Negli ultimi caldissimi giorni di calciomercato si parla con insistenza di possibili trattative da parte di Chelsea, Nizza e altre compagini europee per il giovane diamante dell’Inter, Cesare Casadei.
Centrocampista classe 2003, dotato di grande tecnica e dinamicità, dirompente negli inserimenti, forte nella progressione ed efficace in fase di copertura, vanta 16 gol e 5 assist nell’ultima stagione con la primavera dell’Inter.
Ha insomma tutte le carte in regola per rientrare nello scacchiere tecnico di Inzaghi, ma una situazione economica del club non proprio idilliaca sembra stia facendo tentennare la dirigenza nerazzurra davanti ai decisi affondi del Nizza, ma soprattutto del Chelsea, che corteggia il giocatore dall’inizio della sessione estiva di calciomercato.
Tutto sembra condurci a una cessione del gioiellino, che porterebbe comunque nelle casse della squadra di Zhang svariati milioni e un pò di ossigeno al bilancio (per un giocatore che tra l’altro non ha mai solcato i campi della Serie A), ma a conti fatti l’Inter guarda il dito e non la Luna, per vari motivi.
Il primo è puramente tattico: l’Inter ha bisogno di più gol dal centrocampo e più soluzioni.
Nonostante il gioco propositivo e arrembante mostrato dalla squadra di Inzaghi, quest’ultima ha dimostrato alcune volte di dipendere un po’ tanto dalla coppia d’attacco e di mancare di decisività dal centrocampo. Nonostante la qualità e la duttilità di questo reparto, nell’Inter manca comunque quella figura in grado di inserirsi coi tempi giusti e rispondere ai numerosi cross che arrivano dagli esterni, oltre che sfruttare i cospicui spazi che il gioco della squadra viene a creare.
Casadei risponderebbe perfettamente a queste caratteristiche, è un giocatore che fa dell’inserimento in aria a luci spente il suo punto di forza e che, magari a partita in corso, potrebbe rivelarsi un jolly importante in grado di spostare gli equilibri. E’ inoltre ottimo in fase di interdizione e di recupero palla, potrebbe quindi ritornare utile nel caso in cui si dovesse mantenere un risultato o servisse fisicità in mezzo al campo.
Un altro motivo per cui prima di vendere un giocatore di questo tipo bisognerebbe pensarci mille volte sono i suoi ampi margini di crescita.
Da un lato prettamente economico, se il giocatore venisse inserito in prima squadra e valorizzato con un giusto minutaggio, nell’arco di qualche anno potrebbe raddoppiare se non triplicare il suo valore attuale, portando così nelle casse dell’Inter (nel caso di una sua cessione) una plusvalenza ancora maggiore rispetto a quella che si genererebbe in questa sessione di mercato. Il giovane ha, come abbiamo detto, ampi margini di crescita, e privarsene ora sarebbe un’operazione antieconomica sia per le casse del club che per il campo.
Un ultimo punto che vorrei toccare è quello della gestione dei giovani da parte dell’Inter.
E’ una delle squadre con l‘età media più alta in Serie A e, soprattutto in un periodo di crisi economica come questo, avrebbe un drammatico bisogno di ringiovanire la rosa e ripartire da talenti di livello proprio come Casadei, da valorizzare ed inserire in un contesto virtuoso.
Nonostante la primavera dell’Inter si dimostri essere una delle migliori d’Italia, i giovani interisti spesso faticano a ritagliarsi un posto in prima squadra, un altro esempio è la gestione di Pinamonti reduce da un’ottima stagione all’Empoli e ormai vicinissimo alla cessione, che magari con un po’ di fiducia e coraggio in più sarebbe potuto diventare centrale nel progetto. Per non parlare del caso Zaniolo svenduto alla Roma nella trattativa per Nainggolan e divenuto oggi uno dei migliori se non il miglior prospetto italiano.
La dirigenza nerazzurra sembra spesso pensare a tappare le mancanze in rosa in modo temporaneo tramite parametri zero con ingaggi monstre di cui poi è difficile liberarsi (vedi Sanchez o Vidal), piuttosto che agire con lungimiranza responsabilizzando e valorizzando un giovane, strategia quest’ultima che rispetto alla prima pagherebbe molto di più.
E’ quindi importante, soprattutto nel calcio moderno in cui le società il più delle volte si autofinanziano e investono sui settori giovanili, non farsi scappare i talenti di livello, soprattutto se fanno parte del proprio vivaio. Se Casadei dovesse essere ceduto, potrebbe diventare l’ennesima occasione persa per l’Inter e per il nostro calcio.