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Serie B Review: cos'è successo nel weekend

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Serie B Review: cos’è successo nel weekend

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Dopo la sosta ritorna anche la Serie B, giunta all’ottava giornata. Tanto per cambiare nessuna certezza e tantissime sorprese, una giornata che vede meno partite scoppiettanti, ma un’aria molto elettrica: basti pensare che in 10 partite si sono visti ben 5 cartellini rossi.

Fonte: sito Serie BKT

L’anticipo del venerdì è tra un Cittadella che viene da una serie positiva che ha riportato i veneti in zone tranquille di classifica, ed il Cosenza, l’unica squadra di B a non aver ancora vinto: inizia subito male per i calabresi, che dopo 2′ subiscono lo svantaggio con un siluro dalla distanza di Alessio Vita, ma nella ripresa gli ospiti la ribaltano grazie al suo capitano Bruccini che, prima con un inserimento dalla destra e poi dal dischetto, trova la doppietta che cambia le carte in tavola; la chiude Baez, che già aveva fornito l’assist del pareggio a Bruccini, con un destro a giro da fuori area, siglando il definitivo 1-3, così da servire la prima vittoria dei lupi. Altro risultato a sorpresa è quello di Pescara, dove all’Adriatico vince lo Spezia per 1-2: in vantaggio passano i padroni di casa con un destro dalla distanza di Machin, che con precisione pesca l’angolo e segna il suo secondo gol stagionale, ma prima Bartolomei – che sfrutta una svirgolata in area di Gudjohnsen – e poi lo stesso islandese figlio d’arte (il padre è Eidur, la leggenda islandese che ha giocato con Chelsea e Barcellona) trovano i due gol che ribaltano il match, regalando una vittoria pesantissima allo Spezia che stava facendo fatica ad ingranare nelle ultime settimane.

L’Entella aveva iniziato il campionato con tre vittorie consecutive, ma da cinque partite non riesce più a vincere: si fermano ancora i liguri al Comunale, dove i biancoazzurri passano in vantaggio con De Luca, ma a 25′ dalla fine pareggia per il Trapani Anthony Taugourdeau dal dischetto, siglando il definitivo 1-1 che dà un punto importante ai siciliani, su un campo che fino a poche settimane fa era uno dei più ostici del campionato cadetto. Curioso il match tra Venezia e Salernitana: soltanto pochi mesi fa era un playout sanguinoso che vide salvarsi la Salernitana, ma il fallimento del Palermo ha dato la possibilità al Venezia di rifarsi, sempre nel campionato di Serie B; altrettanto curioso il fatto che sia il Venezia, che era uscito sconfitto, a vincere il remake del playout, grazie al gol di un giocatore che proprio l’anno passato si era salvato con la Salernitana: Riccardo Bocalon segna il gol dell’ex, non esulta, ma regala i tre punti al Venezia che vince per 1-0. Rimanendo in tema salvezza, si affrontano due neopromosse alla ricerca di punti importanti: Juve Stabia e Pordenone danno vita ad una partita scoppiettante, dove le vespe passano in vantaggio con lo stacco di testa dell’esperto Mezavilla, ma dopo pochi minuti i ramarri la recuperano con il bellissimo destro di Gianvito Misuraca; nonostante il pari, la Juve Stabia sembra padrona del campo, e già al 15′ torna in vantaggio con un gol di astuzia di Francesco Forte – che sembra aver trovato confidenza con la porta – e raggiunge i due gol di distanza con la rete in mischia di Simone Calvano, che segna finalmente il suo primo gol in B. Al 28′ è già 4-1 con il gol delizioso d’esterno di Canotto, che mette praticamente la parola fine sulla partita già a 60′ dal termine, e infatti ci sarà spazio solo per il gol del definitivo 4-2 del Pordenone con l’autogol di Calò. 

Seconda vittoria consecutive delle Vespe: mister Caserta ha trovato la quadra?
(Fonte: Instagram @ssjuvestabia)

Il big match dell’ottava giornata è però quello del Vigorito, dove si affrontano due candidate alla promozione in Serie A come Benevento e Perugia: la squadra di SuperPippo Inzaghi si dimostra sempre la solita squadra concreta e senza pietà, ed ancora una volta riesce a vincere con il minimo scarto e senza subire gol; alle streghe basta il tap-in di Samuel Armenteros al 20′ per tentare la fuga in testa alla classifica, dando così tre punti ai suoi e la vittoria al suo allenatore nella sfida tra ex campioni del mondo con Massimo Oddo, allenatore del Perugia.

