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Stelle, stalle, stelle

Pubblicato
5 anni fa:
Dalle stelle alle stalle. E poi di nuovo rapidamente alle stelle.
Questa è la storia a grandi linee del nuovo mister del Borussia Dortmund, Peter Stoger.
ESONERO
Dopo le uscite stagionali fra campionato e Champions League, i gialloneri di Germania sono stati costretti a dare il ben servito al tecnico PeterBosz: pensare che al momento delle dimissioni di CarloAncelotti da mister del Bayern Monaco, gli uomini di Dortmund si trovavano primi in classifica a +5 sui rivali.
Da quel momento i bavaresi con Heynckes hanno iniziato a far sul serio: dopo il K.O. di questo weekend in casa contro il modesto Werder Brema, il Borussia è crollato in classifica, a -13 dalla capolista e ha concluso il girone di Champions League con solamente due punti nonostante l’Apoel nel girone.
L’esonero obbligato di Bosz ha portato ad un cambiamento drastico: l’arrivo dell’ex mister del Colonia permetterà ai gialloneri di tornare in alto?
LA PRIMA NEL FIRST
La carriera da allenatore di Peter Stoger inizia al First Vienna in Serie C austriaca: da subentrato nella prima stagione porta la squadra al quinto posto, mentre nella stagione seguente, confermando il gruppo, vince il campionato; la squadra della capitale viene promossa quindi nella serie cadetta.
Qui avviene il suo primo vero fallimento: penultimo posto ed esonero.
A fine stagione, comunque, i Döblinger chiudono ugualmente penultimi, ma la sorte decide di salvarli: a differenza degli altri anni non retrocedono le ultime tre, ma grazie alla nuova riforma vengono “silurate” le seconde squadre.
Le retrocessioni obbligatorie di Red Bull Juniors (Salisburgo) e Austria Vienna II salvano i capitolini.
LA SVOLTA
Dopo una stagione di Serie C con il Grazer AK (con il quale chiude terzo) viene chiamato per la prima volta in Serie A ad allenare il Wiener Neustadt: è qua che avviene la svolta della carriera di Stoger.
Chiamati ad una stagione tranquilla, riesce a salvare i biancoblu con un nettissimo +10 dalla zona retrocessione.
Qua per la prima volta in assoluto emerge un fattore che lo contraddistinguerà per tutta la carriera: la sua squadra segna poco e subisce tanto, ma quando va in rete porta a casa punti d’oro. Ma non solo. Nessun giocatore supera quota sei reti, ma tutti vanno in rete e il Wiener Neustadt porta a casa la salvezza.
Ed è qua che l’Austria Vienna, la più grande potenza austriaca, si accorge di lui.
SUL SERIO
Pessima è dir poco se si giudica la stagione precedente dell’Austria Vienna: 14 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte.
Il quarto posto è una sentenza: i viennesi sono fuori da ogni competizione per la stagione a seguire. Non bastano RolndLinz e NacerBarazite che in due segnano 20 gol in 36 partite.
A fine stagione l’esonero del mister è scontato e al suo posto viene chiamato Peter Stoger.
Col nuovo mister la storia cambia.
RIVOLUZIONE TATTICA
Stoger porta un 4-3-3 con il mediano: Gorgon davanti alla difesa fa la diga che unisce il centrocampo con il pacchetto arretrato. Il trio d’attacco si rivela vincente: Jun e Kienast sulle fasce si mettono al servizio di bomber Hosiner.
Con la spinta sulla fascia di Rogulj e Dilaver, Stoger acconsente alle sovrapposizioni vincenti sulle corsie laterali, che permettono uno spaccamento verticale delle retroguardie rivali.
Non è un caso se a fine stagione sarà mostruoso il dato statistico di Hosiner: 32 reti.
VITTORIA
Torna sul tetto del paese l’Austria Vienna: la squadra alza il ventiquattresimo titolo.
Il campionato è bello e altalenante: nelle prime dodici giornate di campionato si affacciano alla vetta Salisburgo, Austria Vienna, Rapid Vienna e ancora Salisburgo.
