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Il mercato recente della B
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5 anni fa:
I semafori di partenza sono ancora spenti, ma il campionato cadetto sta già regalando molto spettacolo ed interesse per colpi e scommesse importanti fatte dalle società in questa sessione estiva di mercato. Un inizio infuocato, purtroppo, anche a causa dall’ennesimo terremoto che ha portato al fallimento di squadre storiche del nostro calcio come il Bari, il Cesena, che ripartirà addirittura dai dilettanti e l’Avellino, che potrà iscriversi alla prossima stagione di B. Una brutta notizia per il nostro movimento, anche se ormai non sembra più una novità, visto che a gennaio le squadre non iscritte alle rispettive categorie negli ultimi quindici anni risultavano essere ben centoquarantasei. Nonostante ciò, le restanti che sanno già con certezza di disputare la prossima stagione si stanno muovendo in maniera intelligente, cercando di portare tra le proprie mura i giusti tasselli per creare una squadra competitiva e ben strutturata, che punti alle zone alte o che riesca a resistere al vortice della retrocessione in un campionato in cui da sempre le sorprese sono all’ordine del giorno, e i giovani possono affermarsi per poi approdare in realtà più importanti.
OBIETTIVO PROMOZIONE
Nell’ultima stagione Empoli, Parma e Frosinone, seppur queste ultime due in maniera controversa, hanno staccato il pass per la Serie A, facendo impazzire i tifosi ma provocando invece molta sofferenza a chi non ce la ha fatta e dovrà riprovarci quest’anno. In primis non si può non citare il Palermo. La squadra siciliana ha sfiorato il passaggio nella massima divisione, fallendo l’ultimo atto, quello decisivo, al Benito Stirpe contro i ciociari. Sebbene la delusione tra i rosanero sia tuttora presente, visto anche il comportamento attuato dai giocatori del Frosinone in quell’occasione, la dirigenza sta facendo le sue mosse sia in entrata che in uscita. La Gumina ha già fatto le valigie in direzione Empoli; il baby classe 96 si unirà alla truppa di Andreazzoli, sotto la supervisione della Juventus. Oltre a lui Zamparini ha già comunicato che Rispoli, Struna e Rajkovic – il primo ha espresso la volontà di cambiare maglia, per gli altri invece il discorso è prettamente economico – non resteranno in rosa.
In entrata invece è stato preso Alberto Brignoli, che nella prossima stagione difenderà i pali del Barbera. A Palermo sono già sbarcati anche Mazzotta dal Pescara e Salvi dal Cittadella. Il difensore messosi in mostra nelle ultime tre stagioni con i veneti rappresenta un ottimo rinforzo nel reparto arretrato per Tedino, visti i centimetri e la capacità d’anticipo. A centrocampo è stato preso Nicolas Haas, giovane svizzero di prospettiva. Per quanto riguarda l’attacco il direttore dell’Area Tecnica Rino Foschi ha parlato ai microfoni di Sky, affermando la volontà del club di acquistare uno tra Puscas e Di Carmine, anche se ad oggi le trattative sembrano in fase di stallo. Infine, c’è il difficile caso Nestorovski; il macedone vorrebbe andare via, ma la società non accetta le sue condizioni per la possibile partenza, e starebbe provando a convincere il giocatore a rimanere. In caso riuscisse a trattenerlo, sarebbe forse il vero acquisto di questo calciomercato.
Rimanendo nel meridione, ma spostandoci in Calabria, andiamo ad analizzare le scelte del Crotone. I rossoblù provengono da una delle retrocessioni più immeritate degli ultimi anni ed hanno voglia di rivalsa. Nonostante ciò, sono state inevitabili le cessioni di big come Ceccherini alla Fiorentina e Mandragora alla Juventus per poi essere girato all’Udinese. D’altra parte la società si è già rimboccata le maniche ed ha portato alla corte di Giovanni Stroppa il giovane Marchizza. Il giocatore cresciuto nelle giovanili della Roma è un profilo molto interessante e sicuramente certifica la volontà di questa squadra di puntare sui giovani come fatto in passato. A questo innesto si aggiunge Augustus Kargbo, attaccante promettente appena diciottenne, che nella scorsa stagione si è messo in mostra con il Campobasso. Inoltre, va sottolineato l’ottimo lavoro fatto fin qui dai dirigenti crotonesi, in grado di far rimanere in rosa calciatori di indubbio valore come Stoian, Martella e Simy, pedine fondamentali per puntare a risalire subito.
