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Il momento della consacrazione

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Il momento della consacrazione

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Meglio di lui solo un certo Neymar, che ha fatto sganciare all’emiro del PSG un qualcosa come 222 milioni di euro.

Florian Thauvin, esterno offensivo classe ’93 del Marsiglia, si è finora imposto come il secondo miglior giocatore della Ligue 1. A livello di prestazioni e di statistiche. Tredici gol e dieci assist fanno 23 partecipazioni attive a reti della sua squadra, al secondo posto in classifica. Contando che al momento l’equipè di Garcia ha totalizzato 53 marcature, esce fuori che il numero 26 ha partecipato a quasi la metà di tutti i gol. Meglio ha fatto solo il brasiliano, con 30 partecipazioni frutto di 18 gol e 11 assist.

Numeri, dunque, importanti per il giocatore di Orleans che quest’anno sta praticamente trascinando l’Olympique.

Ha fatto molti progressi, è maturato. Deve restare con i piedi per terra perchè solo così continuerà a segnare gol e fare gol. Comunque i suoi migliori anni stanno arrivando

Parole pesanti del suo allenatore Garcia che ha confermato come l’attaccante abbia superato l’esame di maturità. Ora per Thauvin è arrivato il momento della consacrazione. 

RAFFINATEZZA E SEMPLICITA’

Florian Thauvin, 25 anni compiuti lo scorso 26 gennaio e 1.79 metri d’altezza, rientra nella categoria dei giocatori speciali, rari. Il francese, infatti, in qualsiasi istante di partita è in grado di risultare decisivo e di far brillare gli occhi di chi lo guarda. Ciò che più colpisce del suo stile di gioco è l’efficace raffinatezza e la disarmante semplicità che mostra sul prato verde.

E’ dotato di una tecnica sopraffina -forse si era capito- di un’intelligenza calcistica inusuale e di un fisico asciutto che sa ben gestire. Seppur indossa la maglia numero 26, le caratteristiche sono quelle di un Diez autentico. Non a caso è un trequartista che sa disimpegnarsi molto bene anche da ala, sinistra e destra, in un attacco a tre.

E’ proprio quello di esterno destro il ruolo che sta ricoprendo nell’ultimo periodo, dove sa dimostrarsi imprevedibile. In effetti riesce a essere pericoloso giocando sulla fascia, sfruttando una buonissima accelerazione, oppure entrando dentro al campo. Quest’ultimo è il movimento che compie parecchio e per gli avversari sono grossi guai. Thauvin ha una grande capacità di lettura dei momenti e degli spazi e con il dribbling ridicolizza i rivali.

Il giocatore del Marsiglia è un vero e proprio regista offensivo che agisce a tutto campo. Lo si vede spesso scendere a centrocampo, per prender palla e risultare decisivo con delle giocate anche in quella parte di rettangolo verde. Quando compie queste mosse spettacolari che animano il pubblico sorprende il fatto che rischi di perder palla di rado. Questo accade poichè riesce quasi sempre a capire il momento opportuno studiando in una frazione di secondo tutte le possibilità. Una cosa che a parole può sembrare semplice, ma non lo è in campo perchè il calcio è movimento, istanti fulminei.

Solo chi possiede l’ingegno calcistico riesce a fare ciò. Se lui sa apparire come un gioiellino di talento assoluto è proprio grazie a questo e all’abilità di saperne fare il giusto uso. Il suo di utilizzo è davvero esatto, lo dimostra anche sulla trequarti dove sa mandare a farfalle mezza o un’intera difesa.

Un altro aspetto del calcio di Florian Thauvin che incanta è il tocco di palla. Un tocco preciso, dolce, quasi a trattare la sfera di gioco come una fidanzata, e più di ogni altra cosa, estremamente semplice. Il francese, come già accennato, gioca con una semplicità spiazzante, incantevole. Fa sembrare un movimento, un passaggio, un tiro -quello a giro fa parte della specialità della casa- di difficile realizzazione facile. Forse anche per questo rapisce il cuore.

OBIETTIVO MONDIALE

I tredici gol e dieci assist in campionato sono la testimonianza di come questa si tratti della miglior stagione di Thauvin. L’anno scorso in 38 presenze si era fermato a 15 marcature e 8 assist, ora in 24 partite ha quasi eguagliato i gol (è a -2) e superato il numero di assistenze. Questo a certificare una crescita continua che sta ora toccando il suo apice.

