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Talento brasiliano

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Talento brasiliano

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Una delle sorprese di questa Champions League è sicuramente lo Shakhtar Donetsk.

L’avversario del Napoli, dato per quarta forza del girone F alla vigilia, è issato al momento al secondo posto con tre punti in più dei partenopei. Un risultato meritato e conseguenza di quanto di buono proposto nei match d’andata.

IL GIOCO

Ciò che più ha lasciato sbalorditi è il coraggio che ha mostrato la squadra ucraina. Conscia di essere inferiore dal punto di vista tecnico alle altre tre compagini, anche del Feyenoord, non ha avuto paura a proporre il suo gioco. Aspetto apparso evidente già dalla sfida al Metalist Stadium contro gli azzurri. Si attendeva, infatti, una prevalenza della fase difensiva, con chiusure di linee di passaggio e limitazione di spazi concessi. Gli uomini di Fonseca, invece, non si sono snaturati e hanno proposto le loro idee.

Gli arancio-neri non rinunciano all’impostazione dal basso che coinvolge il portiere Pyatov e i due centrali difensivi, che sono spesso Ordets e Rakitskiy.

Due giocatori non decantati per qualità tecniche, motivo per cui la scelta degli ucraini ha rappresentato un rischio nell’affrontare avversari superiori. Il campo ha però detto che, nonostante qualche disimpegno sbagliato, la retroguardia ha retto l’urto, subendo solo quattro reti finora. Bisogna tener conto, tuttavia, che l’estremo difensore ci ha messo parecchio del suo: è al momento il quarto del torneo per aver effettuato più parate a partita (media di 5.0).

Partire dal basso, senza affidarsi a palle lunghe, è una strada inevitabile per poter sfruttare il grande punto di forza dello Shakhtar: le fasce, dove vengono sviluppate la maggior parte delle occasioni. Basti pensare che la percentuale di attacchi derivanti dal centro del campo è solo del 20%. Questo anche perché il più alto tasso di qualità è presente proprio sugli esterni, dove si concentra un talento brasiliano non di poco conto.

L’elemento che caratterizza i Hirnyky a livello europeo è quello di sfornare gli astri nascenti del calcio brasiliano e lanciarli nel più grande palcoscenico continentale. E’ stato così nel passato con gente come Douglas Costa, Willian, Alex Teixeira, Fernandinho, Luiz Adriano e continua ad esserlo ancora oggi, seppur con difficoltà economiche.

I giocatori citati precedentemente sono stati infatti sostituiti da altri connazionali che hanno buone probabilità di ripetere il loro percorso.

L’INSOSTITUIBILE: FRED

Il calciatore di movimento più continuo a livello prestazionale nei primi tre appuntamenti della squadra ucraina in Champions è stato senza dubbio Fred.

Si tratta di un mediano classe ’93 che attualmente gioca nei due di centrocampo, ma che può anche fungere da semplice playmaker. Possiede, in effetti, le capacità che un regista deve avere. Lettura del gioco, qualità tecnica che sfrutta per creare occasioni e mandare a rete i compagni, un buon fisico e il dribbling, marchio di fabbrica sudamericano.

In questa prima parte della Coppa Campioni si è imposto come l’uomo insostituibile dell’equipè, non a caso non è stato mai sostituito dal tecnico portoghese. D’altronde la sua assenza peserebbe notevolmente sul gioco degli ucraini e i dati confermano questa linea.

Il 24enne ha un accuracy pass del 84% e completa con successo ben quattro take-ons a partita, il doppio del suo compagno secondo in questa speciale classifica.

Inoltre è il migliore anche per la media di contrasti palla a terra vinti: 8.3 a dispetto dei 5.7 di Marlos, piazzato dietro di lui. Insomma, qualità e quantità a disposizione dello Shakhtar che potrà beneficiarne probabilmente ancora per poco.

