campo della Cremonese, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di DAZN analizzando la sfida e la prestazione di un Hojlund sempre più determinante. Ecco le sue parole:

POSTO CHAMPIONS – Le altre giocano domani, l’importante era fare tre punti. Domani sera vedremo la classifica, sperando di aver guadagnato qualche punto. Era fondamentale vincere e l’abbiamo fatto, ma mancano ancora tante giornate al termine. Sarà una vera e propria battaglia”.

SULLA PARTITA – “Abbiamo sbagliato diverse cose nel primo tempo, i ritmi erano molto bassi. Nel secondo tempo, con l’entrata in campo di Lookman, Boga e Hojlund abbiamo alzato il tasso tecnico ed è andata meglio. Poi il rigore poteva cambiare le cose, ma siamo stati bravi a reagire. Incappiamo troppo spesso in queste cose, dobbiamo migliorare“. 

LA SCELTA DEGLI ATTACCANTI – “L’attacco è il reparto più importante, l’ho sempre sostenuto. Per la prima volta durante la stagione siamo riusciti ad averli tutti a disposizione, rappresenta una forza per noi”. 

SU HOJLUND – “Non era nella migliore condizione dopo la nazionale, ma è stato comunque decisivo. Riesce comunque sempre a dare degli spunti determinanti. Mi è sembrato molto concentrato, ma è ancora frastornato dai complimenti ricevuti in settimana. Ha delle doti importantissime, ma non deve mai smettere di imparare. Le scale per migliorare sono infinite, deve continuare con tanta umiltà e voglia di apprendere”.

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