È alla tredicesima di campionato, però, che il torneo cambia faccia: gli uomini di Stoger trovano finalmente la giusta continuità.
82 punti finali, con la Bundesliga vinta grazie ad un +5 sul fortissimo Salisburgo (91 gol all’attivo).
Da quel momento senza di lui l’Austria Vienna non farà mai più così bene: un quarto posto, un settimo, un terzo posto e infine una seconda posizione. Ad oggi è sesta.
CHIAMATA TEDESCA
La vittoria è importante e rimbomba in tutta Europa: in Austria viene festeggiato come un eroe, ma la chiamata del Colonia è un’occasione troppo ghiotta per tirarsi indietro.
Il Colonia è in serie B tedesca ma l’unico obiettivo possibile è la promozione. In caso di fallimento potrebbe essere un enorme passo indietro, ma la promozione lo consacrerebbe nel calcio che conta.
Ed è così che accetta Stoger: il Colonia, nel campionato cadetto, è la terza squadra più tifata dopo F. Dusseldorf e Monaco 1860, che gioca le partite di casa all’Allianz Arena.
65 sono i punti col quale il Colonia conclude il torneo in vetta alla classifica. La promozione è diretta.
Protagonista assoluta la difesa che subirà solamente venti reti, diciotto in meno del secondo migliore comparto arretrato.
La coincidenza più grande avviene nell’anno della sua promozione in massima serie: il modesto Colonia, nell’anno della promozione, conclude dodicesimo a quaranta punti tondi tondi, a sei punti dall’Europa League.
Quello stesso anno il settimo posto è del Borussia: quei sei punti lo distaccano dal muro giallonero. Da qui inizia il calvario della squadra di Dortmund che inizierà con l’esonero di Klopp fino a concludersi con la promozione dello stesso Stoger.
STELLE E STALLE
Undici. Nove. Cinque.
Queste le posizioni in classifica del Colonia con Stoger sulla panchina: di anno in anno i biancorossi acquisiscono consapevolezza nei propri mezzi.
Ed è così, con consapevolezza, che avviene il calciomercato che porta la tifoseria del Colonia a sognare un’incredibile Champions League.
In fase arretrata si punta tutto su Subotic, preso in prestito dal Borussia sperando in un ritorno a grandi livelli. Puntellato il centrocampo con Hoger e le corsie laterali con Clemens e Raush, viene acquistato in attacco il franco-ivoriano Guirassy.
E per lui è stelle, stalle, stelle.
Stelle perché quella stagione si concluderà solamente dietro a maggiori potenze economiche quali Bayern, Borussia, Lipsia e Hoffeneim.
Una stagione intera a sognare una Champions che avrebbe avuto del clamoroso. Una stagione sugli scudi grazie alla capacità del tecnico di mettere AnthonyModeste al centro del progetto: 25 reti stagionali.
Stalle perché dopo il mercato estivo del Colonia, complice la cessione del bomber francese per 35 milioni di euro al Tjangin Quanjian, i caproni andranno a picco portando alla fine di un’amore durato quattro anni.
E poi ancora stelle: il Borussia è lui che chiama per tornare grandi.
Adesso non può più fallire.
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Calcio Internazionale
Ten Hag enigmatico sul futuro di Greenwood: “Non spetta a me decidere il suo ritorno”

Pubblicato
6 ore fa:
Maggio 30, 2023
Mason Greenwood è un giocatore del Manchester United, ma da molto tempo non gioca: vicende extracalcistiche lo hanno tenuto fuori dal campo. Il classe 2001, per quello che aveva fatto vedere sul terreno verde, era un profilo davvero interessante. Questo lo sa anche l’attuale tecnico dei Red Devils, Ten Hag, che dice: “Greenwood ha dimostrato in passato di essere in grado di segnare gol, ma non spetta a me decidere se tornare”.