Il numero 8 ha un contratto con scadenza 2021 ma, se dovesse confermare questo livello di rendimento, potrebbe nascere l’occasione di misurarsi in uno dei top five campionati europei.

IL DIEZ: BERNARD

La stella dei Campioni d’Ucraina viene però individuata nel numero diez: Bernard Anício Caldeira Duarte, semplicemente noto come Bernard. Venticinque anni, come può suggerire il numero di maglia, è il classico fantasista, che può giocare a destra, sinistra o da trequartista. Il carioca è dotato di un’eccellente tecnica e ha nel dribbling il suo principale punto di forza: ha una media di realizzazione di due a partita.

La caratteristica che lo rende odioso alle difese avversarie è la sua capacità di entrare dentro al campo e svariare su tutto il fronte d’attacco, risultando per questo imprendibile.

E’ fondamentale sia in fase di assistenza che di finalizzazione. Compie un cross preciso a match e con la doppietta al Feyenoord è diventato il capocannoniere dei suoi in Champions.

Deve migliorare, tuttavia, nella gestione della palla – perde 3.3 palloni a partita – e negli 1 vs 1, dove deve sfruttare meglio la capacità di dribbling. Può crescere davvero tanto e chissà che un trasferimento non possa rappresentare la svolta: il contratto in scadenza nel prossimo giugno alletta molti club.

IL PERICOLO: TAISON

Detto della qualità di Fred e Bernard, il giocatore più pericoloso che Fonseca ha a disposizione è Taison. Giocatore di maggior esperienza dei già citati, è anche lui duttile: gioca principalmente sulla trequarti, ma può anche indietreggiare e allargarsi di qualche metro. Il classe ’88 ha tutto per essere il più temuto dalle difese avversarie: oltre alla tecnica e al dribbling (71% di realizzazione), è dotato di una velocità esplosiva. I suoi strappi palla al piede possono essere decisivi quando c’è da risalire il campo.

Possiede dentro di sè pure una potenza che libera soprattutto in fase di tiro. Statisticamente è migliore di Bernard e di quasi tutti gli altri giocatori offensivi. Tira più di una volta a partita, segna (una rete in Champions e una in campionato), ha una precisione di passaggio del 84%. Dà anche un’importante contributo in fase di ripiegamento con ben 4.7 contrasti vinti.

La tradizione brasiliana dello Shakhtar continua a stupire: dove possono arrivare i ragazzi di Fonseca?

Calcio Internazionale

Mazzarri torna in Champions dopo undici anni: a che punto è il suo Napoli per l’esame Real Madrid?

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Napoli - Real Madrid

Il Napoli si prepara alla grande sfida di Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu. Dopo la sfida di andata vinta dai Blancos per 2-3, dove il Napoli aveva dato comunque dimostrazione di potersela giocare con una delle migliori squadre d’Europa, questa volta ci sarà un’importante differenza, ovvero chi si siederà nella panchina degli attuali campioni d’Italia. Walter Mazzarri torna nel palcoscenico più importante d’Europa a distanza di 11 anni, quando con i partenopei, riuscì a far sognare i tifosi anche nella massima competizione europea.

Il magico trio Lavezzi-Cavani-Hamsik, trascinatori del primo Napoli di Mazzarri, aveva infatti riportato dopo 21 anni gli azzurri in Champions League, trovando un girone ostico con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Nonostante il grande livello, i campani riuscirono a piazzarsi in seconda posizione, trovando quindi l’accesso agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Con il Chelsea si sfiorò l’impresa: all’andate al San Paolo finì 3-1 con doppietta di Lavezzi e un gol di Cavani. Allo Stamford Bridge poi la disfatta, con la vittoria da parte dei futuri campioni d’Europa di Roberto Di Matteo per 4-1 ai tempi supplementari con il decisivo gol di Ivanovic.

Come si farà trovare la formazione di Mazzarri?