UN NUOVO APPRENDISTA PER GLI STREGONI
I campani del Benevento, nell’ultimo campionato, hanno deluso ampiamente, totalizzando appena ventuno punti, arrivati grazie a sei successi e tre pareggi che non gli hanno mai veramente permesso di provare a lottare per la salvezza. Quest’anno però vogliono riprovare da subito a reagire, regalando altre gioie alla piazza. Il loro condottiero di fine stagione, Roberto De Zerbi, lo hanno già perso, insieme a Brignola, neogiocatore del Sassuolo. In compenso alla corte di Cristian Bucchi sono già arrivati Ricci e Bandinelli, per rimpiazzare l’attaccante, che forniranno variabilità tattica al nuovo allenatore.
Il vero colpo però sembra essere Roberto Insigne. Il fratello del più famoso Lorenzo è riuscito a centrare la promozione nella scorsa stagione con il Parma e quest’anno vuole tentare di nuovo la risalita con i giallorossi. Il giocatore arriva sotto forma di prestito dal Napoli a titolo temporaneo. Nonostante ciò l’altro “scugnizzo” fa già sognare gli stregoni e la sua tifoseria, vogliosa di ritornare nel grande calcio. Insigne è un’ala destra dotata di grande corsa, sacrificio e capacità di dribbling, condita da una buona esperienza nel campionato cadetto che sicuramente potrà aiutare il Benevento.
ALINO E GILA FANNO VOLARE IL LIVORNO
Tutta Livorno è già in fermento. L’acquisto di Alessandro Diamanti, che ritorna a vestire amaranto dopo dieci anni, ha scosso l’intero ambiente che vede nel 23 il nuovo trascinatore e leader della squadra. L’ex giocatore di Bologna e Fiorentina, tra le varie, ha subito dichiarato in un’intervista dopo il trasferimento di esser orgoglioso di indossare questi colori e di esser pronto per la prossima stagione.
La squadra toscana è voluta partire col botto, dopo le due stagioni in C, a causa anche di una piazza molto esigente. Alino potrà rivestire il ruolo di trequartista o in alternativa quello di seconda punta, aggiungendo qualità ed esperienza alla squadra, anche se al Picchi sperano che la porti a competere in tempi brevi per la promozione. La migliore caratteristica del fantasista di Prato è sempre stata quella di mandare in porta le prime punte, deliziando tutti con il suo magico sinistro. E che grande coppia formerebbe con Alberto Gilardino? Alt. Non c’è ancora nulla di ufficiale nè di troppo concreto, ma comunque la società avrebbe cominciato a dialogare con il giocatore ed il suo agente, come riportato dalla Gazzetta dello Sport. Al momento l’attaccante è svincolato e potrebbe continuare di qualche anno la sua carriera in Toscana, facendo innamorare una città intera, e formando un duo eccezionale con Diamanti, che a Livorno sognano di vedere al più presto. A chiudere il cerchio vi è l’ottimo acquisto di Dainelli per la difesa, che porterà sicurezza e tanta esperienza al reparto arretrato.
NESSUNO SI MUOVA IN QUEL DI VERONA!
Apriamo una piccola parentesi.
Questa è chiaramente una frase sarcastica, ma non si può non sottolineare come fino ad ora l’Hellas sia rimasta “super partes” in questo mercato. L’unico arrivo è stato Karim Laribi dal Cesena, un centrocampista di densità ed interdizione e all’occasione anche di qualità. Negli ultimi giorni si sono intensificati i rapporti con il Benfica per Dawidowicz, centrale difensivo in prestito nella scorsa stagione al Palermo, che anch’esso vorrebbe in rosa per l’imminente campionato.
Detto ciò, il nulla. Al momento il Verona non è nemmeno tra le favorite per i primi due posti, che vogliono dire promozione automatica, viste anche le numerose partenze come Nicolas, Gonzalez e quella probabile di Calvano. Dovesse finire oggi il mercato, gli Scaligeri si ritroverebbe probabilmente indeboliti, a causa delle scelte fatte che sicuramente non piaceranno ai tifosi. Infatti dopo una stagione in Serie A trascorsa nel completo anonimato, tutto l’ambiente si aspettava grandi manovre per riconquistare subito la promozione. Ciò non è ancora avvenuto e potrebbe causare forti proteste da parte della tifoseria più vicina alla squadra.