Passando alla domenica, come valeva per l’Entella, anche il Pisa non riesce più a vincere dopo un inizio sprint a suon di reti di bomber Marconi: l’avversario è ostico, perché il Crotone di Stroppa è una delle squadre più in forma in questo momento del campionato cadetto, ma a passare in vantaggio è proprio il Pisa con il gol di testa del figlio d’arte Alessandro De Vitis, al primo centro stagionale. Nella ripresa, però, pareggia il Crotone, sempre di testa con Golemic, abile a sfruttare un’uscita pasticciata dal portiere Gori. Verrà espulso negli ospiti Gigliotti a 10′ dal termine, ma il risultato rimarrà fermo sull’1-1.Il Chievo ha finalmente trovato continuità e risultati, e vince ancora a domicilio contro l’Ascoli, che invece raggiunge la terza sconfitta consecutiva dopo un ottimo inizio: la apre Meggiorini dopo 14′, poi nella ripresa viene espulso per doppia ammonizione Davide Petrucci – ex Academy del Manchester United – e nel finale di partita sarà il giovane talentino clivense a chiudere la partita, quel Vignato che ormai da mesi osservano un po’ tutti. Molto bello il suo destro da fuori che sigilla la partita sul definitivo 2-0.

Primo gol per il talentino classe 2000: adesso servono continuità, per il Chievo e per il suo futuro
(Fonte: Instagram @emanuel_vignato)

A Empoli arriva la Cremonese del nuovo allenatore Marco Baroni, che vorrebbe provare subito a partire col piede giusto già dal match del Castellani, ma non la pensa così Leo Stulac, che dopo 20′ fulmina dalla distanza un disattento Agazzi con un missile sul primo palo: il portiere ex Cagliari è in ritardo e l’Empoli passa in vantaggio. I grigiorossi però non mollano, vogliono ottenere i primi punti della nuova gestione e ottengono il tanto agognato pareggio con Danilo Soddimo, che viene servito da una chicca di prima dell’ex Castagnetti, ed è poi abile a stoppare e calciare in girata da vero attaccante, non lasciando speranze a Brignoli. Finisce 1-1, amaro in bocca per gli uomini di Bucchi e un po’ di serenità per la Cremonese. Anche ad Empoli è arrivato un altro cartellino rosso, quello per Mariano Arini della Cremonese. Chiude la giornata il monday night tra il Frosinone di Nesta che sta cercando di risalire la china, e un Livorno che invece è soggetto ad una vera e propria crisi. La partita è equilibrata, si sente la paura delle due squadre al Benito Stirpe e, come spesso accade in queste partite, a sbloccarle è un episodio: il Frosinone sbaglia prima un calcio di rigore con Federico Dionisi, ma al 90′ è di nuovo massima punizione, ma stavolta si presenta Camillo Ciano, che non sbaglia e regala i tre punti ai ciociari.

Fonte: sito Serie BKT

Scappa il Benevento e mette tre lunghezze di vantaggio dalle inseguitrici Crotone, Empoli, Salernitana e Perugia, tutte frenate o sconfitte, mentre ne approfitta il Chievo che arriva a quota 13 a ridosso del gruppone che insegue la squadra di Inzaghi. In 4 punti si passa dal 6° posto del Chievo al 15° del Frosinone (al terzo risultato utile consecutivo), mentre nelle retrovie risalgono Cosenza – alla prima vittoria stagionale –  Juve Stabia – secondo trionfo consecutivo – e Spezia, che lasciano in fondo Trapani a 5 punti ed il malcapitato Livorno; gli amaranto sono in difficoltà, hanno subito la terza sconfitta consecutiva e la panchina di Breda è sempre più traballante: c’è solo un modo per salvarla, vincere il sentitissimo derby contro il Pisa di settimana prossima.

Fonte immagine di copertina: Instagram @pippoinzaghi

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Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

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ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

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La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

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Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

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Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

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Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

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De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

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