Il giocatore, la cui carriera poteva essere compromessa a causa di una frattura vertebrale, si è formato nel Bastia. Da qui poi, nel 2013 si è trasferito a Marsiglia, dove si è subito imposto come un predestinato. Alla sua prima stagione al Velodrome, infatti, ha tra l’altro ha esordito e segnato il suo primo gol in Champions League, contro il Napoli. I progressi sono proseguiti con gli anni rallentando nella stagione 2015-16. In questo periodo il francese ha deciso di provare l’esperienza della Premier League con il Newcastle, finita dopo 6 mesi, quando ha fatto ritorno in Francia.

Nel giugno 2016 non sono mancati voci di mercato che lo vedevano nel mirino di squadre italiane, come la Roma, pronte a rilanciarlo. Il rilancio l’ha compiuto, ma sempre lì, all’OM, squadra con la quale ora si sta consacrando ad alti livelli.

Momento di consacrazione che coincide con l’anno del Mondiale in Russia alla quale la sua Francia parteciperà. Sotto sotto, anche se dice che è ancora presto, il giocatore sta mirando ad un biglietto per la Russia. Il ct Deschamps ha inoltre dato segnali di apprezzamento:

Sta facendo di tutto per tornare in Nazionale

Davanti a lui ci sono giocatori già affermati come Griezmann, Mbappè, Martial e Payet, ma lui sicuramente combatterà per un posto. D’altronde vetrina migliore del Mondiale non ce n’è e per Florian Thauvin è arrivato il momento della consacrazione.

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Calcio Internazionale

ULTIM’ORA – Il comunicato UEFA sulle SuperLega: i dettagli

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Novità molto importanti per ciò che riguarda la questione SuperLega. Attraverso un comunicato ufficiale l’UEFA ha smentito nettamente le ultime indiscrezioni che erano circolate negli ultimi giorni su un possibile progetto in corso. Di seguito riportato il comunicato:

«La UEFA non sta lavorando a nessun nuovo progetto del genere. L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate. Attendiamo con impazienza l’introduzione del nuovo formato delle competizioni per club a partire dal 2024, che mantiene il principio secondo cui il rendimento nazionale è la chiave per la qualificazione e consentirà ai tifosi di vedere ancora più partite europee importanti. Un migliore equilibrio competitivo e una competizione aperte, dove ogni partita conta. 

 

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Il comunicato del Liverpool per il gol annullato: “Esploreremo le possibili opzioni”

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In Inghilterra si parla ancora del gravissimo errore arbitrale avvenuto durante la partita tra Tottenham e Liverpool, persa dai Reds con il punteggio di 2-1. Nel match infatti è stato annullato ingiustamente per fuorigioco un gol a Luis Diaz, con i vertici arbitrali che si sono scusati a poche ore dalla fine. Poco fa è arrivata anche la riposta del Liverpool, che attraverso un comunicato ufficiale ha annunciato l’intenzione di prendere i dovuti provvedimenti. Di seguito vi proponiamo il comunicato dei Reds.

IL COMUNICATO DEL LIVERPOOL

Accettiamo pienamente le pressioni sotto cui lavorano gli arbitri, ma queste pressioni dovrebbero essere alleviate, e non esacerbate, dall’esistenza e dall’implementazione del VAR. È quindi insoddisfacente che non sia stato concesso tempo sufficiente per prendere la decisione corretta e che non vi sia stato un successivo intervento. Anche il fatto che tali carenze siano già state classificate come “errore umano significativo” è inaccettabile. Tutti i risultati dovrebbero essere stabiliti solo attraverso la revisione tecnologica e in piena trasparenza. Questo è vitale per l’affidabilità del processo decisionale che arriverà in futuro, in quanto si applica a tutti i club i cui insegnamenti vengono usati per apportare miglioramenti, al fine di garantire che questo tipo di situazione non possa ripetersi. Nel frattempo, esploreremo la gamma di opzioni disponibili, data la chiara necessità di escalation e risoluzione“.

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[VIDEO] Insigne, nervi tesi oltreoceano: litigio con un tifoso

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La parentesi di Lorenzo Insigne in terra canadese non sta procedendo nel migliore dei modi. Il club dell’ex Napoli è ultimo in classifica, nella Estern Conference di MLS, con 22 punti raccolti in 31 partite. Solo 4 i match vinti, mentre le sconfitte sono addirittura 17. L’ultima di queste è arrivata proprio nella notte di oggi, contro il Cincinnati, primo in classifica.