LECCE, CARPI E PESCARA PER STUPIRE
Nel Salento ci speravano ormai da anni di vedere la loro squadra lottare per tornare nella massime serie. L’esser arrivati tra i cadetti è già un ottimo punto di partenza per i giallorossi che ora però non devono fermarsi ma proseguire per il cammino che li ha portati fin qui. La città si aspettava molti colpi e così è stato. In primis la società ha fatto subito in modo che Torromino rientrasse in rosa dopo i problemi dell’anno scorso legati al suo infortunio che lo ha tenuto per un po’ fuori dal campo, garantendosi un attaccante con esperienza e fiuto per il gol. Nelle ultime settimane è stato ufficializzato anche Chiricò, che si deve ancora capire se sarà tra le risorse per il prossimo campionato di mister Liverani o se verrà utilizzato come pedina per altre trattative. Inoltre sembra molto vicino anche l’approdo di Eugenio Lamanna, portiere in forza al Genoa, che ha dimostrato tutta la sua affidabilità in Liguria. Se la trattativa andasse a buon fine il Lecce dimostrerebbe a tutti la sua volontà di diventare competitiva in breve tempo.
Se ci spostiamo a Pescara invece troviamo una situazione opposta. L’anno post retrocessione per gli abruzzesi è stato fatale, hanno sfiorato il playout, salvandosi con un mediocre diciassettesimo posto. La società ha deciso di cambiare marcia, puntando di più su giovani di prospettiva, cercando di ridare vita alla piazza e alla squadra. Ecco spiegato il trasferimento di Mirko Antonucci, lo scuola Roma pronto ad infiammare l’Adriatico. Con lui farebbe coppia l’altro esterno offensivo Capone, appena tornato dal prestito, anch’egli classe 99 che andrebbe a formare con Antonucci un duo molto tecnico e veloce sulle fasce.
Infine, la società, negli ultimi giorni ha fatto passi avanti per il difensore Suagher dall’Atalanta, che potrebbe dare una grossa mano vista la sua prestanza fisica.
Per ultima, parliamo di una squadra che sta facendo un mercato molto interessante, da cui potrebbe trarre grandi frutti per un futuro anche prossimo. Basti pensare che negli ultimi giorni sono stati ufficializzati gli arrivi di Tutino e Machach. Il primo infoltirebbe l’attacco emiliano e garantirebbe senza ombra di dubbio gol e qualità alla squadra, anche se nelle ultime ore si parla di un clamoroso e possibile ritorno a Cosenza. Chi sicuramente resterà in Emilia è Machach, il centrocampista viene dal Napoli e poche volte ha potuto mettere in mostra il suo potenziale, ma ora, in un campionato diverso e con più facilità per emergere dovrà dare il massimo.
Per il reparto avanzato comunque era già approdato in biancorosso il ventunenne Van Der Heijden, dopo aver segnato sette gol in ventotto presenze con la maglia dell’Almere City, nella seconda serie olandese. Oltre a loro, a disposizione di Chezzi, la società ha messo Max Barnofsky, centrale tedesco classe 95 che può dare stabilità al reparto e che sembra molto contento della sua scelta. Il Carpi getta giù la maschera e fa capire la sua intenzione di voler fortemente la promozione, o almeno i playoffs in questo campionato, così come avvenne nel 2015.
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Flash News
La Flop XI della Serie A 22/23 votata da Numero Diez!

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8 ore fa:
Giugno 8, 2023La lunghissima stagione di Serie A 2022/23, iniziata nella metà metà di agosto e conclusa il 3 giugno, è finalmente giunta al termine. Spaccata in due dal mondiale in Qatar, tra novembre e dicembre, questo campionato ha incornato il Napoli. Decisamente tante, invece, le delusioni viste. Resta solo l’ultimo verdetto: quello che proverrà da domenica prossima, quando si giocherà lo spareggio salvezza tra Verona e Spezia. La nostra redazione si è occupata di votare la Flop XI della Serie A appena trascorsa, la mostreremo di seguito seguendo il modulo classico del 4-3-3.
TITOLARI
Portiere – LUIS MAXIMIANO: se Ivan Provedel è stato eletto miglior portiere di questa Serie A, il rovescio della medaglie riguarda il portiere che, almeno sulla carta, è sbarcato nella Capitale per essere il titolare. La stagione del portoghese è durata appena 6′: il tempo di farsi cogliere in flagrante bloccando la palla con le mani fuori dall’area di rigore. Rosso diretto, tunnel degli spogliatoi dello Stadio Olimpico e nessun’altra presenza nel massimo campionato.
