Alla Ricerca del Diez
Sir Gianfranco, Diez umile dalla classe innata
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5 anni fa:
Si sa, la maglia Numero Dieci è associata al talento, alla capacità tecnica, alla classe di chi la veste. Spesso però a queste qualità si accompagna un certo tipo di atteggiamento snobistico, una difficoltà intrinseca nel correre senza palla: al diez la palla arriva, non deve andare a prendersela. Come se le eccelse doti tecniche in qualche modo possano legittimare un’attitudine distaccata nei confronti dei contrasti e della battaglia.
Il diez è spesso un Lord che non si sporca le mani, il lavoro duro lo lascia fare agli altri e noi, tifosi innamorati della bellezza di questo sport, quasi sempre glielo perdoniamo. Ecco, il diez di cui parleremo oggi non ha bisogno del nostro perdono, Gianfranco Zola è un lord (Sir, per la precisione), ha esaltato la bellezza calcistica in tutte le sue forme, ma non è mai stato alieno al fango, alla corsa e ai contrasti.
Zola, il fango, è andato proprio a cercarselo: ha scelto il campionato più duro e intenso d’Europa, la Premier League, dove la bellezza delle sue doti calcistiche ha trionfato in mezzo alle battaglie e alla fisicità del calcio inglese. Lui, alto nemmeno un metro e settanta, nato in un comune di 7 mila abitanti dell’entroterra sardo (Oliena), è diventato un’icona in una città che di abitanti ne fa 8 milioni, in un calcio dominato dai giganti.
Al Chelsea ha scelto la maglia numero 25, anche se Zola è un diez in tutto e per tutto: Gianfranco è stato una delle massime espressioni della Dieci che il nostro calcio ha prodotto negli ultimi trent’anni.
UN SARDO A LONDRA
Lo sguardo schivo, di chi rifugge le lodi e i riconoscimenti alle sue qualità. Una timidezza intrinseca, un’umiltà straordinaria se paragonata alla sua classe innata. Gli occhi scuri, scavati e profondi, tipici della sua terra. Metaforicamente Gianfranco Zola per il calcio ha rappresentato la Sardegna incontaminata, quella parte di isola genuina, umile e ancora intatta, che non ha niente da spartire con le serate milionarie alla bella vita della costa. Una terra bellissima e allo stesso tempo aspra, rude, all’apparenza chiusa in sé stessa, ma in realtà alle prese con una continua riflessione con le proprie radici. Un giocatore talentuoso, geniale e bello da vedere, ma allo stesso tempo umile e fedele alle proprie origini.
Capace, nonostante il suo metro e sessantotto di altezza, di saltare in cielo e superare un colosso come Zebina, per regalare alla sua squadra il pareggio in extremis contro la Juventus. Tutto questo, è bene ricordarlo, a quasi 40 anni.
Gianfranco Zola lascia la sua terra a 23 anni, quando viene notato in C1 da Luciano Moggi, che lo acquista dalla Torres e lo porta a Napoli per fare la riserva di Maradona. Al primo anno vince subito lo scudetto, ma ovviamente rimane all’ombra di Diego che però, quando abbandona il Napoli, gli lascia in eredità la sua maglia Numero 10, consigliando alla dirigenza partenopea di puntare su di lui.
Dopo quattro anni, 105 partite e 32 gol, il Parma lo acquista per 12 miliardi di lire, e in Emilia il trequartista sardo trova la sua consacrazione vincendo Coppa UEFA e Supercoppa UEFA. Come si diceva prima però, la carriera di Gianfranco Zola è stata segnata dai sette anni al Chelsea, durante i quali The Magic Box è riuscito a conquistare il rispetto e l’affetto di una nazione intera. La Regina Elisabetta lo ha anche insignito del titolo di baronetto, facendolo diventare nel 2004 Member of The British Empire.
Perché Gianfranco Zola oltre che talentuoso era anche estremamente corretto, un Sir appunto. Lo dimostra l’immensa tristezza provata al Mondiale americano quando si vide sventolare in faccia il cartellino rosso, per un fallo neppure commesso. La tristezza di chi subisce un’ingiustizia, ma non è abituato a far polemica, e decide di soffrire per conto suo.