LA SITUAZIONE NEL GIRONE

Il girone C composta da Real Madrid, Napoli, Braga e Union Berlino vede le prime due squadre in prima e seconda posizione, rispettivamente a 12 e 7 punti. La formazione di Carlo Ancelotti è infatti a punteggio pieno fino a questo momento. Il Napoli ha portato a casa due vittorie, la sconfitta appunto con il Real Madrid e l’ultimo risultato che è il pareggio con l’Union Berlino, che aveva già fatto mettere in dubbio la definitiva posizione di Rudi Garcia, che da lì a pochi giorni verrà esonerato da Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha quindi deciso di affidare la panchina ad un traghettatore. Un uomo di fiducia, che come raccontato in precedenza, ha già portato buoni risultati e conosce l’ambiente.

“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

Con la fiducia dell’importante esordio con vittoria di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta, Mazzarri dovrà affrontare qualche dubbio di formazione per affrontare una della favorite al titolo.

“Continuità dopo i segnali di Bergamo? Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”.

LA FORMAZIONE

Mazzarri pronto a confermare il 4-3-3 che ha convinto per compattezza del gruppo contro l’Atalanta in campionato. In porta torna Meret, in difesa Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Natan. Sulla sinistra visto il grave infortunio di Olivera, è pronto Juan Jesus. A centrocampo con tutta probabilità verrà riproposto la mediana con Anguissa, in ripresa vista l’ottima prestazione di Bergamo, Lobotka e Zielinski.

In attacco ecco il grande dubbio: sono confermati Politano e Kvaratskhelia confermati come due ali d’attacco, resta da capire il grande dubbio su Raspadori e Osimhen. Il nigeriano è rientrato nello scorso turno di campionato ma anche Mazzarri ha voluto chiarire la situazione:

“Osimhen partirà titolare? Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

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Pioli in conferenza post Milan-BVB: “Non sono soddisfatto”

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Pioli

A margine della sconfitta rimediata contro il Borussia Dortmund, un evidentemente deluso Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole.

PARTITA ED EPSODI – “Non sono soddisfatto, per vincere queste partite ci vuole più qualità Abbiamo avuto le occasioni per andare in vantaggio, la qualità doveva essere superiore. Krunic lo abbiamo già provato in quella posizione, può farlo”.

STRASCICHI – “Siamo sempre stati molto bravi a reagire a queste delusioni, ora dobbiamo dare continuità alla vittoria con la Fiorentina in campionato”.

IL GIRONE DEI RIMPIANTI – “I rimpianti ci sono soprattutto per la prima partita con il Newcastle. Questa sera non siamo stati precisi e abbiamo consentito all’avversario di giocare la partita che volevano. Ora non dipende più da noi, ma proveremo a vincere contro il Newcastle”.

RAMMARICO – “C’è rammarico per l’infortunio di Thiaw. Mi spiace perdere un giocatore così forte per un po’ di partite”.

CONFRONTO CON LA SOCIETÀ – “C’è stato nel corridoio come alla fine di ogni partita”.

STADIO – “Fin quando la squadra ha dimostrato di poter essere in partita lo stadio è stato con noi. I tifosi hanno tutto il diritto di essere delusi”.

 

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Milan-Borussia Dortmund 1-3, le pagelle: incubo Giroud, Chukwueze l’unica luce rossonera

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Il Milan perde malamente in casa contro il Borussia Dortmund ma tiene in vita i discorsi qualificazione agli ottavi sfruttando il pareggio tra Newcastle e PSG. A San Siro finisce 1-3 per il BVB: decisiva la serataccia di Giroud che sbaglia un rigore in apertura di primo tempo. Chukwueze l’unica luce. Queste le nostre pagelle.

LE PAGELLE DEL MILAN

Maignan 5.5: responsabilità sul gol di Adeyemi, l’estremo del Milan prova battezzare con troppo ottimismo il secondo palo, l’esterno del Borussia lo fredda sul primo. Inutile il disperato tentativo di tenere il pallone oltre la linea

Calabria 5: praticamente sempre in difficoltà nei duelli con Bynoe-Gittens, l’ingenuo fallo da rigore ne è l’emblema. Sciupa di testa una clamorosa palla gol nel recupero del primo tempo.