Ten Hag when asked by @henrywinter on Mason Greenwood future: “He has showed in the past that he is capable of scoring goals”. 🔴 #MUFC
…but emphasises it’s “not my decision as to whether he returns”. pic.twitter.com/BkIXSVmMla
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 29, 2023
Calcio Internazionale
Ryan Mason difende il presidente del Tottenham Levy: “È stato deluso da alcune persone”

Pubblicato
2 giorni fa:
Maggio 28, 2023
Ryan Mason, attuale traghettatore in panchina di un Tottenham sempre più alla deriva, ha di recente difeso il proprietario del club, Daniel Levy, da qualche anno criticato per gli insuccessi del club. Mason ha così parlato nel post partita della gara persa in casa contro il Brentford del 20 maggio.
A LUI DISPIACE – “A Levy dispiace. Dispiace a tutti coloro che vivono la realtà Tottenham che vogliono un club vittorioso. Ha speso molti soldi ed è probabilmente è stato deluso da alcune figure all’interno del club ma questo è il calcio. Fortunatamente però possiamo invertire la rotta e portare la situazione dalla nostra con il tempo”.
CLASSIFICA FALSA – “Certamente la posizione in classifica è falsa ed è dipesa anche dai vari incastri di partite. Sono stato chiaro nello spogliatoio e mi sono assicurato che ogni calciatore capisse per cosa stesse lottando: per il club. Nel caso non fossi stato chiaro ho detto loro di dichiararsi indisponibili per la gara contro il Leeds (giocata oggi e vinta per 4-1 ndr)”.
Flash News
Barella suona la carica: “Ad Istanbul niente da perdere, sarà bellissimo”
Pubblicato
3 giorni fa:
Maggio 27, 2023
A ridosso del triplice fischio a San Siro, Nicolò Barella si è presentato ai microfoni di Sky rilasciando importanti dichiarazioni dopo il 3-2 contro l’Atalanta.
Ecco l’estratto dei suoi passaggi più importanti:
L’APPROCCIO DI QUESTA SERA? – “Ce lo siamo detti negli spogliatoi, avevamo un avversario difficilissimo da affrontare dopo così pochi giorni di riposo, e ci siamo detti di mettere la partita subito nel binario giusto e l’abbiamo fatto”.
SULLA STAGIONE AGLI SGOCCIOLI – “È stata una stagione strana, in Italia abbiamo tralasciato qualcosa, anche in partite dove non abbiamo avuto un approccio giusto ma alla fine siamo stati bravi a tenerci il posto in Champions ed ora ci sarà una partita troppo bella ed importante dopo la fine del campionato”.
IL MOMENTO – “Sicuramente nell’ultimo periodo abbiamo trovato equilibrio e forma fisica, anche di giocatori che prima erano mancati. Anche io mi sento molto meglio, e cerchiamo di arrivare al meglio all’appuntamento di Istanbul per cercare di godercelo perché sarà straordinario”.
LA SFIDA CON IL MANCHESTER CITY – “Anche noi in Coppa Italia dovevamo essere favoriti, ma poi la Fiorentina ci ha messo in difficoltà segnando subito. Sarà una partita secca col City, non abbiamo nulla da chiedere di più. Entreremo in campo dando tutto quello che abbiamo”.

Penultimo appuntamento con Serie A Back To The Future, che questa settimana vede tante partite decisive per le sorti delle squadre in campo, con risultati, in alcune circostanze, inaspettati.
SAMPDORIA-SASSUOLO 2-1 30/05/2012
A inizio maggio una delle saghe più demenziali dei primi anni 2000 vede la sua conclusione con “American Pie: Ancora Insieme”, che conclude le vicende degli amici californiani.
A fine mese iniziano i Play Off della Serie B 2011/12, con la Sampdoria che ospita il Sassuolo al Ferraris.
Dopo un avvio equilibrato, i neroverdi (giunti al terzo posto nella Regular Season) ottengono un calcio di rigore.
Dal dischetto Sansone si fa ipnotizzare da Angelo Da Costa, che mette in angolo.