Con la rabbia nel cuore, si piega sulle ginocchia e scoppia in lacrime. Saranno gli unici dodici minuti giocati da Zola in un Mondiale.
Ci penserà poi Roberto Baggio a rimettere in piedi quella partita. In nazionale Zola non ha lasciato un ricordo indelebile, per lui appena 35 presenze e 10 gol. Chiuso nel suo ruolo proprio da Baggio e da Del Piero, nelle sue poche apparizioni è riuscito comunque ad esaltare la bellezza del calcio anche con la maglia azzurra.
Indovinate dove? Sì, proprio a Wembley, nel tempio del calcio inglese.
Perché nonostante i primi ottimi anni tra Napoli e Parma, si può dire che calcisticamente Zola sia più legato all’Inghilterra che all’Italia, in un continuo confronto tra le sue umili e solide radici e l’approdo in una città cosmopolita e aperta sul mondo, tra una dote innata nel trattare il pallone e la volontà di non eccedere, mai.
LA BELLEZZA DEL DIEZ IN OGNI SUA FORMA
Come si diceva prima, Zola la maglia Numero 10 l’ha indossata al Napoli, al Parma e al Cagliari, ma non al Chelsea, dove aveva la Numero 25, maglia mai più richiesta da nessun giocatore dei Blues. In realtà però il folletto sardo era un diez puro, uno dei migliori della sua generazione, capace di esaltare la bellezza del calcio come pochi hanno saputo fare.
Gianfranco Zola, con la maglia numero 25, è stato un diez imprendibile nello stretto ed estremamente abile nel dribbling. Quando umiliava gli avversari, non lo faceva per strafottenza, ma solo per utilità. In questa giocata contro il Liverpool si vede tutta la bellezza di Gianfranco Zola: un tocco della palla elegante unito alla fisicità tipica di chi ha il baricentro basso, un colpo di genio eccezionale unito alla testardaggine nel voler mantenere il contatto con la palla:
È stato però anche un diez geniale nella capacità di mandare i compagni nello spazio, nell’abilità di trovare spiragli dove gli altri, generalmente, vedono muri. In questa occasione come una scheggia impazzita si avventa sulla palla e la recupera (altro che snob), resiste alla carica del difensore, e manda in porta il suo compagno di squadra:
Se non bastasse, è bene ricordare che Zola sapeva anche calciare le punizioni, come ogni diez che si rispetti. Forse non tutti lo sanno, ma con 20 realizzazioni è quinto nella classifica di sempre della Serie A in quanto a punizioni segnate. Considerando che gli anni migliori della sua carriera li ha passati in Premier, non è una brutta posizione:
Nel 2011, a 45 anni, insegnava ai ragazzi del Chelsea come si fa a metterla all’incrocio. La loro reazione dopo averlo visto all’opera è impagabile:
Gianfranco Zola è stato quindi un diez totale, pur avendo indossato la maglia Numero 25 nei suoi anni a Londra. Abilità tecnica, controllo del pallone sopraffino, velocità nel dribbling e piede fatato; il tutto accompagnato da una corsa costante, da un’ottima capacità nel difendere la palla e da un’aggressività feroce nel volerla recuperare.
BACK HOME
Se tutto questo non è bastato, è bene aggiungere un ultimo tassello a questo ritratto, affinché la completezza di questo diez risulti limpida ed evidente.
La sua carriera infatti, come accade ai grandi campioni, è continuata fino all’ultimo momento possibile. E così, dopo esser diventato una bandiera del Chelsea ed aver ricevuto in tutta Inghilterra le lodi che forse non gli sono state tributate in Italia, ha deciso di tornare nella sua terra. Nel 2003 va a giocare in Serie B con il Cagliari, e lo trascina immediatamente alla promozione nel massimo campionato. Durante la stagione successiva, che sarà anche l’ultima, all’età di 39 anni totalizza 37 presenze e 13 gol tra Serie A e Coppa Italia.
