Oggi è arrivato il momento della verità, quello dove si potrà capire chi andrà a completare la lista dei partecipanti al mondiale. Gli spareggi iniziano oggi, ed una delle due sfide è Irlanda del Nord-Svizzera. Due stili di gioco e due motivazioni tutt’altro che simili. I britannici mancano al mondiale da ben 32 anni e proveranno a raggiungere il sogno scavalcando la Svizzera. Gli elvetici dal canto proprio hanno quasi toccato con mano il mondiale per poi essere beffati. La partita di oggi si disputerà nell’inferno del Windsor Park di Belfast, il ritorno invece sarà Domenica al St Jacob-Park di Basilea.
SPENSIERATEZZA E SOLIDITÀ
Dopo l’ottima prova all’Europeo francese, l’Irlanda del Nord è pronta a tornare a disputare un mondiale dopo ben 32 anni di astinenza. L’ultima volta fu in Messico, dove capitò nello sfortunatissimo girone con Spagna, Brasile e Algeria. L’unico punto conquistato fu ovviamente il pareggio contro gli africani, mentre con Spagna e Brasile, invece, avvenna una debacle piuttosto dichiarata ed incontrovertibile. Tornando all’attualità, lo spareggio è già un traguardo per i nordirlandesi che certamente non ambivano al primo posto del girone a causa di una Germania schiacciasassi. La spensieratezza fa da padrona nella mente degli irlandesi. Contro la Svizzera non vi è nulla da perdere, ma solo molto da guadagnare. A loro modo il sorteggio è stato estremamente favorevole, poiché hanno evitato Svezia, Italia ed un sanguinosissimo derby con l’Eire.
A CARTE SCOPERTE
Michael O’Neil ha già scoperto le sue carte in conferenza stampa. Secondo il ct nordirlandese bisognerà evitare di subire gol in casa per sperare di passare lo spareggio. Questa tattica è molto congeniale alla fisionomia della squadra. L’Irlanda del Nord ha sempre messo in campo il fisico a discapito del gioco, per antonomasia è una selezione rocciosa e ostica soprattutto negli scontri diretti. La squadra giocherà con un baricentro basso che porterà il centrocampo a stringersi verso la difesa, così da non lasciare molti spazi agli avversari. Il dubbio nella mente di O’Neil è lo schieramento difensivo, non è certo che giocherà con una difesa a quattro, infatti si sta ragionando sulla possibilità di aggiungere un altro nella linea difensiva.
Da qui ovviamente si diramerà poi tutta la disposizione della squadra, le certezze ovviamente sono: McGovern in porta, supportato dalla coppia difensiva McAuley-Evans, la stella a centrocampo sarà Davis con il terminale offensivo rappresentato da Washington. Lafferty sarà il jolly a partita in corso per provarla a sbloccare. Occhio chiaramente ai calci piazzati, dove l’Irlanda del Nord è estremamente pericolosa e organizzata.

MAGGIOR QUALITÀ ED ESPERIENZA
La Svizzera è chiaramente la favorita per il pass mondiale. La squadra del ct Petkovic ha disputato un girone di qualificazione pressoché perfetto. Il tutto è stato macchiato all’ultimo dal Portogallo che ha scippato il primo posto grazie alla differenza reti. Gli elvetici dovranno sorpassare la delusione di un mondiale quasi conquistato per provar a mettere in riga i britannici e volare in Russia. Petkovic lo abbiamo conosciuto piuttosto bene nel nostro campionato e con il giusto mix di qualità e fisicità, le sue squadre possono far paura a tutti. L’aspetto mentale, però, non sarà da sottovalutare. La paura di non giungere al mondiale può giocare dei brutti scherzi. La Svizzera si gioca tutto avendo i favori del pronostico. Nella bolgia che però sarà il Windsor Park potrà accadere di tutto. L’esperienza di molti elvetici dovrà padroneggiare nel campo per evitare di farsi prendere alla sprovvista.
Nel frattempo la formazione è quasi nota a tutti: Sommer tra i pali, difesa a quattro con Lichtsteiner e Rodriguez terzini. Al centro ci saranno Schar e probabilmente Akanji a sostituire Djourou. Sulla mediana Xhaka e Freuler/Behrami, sulla trequarti invece ci saranno Mehmedi, Dzemaili e la stella Shaqiri a supporto del bomber Seferovic. Questo modulo ed il tasso tecnico a disposizione suggeriscono un gioco piuttosto offensivo e di alta qualità ,dove la mediana dovrà fare legna per consentire alla trequarti di creare gioco. Va fatta attenzione, perciò, ad ogni giocatore dalla cintola in su. Ci sarà da osservare anche quel Ricardo Rodriguez che tornerà a fare il terzino nella difesa a quattro. Anche lui ha una licenza di uccidere non di poco conto con quel sinistro.

BEHRAMI AFFAIRE
Al fianco di Xhaka, come già scritto, ci sarà un ballottaggio in salsa “italiana”. Il favorito è Behrami ma ci sono dei fattori legali, oltre a quello fisico che possono impedirgli di giocare. Il centrocampista dell’Udinese ha subito una lesione al bicipite femorale della gamba sinistra contro l’Atalanta. Attualmente dovrebbe trovarsi ancora in fase di riabilitazione. La nazionale elvetica, tuttavia, lo ha convocato lo stesso seppur in ritardo rispetto ai regolamenti FIFA e dunque l’Udinese ha contestato il tutto con questo comunicato:
“Udinese Calcio comunica di aver inviato all’Associazione Svizzera di Football formale comunicazione riguardo la convocazione del calciatore Valon Behrami per le partite di Play Off della Nazionale Svizzera in programma per il 9 e il 12 novembre. Nella nota si evidenzia come la convocazione del giocatore sia stata formalizzata in data 27 ottobre, in ritardo di cinque giorni rispetto alle tempistiche obbligatorie previste dalla normativa, che ponevano come termine ultimo quello del 22 ottobre. Questo dato di fatto rende quindi non valida la convocazione del giocatore per il quale il club chiede il rientro immediato a Udine.
Udinese Calcio ricorda inoltre di aver già comunicato all’ASF in data 3 novembre che il giocatore risulta attualmente infortunato, non in condizione di disputare le partite della propria nazionale e impegnato nel percorso terapeutico determinato dallo staff medico della società. L’interruzione del percorso riabilitativo prestabilito inciderà negativamente sulle condizioni di salute del giocatore. Se l’ASF non rilasciasse il giocatore o decidesse di impiegarlo nelle partite in programma nonostante quanto sopra evidenziato, Udinese Calcio si riserva il diritto di procedere di fronte a tutti gli organi competenti di giustizia civile e sportiva nei confronti dei rappresentanti dell’AFS per violazione dei regolamenti FIFA e per qualsiasi eventuale danno alla salute del giocatore”
La FIFA sarà costretta a decidere sul da farsi, nel caso Freuler è pronto a gettarsi nella mischia, in un ambiente che è già infuocato prima di entrare realmente nel match.