Thiaw 6: attento, mette i piedoni su un paio di cross dalla sinistra e controlla Fullkrug. Sfortunato, si fa male dopo un’ottima chiusura. (Dal 52′ Krunic 5.5: in difficoltà adattato a centrale, il gol dell’1-2 nasce dal suo lato).

Tomori 5.5: rimedia un giallo ingenuo in mischia, il cartellino lo condiziona.

Theo Hernandez 5.5: più timido del solito in attacco, il Borussia, che tiene gli esterni molto alti, ha dei meriti, ma poteva fare meglio.

Adli 6: sprazzi di grande classe nel primo tempo quando è bravo anche in difesa. Cala alla distanza, meriterebbe ugualmente più chances dal primo minuto. (Dal 76′ Jovic 6: sfortunato, coglie un palo al 85′).

Reijnders 5.5: la sensazione è che a volte manchi il dialogo con i compagni di reparto: spesso il Milan lascia delle voragini a centrocampo, e il Borussia le sfrutta.

Loftus-Cheek 5.5: fatica a trovare la sua posizione in mezzo al campo, soffre il duello con Emre Can.

Chukwueze 7: conferma alla grande il trend positivo intravisto con la Fiorentina. Il migliore dei suoi, ma il gol è solo una parte della sua partita: oltre a quello sono i dribbling e le corse a mandare in tilt la fascia sinistra del BVB. Finalmente, ma non basta per la vittoria. (Dal 76′ Traore s.v.).

Giroud 4.5: sbaglia il rigore al decimo del primo tempo ed esce da quel momento dalla partita. Da uno con la sua esperienza sarebbe servito altro.

Pulisic 5.5: imbrigliato, pochi spunti e una gara rivedibile.

All. Pioli 5.5: il suo Milan approccia bene, ma il rigore di Giroud soffoca un primo tempo sin lì ottimo. Prova a sistemare le cose pescando dalla panchina, ma le risorse sono limitate.

LE PAGELLE DEL BORUSSIA DORTMUND

Kobel 6.5: intuisce e para il rigore di Giroud, forse poco reattivo sul gol di Chukwueze, ma non era facile.

Ryerson 6: un crossaccio direttamente sul fondo a inizio partita gli suggerisce che forse sarebbe meglio badare più alla difesa, lo fa bene.

Hummels 7: il peso dell’esperienza, annulla Giroud e non buca un intervento. Bravo.

Schlotterbeck 5: prima “para” illegalmente un tiro di Chukwueze e provoca il rigore, poi tiene in gioco tutti sull’azione del gol dello stesso nigeriano. Esce per infortunio. (Dal 55′ Ozcan 6: da geometrie al centrocampo del Dortmund).

Bensebaini 5.5: soffre Chukwueze che lo saluta e segna nell’azione del pareggio. Le sue costanti discese sul fondo si concludono spesso con un nulla di fatto.

Emre Can 6.5: la sua duttilità un’arma tattica. Utile sia da mediano che da difensore centrale.

Sabitzer 6.5: ci mette quantità, realizza l’assist per il gol di Bynoe-Gittens

Malen 5.5: poco incisivo sia a destra che a sinistra, il cambio è la matematica conseguenza. (Dal 55′ Adeyemi 7: entra e chiude la partita).

Reus 6.5: una cosa ma fatta bene, il rigore che tira a Maignan è perfetto e vale il momentaneo 0-1. (Dal 79′ Brandt s.v.).

Bynoe-Gittens 7.5: si conquista il rigore e segna il gol dell’1-2 che, talaltro, si meritava per quanto fatto vedere fino a quel momento. Esser più decisivo di sarebbe stato difficile. (Dal 66′ Wolf 6: svaria sul fronte, ma è poco preciso).