Già troppe parole sono state spese per descrivere Gianfranco Zola, e nessuna di queste è riuscita a rendere a pieno la completezza di questo diez, talentuoso e feroce, elegante e battagliero, illuminante ed umile.
Meglio dunque lasciar parlare lui con questa giocata realizzata durante la partita con la Juventus, probabilmente la migliore della sua ultima annata in Serie A:
Un ringraziamento speciale agli amici di “Riserva di lusso” per la grafica del protagonista di oggi.
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Chi è Estevao Willian, il gioiellino brasiliano soprannominato “Messinho”
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11 ore fa:
Marzo 28, 2024CHI È ESTEVAO WILLIAN – Il Brasile, si sa, di talenti cristallini ne sforna in continuazione. L’esempio lampante è Neymar Jr., ma negli ultimi anni ce ne sono stati tanti. Basti pensare al Real Madrid, con la coppia tutta brasiliana formata da Vinicius Jr. e Rodrygo. Non bisogna poi dimenticare Endrick, classe 2006, pronto a vestire la camiseta blanca e già in gol con la maglia del Brasile. L’ultimo talento che sta attirando l’attenzione degli scout è quello di Estevao Willian, esterno offensivo del 2007, che sta brillando con il Palmeiras.
CHI È ESTEVAO WILLIAN – GLI INIZI E LA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO
Se il tuo soprannome è “Messinho” vuol probabilmente dire che il potenziale è altissimo ed effettivamente il giovane talento brasiliano può diventare un grandissimo giocatore. Nasce come ala destra e si è già messo in mostra con la maglia della Nazionale Under 17 ai Mondiali, con la quale ha segnato tre gol e fornito tre assist. La sua avventura però si è interrotta contro l’Argentina di Echeverri, altro talentuosissimo giocatore sudamericano. Estevao Willian ha inoltre già firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike, nonostante la giovanissima età. Aveva appena dieci anni quando ha accettato l’offerta, ma è destinato a diventare uno dei volti del marchio.
CHI È ESTEVAO WILLIAN – L’INTERESSE DELLE BIG EUROPEE
Come accaduto negli ultimi anni, le big europee non restano di certo a guardare. Il nome di Estevao Willian è già sui taccuini dei principali club in Europa e il PSG ci aveva provato concretamente in passato. La trattativa però non è andata in porto a causa della partenza di Endrick, vecchio pallino dei parigini, che volevano assicurarsi entrambi i talenti. “Messinho” ha un sogno: giocare nel Barcellona, club che tifa fin da bambino. C’è da dire però che Estevao Willian non potrà lasciare il Brasile fino al 2025 (quando compirà 18 anni), ma probabilmente sceglierà la sua squadra prima di quella data. Per lasciarlo partire si parla già di cifre vicine ai 50 milioni, ed è per questo che Chelsea, Barcellona, Manchester City e non solo osservano da vicino uno degli ultimi talenti sfornati dal calcio brasiliano.
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I 5 migliori marcatori U21 della Serie A nel 2023
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3 mesi fa:
Gennaio 1, 2024I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – Il 2023 è stato un altro anno in cui la Serie A ha scoperto nuovi talenti, che si sono messi in mostra nel nostro campionato. I nomi sono tanti: dall’MVP Khvicha Kvaratskhelia, passando per tutta la leggiadria mostrata da Joshua Zirkzee, senza dimenticare Rasmus Højlund, ora al Manchester United. Se dovessimo tirare le somme dell’anno 2023 in Italia, chi sarebbero i migliori marcatori under 21 della Serie A nell’anno solare?
I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – KHVICHA KVARATSKHELIA
L’MVP dell’ultima Serie A ha avuto un impatto straripante sul nostro campionato, contribuendo attivamente alla stagione strepitosa del Napoli di Spalletti. Bisogna considerare che nella seconda parte della scorsa annata ha fatto fatica, e i numeri sono calati notevolmente, ma nonostante questo il georgiano è l’U21 (nato a febbraio 2001) che ha segnato di più nel 2023 in Serie A. Sono ben 11 le reti messe a segno da gennaio fino a questo momento, cinque solo nella stagione attuale. Kvaratskhelia è stato un colpo di mercato incredibile da parte del Napoli, che in estate ha deciso di tenerlo per provare il back-to-back, traguardo che al momento appare abbastanza lontano.
