Da moltissimi anni i campionati calcistici europei sono visti come i più prestigiosi del mondo. Per questo motivo, molto spesso, i giocatori del Sud America decidono di trasferirsi nel vecchio continente in cerca di fortuna. Ogni grande club inglese, spagnolo o italiano ha tra le proprie fila qualche giocatore proveniente dal Brasile o dall’Argentina, dall’Uruguay o dal Cile. Quest’estate però, in maniera un po’ insolita, alcuni calciatori hanno deciso di compiere il percorso inverso, salutando l’Europa per accasarsi a club dell’America Latina.
Ecco quali sono stati, sin qui, i colpi più interessanti messi a segno dalle squadre sudamericane pescando dai top campionati europei.
RITORNO A CASA
Ovviamente non è la prima volta che un calciatore decide di trasferirsi dall’Europa al Sud America, specialmente chi fa ritorno in una squadra del proprio Paese, magari quella in cui aveva cominciato. Si pensi allora ai casi di Dani Alves, Filipe Luís e Rafinha, tre brasiliani che, dopo anni di onorato servizio in giro per i campionati europei, hanno deciso di fare ritorno a casa.
Bisogna, però, evidenziare una grande differenza. Come anticipato, accade spesso che i calciatori sudamericani decidano di tornare in patria per concludere serenamente la loro carriera. Questo potrebbe essere il caso di Rafinha, ormai fuori dai piani del Bayern e con poche richieste degne di nota in Europa. Ecco che, per l’ex Genoa, la chiamata del Flamengo ha rappresentato l’occasione peretta per riavvicinarsi alla famiglia.

(Fonte immagine: profilo Instagram di Rafinha)
Ben diversa la situazione degli altri due. Sia Dani Alves che Filipe Luís avevano ancora un certo appeal sul mercato, nonostante le loro carte d’identità recitino rispettivamente 36 e 33 anni. Entrambi sono stati protagonisti del successo verdeoro in Copa América e avrebbero potuto continuare la loro esperienza europea o trasferirsi in una squadra di MLS, per firmare l’ultimo lauto contratto. Invece, entrambi hanno deciso di seguire il cuore e tornare alle origini. L’ex Atletico Madrid ha raggiunto proprio Rafinha al Flamengo, mentre Dani Alves vestirà la Diez del São Paulo. Prima di questo annuncio, the good crazy aveva fatto sorridere tutti con un simpatico post in cui si definiva “in cerca di occupazione”.
MAI TARDI
A sbalordire per la loro scelta sono stati altri due giocatori che in Europa non solo sono diventati grandi calciatori ma hanno anche le proprie radici. Si parla naturalmente di Juan Francisco Torres, meglio noto come Juanfran, e del nostro Daniele De Rossi. Il terzino nato nella Comunità Valenciana, ex compagno di Filipe Luís, raggiungerà proprio Dani Alves al São Paulo. Non sarà certo semplice per Cuca, allenatore del club paulista, scegliere chi mandare in campo di volta in volta, avendo a disposizione due giocatori di tale esperienza. Non è da escludere che uno dei due venga adattato in un’altra posizione, magari sull’out di sinistra o in una zona più avanzata del campo. Juanfran, recentemente svincolatosi dall’Atletí (dove giocava dal 2011), ha rifiutato ricche offerte dal Giappone per volare in Brasile. Una scelta davvero nobile e romantica.
Impossibile poi non pensare al coraggio di De Rossi. La sua decisione di trasferirsi alla Bombonera, a Buenos Aires, al Boca Juniors è l’ennesima dimostrazione d’amore verso il gioco più bello del mondo. Dopo una vita dedicata alla Roma e quell’addio forzato, in molti pensavano ad un ritiro. Poi le tante offerte: Milan, Sampdoria, Fiorentina, USA. A 36 anni invece, DDR ha deciso di seguire ancora la sua immensa passione per il calcio e di coronare un sogno che aveva sin da bambino: giocare nella squadra di Maradona.
“Quando passa De Rossi dobbiamo farci il segno della croce. Daniele ha riempito la mia anima. È un ragazzo milionario, avrebbe potuto scegliere qualsiasi posto dove andare a riposarsi. E invece è venuto qui, al Boca, a vedere la Bombonera, a scegliere l’Argentina.”
Con queste parole, lo stesso Pibe de Oro ha accolto Daniele, consacrandolo a tutti gli effetti. Una storia che spiega alla perfezione il fascino del calcio sudamericano.
PER RILANCIARSI
C’è poi chi invece decide di tornare in Sud America per provare a rilanciarsi dopo un’esperienza europea al di sotto delle aspettative. Quest’estate è toccato ad esempio a Gerson, classe 1997, arrivato alla Roma come un possibile crack ma mai entrato nei meccanismi del calcio italiano. Nonostante l’ultima stagione negativa alla Fiorentina, c’erano diverse offerte provenienti dall’Europa: su tutte, quella del CSKA Mosca. Il brasiliano ha invece deciso di fare ritorno in patria, dove sempre il Flamengo ha sborsato circa 12 milioni per acquistarlo. Analoga la decisione di Eduardo Salvio che, pur con qualche primavera in più (29 anni), avrebbe potuto fare ancora tanto bene in Portogallo, ma che ha preferito tornare in Argentina. El Toto sarà compagno di De Rossi al Boca.
Nei prossimi giorni, invece, si scoprirà se l’America Latina sarà l’occasione buona per rilanciarsi per Mario Balotelli, anche lui quasi 29enne, ma protagonista di una carriera fatta di poche luci e troppe ombre. Su di lui è fortissimo l’interesse del Flamengo, scatenato in questa sessione di mercato. Per ora non c’è nessuna ufficialità, ma pare che Mario possa vestirsi ancora una volta di rossonero. L’aria del Brasile gli permetterà una volta per tutte di trovare la serenità?

Con questa foto postata sui social, Balotelli augurava il meglio a De Rossi per la sua nuova esperienza argentina. (Fonte immagine: profilo Instagram di Mario Balotelli)
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram del Boca Juniors