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Spezia-Atalanta 2-2, le pagelle: Nzola straripante, difesa nerazzurra rivedibile

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Spezia-Atalanta 2-2, le pagelle: Nzola straripante, difesa nerazzurra rivedibile

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Spezia

Dopo quasi due mesi di stop causa Mondiali in Qatar, è finalmente tornata la Serie A. Il ritorno in scena del massimo campionato non può passare inosservato, deve essere celebrato nel migliore dei modi. E non esiste una maniera più vigorosa e piacevole del planning deciso per la 16esima giornata, con una lunga maratona di partite che ci accompagneranno in questo mercoledì 4 gennaio. Ad aprire le danze sono stati i match delle 12.30, con un Salernitana-Milan e un Sassuolo-Sampdoria guidati da animi differenti, ma che hanno entrambi saputo donarci il gusto del ritorno del calcio italiano.

Match in programma altrettanto interessante invece per quanto riguarda la fascia delle 14.30. In campo la sfida tra uno Spezia mosso dalla voglia di allontanarsi con ancor più decisione dalla zona calda e un’Atalanta ancora con il dente avvelenato dopo le ultime gare prima della sosta. I liguri, che hanno chiuso il 2022 con un vitale successo ai danni del Verona, arrivano alla gara con l’interesse di trarne il miglior risultato possibile per magari aumentare il gap con le inseguitrici. La Dea ha vissuto invece un finale della prima parte di stagione piuttosto travagliato. Partiti benissimo, hanno bruciato il vantaggio ottenuto sulle altre pretendenti ad un piazzamento europeo. Le tre sconfitte di novembre contro Napoli, Lecce ed Inter rischiano di pesare molto: bisogna reagire e bisogna farlo subito.

LA CRONACA DELLA GARA

Il match si apre subito con una grossa occasione sui piedi di Bastoni, che servito da Holm non colpisce bene il pallone. Basteranno pochi minuti perché lo Spezia riesca a portarsi in vantaggio: la difesa dell’Atalanta tentenna, Nzola trova in area Gyasi che deve soltanto spingere dentro. Prova a reagire la Dea con Duvan Zapata che si invola verso la porta avversaria su invito di Koopmeiners: una grande e dura uscita di Zoet evita il peggio per i liguri. L’estremo difensore esce tuttavia malconcio dallo scontro di gioco ed è costretto a lasciar spazio a Zovko. Il subentrato viene immediatamente chiamato in causa da Duvan Zapata, che ad un passo dalla porta prova l’incornata vincente trovando la pronta risposta del portiere. Ma anche il colombiano non ce la fa: lo scontro precedente lo costringe a lasciare anzitempo il campo di gioco, per far posto ad Hojlund.

Lo scandivavo prova subito a mettersi in mostra, con una girata che termina poco a lato. I nerazzurri provano a farsi vedere sempre di più, ma l’ennesima disattenzione della difesa bergamasca regala il raddoppio dello SpeziaBourabia vince il duello fisico con Ederson e serve Nzola, il quale passa indenne tra le maglie della difesa e spinge la palla in rete. Prova a farsi vedere ancora la formazione di Gasperini con Hojlund, ma Zovko esce con grande coraggio e salva il risultato.

Il canovaccio del primo tempo viene rispettato nell’avvio della ripresa: Bastoni sfiora il gol con un colpo di testa da dentro l’area. Lo Spezia continua a spingere e trova il terzo gol con una grande girata di Ampadu: dopo un controllo al VAR, il gallese risulta essere in fuorigioco, dunque si rimane sul 2-0. Al 57′ Gasperini cambia tre interpreti e la partita sembra essere cambiata: adesso l’Atalanta sembra crederci. I liguri tuttavia non si fanno intimidire e spinti dai propri tifosi proseguono con quanto di buono fatto fino a quel momento. Il subentrato Muriel va vicino al gol, calciando poco a lato e risvegliando i suoi. Poco dopo Ampadu va vicino al gol con un grande tiro a giro che termina poco sopra la traversa. Scatto d’orgoglio dell’Atalanta, che accorcia le distanze con Hojlund al 77′ su assist di Zappacosta.