Terzino destro- SERGINHO DEST: il terzino statunitense ha vestito la maglia del Milan con le prospettive di dar seguito a quanto di buono si diceva su di lui. Cresciuto nell’Ajax come uno dei craque della prossima nazionale a stelle e strisce, poi trasferitosi in Catalogna per vestire la maglia del Barcellona, le prospettive di un giocatore in grado di spaccare in due il campionato c’erano tutte. A 22 anni e con maggiore esperienza europea, il Milan sembrava la squadra perfetta per lui. Soprattutto perchè la sua indole offensiva e la sua polivalenza sulle due fasi lo rendeva un ottimo profilo sia per giocare come terzino, che per muoversi da ala. In totale scenderà in campo appena 8 volte, senza neanche toccare quota 330′ minuti giocati e senza lasciare la firma in nessuna gara.
Difensore centrale – MILAN SKRINIAR: pesa e non poco la situazione legata al mercato e al mancato rinnovo con l’Inter. Nella prima parte di stagione alterna ottime partite a prestazione decisamente sottotono. Non sembra il difensore che si è visto negli scorsi anni, sia per efficacia, che per concentrazione nelle varie gare. Se il derby di andata, in cui ha sofferto per tutto il tempo le accellerate di Leao, sembrava il punto più basso, peggio ancora ha fatto il 23 gennaio, in Inter-Empoli: due gialli in poco più di 15′ e squadra lasciata in 10 uomini per un’ora, nella sconfitta contro i toscani. Rientra per il derby di campionato, vinto 1-0, e scende in campo nella grigia trasferta di Genova contro la Sampdoria. Poi, il vuoto. Termina la stagione tra infermeria e panchina, guardando un ottimo Darmian prendere il suo posto e accumulando solo 21 gettoni stagionali.
Difensore centrale – LEONARDO BONUCCI: nell’estate in cui De Ligt e Chiellini hanno salutato la casacca bianconera e in cui il pacchetto di difensori centrali era in emergenza, lui sarebbe dovuto essere il faro al quale aggrapparsi. Invece la sua stagione ha vissuto di pochissime luci e tantissime ombre: Bremer, neoarrivato bisognoso di un tutor, lo ha trovato in un Danilo ben più affidabile. Gatti lo ha rapidamentie scavalcato nelle gerarchie, così come Alex Sandro, spesso utilizzato da braccetto nella difesa a 3. Per Bonucci solo 16 gettoni, di cui 9 da titolare su 38 disponibili. Riesce, però, a trovare anche una rete in questa stagione.
Terzino sinistro – ROBIN GOSENS: dopo uno scudetto sfumato e l’addio del miglior Ivan Perisic visto a Milano, i tifosi neroazzurri guardavano a Gosens come all’ancora di salvezza per la nuova stagione. Il tedesco, acquistato a gennaio dello scorso anno, sembra aver recuperato del tutto dall’infortunio e può tornare ad essere quel terzino che faceva timore all’Europa intera con la maglia dell’Atalanta. Tra infortuni e poco spazio, però, il tedesco non ha rispettato le attese. Decisamente meglio Dimarco, che lo ha costretto a tanta panchina e a solo 11 gare da titolare, sulle 32 totali disputate. I numeri, comunque, non mancano: 3 reti e 2 assist. Ma da lui ci si aspettava sicuramente di più.
Mezz’ala destra – PAUL POGBA: indubbiamente se si cerca la parola “flop” sul dizionario di questa Serie A, non può mancare la sua foto. Arrivato a parametro zero, tra la gioia e il gaudio di tutto l’universo Juventus. Di fatto, invece, il suo apporto sarà pari a zero. Solo 6 partite disputate, una sola da titolare, terminata con uno dei tantissimi infortuni di quest’anno. Si fa molta fatica a descrivere la stagione di uno dei giocatori che, lo scorso agosto, era dato tra i candidati alla Top XI.
Mediano- LEANDRO PAREDES: il suo compito era quello di portare all’interno della mediana bianconera garra ed esperienza e, magari, essere un buon esempio per la crescita di giocatori più giovani come Fagioli e Miretti. Il suo impatto, invece, sarà esattamente il contrario. I due italiani lo superano nelle gerarchie e di lui si evidenziano soprattutto i passaggi a vuoto. Stagione ampiamente sotto la sufficienza, con 6 gialli e 1 rosso e con 8 partite dal 1′ a fronte delle 25 totali.