I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – RASMUS HØJLUND
Parliamo adesso di chi ha lasciato la Serie A, ovvero Rasmus Højlund. Il centravanti danese si è trasferito a Manchester, sponda United, per una cifra che supera i 70 milioni di euro. I Red Devils hanno deciso di puntare su di lui dopo una seconda parte di stagione stellare con la maglia dell’Atalanta. Nel 2023 con la Dea, Højlund ha segnato 8 reti in A, un ottimo dato se si considera i sei mesi giocati in maglia nerazzurra. In questa stagione ha segnato appena una rete in Premier League, nel Boxing Day, ma è attualmente il capocannoniere della Champions League, nonostante lo United sia già fuori dalla competizione. L’Atalanta è comunque riuscita a sostituirlo con diversi acquisti, ma il giocatore ammirato nella prima parte di 2023 è senza dubbio un calciatore già di livello mondiale, ma con ampi margini di miglioramento.
I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – JOSHUA ZIRKZEE
Zirkzee è un giocatore che ha sorpreso un po’ tutti. Nella passata stagione aveva mostrato diversi lampi del suo talento, ma il dato sui gol messi a segno nel 2023 mostrava una sola rete. Nella seconda parte del 2023, ovvero nella stagione attuale, sono già 7 i gol del gigante olandese. Nell’anno solare sono dunque 8 in tutto, ma per capire l’impatto di Zirkzee è necessario andare anche oltre i gol. Parliamo di un centravanti di oltre 1,90 m, che gioca il pallone come un trequartista e che delizia il Dall’Ara con giocate fuori dal comune per un calciatore di questa stazza. I gol messi a referto in questo anno solare sono senza dubbio destinati ad aumentare già in vista della fine di questo campionato, che vede il Bologna nei primi quattro posti della classifica.
I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – MATIAS SOULÉ
Classe 2003, argentino, mancino, non ha ormai più bisogno di presentazioni. Dopo aver trovato la sua prima rete in Serie A il 12 marzo contro la Sampdoria, Matias Soulé è stato mandato in prestito dalla Juventus al Frosinone. L’esplosione del ragazzo di Mar del Plata è sotto gli occhi di tutti, dato che in questa stagione sono già 7 le reti messe a segno. Un talento cristallino che con tutta probabilità la Juventus riporterà a casa già nella prossima stagione, sperando magari che possa continuare a offrire prestazioni di questo livello anche all’inizio del 2024.
I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – LORENZO COLOMBO
Meno considerato magari rispetto agli altri citati in questa lista, Lorenzo Colombo si è ritagliato uno spazio importante in questa classifica. L’attaccante di proprietà del Milan ha giocato con due squadre diverse (Lecce e Monza), ma con entrambe è riuscito a incidere. Sono 5 i gol di Colombo nell’anno solare 2023 (3 con il Lecce e 2 con i brianzoli), ma i tifosi salentini se ne ricorderanno bene uno in particolare. Il 28 maggio Colombo ha segnato il gol decisivo per la salvezza del Lecce, proprio sul campo del Monza, trasformando un rigore al 101′. Una rete che è rimasta ancora oggi nel cuore dei tifosi giallorossi, che ha permesso all’attaccante classe 2002 di scrivere una piccola pagina di storia del club.