Un paio di minuti dopo, però, proprio da corner il Sassuolo passa con Missiroli, che svetta di testa e riesce a mettere in rete, con la complicità di Pozzi, appostato sul palo.
Il gol subito potrebbe essere una mazzata brutale per i sogni di promozione della Samp, che però reagisce e pareggia nel recupero del primo tempo, con Eder che sfrutta un brutto errore di Piccioni, che di fatto toglie il pallone dalla disponibilità di Pomini in uscita, e insacca l’1-1.
Ad inizio ripresa i blucerchiati completano la rimonta, con Eder, questa volta in versione assistman, che mette in mezzo un pallone teso perfetto per Nicola Pozzi, che firma il definitivo 2-1.
SALERNITANA-UDINESE 1-1 23/09/1990
Il 20 settembre esce nelle sale italiane “Quei Bravi Ragazzi”, uno dei capisaldi della filmografia di Martin Scorsese.
Nella Serie B 1990/91, l’Udinese è chiamato a partire forte, visti i cinque punti di penalizzazione che gravano sulle spalle dei bianconeri.
Alla terza giornata, i friulani sono ancora a -4, con la delicata trasferta di Salerno in programma.
I padroni di casa partono forte, sbloccando il punteggio con Martini dopo appena sette minuti.
La Salernitana controlla il match, nonostante i continui attacchi dell’Udinese, che riesce a capitalizzare al 64’ con Nestor Sensini, per un pareggio che accontenta a metà le due squadre.
SPEZIA-TORINO 1-0 06/11/2021
Il 22 ottobre esce nelle sale “Dune” il kolossal di Denis Villeneuve destinato ad essere l’inizio della saga fantascientifica derivata dal famoso romanzo di Frank Herbert.
Nella Serie A 2021/22 lo Spezia, dopo il primo anno in massima serie, parte a spron battuto, trovando punti importanti per la salvezza.
La vittoria casalinga della dodicesima giornata arriva contro il Torino, grazie ad un super gol firmato da Jacopo Sala ad inizio ripresa.
FIORENTINA-ROMA 1-0 11/12/1994
Ci lascia il 6 dicembre Gian Maria Volonté, uno dei più grandi attori italiani di sempre, stroncato da un infarto durante le riprese di “Lo sguardo di Ulisse”.
Nella Serie A 1994/95 che ormai guarda al Natale, Fiorentina e Roma si sfidano in un match che più riservare emozioni.
La partita, però, è bloccata e le due difese diventano protagoniste, chiudendo ogni sortita offensiva con efficacia.
A decidere l’incontro ci pensa un calcio piazzato di Rui Costa al 73’, con il pallone che entra dopo una serie di tocchi, l’ultimo dei quali sembra essere di Amedeo Carboni che firma il più classico degli autogol.
INTER-ATALANTA 2-0 23/02/1997
Esce ad inizio estate “Con Air”, film action con un grande Nicolas Cage e un agghiacciante Steve Buscemi.
La Serie A 1996/97 a febbraio entra nel vivo e mette in scena un Inter-Atalanta che promette spettacolo. I bergamaschi arrivano da 10 gare senza sconfitta e mettono paura ai padroni di casa, con un primo tempo ottimo.
Nella ripresa, però, i valori vengono fuori è un lancio lungo di Winter viene calamitato in area da Youri Djorkaeff, che si inventa un gran gol per l’1-0.
La reazione dell’Atalanta è timida e l’Inter amministra senza troppi affanni, fino al raddoppio firmato Zamorano nel recupero su punizione di Ganz.
HELLAS VERONA-EMPOLI 1-0 03/01/1988
“Good Morning, Vietnam”, questa è la frase con cui nel gennaio del 1988 Robin Williams tiene compagnia ai soldati americani.
Nella Serie A 1987/88 l’Empoli, penalizzato di 5 punti ad inizio stagione, tenta la rimonta salvezza, ma fatica tremendamente a confermare quanto di buono fatto nell’annata precedente.