Mezz’ala sinistra – GEORGINO WIJNALDUM: pesa molto, forse troppo, il suo infortunio ad inizio stagione. Nel 2022, praticamente, non scende mai in campo. Arriva a calcare il prato dell’Olimpico con frequenza solo da fine febbraio in poi, riuscendo a siglare ben due reti contro Sassuolo e Sampdoria. Una stagione in salita, ma francamente inadatta per quelle che erano le aspettative su di lui.
Ala destra- CHARLES DE KETELAERE: inutile girarci attorno, impossibile non pensare a lui tra i flop di questa stagione. Sbarcato a Milano con tanta, sicuramente troppa prressione addosso per un semplice 2001, il belga non rispetterà mai le aspettative. Il buon ritiro prestagionale impatta ancora di più su un giocatore che raccoglie in totale solo 1 assist in 32 partite giocate. Tantissime le dimostrazioni di inadeguatezza, i gol sbagliati, ma anche le giocate positive a cui non è stato dato seguito. I buoni propositi per smentire tutto ciò, sin dalla prossima stagione, ci sono tutti. Ma per ora non può scrollarsi di dosso l’etichetta di flop.
Centravanti – ANDREA BELOTTI: la promessa era quella di restare competitivo anche in una piazza come Roma e partendo dalla panchina alle spalle di Abraham. Il Gallo ha interrotto in estate il suo rapporto pluriennale con il Torino, del quale era anche capitano, per provare nuove esperienze in Serie A. Mourinho, inoltre, gli garantisce le 31 partite in cui, sia partendo da titolare che subentrando, ha opportunità di mettersi in mostra. Ma l’unico momento degno di nota, nella sua produzione offensiva stagionale, è il calcio di rigore sbagliato al 92′ contro il Torino nell’ultima uscita, prima della pausa per il mondiale. La cifra 0 nella casetta gol segnati pesa tantissimo.
Ala sinistra – DIVOCK ORIGI: sarebbe dovuto essere il nome per far rifiatare Giroud e assicurare gol, portando con sè anche il carico di esperienza internazionale dopo la parentesi al Liverpool. Pochissime, invece, le gioie dell’attaccante belga in questa stagione, che pure segna due reti contro Monza e Sassuolo. Il titolare Giroud è stato costretto agli straordinari, anche a causa dei vari infortuni che lo hanno colpito nel corso dell’anno.
RISERVE
Oltre all’undici “ideale“, abbiamo deciso di elencare anche due riserve per reparto, che non hanno particolarmente brillato in questa stagione.
Portiere – ALESSIO CRAGNO
Terzino – MANUEL LAZZARI
Difensore centrale – MERIH DEMIRAL
Mezz’ala destra – HARRY WINKS
Mediano – GIULIO MAGGIORE
Centravanti – ANDREA PINAMONTI
Centravanti – LUKA JOVIC
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Il Celtic cerca il successore di Postecoglou: tra i nomi anche Maresca

Pubblicato
9 ore fa:
Giugno 8, 2023
Il Celtic fresco del Treble casalingo vinto, ha però bisogno di trovare un nuovo allenatore. Il biennio sotto la guida di Postecoglou è stato fantastico e pieno di trofei e soddisfazioni ma ora gli Hoops devono voltare pagina. L’australiano, infatti, è diventato l’allenatore del Tottenham e ora sono molti i profili che interessano ai campioni di Scozia per la guida tecnica.
Tra questi Sky Sports sottolinea anche il nome di Enzo Maresca. L’ex centrocampista italiano è attualmente il vice-allenatore del Manchester City di Guardiola. Il 43enne sarebbe tra i tanti nomi uno dei più papabili al ruolo di nuovo allenatore, anche se i tifosi sognano il grande ritorno di Brendan Rodgers.
Flash News
La Champions “rovina” i piani di Gagliardini: nozze rimandate

Pubblicato
1 giorno fa:
Giugno 7, 2023
Aver raggiunto la finale di Champions League è stata, ovviamente, una grande emozione per tutti i giocatori dell’Inter. Eppure, la sfida contro il Manchester City ha “rovinato” i programmi di qualcuno.