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10 giovani da tenere d’occhio in Bundesliga nel 2024
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3 mesi fa:
Dicembre 24, 202310 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA NEL 2024 – La Bundesliga è da sempre un campionato che sforna talenti cristallini per il calcio europeo e anche in questa stagione sono diversi i calciatori che si sono messi in mostra. Oggi andremo a vedere quali sono i 10 giovani principali su cui porre la propria attenzione in vista del 2024, con alcune sorprese.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – JAMIE BYNOE-GITTENS
L’esterno inglese del Borussia Dortmund è probabilmente tra i talenti più puri del calcio tedesco e sta progressivamente trovando continuità con la maglia giallonera. Bynoe-Gittens è il sostituto naturale di Sancho, ora in enorme difficoltà al Manchester United, e sta provando a seguire le sue orme in Germania. Esterno d’attacco classe 2004 dotato di ottimo dribbling e grande velocità. Un gol e un assist in questo inizio di Bundesliga, ma anche una rete, la prima della sua carriera, in Champions League.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FARÈS CHAÏBI
Parliamo di un trequartista classe 2002 nato in Francia ma di nazionalità algerina, cresciuto nel settore giovanile del Tolosa. Ora Chaïbi gioca all’Eintracht Francoforte ed è diventato un punto fermo della squadra. Un gol in campionato, contro il Borussia Dortmund, e uno anche in Conference League, decisivo contro l’HJK Helsinki. Quello che stupisce però è la capacità di servire i compagni: parliamo di un giocatore che ha già raggiunto quota 8 assist tra Bundesliga e Conference League, un dato che dimostra tutto il suo potenziale.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – GRANT-LEON RANOS
Il Borussia Mönchengladbach l’ha prelevato dalle giovanili del Bayern Monaco in estate e Ranos sta piano piano guadagnando minuti in Bundesliga. Punta centrale di 1,80 m dall’ottimo potenziale, destinato ad una seconda parte di stagione importante. Il 2003 armeno ha segnato due reti con la seconda squadra del Borussia Mönchengladbach e con la prima squadra ha trovato il suo primo gol in DFB Pokal contro il TuS Bersenbrück.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FABIO CHIARODIA
Un altro giocatore del Borussia Mönchengladbach, ma questa volta parliamo di un difensore centrale italiano. Chiarodia è ancora giovanissimo (2005) ma sta macinando minuti con la maglia della prima squadra e il 2024 potrebbe veramente essere il suo anno. Centrale di 1,86 m che può giocare anche da terzino o da mediano, che è diventato già un punto fermo della Nazionale Under 19. Chiarodia va tenuto d’occhio, e potrebbe diventare titolare anche nel Borussia Mönchengladbach entro la fine della stagione.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – TOM BISCHOF
Tom Bischof è un trequartista tedesco del 2005 che si sta mettendo in mostra con la maglia dell’Hoffenheim. 8 presenze in Bundesliga da inizio stagione e un assist messo a referto. Per dimostrare la sua leadership, Bischof è già il capitano della Germania Under 19, con la quale ha segnato 5 gol in 7 presenze. Un potenziale altissimo per il centrocampista offensivo tedesco, che si prepara a prendere in mano l’Hoffenheim e provare a portarlo in Europa, dato che si trova al settimo posto in classifica in questo momento.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – NOAH MBAMBA
In questo caso parliamo di una scommessa, perché Noah Mbamba gioca nella squadra che sta sorprendendo un po’ tutti. Il Bayer Leverkusen è probabilmente una delle squadre che gioca meglio in Europa e per questo motivo farà fatica a trovare minutaggio nella seconda parte di stagione, quando si entrerà nel vivo. Mbamba ha giocato appena due spezzoni in Bundesliga, ma ha segnato anche la sua prima rete con la prima squadra in Europa League, contro il Molde. Il mediano classe 2005 proverà a convincere Xabi Alonso in allenamento, e magari mettendosi in mostra nelle giovanili, dato che ha tutte le carte in regola per giocare nel Leverkusen.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – CASTELLO LUKEBA
Castello Lukeba è già una certezza di una delle squadre più forti di Germania, il Lipsia. Il club Red Bull l’ha acquistato dal Lione in estate e da quel momento è sempre stato titolare. Un gol contro il Bayern Monaco e prestazioni di livello altissimo per il roccioso centrale francese. Il 2024 dovrà essere l’anno della conferma, e poi magari potrebbe arrivare l’occasione in un club ancora più grande. Il percorso potrebbe ricordare quello di un altro grande difensore francese come Upamecano e magari se le sue prestazioni dovessero mantenersi su questo livello, una big europea potrebbe bussare alla porta del Lipsia.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – UMUT TOHUMCU
Il secondo centrocampista dell’Hoffenheim in questo approfondimento, ma questa volta parliamo di un 2004 di origini turche. Tohumcu ha saltato la preparazione estiva a causa di un problema alla caviglia, ma sta tornando in condizione e nelle ultime settimane sta ritrovando la continuità che sperava. Nell’anno nuovo ci si aspetta che diventi un punto fermo del centrocampo dell’Hoffenheim, che in questa stagione ha anche ambizioni europee.