Squadre lunghissime nel finale di partita, con continue ripartenze da entrambe le parti. Al 93′ Koopmeiners mette un pallone in mezzo e Pasalic riesce a ribadire in rete: è 2-2. Rimonta completata allo scadere di una gara al cardiopalma.

LE PAGELLE DELLO SPEZIA

Zoet 6: esce coraggiosamente per contrastare la corsa di Zapata. La sua audacia viene premiata, tuttavia è costretto a lasciare il terreno di gioco proprio a causa del duro colpo ricevuto. (dal 18′ Zovko 6.5: lanciato nella mischia dopo l’infortunio di Zoet, risponde subito presente sul colpo di testa di Zapata. Molto coraggioso in diverse occasioni, con uscite sicure e concrete.)

Amian 7.5: contrasta ottimamente Lookman, ottimo lavoro nel posizionamento e in fase di copertura.

Kiwior 6: prestazione solida e assolutamente sufficiente. Unico neo la sbavatura in occasione del gol di Hojlund, ma sono più i meriti dello scandinavo che i demeriti del polacco.

Nikolaou 6.5: dalle sue parti c’è Maehle, un cliente parecchio scomodo. Ma con il suo posizionamento in campo perfetto su ogni duello annulla le linee di passaggio dell’attacco atalantino.

Holm 6.5: lavoro prezioso sia in fase di copertura che nelle azioni d’attacco. La sua presenza in supporto degli attaccanti è costante e continua sorprendentemente a crescere a ridosso del termine della partita.

Bourabia 7.5: lotta su ogni pallone, cercando di rendersi il perfetto collante tra difesa e attacco. La sua fisicità risulta vincente, come dimostrato dall’ottimo lavoro in occasione del 2-0 dello Spezia. Si batte fino alla fine, rivelandosi come una delle pedine più importanti – se non quella decisiva – nello scacchiere odierno di mister Gotti.

Ampadu 6.5: invitato a fare il lavoro sporco in mezzo al campo, la sua prova è assolutamente sufficiente. Rimedia un giallo per un intervento in ritardo su un calciatore della Dea. Poco dopo trova il gol del 3-0 (poi annullato) con una grande girata che trafigge Sportiello, per poi riprovarci con una grande conclusione a giro che termina poco sopra la traversa. (dal 78′ Ekdal s.v.)

Bastoni 6: dopo meno di tre minuti di gioco ha subito una grandissima opportunità su assist di Holm, ma spreca rovinosamente. Sempre presente in mezzo al campo, con inserimenti offensivi talvolta pericolosi per la Dea. (dal 78′ Kovalenko s.v.)

Reca 6: gara sufficiente per l’ex di giornata. La sua presenza sulla fascia si rivela determinante per l’evoluzione delle azioni offensive dei bianconeri. (dal 67′ Moutinho 6: esordio sufficiente per il nuovo acquisto dello Spezia, subentrato in una fase della gara parecchio concitata.)

Gyasi 7: apre le marcature di giornata con un tap-in vincente su servizio di Nzola. Corre parecchio e si sacrifica tantissimo per aiutare i compagni in ogni parte del campo.

Nzola 8: pesca ottimamente il compagno di reparto Gyasi contribuendo in maniera netta al vantaggio spezzino. Si invola verso la porta avversaria su invito di Bourabia trovando la gioia personale. (dal 67′ Maldini 6: nel finale ci prova anche lui, partecipando alle triangolazioni offensive dei bianconeri.)

LE PAGELLE DELL’ATALANTA

Sportiello 5.5: non ha particolari colpe in occasione delle reti avversarie, ma appare poco certo e poco propenso al rischio.

Toloi 5: marcature troppo morbide e disattenzioni dell’intero pacchetto arretrato costano chiaro all’Atalanta. Oggi non mostra la consueta solidità, apparendo talvolta incerto e mal posizionato.

Palomino 5: giornata particolarmente difficile per il numero 6 nerazzurro. Colpevole su entrambi i gol dello Spezia con un posizionamento che lascia parecchi spazi agli avversari. Allo scadere del primo tempo salva su Nzola involato verso la porta a tu per tu con Sportiello. Unica nota positiva di una gara decisamente insufficiente.

