Un convalescente Milan batte la Spal 1-0 grazie ad una magia di Suso e raggiunge la metà della classifica: nonostante un calcio ancora non scoppiettante, Pioli vince la prima partita del suo campionato con i rossoneri contro una Spal ben organizzata ma sterile lì davanti.
Il Milan, con un 4-3-3 mascherato in 3-4-3, presenta Duarte come novità sulla fascia destra, col brasiliano pronto ad allinearsi coi centrali in fase difensiva ed un Théo Hernandez libero di avanzare sulla fascia opposta. Le altre novità sono quelle di Bennacer, al posto di Biglia nel ruolo di mediano, e di Castillejo per Suso sulla fascia destra. La Spal invece, con il classico 3-5-2, preferisce la freschezza di Reca e Strefezza sulle fasce e l’esperienza del duo Floccari-Petagna in attacco per rompere il digiuno fuoricasa.
PRIMO TEMPO
Nel primo tempo il Milan è pericoloso con le discese di Hernandez, solità mobilette, e coi fraseggi Castillejo-Paquetà sulla fascia opposta: lo spagnolo è volitivo ma a volte impreciso, come nel caso dell’unica occasione da gol rossonera, dove su cross di Théo colpisce la traversa su quello che sembrava un semplice tap-in. A centrocampo si stenta a fare gioco, con Bennacer più presente in fase di pressing ma poco incisivo in costruzione così come Kessie. Così, i rossoneri si trovano a costruire dal basso, spesso sbagliando e permettendo alla Spal di ripartire: su errore in appoggio di Romagnoli, a ridosso della fine del primo tempo, Petagna intercetta ma scarica un destro centrale e semplice per Donnarumma. Un’altra sgroppata del centravanti ex Atalanta farà correre qualche brivido agli avversari, senza però sfociare in una conclusione a rete. I fischi di San Siro a fine primo tempo segnalano però il peggioramento rispetto alla partita casalinga col Lecce.
SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo fuori Musacchio (fuori per infortunio) e dentro Calabria. Le cose però cambiano con l’ingresso di Suso per Castillejo dopo otto minuti: nonostante le critiche è lo spagnolo a portare avanti i suoi all’ora di gioco, con un magistrale calcio di punizione a giro dal limite per un fallo di Vicari su Piątek.
Il vero uomo in più è però Paquetà, che prende coraggio e detta i tempi: dopo aver provocato un gol di Piątek (poi annullato per fuorigioco) con un filtrante di pregevole fattura, è spesso capace di servire verticalmente i suoi, con un Çalhanoğlu reattivo ma troppo impreciso. La Spal, dal canto suo, è tutta nelle iniziative di Petagna, capace di lottare con gli avversari e portare palla. Semplici prova a rimescolare le carte con l’ingresso di Valoti per Missiroli, schierandosi con il 4-3-3 con Strefezza mezz’ala a sinistra e Reca terzino sulla medesima fascia. Il cambio tattico non porta vantaggi, tanto che il Milan va vicino al raddoppio con una serpentina di Paquetà culminata in una gran parata di Berisha, che strega il brasiliano. La Spal tenta allora il tutto per tutto, inserendo Sala per Reca e Paloschi per Strefezza. I cambi portano ad un ulteriore cambio tattico, con un insolito 3-4-3 che porta densità in avanti ma poca pericolosità se non con qualche spiovente. Paquetà gusta la standing ovation, sostituito da Bonaventura, dentro per dare equilibrio. Donnarumma svetta su tutti nell’ultimo calcio d’angolo della partita e regala tre punti pesantissimi. Vittoria che torna a dare morale ad una squadra in piena crisi d’identità: contro la Lazio, Domenica sera, servirà qualcosa in più per dare vita ad una vera e propria striscia positiva.
Foto del profilo tratta dal profilo instagram dell’AC Milan (@acmilan)