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – EREN DINKÇI
Una delle sorprese di questa prima parte di stagione è senza dubbio Eren Dinkçi, ala offensiva dell’Heidenheim. Un impatto sorprendente sul campionato tedesco, con 6 gol in 15 presenze con la maglia rossoblù. Parliamo di un 2001, arrivato in prestito dal Werder Brema, che sta dimostrando tutto il suo talento in un club che ha senza dubbio meno pressioni. Il prossimo anno tornerà alla base e bisognerà capire se resterà o se una squadra più importante farà un tentativo. Intanto però l’Heidenheim se lo gode, come dimostra la posizione di classifica (nono posto).
10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – MENZIONE D’ONORE – XAVI SIMONS
Per chiudere, una certezza, ma che ne ha dovuta fare di strada per arrivare fino a qui. Xavi Simons è sotto i riflettori di tutto il mondo fin da quando è bambino, e dopo l’arrivo al PSG il suo nome sembrava destinato a scomparire progressivamente dal mondo del calcio. L’anno in prestito al PSV ha però cambiato le carte in tavola: una stagione straripante, in cui è esploso definitivamente. In estate era tornato a Parigi, ma il desiderio di giocare l’ha portato in Germania, al Lipsia. C’erano molti dubbi sul suo rendimento in un campionato molto più complesso, ma il fantasista olandese ha risposto ancora una volta presente. 4 gol e 7 assist in Bundesliga, con anche due reti in Champions League. Questo è il bottino di Xavi Simons dopo la prima parte di stagione, e nella seconda parte è lecito aspettarsi un ulteriore miglioramento, perché stiamo parlando di un giocatore di appena 20 anni.
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Chi è Lewis Miley, il 2006 che ha segnato con il Newcastle
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3 mesi fa:
Dicembre 17, 2023CHI È LEWIS MILEY, IL 2006 CHE HA SEGNATO CON IL NEWCASTLE – La settimana scorsa, Jack Hinshelwood è diventato il marcatore più giovane nella stagione attuale di Premier League. Dopo appena dieci giorni, il record è stato battuto: ci ha pensato Lewis Miley del Newcastle. Il centrocampista classe 2006 ha trovato la sua prima rete in carriera in Premier League nella partita contro il Fulham, diventando il più giovane marcatore nella storia del campionato inglese da Federico Macheda.
CHI È LEWIS MILEY – LE CARATTERISTICHE TECNICHE E LA CARRIERA
Lewis Miley è un centrocampista classe 2006, alto 1,88, che si prepara a diventare un pilastro del Newcastle già in questa stagione. Miley ha esordito in Premier League nell’ultima giornata dello scorso campionato contro il Chelsea, e da quel momento è entrato nel giro della prima squadra. Quella contro il Fulham è stata la prima rete in Premier League e sicuramente non sarà l’ultima. La squalifica di Tonali ha permesso a Howe di promuoverlo sempre di più in prima squadra, e non la lascerà più. Cinque partite da titolare nelle ultime sei di Premier League, con un gol e un assist a referto per lui dovrebbero farci capire tutte le sue potenzialità. Al Newcastle da quando ha appena sette anni, Miley ha anche già esordito in Champions League nella sfida del 7 novembre contro il Borussia Dortmund.
CHI È LEWIS MILEY – LA PARTITA CONTRO IL MILAN
Lewis Miley è stato tra i protagonisti della partita contro il Milan. Il giovane centrocampista ha infatti messo a referto un assist, per la rete di Joelinton. Con il passaggio vincente, Miley è diventato il più giovane assistman inglese nella storia della Champions League. Una vera e propria rivelazione quella del 2006, di cui sentiremo sicuramente parlare in futuro ma anche nel presente.
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