Scalvini 5.5: tra i tre della difesa nerazzurra è quello per cui bisogna fare un discorso a parte. È vero, quella di oggi non sarà certamente la sua miglior gara di sempre, ma è condizionato dal ruolo che Gasperini gli ha affidato questo pomeriggio. Chiamato a contribuire su entrambi i fronti del campo, in occasione dei due gol è inevitabilmente in una posizione più avanzata rispetto a quella che un difensore occupa di consueto. Elemento ancor più pesante visto che entrambe le reti sono arrivate con delle rapide verticalizzazioni subito successive ad azioni di costruzione dell’Atalanta, in cui lo stesso Scalvini si trovava alcuni metri più avanti rispetto alla linea di Palomino e Toloi. (dall’81’ Malinovskyi s.v.)

Maehle 5.5: i suoi continui inserimenti rendono la vita difficile alla difesa spezzina. Prova a darsi da fare in costruzione sulla fascia, ma Nikolaou è la sua ombra. (dal 57′ Zappacosta 6.5: entra e dopo 20 secondi riceve subito un cartellino giallo. La sua foga rende l’Atalanta una squadra completamente diversa: decisivo il suo lavoro per la rimonta nerazzurra.)

De Roon 6: forse il più solido tra i titolari di oggi, nel finale cresce molto contribuendo all’arrembaggio nerazzurro.

Koopmeiners 6.5: nei primi 30 minuti di gioco aiuta l’Atalanta a recuperare terreno grazie a perfette geometrie e ad una buona intesa con Zapata. Rimane in parte vittima del calo mentale dell’intera squadra dopo il gol del 2-0, ma è uno degli assoluti protagonisti nella rimonta finale.

Ruggeri 5.5: l’ex Salernitana si impegna per tutto il match nel supportare i propri attaccanti grazie a corsa e triangolazioni, ma la presenza di Amian da quelle parti complica l’efficacia del suo lavoro.

Ederson 5: gara anonima quella del brasiliano. Poco efficace nel contrastare le ripartenze dello Spezia, poco sicuro in fase offensiva: Gasperini lo toglie dal campo dopo meno di un’ora di gioco. (dal 57′ Pasalic 7: molto più solido, molto più concreto di Ederson; il suo ingresso in campo rivitalizza una mediana fino a quel momento spenta. La rete su assist di Koopmeiners salva la sua squadra da una sconfitta rovinosa.)

Lookman 5: prova a dominare la fascia sinistra, ma Amian è in giornata e lo annulla quasi del tutto. Appare molto nervoso, come testimonia il giallo rimediato in chiusura del primo tempo per proteste. (dal 57′ Muriel 6: il suo ingresso risveglia l’Atalanta. Parecchie conclusioni che danno uno scossone decisivo alla partita.)

Zapata 6: nella prima mezz’ora è il pericolo numero 1 per i difensori dello Spezia. Contribuisce – in maniera involontaria – all’infortunio di Zoet, messo ko proprio da un’involata del colombiano verso la porta. Mette in difficoltà anche il subentrato Zovko su colpo di testa, in quella che sarà la sua ultima grande occasione di giornata. Prova a stringere i denti, ma lo scontro di gioco con il portiere avversario mette lo fuori causa, costringendolo a lasciare il campo. (dal 29′ Hojlund 6.5: prova subito a farsi vedere con una girata dal limite dell’area che non impensierisce Zovko. Si fa vedere nella costruzione delle azioni offensive, ma la difesa dello Spezia è solida e gli complica la vita. Trova il gol del 2-1 grazie ad un grande lavoro su Kiwior e sfiora il pareggio con una botta che termina poco a lato.)