Fullkrug 6.5: un colpo di testa pericoloso e una traversa, bravo anche nella gestione del pallone. Da una sua bella giocata nasce il gol del 1-2.

All. Terzic 7: imbriglia Theo e Pulisic, non soffre il dinamico centrocampo rossonero. Cambi tutti azzeccati, la qualificazione agli ottavi è un piccolo capolavoro.

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Dove vedere Real Madrid-Napoli di Youth League

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Dove vedere Real Madrid-Napoli di Youth League

DOVE VEDERE REAL MADRID-NAPOLI DI YOUTH LEAGUE – Non solo la prima squadra, a Madrid arriverà anche il Napoli Primavera, pronto ad affrontare il Real nel match di Youth League. Per gli azzurrini l’imperativo è quello di vincere per tenere in vita le residue chances di approdo al turno successivo. Le merengues, però, sembrano un ostacolo insormontabile. I giovani del Real Madrid, infatti, sono primi nel girone e hanno vinto il match d’andata a Napoli con un roboante 0-4.

DOVE VEDERE REAL MADRID-NAPOLI DI YOUTH LEAGUE – COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Per i partenopei di mister Tedesco, dicevamo, la trasferta del campo intitolato ad Alfredo Di Stefano sembrerebbe proibitiva. Il Napoli infatti è ultimo nel suo girone di Youth League insieme all’Union Berlino a quota tre punti. Il Real, dall’altra parte, è primo con il Braga a quota otto. Questo vuol dire, dunque, che agli azzurrini serviranno due vittorie nelle ultime due gare del girone e dovranno sperare che i Blancos o il Braga non vincano la partita contro l’Union Berlino.

Una missione insomma quasi impossibile, soprattutto considerando che il Napoli dovrebbe infilare il doppio delle vittorie che ha messo a referto sin qui nella competizione (solo una, arrivata per 1-0 nell’ultimo match contro l’Union Berlino). Come se non bastasse, i ragazzi di Tedesco hanno deluso anche in Primavera 2, dove attualmente occupano la sesta posizione in classifica.

Tutt’altro discorso per il Real Madrid, che in Europa si sente a casa anche con le giovanili. Agli spagnoli potrebbe bastare un punto per la qualificazione al turno successivo, ma andranno sicuramente a caccia del bottino pieno. In tal caso, infatti, otterrebbero la certezza matematica di figurare tra le 32 squadre che rimarranno nella competizione anche a febbraio.

Guardando al calendario, inoltre, il Real non vince in Youth League da due partite: nella doppia sfida con il Braga sono infatti arrivati altrettanti pareggi per 0-0. Un motivo in più per trovare la vittoria dopo essere partiti con 6 punti ottenuti contro Union Berlino e Napoli.

DOVE VEDERE REAL MADRID-NAPOLI DI YOUTH LEAGUE

La partita tra Real Madrid e Napoli andrà in scena mercoledì 29 alle ore 16.00 e non ci sarà modo di seguire il match in diretta video. Il canale streaming ufficiale della UEFA, UEFA.TV, infatti, trasmette solo quattro partite a settimana sul suo sito e per questa non è previsto il match delle due squadre. Sarà comunque possibile seguire la diretta testuale sul sito della UEFA nella sezione dedicata alla Youth League, e guardare nella stessa area gli highlights del match a fine partita.

DOVE VEDERE REAL MADRID-NAPOLI DI YOUTH LEAGUE – LE PROBABILI FORMAZIONI

REAL MADRID (4-3-3): Gonzalez, Sanchez, Serrano, Ramon, Yusi; Manuel Angel, De Llanos, Palacios; Paulo Iago, Bravo, Yanez.

NAPOLI (4-3-3): Turi; Mazzone, Gambardella, De Luca, Di Lauro; Gioielli, De Chiara, Russo; D’Angelo, Vigliotti, Vilardi.

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