NOZZE RIMANDANTE
Il calciatore in questione è Roberto Gagliardini. Secondo quanto riportato dalla rivista Chi, il centrocampista e la sua fidanzata Nicole Ciocca hanno dovuto rimandare la data delle nozze. La cerimonia, infatti, era stata fissata per il 10 giugno, proprio il giorno della finale di Champions.
Ma non è tutto, anche altri due calciatori nerazzurri sono stati coinvolti in questi cambiamenti: Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni. Entrambi, infatti, si sono sposati subito dopo la fine del campionato. Addirittura Agustina Gandolfo, consorte dell’attaccante argentino, ha rivelato di aver avuto pochissimo tempo a disposizione per organizzare rito e cerimonia, a causa dei numerosi impegni della formazione nerazzurra.
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Pagelle Serie A – Sampdoria, 2: campionato disastroso

Pubblicato
1 giorno fa:
Giugno 7, 2023
PAGELLE SERIE A – SAMPDORIA, 2: Per la Sampdoria, quella di quest’anno, è stata una stagione complicatissima. I blucerchiati hanno vissuto un’annata caratterizzata soprattutto dalla difficile situazione societaria, con lo spettro del fallimento che aleggiava su Marassi e probabilmente sventato con la cessione solo pochi giorni fa. Situazione extra campo a parte, anche quella vista sul terreno di gioco è stata drammatica, con la retrocessione e l’ultimo posto in classifica. A niente è servita la cura Stankovic, che subentrato a Giampaolo prima del Mondiale, è riuscito a dare dignità al finale di campionato ma non punti.
LA STAGIONE
Quello della Sampdoria è stato campionato semplicemente disastroso. Partendo da agosto, con Giampaolo in panchina, la squadra non è mai riuscita a trovare un’identità. Già dalle prime giornate dove, nonostante il pareggio casalingo con la Juventus, spicca il netto ko per 4-0 con una diretta concorrente come la Salernitana, si erano intraviste le prime fragilità.
Ad ottobre si è cercata la svolta, con l’esonero del tecnico e l’arrivo in panchina di Stankovic. A cambiare, è stato sicuramente lo spirito e, solamente in piccola parte il rendimento. Con il serbo in panchina i blucerchiati hanno provato a lanciare il cuore oltre l’ostacolo e, solamente all’undicesima giornata è la prima vittoria in campionato in casa della Cremonese.
Nemmeno la sosta riservata a Qatar 2022 però è riuscita a riportare serenità. Al rientro, la vittoria esterna con il Sassuolo aveva riportato un entusiasmo poi stroncato da un nuovo filotto di sconfitte, interrotte di tanto in tanto da pareggi come quello a sorpresa contro l’Inter.
Da marzo poi l’ultimo disperato tentativo avviato dal successo sul Verona e poi reso inutile dalla clamorosa sconfitta casalinga contro la Cremonese e dagli ormai inutili pareggi negli scontri decisivi contro Spezia e Lecce. Una situazione che poi ha portato inevitabilmente all’aritmetica retrocessione alla Dacia Arena contro l’Udinese.
ASPETTATIVE E MERCATO
In casa Sampdoria le aspettative, non di certo altissime, erano quelle di una salvezza quantomeno tranquilla. La stagione precedente aveva già fatto accendere il campanello d’allarme, con la salvezza raggiunta matematicamente solo alla penultima giornata. Quest’anno si è riuscito a fare di peggio, grazie anche ad una gestione scellerata anche dal punto di vista del mercato.
Comprensibile, vista li situazione societaria, la scelta di voler far cassa con la cessione di Damsgaard per 15 milioni. Decisamente meno comprensibile invece quella di lasciar partire l’ossatura della squadra composta da gente come Candreva, Thorsby, Ekdal e Yoshida, e quella di non trattenere calciatori di proprietà come Caprari e Bonazzoli che in prestito avevano fatto benissimo.
Decisamente errata la scelta degli acquisti con cui rimpiazzarli, con gli arrivi di Djuricic e Rincon, e quelli in prestito di Pussetto, Villar e Winks. I riscatti poi di Sabiri, ceduto alla Fiorentina e tenuto in prestito fino a fine stagione, e di Caputo, girato inspiegabilmente all’Empoli in cambio di Lammers nel mercato invernale. Inutili poi gli arrivi di Jesè Rodriguez e di un Zanoli comunque valorizzato a gennaio. Scelte sicuramente poi pagate a caro prezzo sul campo.
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