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Pulisic entusiasta del Milan: “Mi hanno dato un’opportunità, sono in fiducia”

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Christian Pulisic, giocatore del Milan, Serie A, Europa League, Coppa Italia

Molti talenti brillanti passano dalla Serie A alla Premier League. Alcuni, quest’estate, hanno fatto il passaggio opposto. Christian Pulisic in particolare è stato il nome più altisonante della campagna acquisti del Milan. Parliamo di un giocatore dal talento puro e cristallino, che al Chelsea, dopo aver vinto anche una Champions League, ha avuto stagioni travagliate per via degli infortuni. La cessione in Italia ha però dato ottimi frutti, visti i risultati e le prestazioni del calciatore americano.

Ai microfoni di Fox Sports, nel corso di una lunga intervista, Pulisic ha potuto raccontarsi e spiegare i motivi della sua scelta. Dopo il Borussia Dortmund e il grosso calo in Inghilterra, i rossoneri si sono presentati come la giusta opportunità di rilanciare la sua carriera.

Di seguito trovate le parole di Pulisic a Fox Sports.

TRASFERIMENTO – “È stato un grande cambiamento per me. Tutto si muoveva a 100 miglia all’ora quando ero a Londra, la cultura del calcio era pazzesca. Qui ho potuto anche staccarmi dal calcio e godermi lo stile di vita, la cultura, il cibo. Mi piace molto. La lingua italiana? Ora capisco quasi tutto e sto facendo del mio meglio per parlarne quando posso. Voglio continuare a migliorare e spero di poter fare presto qualche intervista in italiano”.

STAGIONE – “Non direi che c’è stato un grande cambiamento, o qualcosa di particolare che ho fatto. Sicuramente mi sono preso cura del mio corpo. Ma è stato bello avere l’opportunità di giocare con continuità. Il tuo corpo si abitua, il che è stato davvero utile. Quando sei costantemente dentro e fuori dalla formazione può essere difficile. Il tuo corpo non è preparato per un impiego costante, quindi quando entri e offri una prestazione ad alta intensità, può sicuramente essere un problema. Ma in questa stagione mi sento bene e sento fiducia. Ed è allora che gioco al meglio”.

MILAN –  “Volevo un’opportunità, e il Milan me l’ha data davvero. Pioli ha davvero mantenuto le sue promesse. Non è solo sapere che avrei giocato, ma è avere anche qualcuno che mi ha parlato prima e che mi ha voluto fortemente. Mi ha dato l’opportunità di giocare ed essere me stesso nel miglior modo che conosco, e mi ha adattato su ciò che funziona meglio per la squadra. Penso che abbiamo trovato un buon equilibrio in questo senso. La tattica è sicuramente un aspetto importante in Italia, come dicono tutti. Si esamina costantemente ogni situazione possibile in allenamento: come pressiamo, come eseguiamo i calci piazzati. Sento di aver imparato molto. Europa League? Lotteremo per provare a vincere il trofeo”.

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Acerbi dopo l’assoluzione: “Accanimento contro di me, accusato per un malinteso”

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Acerbi

Torna a parlare il difensore dell’Inter Francesco Acerbi dopo l’assoluzione del caso di razzismo, che ha coinvolto lui e Juan Jesus. Non si placano le polemiche sul caso di Inter-Napoli, dopo che il centrale nerazzurro è stato assolto per mancanza di prove che testimoniassero l’epiteto razzista. Juan Jesus ha risposto per le rime, cercando di dimostrare la veridicità delle sue affermazioni e per non passare nel torto della questione. Adesso è arrivata la nuova risposta di Acerbi, che al Corriere della Sera ha voluto dare nuovamente la sua versione.

ACERBI DOPO L’ASSOLUZIONE: LE SUE PAROLE

SENTENZA UNA LIBERAZIONEMai stato razzista. La sentenza è stata una liberazione, anche se tutta la situazione che si è creata mi ha intristito”.

ACCANIMENTOC’è stato grande accanimento contro di me. Io razzista? Il mio idolo era Weah, fu uno dei primi a chiamarmi quando mi fu trovato il tumore”.

JUAN JESUS“Nulla contro di lui, ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco, e non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto

ACCUSE “Tutti avevano già emesso la loro sentenza. E per tanti sono ancora un razzista, non ci sto! Se e quando arriverà la seconda stella, potrò esserci. E a testa alta”.

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Calciomercato

Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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zurkowski empoli

ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Calcio Internazionale

Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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