Un vero e proprio testacoda, con il Toronto che è stato sovrastato, ma è riuscito a recuperare il doppio svantaggio grazie alla doppietta di Osorio. Doppietta, che, per, si è rivelata nel complesso inutile: la marcatura di Boupendza ha riportato il Cincinnati avanti. E ha costretto il TFC alla disfatta.

In tutto ciò, Insigne non era nè in campo, come invece Bernardeschi, nè in panchina. Bensì, sugli spalti dell’impianto di casa, il BMO Field. Proprio dagli spalti del BMO Field arriva un video che mostra Insigne in un rapporto non particolare con un tifoso, o una tifosa, non identificata.

Dall’audio e da un labiale non così difficile da cogliere e tradurre, si vede Insigne fare il dito medio e urlare “F*** you“. Poi girarsi e lasciare l’inquadratura. Presumibilmente, il litigio era già iniziato e nel video in questione si tratta della parte finale.

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Tacchinardi: “Juve favorita senza coppe, Inter Lautaro-dipendente”

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Tacchinardi

Alessio Tacchinardi vivrà Atalanta-Juventus di quest’oggi con un sentimento particolare: il centrocampista italiano è stato un doppio ex. Ora si gode il campionato di Serie A, vedendo le sue due ex squadre duellare per un posto in Europa. Con la Champions League che per entrambe è un obbiettivo. Per la Dea più un sogno, per la Juventus, quasi un obbligo.

Intervistato alla Gazzetta dello Sport, queste le sue parole sul match in scena oggi pomeriggio al Gewiss Stadium.

LE PAROLE DI TACCHINARDI

IL PRIMO RICORDO – “Il primo Atalanta-Juventus che mi torna in mente è quello del 1994. Io avevo solo18 anni e giocavo nell’Atalanta. Disputammo una buona partita, poi tra l’81’ e l’84’ Baggio fece una doppietta. Quel giorno ho capito che esisteva il calcio di tutti e quello di Baggio“.

ASSENZA DI VLAHOVIC – “Il Vlahovic che ho visto in queste prime partite sposta gli equilibri: penso che la Juventus ci perda con la sua assenza. Ma la Juventus ha anche Chiesa, che è pronto per caricarsi la squadra sulle spalle. Non mi sembra che patisca le pressioni“.

CHIESA – “Chiesa ha bisogno di un riferimento per esaltarsi: senza Vlahovic e Milik, Kean deve dargli una mano. Lui può fare la differenza, come sempre. Però è tutta la Juve che dovrà dimostrare di quale pasta è fatta“.

APPROCCIO – “Se i bianconeri si sporcano le mani, un po’ come faceva quando c’ero io, e superano i prossimi due ostacoli, Atalanta e Torino, lanciano un bel segnale al campionato. Io sono convinto che il Sassuolo sia stato un incidente di percorso, la vera Juve è quella con il sangue agli occhi del primo tempo di Udine. Dovrà giocare così anche contro l’Atalanta, ancora imbattuta in casa“.

LE PAROLE DI PIOLI – “Pioli mi è sembrato sincero, io la penso come lui. Senza coppe europee, soprattutto se le italiane dovessero superare i gironi, la Juventus potrebbe avere un netto vantaggio per lo sprint finale. L’Inter è molto forte in difesa e a centrocampo, ma in attacco si è indebolita rispetto allo scorso anno. È Lautaro-dipendente. Il Milan è un’ottima squadra, però non la vedo superiore alla Juventus. Il Napoli ha un top player della difesa come Kim e dipende molto da Osimhen: i campioni possono rinforzano o indeboliscono una squadra“.

DE KETELAERE – “Sono stato undici anni alla Juve e ho visto tanti ottimi giocatori altrove, che non si sono confermati con la maglia bianconera. Giocare nella Juventus, con il massimo rispetto per le altre, è un’altra cosa. Non credo che Pioli sia pazzo, forse De Ketelaere aveva bisogno di un ambiente diverso. Nell’Atalanta sei sicuramente più protetto che al Milan. Mi auguro che con Gasperini, diventi un fenomeno, ma per me non lo è ancora“.

KOOPMEINERS – “Io ho un debole per Koopmeiners: è solido, duttile e segna in tanti modi. È perfetto per Gasperini, ma lo sarebbe anche per Allegri. Adesso sento parlare di Hojbjerg per la Juve: il danese per la mediana o Berardi per l’attacco sarebbero rinforzi da scudetto

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