La partita del Bentegodi contro l’HellasVerona, ormai lontano dai fasti Scudetto, ma sempre avversario ostico, viene decisa da un colpo di testa di Elkjaer al 73’, su punizione battuta da Verza.
BOLOGNA-NAPOLI 1-1 07/05/1989
Il 7 aprile esce “Il mio piede sinistro”, film che consacra Daniel Day-Lewis come uno dei più grandi interpreti della sua generazione.
La Serie A 1988/89 vede il ritorno del Bologna, guidato da Gigi Maifredi, che inizia a costituire la sua avventura nella massima serie.
La partita casalinga contro il Napoli arriva verso la fine della stagione, con la salvezza ancora da conquistare.
I partenopei, senza Maradona, fanno comunque paura, ma sono i rossoblu a sbloccare l’incontro al 22’ con Lorenzo su assist di Poli.
Il vantaggio bolognese dura appena 3 minuti, quanto basta a De Napoli per pescare Careca, con il brasiliano delicato a mettere in rete il pareggio.
Il punteggio non cambia più e il punto fa bene al Bologna in vista del rush finale.
MONZA-LECCE 1-1 16/06/1985
L’estate del 1985 vede il ritorno al cinema della Disney, con “Taron e la Pentola Magica”, uno dei più cupi Classici che, col tempo, è diventato un cult.
Nell’ultima giornata della Serie B 1984/85 il Lecce cerca un punto per l’aritmetica promozione in Serie A, contro un Monza che si trova tranquillo a centro classifica.
La partita si decide in poco meno di venti minuti, con i giallorossi che passano con Di Chiara al quarto d’ora e Saini che pareggia due minuti più tardi per i brianzoli.
Il pareggio, come annunciato, regala il salto di categoria al Lecce, che torna in massima serie.
LAZIO-CREMONESE 2-1 19/11/1995
Il 24 novembre arriva in Italia “Pocahontas”, 33’ Classico Disney, che riceve valutazioni contrastanti, soprattutto per la sua storia molto matura rispetto al canone disneyano.
La Serie A 1995/96 per la Lazio rappresenta la prima stagione di alto livello dopo anni difficili, con il terzo posto finale che certifica l’inizio dell’epopea biancoceleste di fine millennio.
La partita contro la Cremonese, che a fine stagione retrocederà, mostra tutti i pregi della squadra di Zeman.
Alla mezz’ora Winter mette dentro da due passi dopo un palo colpito di testa da Rambaudi.
La Lazio, in pieno stile zemaniano, attacca senza sosta, ma raddoppia solamente al 65’, quando Casiraghi si fa trovare pronto su un cross di Negro.
Al 72’ la Cremonese tenta di riaprire la partita con un calcio di rigore di Maspero, ma il risultato non cambia più.
JUVENTUS-MILAN 3-1 21/11/1999
Il 29 ottobre esce nelle sale italiane “Fight Club”, successo clamoroso di David Fincher con numerose scene cult entrate nell’immaginario pop.
La Serie A 1999/00 rappresenta uno dei punti più alti del nostro calcio, con una serie di campioni fenomenali per un campionato avvincente fino all’ultima giornata.
A novembre la Juventus, partita fortissimo, riceve il Milan, che sta cercando la quadra dopo un avvio difficile.
Al 21’ sono proprio i rossoneri a sbloccare l’incontro, con Sala che si fa trovare pronto di testa su cross di Weah, con la sfera che colpisce Zidane prima di entrare in rete.
Il vantaggio ospite dura, però, appena due minuti, perché una punizione di Del Piero viene girata splendidamente in rete di testa, all’altezza del primo palo, da Antonio Conte.
Dopo questo rapido botta e risposta, il primo tempo scivola via, con la Juventus che riparte nella ripresa con un altro piglio.
Al 51’ è Inzaghi a siglare il gol del 2-1, con un bel sinistro in diagonale su invito di Del Piero.
A chiudere i giochi ci pensa Kovacevic al 94’ su cross dalla trequarti di Tacchinardi.
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